Consiglio dei ministri

Restano le mascherine negli ospedali, stop all'obbligo vaccinale per medici e infermieri

Sì all'ergastolo ostativo e al decreto sui Rave Party. Rinvio al 30 dicembre per la riforma Cartabia. Si chiude anche la partita per sottosegretari e viceministri.
Restano le mascherine negli ospedali, stop all'obbligo vaccinale per medici e infermieri
Governo
Consiglio dei Ministri

Mattarella firma provvedimenti varati oggi dal Consiglio dei ministri

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha firmato il decreto legge varato oggi dal governo "in materia di divieto di concessione dei benefici penitenziari nei confronti dei detenuti o internati che non collaborano con la giustizia" e "in materia di entrata in vigore del decreto legislativo 10 ottobre 2022 n.150 di obblighi di vaccinazione" anti Covid e "di prevenzione e contrasto di raduni illegali". Il capo dello Stato ha anche firmato la nomina dei sottosegretari varata oggi dal CdM. 

Conte: “Sul covid la destra cala la maschera”

La destra "cala la maschera" sul Covid. Giuseppe Conte commenta così il Consiglio dei ministri di oggi pomeriggio. "Sull'ergastolo ostativo Fdi finalmente ci ripensa dopo l'astensione nella precedente legislatura e inizia ad accorgersi del regalo che rischiavano di fare ai boss mafiosi". Invece, "per i rave e i raduni tolleranza zero. Aspettiamo di leggere la norma. Mentre è certo che per le camicie nere di Predappio e gli evasori questo governo preferisce chiudere tutti e due gli occhi". Conclude Conte: "Sul Covid, infine, la destra cala la maschera tra decisioni avventate e retromarce dell'ultimo minuto. Aprono ai medici no vax ma si rendono conto che far saltare l'obbligo di mascherine in ospedale sarebbe stata una decisione imprudente. Aspettiamo fiduciosi che arrivino novità su carobollette ed emergenza economica".

+Europa: “Intervenga Mattarella”

"La produzione normativa del governo Meloni ha inizio nel modo peggiore con un decreto che interviene su una pluralità di materie del tutto disomogenee rispetto alle quali non si ravvisa alcuna ratio unificante nel provvedimento. Con l'aggravante di contenere misure penali le più disparate e con la ciliegina sulla torta del provvedimento sui "rave party" che introduce una nuova fattispecie penale. Basta ascoltare le parole della presidente del Consiglio e del ministro dell'Interno per avere la conferma della mancanza di qualsiasi necessità e urgenza alla base di questo intervento normativo. 

È un decreto per "mandare un segnale", come ha detto la Presidente Meloni e per fare qualcosa che il governo aveva già deciso di fare, ha precisato il ministro Piantedosi. Per quanto la prassi in materia di decretazione d'urgenza ci ha ormai abituati a continue sgrammaticature, nel nostro ordinamento non è consentito usare la decretazione d'urgenza per mandare segnali. C'è da sperare in un intervento del Presidente della Repubblica di fronte a un inizio così in contrasto con le prerogative costituzionali di un esecutivo". Così in una nota Riccardo Magi, Presidente e deputato di +Europa. 

Anm: “Il governo ci ha ascoltato”

"Il Ministro della Giustizia e l'intero Governo hanno fortunatamente dato ascolto alle indicazioni della magistratura associata in ordine all'opportunità di una disciplina transitoria per importanti settori della recente riforma del processo penale". È quanto dichiara in una nota il presidente dell'Anm, Giuseppe Santalucia. "Il rinvio dell'entrata in vigore del decreto attuativo, disposto con il decreto-legge varato oggi - si osserva - si pone infatti come passaggio necessario alla definizione della disciplina transitoria e - questione di non minore rilievo - al riassetto organizzativo degli uffici giudiziari. Nel rispetto del complessivo impianto della riforma, che contiene innovazioni significative specie sul versante del sistema sanzionatorio, occorrerà ora adoperarsi affinché il suo concreto avvio non soffra rallentamenti interpretativi e non patisca ostacoli organizzativi".

Meloni: “Con norma anti-rave stop a lassismo dello Stato”

Dalla norma anti-rave "ci aspettiamo di non essere diversi dalle altre nazioni d'Europa: quando ci fu il rave di Viterbo la cosa che mi colpì molto è che queste migliaia di persone erano arrivate in Italia e organizzato questo rave, con due morti e la devastazione di un'area protetta: arrivavano da tutta Europa e si erano organizzati con delle chat. Ho immaginato la scena di queste simpatiche persone che decisero di venire in Italia perché l'impressione che ha dato lo Stato è stato di lassismo sul tema del rispetto delle regole e della legalità. Qui quel rave si sarebbe potuto celebrare e in altre nazioni no". Lo ha detto in conferenza stampa la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. 

"Quelle persone - ha aggiunto - rimasero lì per 48-72 ore, andarono via da sole, di loro sponte, dopo giorni, come se lo Stato non esistesse. Il segnale che voglio dare è che l'Italia non è più la nazione in cui si va quando c'è da delinquere perché qua siamo meno attenti". Se poi, nonostante la norma, "accadrà ancora, vedremo come si può ancora migliorare. Abbiamo già dato il messaggio chiaro che Italia interviene e risponde e può essere un deterrente per chi crede di avere vita facile".

Meloni: “Predappio politicamente distante da me”

La manifestazione di Predappio "politicamente è una cosa distante da me in maniera molto significativa". Lo ha detto in conferenza stampa la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni

Meloni: “Il governo prosegue con compattezza ed entusiasmo”

"Non ci sono stati in questa fase problemi, in Cdm si respira un clima di grande compattezza ed entusiasmo pur nelle difficoltà che il periodo più difficile della storia repubblicana comporta". 

"Mi aspetto dalla mia squadra compattezza e lealtà e le sto riscontrando. Ho letto molte ricostruzioni ma dico la verità in questa fase non ci sono stati problemi. Il fatto di governare nel momento più difficile per la nazione ci porta a mettere gli individualismi da parte e tutte le volte che abbiamo avuto punti di vista diversi l'obiettivo di tutti è stato quello di arrivare ad una soluzione".

Meloni: “No ideologie sulla salute”

"Ho letto qualcuno dell'opposizione dire che Schillaci non capirebbe molto di sanità pubblica: mi sembrerebbe strano che con il suo curriculum ne sapesse meno di qualche ministro che abbiamo avuto di recente. Il tema della salute non si affronta in maniera ideologica ma sulla base dei dati: lavoreremo su una comunicazione molto più chiara e sulla responsabilizzazione dei cittadini, che passa proprio per una corretta informazione. Non ha funzionato che il Covid è diventato un tema di campagna elettorale, perché siamo stati il paese che ha preso le misure più restrittive e che ha avuto tassi di contagio, letalità e mortalità tra i più alti". Lo dice il premier Giorgia Meloni in conferenza stampa post-Cdm a Palazzo Chigi.

Schillaci: “Stop obbligo vaccino, quadro mutato e carenza medici”

"È anticipata al 1° novembre la scadenza dell'obbligo di vaccinazione Covid. Questo perché il quadro epidemiologico è mutato, in particolare dai dati si vede che l'impatto sugli ospedali è limitato e c'è diminuzione dei contagi e stabilizzazione occupazione negli ospedali. A ciò si aggiunge la carenza del personale medico: quindi aver rimesso a lavorare questi medici non vaccinati serve a contrastare la carenza e garantire il diritto alla salute". Lo ha detto il ministro della Salute, Orazio Schillaci, alla conferenza stampa successiva al Consiglio dei ministri. 

Rave party, Piantedosi: “Confidiamo che la norma funga da deterrente”

"Abbiamo optato per una fattispecie di reato di invasione di terreni ed  edifici  finalizzato dai quali possano derivare pericoli per l'ordine pubblico e la  salute pubblica. La cronaca testimonia che eravamo particolarmente fragili dal punto di  vista normativo, gli eventi di ieri sono una coincidenza significativa. Confidiamo  molto nella forza di deterrenza della confisca degli strumenti, che la norma possa  introdurre un elemento di deterrenza". Lo dice il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi nella conferenza stampa post-Cdm a Palazzo Chigi

Introdotto nuovo reato contro i rave party

Sui rave "siamo intervenuti con una norma che prevede un nuovo reato", il reato di "invasione per raduni pericolosi per l'ordine pubblico, l'incolumità pubblica o la salute pubblica". Lo ha detto il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in conferenza stampa a Palazzo Chigi dopo il Cdm. "Inizialmente avevamo ragionato di intervenire su un'aggravante di reato che già esiste, il reato di invasione di terreni ed edifici, ma abbiamo poi scelto la seconda strada", introducendo un nuovo reato, perché non volevamo che si inserisse nella fattispecie dei reati contro il patrimonio, ma volevamo che fosse un reato contro l'incolumità pubblica", ha spiegato. "Voglio ringraziare il ministro Piantedosi per essere intervenuto immediatamente", ha detto Meloni

Meloni: “Venerdì in Cdm Nadef e primi provvedimenti energia”

"Presumibilmente ci vedremo per un altro Cdm venerdì 4, una seduta  molto importante perché abbiamo in discussione l'approvazione della Nadef, fondamentale e propedeutica per la Legge di bilancio. Stiamo facendo una corsa contro il tempo per la Legge di bilancio, i tempi sono molto ristretti" e da venerdì "passiamo a parlare di economia, spero anche di energia con alcuni primi provvedimenti. E poi ci saranno le deleghe ai ministeri". Lo ha detto in conferenza stampa la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni

Letta: “Nel primo Cdm il governo Meloni premia i no vax”

"Tante aspettative, grandi attese. Il Governo Meloni ha fatto nel suo Cdm di esordio la sua prima scelta. Ha premiato i NoVax. Peggio di così era difficile iniziare". Così su Twitter il segretario del Pd Enrico Letta.

Meloni: “Rinvio riforma giustizia non mette a rischio Pnrr”

Il rinvio della riforma della giustizia non mette a rischio il Pnrr. Lo ha detto Giorgia Meloni in conferenza stampa al termine del consiglio dei ministri. "Qualcuno ha detto che con questo rinvio al 30 dicembre rischiamo di far saltare una delle milestone del Pnrr. In effetti questa riforma è uno degli obiettivi ai fini delle rate del Pnrr. Però lo dobbiamo centrare entro il 31 di dicembre. Ai fini del Pnrr non cambia nulla. Ci siamo semplicemente preso due mesi, mantenendo i nostri impegni con l'Ue, offrendo ai nostri uffici giudiziari più tempo e per valutare se vi siano alcune questioni da perfezionare nella riforma del processo civile".
 

Tornano a lavoro gli operatori della sanità “no vax”

"Gli operatori della sanità erano gli unici per i quali era prevista l'obbligatorietà vaccinale, abbiamo deciso di anticipare la fine dell'obbligo a domani perché ci consente di prendere 4mila persone ferme e metterle al lavoro, in un momento di grave carenza di organico". Lo dice il premier Giorgia Meloni in conferenza stampa post-Cdm a Palazzo Chigi. "Confermiamo invece l'utilizzo delle mascherine all'interno degli ospedali".

Meloni: “Su ergastolo ostativo abbiamo preso la norma approvata alla Camera”

“Abbiamo deciso di intervenire su una materia che ci sta particolarmente a cuore, ovvero il carcere ostativo. E per rispetto al lavoro fatto dal Parlamento abbiamo deciso di prendere la norma così come votata alla Camera e inserita nel decreto”. Così il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in conferenza stampa dopo il Cdm. 

Con il primo decreto, ha sottolineato, abbiamo "deciso di intervenire su materia che ci sta particolarmente a cuore, il carcere ostativo. Da diversi anni è previsto che i benefici possano essere concessi nel caso di detenuti per reati di mafia solo nel caso in cui collaborino. Questa norma è figlia dell'insegnamento di Falcone e Borsellino. Una norma a lungo osteggiata dalla criminalità organizzata, finita nei papelli della mafia. È oggetto di un dibattito all'indomani di diverse sentenze in cui si dice che la norma così come è oggi ha dei profili di incostituzionalità perché non rispetta il principio della rieducazione della pena. La Consulta, con una sua sentenza, rimandava al Parlamento. Il Parlamento ci ha lavorato, la Camera ha approvato una norma all'unanimità ma per effetto della fine della legislatura non è stata approvata anche al Senato. La prossima riunione della Consulta è prevista per l'8 novembre e in assenza di una iniziativa ci ritroveremo inevitabilmente con un pronunciamento definitivo e allora abbiamo scelto di inserire in un decreto la norma esattamente come approvata dalla Camera, per rispetto anche al lavoro del Parlamento e per dare tempo al nuovo parlamento per convertirla o ragionare sui miglioramenti".

Meloni: “In prossimo Cdm viceministri e deleghe Ministeri”

"Nel prossimo Consiglio dei ministri ci saranno anche le definizioni dei viceministri e ci sarà contestualmente anche la definizione delle deleghe dei Ministeri che sono in preparazione e che verranno approvate nel prossimo Consiglio dei ministri di questa settimana". Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni nel corso della conferenza stampa seguita al Cdm

Conferenza stampa dopo il Consiglio dei ministri

Conferenza stampa dopo il Consiglio dei ministri Governo.it
Conferenza stampa dopo il Consiglio dei ministri

Conferenza stampa della presidente Meloni

È iniziata a Palazzo Chigi la conferenza stampa della presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni, affiancata dai ministri Nordio, Piantedosi e Schillaci

Malpezzi (Pd): “Preoccupanti i primi provvedimenti del governo”

"Dal governo arrivano segnali che ci preoccupano molto: i primi provvedimenti ci dicono che siamo di fronte ad un governo balbettante e contraddittorio". Lo dice la presidente dei senatori Pd, Simona Malpezzi. "La volontà di dare a tutti i costi un segnale di discontinuità rischia di mettere a rischio le risorse del Pnrr e in discussione le regole basilari con cui abbiamo affrontato la pandemia". Continua la Malpezzi: "Con il rinvio della riforma penale Cartabia si rischia di gettare alle ortiche mesi di lavoro e le risorse europee. Con lo stop all'obbligo vaccinale per i medici no vax si manda il messaggio sbagliatissimo che le regole si possono aggirare. Grazie all'impegno della maggioranza dei cittadini e al senso di comunità e responsabilità abbiamo superato mesi difficili; ora il governo decide che per accontentare una minoranza chiassosa si possono mettere in pericolo i fragili e in discussione scelte di buonsenso, basate su evidenze scientifiche. Si tratta di decisioni esclusivamente ideologiche che faranno male al Paese. Un pessimo inizio".

Cdm: intercettazioni contro i rave party. Tajani stoppa

Il Consiglio dei ministri, raccontano, si sarebbe concentrato soprattutto sui provvedimenti riguardo la giustizia. A cominciare dal dl sui rave party. In particolare, ci sarebbe stato un confronto politico sulla possibilità di utilizzare le intercettazioni per limitare i raduni illegali. Raccontano che il vicepremier Antonio Tajani abbia sollevato il problema intercettazioni, appunto, manifestando delle forti perplessità. Dobbiamo stare attenti, l'utilizzo di questo strumento va contenuto e circoscritto ai reati di mafia, sarebbe stato il ragionamento del ministro degli Esteri, che avrebbe proposto di evitarne il ricorso per arginare il fenomeno dei rave party. I dubbi di Tajani, riferiscono alcuni presenti, sarebbero stati accolti, anche dal premier Giorgia Meloni.

Meloni: “Per i sottosegretari criteri di esperienza”

"Oggi ho nominato i sottosegretari e i viceministri. Molti di voi saranno coinvolti direttamente e molti altri avrebbero potuto esserlo per qualità e valore. Ho fatto il possibile utilizzando criteri di esperienza parlamentare oltre che nel settore specifico. Saranno molti i ruoli assegnati a Fratelli d'Italia e coordinandomi con i presidenti dei gruppi li indicherò seguendo criteri analoghi". Così la premier Giorgia Meloni in un messaggio interno agli eletti di Fratelli d'Italia. 

Dal Consiglio dei Ministri via libera ai sottosegretari

Via libera del Consiglio dei ministri anche sui sottosegretari. I nomi scelti dal governo e nominati in Consiglio dei ministri dal premier giureranno mercoledì 2 novembre. 

Ecco i 31 sottosegretari nominati oggi dal Consiglio dei Ministri: ESTERI Giorgio Silli, Maria Tripodi, INTERNI Emanuele Prisco, Wanda Ferro, Nicola Molteni, GIUSTIZIA Andrea Delmastro Delle Vedove, Andrea Ostellari, DIFESA Isabella Rauti, Matteo Perego, ECONOMIA Lucia Albano, Federico Freni, Sandra Savino, MISE Fausta Bergamotto, Massimo Bitonci, AMBIENTE Claudio Barbaro, AGRICOLTURA Patrizio La Pietra, Luigi D'Eramo, INFRASTRUTTURE E TRASPORTI Tullio Ferrante, LAVORO Claudio Durigon, ISTRUZIONE Paola Frassinetti, UNIVERSITA' E RICERCA Augusta Montaruli, CULTURA Gianmarco Mazzi, Lucia Borgonzoni, Vittorio Sgarbi, SALUTE Marcello Gemmato, RAPPORTI CON IL PARLAMENTO Giuseppina Castiello, Matilde Siracusano, SOTTOSEGRETARI ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO Alessio Butti (Innovazione), Giovanbattista Fazzolari (Attuazione del programma), Alberto Barachini (Editoria), Alessandro Morelli (Cipe).

Governo: alle 16,30 conferenza stampa Meloni

Si terrà alle 16,30 una conferenza stampa della Presidente del Consiglio Meloni e dei ministri Piantedosi, Nordio e Schillaci.

Cdm,sì a rinvio riforma Cartabia

C'è anche il rinvio al 30 dicembre dell'attuazione della riforma Cartabia tra le misure decise dal governo con il dl approvato dal Consiglio dei ministri 

Governo:via libera cdm a lista sottosegretari e viceministri

Il consiglio dei ministri ha approvato la nomina dei sottosegretari  e dei viceministri. E' quanto si apprende al termine del Consiglio dei ministri 

Da cdm ok a dl unico su covid,carcere ostativo e Rave party

Il Consiglio dei ministri a quanto si apprende ha approvato il decreto unico sulle misure per il Covid, i rave e il carcere ostativo.

Cdm, via libera stop obbligo vaccini medici da 1 novembre

Stop a partire da domani primo novembre all'obbligo vaccinale anti Covid per medici e professioni sanitarie. Lo ha stabilito il Consiglio dei ministri che si è appena concluso.

Restano mascherine in ospedali e Rsa, obbligo prorogato

Prorogato l'obbligo di utilizzo delle mascherine negli ospedali e nelle Rsa. Lo prevede, secondo quanto si apprende, la nuova ordinanza del ministro della Salute Orazio Schillaci. Scade infatti oggi la precedente ordinanza che stabiliva l'obbligatorietà dei dispositivi di protezione nelle strutture sanitarie. 

Governo, terminato il Consiglio dei ministri

La seduta è durata un'ora e mezza 

Al via Cdm, decreto unico su giustizia, Covid e rave party

E' iniziata a Palazzo Chigi la riunione del Consiglio dei ministri. All'ordine del giorno un decreto unico con norme urgenti in materia di giustizia, rinvio dell'entrata in vigore della riforma penale e ergastolo ostativo, Covid, con l'anticipo della fine dell'obbligo di vaccino per i sanitari, e la stretta sui raduni pubblici come i rave party.

Fitto: Salvini? Nessuna frizione siamo tranquillissimi

Frizioni con Salvini? "Nessuna frizione,  siamo tutti tranquillissimi". Così il ministro per gli Affari Ue  Raffaele Fitto, arrivando a Palazzo Chigi per il Cdm.

La Campania conferma l'obbligo delle mascherine in ospedali e Rsa

La Regione Campania ha disposto la conferma dell'obbligo delle mascherine per il personale medico, sanitario e per i visitatori delle strutture ospedaliere e delle Rsa per tutto il mese di novembre. L'ordinanza, firmata oggi dal presidente Vincenzo De Luca, entrerà in vigore da domani, martedì primo novembre. Raccomandata inoltre ai cittadini, si legge, "l’adozione di comportamenti di prudenza e, in particolare, l’utilizzo delle mascherine sui mezzi di trasporto, locale e regionale, onde scongiurare l’incremento della diffusione del virus connessa alla condivisione di spazi chiusi in assenza di distanziamento". "La forte campagna di vaccinazione sviluppatasi grazie al senso di responsabilità dei cittadini ha contenuto enormemente la situazione epidemica, ma il permanere di livelli di contagio non marginali obbliga alla prudenza, in modo particolare rispetto a pazienti e fasce deboli negli ospedali e nelle Rsa", dichiara il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca. "Auspichiamo - aggiunge De Luca - che il Governo decida anche l'obbligatorietà delle vaccinazioni per il personale medico e infermieristico. Sarebbe inaccettabile costringere pazienti magari allettati a farsi curare da personale non vaccinato. Sarebbe, questa sì, una forma di violenza verso i più fragili".

Moratti: sulle mascherine il Cdm segua la linea degli esperti lombardi

La cabina di regia della Lombardia ha fornito la forte raccomandazione, supportata da evidenze scientifiche consolidate, di mantenere l' utilizzo dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie - cioe' mascherine almeno chirurgiche - nelle strutture sanitarie, socio-sanitarie e socio-assistenziali, con particolare attenzione ai visitatori, ai lavoratori e alle situazioni di utenti in attesa di prestazioni, come ad esempio sale di attesa ambulatoriali e pronto soccorso. E' quanto rende noto l'assessorato lombardo al Welfare. La vicepresidente della Regione, Letizia Moratti, ha sottolineato: "Mi auguro che il Consiglio dei Ministri di oggi si esprima a riguardo seguendo la linea indicata anche dai nostri esperti".     Si richiama comunque l'autonomia delle direzioni sanitarie per la gestione dei contesti non assistenziali all'interno delle strutture sopracitate. La raccomandazione vuole tutelare un percorso di ritorno alla normalità facilitando, grazie all'utilizzo dei dispositivi di protezione, l'accessibilità alle strutture sanitarie, socio-sanitarie e socio-assistenziali e la tutela del personale stesso. "La Cabina di Regia - conclude la vicepresidente - ha ricordato anche l'importanza e l'efficacia delle vaccinazioni, anti-Covid e antinfluenzale, per la prevenzione delle malattie infettive, in particolare negli operatori sanitari. Un appello a proseguire con le vaccinazioni che ribadisco e rilancio a tutti i cittadini, come fatto in più occasioni nelle settimane passate".

In Cdm unico decreto legge con norme su giustizia, Covid e sicurezza

Saranno contenute in un unico decreto  legge le norme su ergastolo ostativo, rinvio dell'entrata in vigore  delle disposizioni della riforma Cartabia sulla giustizia, obblighi di vaccinazione anti-Covid e prevenzione e contrasto dei raduni illegali. Lo prevede l'ordine del giorno del Consiglio dei ministri, convocato  per le 13.

Minardo (Lega): non farò il sottosegretario

"Non farò il sottosegretario: continuerò a rappresentare al meglio i siciliani con l'entusiasmo di sempre, al fianco di Salvini, certo che sapremo rispondere con i fatti alle aspettative dei cittadini". Così il deputato Nino Minardo, segretario regionale della Lega in Sicilia

Giorgetti: impegno su calo deficit e debito

"Il nuovo Governo è orientato a confermare il proprio impegno - nei prossimi anni - a ridurre il deficit della pubblica amministrazione e il rapporto debito/Pil; ma è anche profondamente convinto dell'urgenza di proteggere le famiglie, soprattutto le più deboli, dal rialzo delle bollette e del carrello della spesa, di difendere la competitività delle nostre aziende, anche a fronte delle ingenti misure di supporto annunciate da altri Paesi europei (quali Germania e Francia) e non solo (ad esempio il Giappone)".   Lo ha detto il ministro dell'economia Giancarlo Giorgetti intervenendo alla Giornata mondiale del risparmio.

Giorgetti: massimo impegno per proteggere famiglie e imprese

"Occorre il massimo impegno per proteggere l'economia delle famiglie e delle imprese dalle emergenze gravi del presente, nella convinzione che - in questi anni di incertezza - occorra proteggere la dignità e l'operosità dei cittadini e non la logica del debito e del sussidio; e che si debbano tutelare le imprese dalla volatilità dei prezzi e dalla scarsità delle risorse, non solo assicurando loro la disponibilità di liquidità, ma anche che tale disponibilità sia accessibile a condizioni il più possibile vantaggiose". Lo ha detto il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti alla Giornata Mondiale del Risparmio.

Urso: manovra e caro energia fronte caldo, ministri già al lavoro

Sul fronte del costo dell'energia e sulla  prossima manovra economica "ovviamente ci stanno già lavorando i  ministri competenti, è il primo fronte caldo". A sottolinearlo è stato il ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, parlando a "24 Mattino", su Radio24, anche in vista del primo Cdm di oggi del governo Meloni.        Il costo dell'energia, ha osservato Urso, è un tema che "dovremo  affrontare con interventi nazionali" per "ridurre il costo  dell'energia per famiglie e imprese" ma servono "interventi strutturali in campo per arginare anche la speculazione  internazionale" ha osservato Urso.

La partita per sottosegretari e viceministri

Nella maggioranza si registrano fibrillazioni per la lista dei viceministri e dei sottosegretari che completerà la squadra di governo. L'ultimo caso è in Forza Italia: una buona parte del partito 'difende' la posizione del deputato Mangialavori che però potrebbe rimanere fuori dall'elenco. Dovrebbero essere tre i viceministri forzisti: Sisto alla Giustizia, Barelli agli Interni e Valentini al Mise. Per gli altri nomi spettanti a FI alla fine potrebbero spuntarla, oltre a Perego (alla Difesa) e Casasco (Mef), le azzurre Siracusano, Savino e Bergamini. Barachini dovrebbe avere la delega all'Editoria. 

Anche nella Lega tanti sono gli 'iscritti' alla corsa: sicuri di un posto Rixi (viceministro alle Infrastrutture) e Molteni (agli Interni). In ballo per un ruolo Freni (Mef o Mise), Durigon (Lavoro), Gava (Transizione energetica), Ostellari o Morrone (Giustizia), Borgonzoni (Cultura). Possibili Sasso (Istruzione) e Bitonci. Mentre per FdI si fanno i nomi, tra gli altri, di Ferro (Mezzogiorno), Frassinetti (Istruzione), Delmastro (Giustizia), Gemmato (Salute), Bignami (Mise). Cirielli dovrebbe diventare vicemistro agli Esteri e Leo al Mef.

Provvedimenti all'ordine del giorno su giustizia e salute

Convocato per oggi alle 13 il Consiglio dei ministri a Palazzo Chigi. I primi due provvedimenti all'ordine del giorno riguarderanno la giustizia. Al primo punto un decreto legge per mantenere il cosiddetto 'ergastolo ostativo', considerato dal governo Meloni uno strumento essenziale nel contrasto alla criminalità organizzata. Un provvedimento prioritario e diventato urgente alla luce dell'udienza della Corte Costituzionale fissata per l'8 novembre 2022. Il testo in esame - informa una nota -  ricalca il disegno di legge n. 2574 già approvato nella passata legislatura dalla Camera dei Deputati e punta a evitare le scarcerazioni facili dei mafiosi, perché permette l'accesso ai benefici penitenziari al condannato che abbia dimostrato una condotta risarcitoria e la cessazione dei suoi collegamenti con la criminalità organizzata. 

Sempre sul tema della giustizia, il Consiglio dei Ministri affronterà il rinvio al 30 dicembre 2022 dell'entrata in vigore di alcune disposizioni della 'Riforma Cartabia', raccogliendo le criticità già emerse nel dibattito parlamentare e che sono state confermate in questi giorni dagli operatori del diritto con una lettera al Ministro della Giustizia. Il provvedimento intende rispettare le scadenze del PNNR e consentire la necessaria organizzazione degli uffici giudiziari.

Il terzo punto all'ordine del giorno toccherà, invece, il tema della salute. All'esame del Consiglio dei Ministri ci sarà l'anticipo al 1 novembre 2022 della scadenza dell'obbligo vaccinale per chi esercita la professione sanitaria e la conseguente abrogazione delle sanzioni per l'inosservanza dell'obbligo. "L'obiettivo - è il ragionamento - è dare seguito all'indicazione tracciata dal Presidente Meloni nelle sue dichiarazioni programmatiche rese in Parlamento e segnare così un primo atto di discontinuità, rispetto ai precedenti Esecutivi, nella gestione della pandemia da Covid-19".