La guerra tra Israele e Hamas, giorno 10

In migliaia premono al valico di Rafah, Oms: aiuti a Gaza entro 24 ore o sarà catastrofe

Il confine tra Gaza e Egitto resta chiuso. Hamas: 2750 morti nei raid israeliani. Stato ebraico: gli ostaggi nella Striscia sono 199. Abbas: "Hamas non rappresenta i palestinesi". Biden: l'occupazione di Gaza sarebbe un "grosso errore"

Israele: ucciso un altro leader di Hamas

L'esercito israeliano e lo Shin Bet, uno dei servizi segreti di Tel Aviv, annunciano l'uccisione di Asma Al-Mazini, capo del “Consiglio della Shura” di Hamas.
Secondo la dichiarazione congiunta, Al-Mazini era responsabile per i prigionieri di Hamas nelle carceri israeliane e avrebbe diretto attacchi terroristici contro Israele. E' stato protagonista del negoziato sullo scambio del soldato israeliano Gilad Shalit, catturato da Hamas nel 2006 e liberato nel 2011.

Il video di Maya Sham in cui diceva: "Riportatemi a casa"

Biden ha parlato con Al-Sisi e Scholz

Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha avuto un colloquio telefonico con il presidente egiziano Abdel Fattah Al-Sisi e uno con il cancelliere tedesco Olaf Scholz, in procinto di partire per il Medio Oriente, dove il leader tedesco farà tappa, domani, in Israele e poi andrà in Egitto. Lo riporta la Casa Bianca.

Hamas: "Ci sono distinzioni tra soldati e civili rapiti"

Khaled Meshal, uno dei leader ed ex capo dell'ufficio politico di Hamas, ha affermato che "le considerazioni sui soldati prigionieri e i civili sono diverse". Secondo Meshal, "Israele dà valore solo al numero dei prigionieri. Abbiamo abbastanza prigionieri per garantire il rilascio di tutti i detenuti palestinesi". "Le forze di resistenza di Gaza hanno studiato tutti gli scenari, compresa un'invasione di terra. Non è la prima volta che Israele minaccia di schiacciare Hamas, e non scoraggia nemmeno né ci spaventa", ha detto Meshal in un'intervista alla tv Al Arabiya dal Qatar. 

Bruxelles: l'attentatore su facebook condanna la mobilitazione per Israele

L'uomo che ha rivendicato la sparatoria a Bruxelles su Facebook, in un post fa riferimento alla mobilitazione occidentale a sostegno dello Stato ebraico. "Ieri l'America con torri, aerei e missili, e oggi la Gran Bretagna con tutte le sue forze per sostenere gli ebrei", scrive in particolare in una delle sue pubblicazioni, secondo quanto riporta Sudinfo. Prima, in giornata, aveva pubblicato un messaggio in cui parla dell'omicidio di un bambino musulmano da parte di un americano di 71 anni: "Se non si fosse trattato di un bambino musulmano, avremmo parlato di terrorismo…". Accessibile fino alle 21.25, l'account Facebook del sospettato è stato poi sospeso.

Sparatoria a Bruxelles 16/10/23 Ap
Sparatoria a Bruxelles 16/10/23

Hamas diffonde il video di un ostaggio israeliano

Le Brigate al Qassam, braccio armato di Hamas, hanno diffuso oggi un video che mostra una donna israeliana di 21 anni tenuta in ostaggio nella Striscia di Gaza. Lo riporta Haaretz.

Brigate al Qassam: abbiamo tra 200 e 250 ostaggi

Il portavoce delle Brigate al Qassam, Abu Obeida, ha dichiarato che sono tra 200 e 250 gli ostaggi, di cui 200 in mano al braccio armato di Hamas e gli in mano ad altre fazioni palestinesi. Secondo quanto riferito da Al Jazeera, Abu Obeida ha detto che i prigionieri vengono trattati bene, nel rispetto della "fede islamica". Quindi ha aggiunto: "Confermiamo che gli attacchi aerei di Israele hanno portato all'uccisione di 22 prigionieri".

Il portavoce delle Brigate al Qassam, Abu Obeida, ha dichiarato che gli ostaggi israeliani e di diverse altre nazionalità saranno rilasciati quando "le circostanze lo consentiranno". “Li consideriamo nostri ospiti. Non appena le circostanze lo consentiranno, li rilasceremo”.

 

Membro Hamas: 'Impossibile dire se ostaggi siano vivi o morti'

Il capo delle relazioni politiche e internazionali di Hamas, Basem Naim, ha dichiarato a Sky News che "è impossibile" verificare se i 199 civili israeliani presi in ostaggio siano ancora vivi, perché Gaza è sotto pesanti bombardamenti.

"Abbiamo detto a tutti i mediatori che siamo pronti a rilasciare tutti gli ostaggi civili nel momento in cui l'aggressione contro il nostro popolo sarà fermata", ha detto Naim in un'intervista col canale britannico. Il funzionario di Hamas ha anche avvertito che i continui bombardamenti da parte delle forze israeliane potrebbero mettere a rischio la vita degli ostaggi, e finora ne sono morti nove.

 

Petraeus: "Israele deve avere visione post-guerra a Gaza"

Per il generale americano in pensione David Petraeus, che ha guidato le truppe Usa in Iraq e Afghanistan, Israele deve ragionare sulla fase post-guerra a Gaza mentre ragiona su una possibile operazione di terra contro la Striscia per eliminare Hamas. "Ci deve essere una visione, penso che il premier Netanyahu farebbe bene non solo a dire cosa cercherà di fare a Hamas, ma realisticamente... anche a parlare del futuro di Gaza e di un futuro, persino una visione, per il popolo palestinese dopo il conflitto", ha affermato a Cbs Mornings, riconoscendo che la situazione "è davvero, davvero difficile".

"Non vogliono rioccupare, ma se non lo fanno, Hamas si ricostituirà, e loro lo sanno, e quindi andranno incontro a enormi perdite. E poi, se ne vanno? Quindi sono sicuro che stanno cercando quella risposta", ha aggiunto. Ieri il presidente americano Joe Biden aveva avvertito Israele che rioccupare Gaza sarebbe stato un "grosso errore". 

 

Sirene d'allarme a Tel Aviv, è la quarta volta oggi

Hanno di nuovo suonato le sirene d'allarme a Tel Aviv e nel centro di Israele, per la quarta volta nella giornata. Subito dopo si sono udite almeno 5 esplosioni in aria causate dall'abbattimento dei razzi da parte del sistema di difesa aerea israeliano Iron Dome.

Israele: famiglie pubblicano lista medicine urgenti per ostaggi

Tra gli ostaggi israeliani nelle mani di Hamas, ci sono "un bambino di un anno che può fare affidamento solo sul latte artificiale. Un altro di 5 anni, una ragazzina di 13 e uno di 16 anni affetti da autismo. Una donna con ferite da arma da fuoco, un'altra con il morbo di Crohn che necessita di cure specifiche a rischio di un peggioramento della sua malattia. Un uomo di 60 anni affetto da sclerosi multipla che non può camminare autonomamente". Sono decine le situazioni di emergenza sanitaria tra i 200 ostaggi che - stando ai dati raccolti dai familiari - hanno tra i 9 mesi e i 90 anni di età. 

Il Forum delle famiglie degli ostaggi e dei dispersi ha pubblicato una lista di medicine e trattamenti - come insulina, beta bloccanti, antidepressivi, farmaci per il Parkinson, immunosoppressori, anticoagulanti - cruciali per la salute dei prigionieri in condizioni di fragilità, anche pregresse, che rischiano di morire per mancanza di cure. Il Forum chiede alla Croce Rossa di intervenire con urgenza affinché i medicinali possano arrivare rapidamente agli ostaggi.

Aerei e carri armati israeliani si preparano all'escalation

Tel Aviv: 78mila israeliani sfollati a causa della guerra

Secondo l'ultimo aggiornamento dell'Istituto israeliano per gli studi sulla sicurezza nazionale, circa 78.000 persone sono state sfollate a causa della guerra contro l'organizzazione terroristica islamica Hamas. Israele ha ordinato l'evacuazione delle comunità intorno alla Striscia di Gaza per motivi di sicurezza.

La seduta alla Knesset viene interrotta dalle sirene dei raid aerei

Ripresa la fornitura di acqua nel Sud della Striscia di Gaza

La parte israeliana ha ripreso le forniture idriche nella parte meridionale della Striscia di Gaza. Lo ha detto alla Tass l'ambasciatore israeliano in Russia, Alexander Ben Zvi.

Delegazione Baltici: condannati gli attacchi di Hamas e le azioni della Russia in Ucraina

I Presidenti delle commissioni esteri dei parlamenti di Lituania, Zygimantas Pavilionis, Lettonia, Rihards Kohls, Estonia, Marko Mihkelson, e Israele,Yoel Edelstein, hanno sottoscritto oggi a Gerusalemme una dichiarazione congiunta di condanna degli attacchi recentemente compiuti da Hamas. Nella dichiarazione, i politici dei quattro Paesi hanno, inoltre, invitato la comunità internazionale ad avviare sanzioni contro l'Iran, che sostiene e finanzia direttamente la violenza contro Israele, continua a sviluppare il suo programma di armi nucleari e contribuisce in modo significativo all'instabilità della regione. La dichiarazione ha ribadito anche il sostegno dei Paesi baltici e di Israele all'Ucraina, la condanna delle azioni della Russia e il pericolo rappresentato dal confronto tra democrazie e autocrazie per l'ordine di sicurezza europeo.

Putin a Netanyahu, pronti ad aiutare per finire guerra

La Russia è pronta a continuare gli sforzi per mettere fine alla guerra tra Israele e Hamas. Lo ha dichiarato il presidente russo Vladimir Putin al premier israeliano Benjamin Netanyahu in una telefonata, secondo quanto riferito dal Cremlino.

 

Il capo degli aiuti di emergenza dell'Onu domani in Egitto

Il capo degli aiuti di emergenza dell'Onu Martin Griffiths si recherà domani in Egitto per "una missione che durerà diversi giorni". Lo rendono noto le Nazioni Unite, aggiungendo che Griffiths ha intenzione di visitare anche Israele. In una precedente dichiarazione, Griffiths aveva detto che il suo ufficio era in ''discussioni approfondite'' con Israele, Egitto e altri attori e che si sarebbe recato in Medio Oriente per sostenere i negoziati per portare aiuti nella Striscia di Gaza. Parlando al programma Today della Bbc Radio 4, ha detto che l'Onu è ''profondamente impegnata nei negoziati'' per portare i primi aiuti a Gaza da quando Israele ha lanciato il suo bombardamento la scorsa settimana in risposta agli attacchi di Hamas.

Sirene di allarme a Tel Aviv e nel centro di Israele

Le sirene d'allarme risuonano nuovamente a Tel Aviv e nell'area centrale di Israele.

 

Scholz conferma visita in Israele ed Egitto

Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha confermato che si rechera' in Israele ed Egitto questa settimana. "È importante per me esprimere la mia solidarietà a Israele in maniera molto pratica con la mia visita", ha affermato, parlando anche di un "viaggio successivo" al Cairo.

Media: attacco di Israele su valico di Rafah

Sul valico di Rafah, che collega Egitto e Striscia di Gaza, Israele ha lanciato violenti bombardamenti che hanno colpito il lato palestinese. Lo riferisce l'emittente televisiva Al-Qahera al-Ihbariya. L'attacco sarebbe avvenuto nelle immediate vicinanze di un posto di blocco. Non sono state fornite informazioni su possibili vittime o danni materiali. Come rileva il portale di notizie Safa al-Balad, un rappresentante delle autorità palestinesi a Gaza ha denunciato l'impossibilità di riparare ciò che era stato distrutto nell'area adiacente al checkpoint dopo i precedenti attacchi delle forze israeliane vicino a Rafah. Secondo lui, le azioni delle squadre di riparazione sono state interrotte "a causa del timore di nuovi attacchi da parte di Israele". Secondo lui questo è stato uno dei motivi del ritardo nell'apertura del valico tra Gaza e l'Egitto.

Camion attraversano il valico di Rafah AP
Camion attraversano il valico di Rafah

Von der Leyen: "I palestinesi non paghino per la barbarie di Hamas"

"Siamo qui a Tirana a lavorare per avvicinare di più i Balcani occidentali e l'Ue, ma gli occhi del mondo e anche i miei sono su Israele e Palestina. Non ci può essere giustificazione per gli efferati atti di terrore di Hamas, per il brutale massacro di 1.400 persone in Israele. Di fronte a questo orrore, Israele ha il diritto di difendersi in linea con il diritto umanitario internazionale e il diritto internazionale. E ora le persone palestinesi a Gaza hanno bisogno di aiuto umanitario. Non possono pagare loro il prezzo della barbarie di Hamas". Lo ha dichiarato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, nella conferenza al termine del vertice del processo di Berlino a Tirana, in Albania.

Ursula von der Leyen a Granada European Union
Ursula von der Leyen a Granada

Blinken incontra il "gabinetto di guerra" israeliano

Il segretario di Stato americano, Antony Blinken, sta incontrando a Tel Aviv il "gabinetto di guerra" israeliano. Lo riporta la Cnn. Blinken è tornato oggi in Israele per discutere dell'esito delle sue visite in sei Paesi della regione, e ha già avuto colloqui con il premier Benjamin Netanyahu, il presidente Isaac Herzog e il ministro della Difesa Yoav Gallant.

Il Segretario di Stato Usa, Blinken AP
Il Segretario di Stato Usa, Blinken

Parig: "Il Libano faccia di tutto per restare fuori dalla guerra"

Il Libano deve fare di tutto per restare fuori dalla guerra tra Israele e Hamas. Lo ha affermato il ministro degli Esteri francese, Catherine Colonna. "I funzionari libanesi hanno la responsabilità... di fare tutto il possibile per evitare che il Libano venga trascinato in una spirale", ha affermato il capo della diplomazia di Parigi, aggiungendo che nessun gruppo "dovrebbe trarre vantaggio" dalla situazione.

Catherine Colonna Ed JONES / AFP
Catherine Colonna

Almeno 2.808 morti e 10.850 feriti nella Striscia di Gaza

Almeno 2.808 palestinesi sono stati uccisi e 10.850 feriti da quando Israele ha lanciato gli attacchi contro la Striscia di Gaza. Lo ha affermato l'ufficio stampa del governo di Gaza, citato dal New York Times, secondo cui il 60% delle vittime sono donne e bambini.

Gruppo di palestinesi, alcuni con passaporti stranieri, che sperano di entrare in Egitto e altri in attesa di aiuti, presso il valico di Rafah nel sud della Striscia di Gaza Afp
Gruppo di palestinesi, alcuni con passaporti stranieri, che sperano di entrare in Egitto e altri in attesa di aiuti, presso il valico di Rafah nel sud della Striscia di Gaza

Netanyahu ha discusso della guerra con Putin

Il presidente russo Vladimir Putin e il premier israeliano Benjamin Netanyahu hanno avuto una conversazione telefonica, la prima dall'attacco di Hamas dello scorso 7 ottobre. Lo ha reso noto l'ufficio di Netanyahu. Sempre oggi, il leader del Cremlino ha parlato con i presidenti di Egitto, Siria e Iran nonché con il leader dell'Autorità nazionale palestinese Abu Mazen.

Il Canada invita i suoi cittadini a lasciare il Libano

Il Canada ha invitato decine di migliaia di canadesi residenti in Libano, molti dei quali con doppia nazionalità libanese e canadese, a organizzarsi per lasciare il paese sullo sfondo dell'escalation di violenza in Medio Oriente. Lo riferiscono media di Beirut, che citano un comunicato del governo canadese. In Libano, secondo il consolato canadese a Beirut, vivono dai 40mila ai 75mila canadesi. In Canada, la diaspora libanese conta centinaia di migliaia di persone. 

Knesset: ok a rinvio di 3 mesi elezioni locali israeliane

La Knesset, ovvero il parlamento israeliano, ha approvato il disegno di legge che prevede il rinvio di tre mesi delle elezioni locali e municipali in Israele. Lo riporta Haaretz. Il voto è passato in prima lettura con una maggioranza di 10 membri della Knesset a favore e nessun voto contrario. Martedì il disegno di legge sarà deliberato in una commissione della Knesset come parte del processo legislativo per la seconda e la terza lettura.

Raffica di missili su Gerusalemme e Tel Aviv

Le Brigate Al Qassam, braccio armato di Hamas, ha lanciato una "raffica di missili" su Gerusalemme e Tel Aviv. In una dichiarazione, si afferma che gli ultimi attacchi sono stati una risposta alle azioni di Israele che hanno "preso di mira i civili".

Usa preparano 2.000 militari a sostegno di Israele

L'esercito americano ha selezionato circa 2.000 soldati per prepararsi a un possibile dispiegamento di forze a sostegno di Israele. A riportarlo è il Wall Street Journal che cita funzionari della difesa americana. Le truppe avranno compiti di consulenza e supporto medico e provengono da tutte le forze armate statunitensi. Non sono destinati a ruoli attivi di combattimento e a nessuna fanteria è stato assegnato l'ordine di preparazione allo schieramento. Le truppe sono attualmente di stanza sia in Medio Oriente che in Europa, hanno precisato i funzionari. Non è chiaro in quali circostanze gli Stati Uniti potrebbero schierare le truppe e dove, ma la decisione del Pentagono segnala un sostegno a Israele, qualora lanciasse un'incursione di terra a Gaza.

Ue lancia ponte aereo umanitario per aiuti a Gaza

"Dopo il terribile attacco terroristico dei terroristi di Hamas contro Israele e le sue conseguenze, che hanno portato ad una situazione umanitaria disastrosa per la popolazione di Gaza, l'Ue continua ad intensificare la sua assistenza di emergenza al popolo palestinese. L’Ue sta ora lanciando un’operazione di ponte aereo umanitario composta da diversi voli verso l’Egitto per portare forniture salvavita alle organizzazioni umanitarie sul campo a Gaza". Lo comunica la Commissione europea in una nota. "I primi due voli avranno luogo questa settimana - spiega l'Esecutivo comunitario - e trasporteranno carichi umanitari dell'Unicef, tra cui articoli per alloggi, medicinali e kit igienici. Questa operazione attraverso la capacità europea di risposta umanitaria faciliterà la fornitura di assistenza alle persone bisognose a Gaza. Ulteriori articoli di emergenza provenienti dalle scorte di emergenza dell'Ue sono disponibili e pronti per essere distribuiti ai nostri partner umanitari non appena richiesto. Come annunciato dalla presidente von der Leyen questo fine settimana, l’Ue ha triplicato la sua assistenza umanitaria portandola a oltre 75 milioni di euro per sostenere i civili bisognosi a Gaza. I finanziamenti saranno convogliati attraverso partner umanitari selezionati dell’Ue che operano sul campo, tenendo conto della capacità e dell’accesso".

Parlamento Europeo, Strasburgo (ApPhoto)
Parlamento Europeo, Strasburgo

Metsola: "Risposta Israele importante, rispettare diritto"

"Venerdì scorso, dopo aver parlato a tutti i gruppi politici, in qualità di Presidente del Parlamento, mi sono recata in Israele su invito della Knesset per esprimere la nostra solidarietà, per ribadire il nostro rifiuto del terrorismo, per visitare i luoghi delle atrocità, per sollecitare il rilascio di quasi 200 ostaggi, per incontrare i sopravvissuti e sottolineare che il modo in cui Israele risponde all’attacco è importante per tutti noi". Lo ha detto la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, nel suo intervento di apertura della plenaria del Parlamento europeo. "Per sottolineare che dobbiamo continuare a cercare soluzioni per le conseguenze umanitarie a Gaza in linea con i nostri obblighi e il diritto internazionale. È stato un messaggio che ho lanciato e che continuerò a lanciare. Sono orgogliosa che questo Parlamento sia stato una voce autorevole su questo tema e so che continueremo a fare tutto il possibile per alleviare la sofferenza degli innocenti", ha aggiunto.

Roberta Metsola in plenaria a Strasburgo EPA/JULIEN WARNAND via Ansa
Roberta Metsola in plenaria a Strasburgo

Capo Shin Bet: "È mia la responsabilità se non abbiamo evitato l'attacco"

Mea culpa del capo dello Shin Bet, Ronen Bar, per l'attacco lanciato il 7 ottobre da Hamas contro Israele. Rivolgendosi ai dipendenti dell'agenzia che si occupa della sicurezza interna dello Stato ebraico, Bar ha spiegato che è sua responsabilità non aver previsto l'attacco. "Nonostante una serie di azioni che abbiamo intrapreso, purtroppo, non siamo riusciti a generare un avvertimento sufficiente che ci avrebbe permesso di contrastare l'attacco. Come capo dell'organizzazione, la responsabilità di questo ricade su di me", ha dichiarato il capo dello Shin Bet, citato da Haaretz.

Bloomberg: inviato Usa per ricostruzione in visita a Kiev

L'inviato speciale dell'amministrazione Biden per la ricostruzione dell'Ucraina, Penny Pritzker, è arrivata a Kiev per sottolineare il continuo impegno degli Stati Uniti nel sostenere il Paese in guerra con la Russia. Nonostante l'esplosione di violenza tra Israele e Hamas che potrebbe distogliere l'attenzione dal fronte ucraino, Pritzker vuole rassicurare il presidente Volodymyr Zelensky che gli Stati Uniti non retrocederanno nella loro partnership, secondo il sito Bloomberg. Durante la visita a Kiev, l'inviato speciale incontrerà non solo il presidente, ma anche altri funzionari del governo, imprenditori privati e rappresentanti della Camera di commercio Usa sia per comprendere le necessità del Paese in vista dell'inverno, sia per arginare la corruzione.

La moneta israeliana vicina a quota 4 dollari, ai minimi dal 2015

Lo shekel israeliano continua a scendere avvicinandosi a 4 dollari Usa, il livello più debole dal 2015, e ha perso quasi il 3,9% dal 7 ottobre, quando Hamas ha attaccato Israele e lo Stato ebraico ha iniziato i suoi attacchi di rappresaglia. La banca centrale ha adottato misure per sostenere la valuta, tra cui la vendita di fino a 30 miliardi di dollari di valuta estera sul mercato aperto, il primo intervento in circa due anni e la prima vendita in assoluto di valuta estera. Prima dell'attacco di Hamas, lo shekel era già sotto pressione per le proteste contro la riforma del sistema giudiziario messa a punto dal governo.

Sul tavolo Onu 2 bozze di risoluzione, di Russia e Brasile

Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite voterà nella serata locale su due proposte di risoluzione sulla guerra fra Israele e Hamas: una proposta della Russia, che chiede un cessate il fuoco, e una bozza del Brasile, che chiede "pause umanitarie" per consentire il flusso degli aiuti e sollecita Israele a revocare l'ordine di evacuazione del nord di Gaza. Entrambe le bozze di risoluzione chiedono il rilascio di tutti gli ostaggi. In caso di adozione di una qualunque delle due bozze si tratterebbe della prima dichiarazione collettiva sulla guerra da parte dell'organo più potente dell'Onu. Con un linguaggio un po' diverso, entrambe condannano la violenza contro i civili, esprimono preoccupazione per la situazione umanitaria a Gaza e chiedono la fornitura di cibo, carburante e altri aiuti, ma le differenze sono significative. In vista della prevista offensiva di terra israeliana in risposta all'attacco di Hamas del 7 ottobre nel sud di Israele, la risoluzione proposta dalla Russia chiede un "cessate il fuoco umanitario"; la bozza brasiliana, invece, chiede "pause umanitarie" e incoraggia la creazione di corridoi per gli aiuti e l'introduzione di un meccanismo di notifica per proteggere le strutture delle Nazioni Unite, i siti umanitari e i convogli di aiuti. 

Sede ONU Getty
Sede ONU

Gallamt a Blinken: "Sarà una guerra lunga ma vinceremo"

Il ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant, ha detto al Segretario di Stato Usa, Antony Blinken, che la guerra contro il movimento palestinese Hamas sarà lunga ma verrà vinta da Israele. ""Vi dico che sarà una guerra lunga, il prezzo sarà molto alto, ma la vinceremo, per Israele, per il popolo ebraico e per i valori in cui credono i nostri due popoli", ha detto in una dichiarazione congiunta al ministero della Difesa.

Israele critica posizione Oms su crisi a Gaza

Il ministero della Sanità israeliano ha criticato l'agenzia sanitaria delle Nazioni Unite (Oms) per le forti denunce contro gli attacchi israeliani su Gaza e il suo appello all'evacuazione del Nord della Striscia. "Mentre Hamas imperversava nelle citta' israeliane uccidendo bambini, violentando donne e prendendo in ostaggio malati e anziani, compresi i sopravvissuti all'Olocausto, l'Organizzazione mondiale della sanita' si concentrava principalmente sulla cessazione delle ostilita'", afferma il ministero della Sanità in una nota. "Gli sforzi di Israele per salvare vite umane evacuando i civili dalla zona di conflitto nel nord di Gaza sono stati perversamente distorti e diffamati al servizio degli sforzi di Hamas per continuare a utilizzare i civili di Gaza come scudi umani", continua la nota rilanciata dai media israeliani. "La richiesta di evacuazione dei civili dalla zona di conflitto è una misura per proteggere i civili nonostante gli sforzi di Hamas di metterli in pericolo", aggiunge.

Ambasciatrice isreliana a Londra: "A Gaza non c'è crisi umanitaria"

L'ambasciatrice israeliana nel Regno Unito, Tzipi Hotovely, ha affermato che non c'è alcuna crisi umanitaria a Gaza, nonostante gli avvertimenti della comunità mondiale e degli organismi internazionali sul rischio che la Striscia stia rapidamente esaurendo acqua, cibo, medicine e altri beni essenziali. "Non esiste alcuna crisi umanitaria, ha detto a Sky News. "Israele è responsabile della sicurezza degli israeliani. Hamas è responsabile della sicurezza dei palestinesi". Incalzata dalle immagini trasmesse da Gaza, la Hotovely ha chiesto alla conduttrice se fosse una madre e "cosa penseresti se i tuoi figli fossero stati giustiziati davanti ai tuoi occhi? Ti aspetteresti che il tuo governo pensi a quei nazisti che commettono quei crimini?". "Quindi incolpa Hamas e chiedi ad Hamas perché ha iniziato quelle atrocità", ha continuato. "C'è una guerra a Gaza, una guerra che Hamas ha iniziato commettendo un orribile massacro contro israeliani innocenti. Il mondo lo ha visto."

Netanyahu al presidente degli Emirati: "Determinati a distruggere Hamas"

Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha avuto un colloquio con il presidente emiratino, Sheikh Mohammed bin Zayed. Lo ha reso noto l'ufficio di Netanyahu dopo il colloquio avvenuto la notte scorsa. "I due leader hanno parlato degli sviluppi nella regione dopo il sanguinoso assalto di Hamas contro i cittadini israeliani", si legge in una nota diffusa sul social X, secondo cui Netanyahu ha "sottolineato che Israele è determinato a distruggere le capacità militari e di governo di Hamas e sta facendo di tutto per evitare conseguenze per i non combattenti". "I due leader - si legge ancora - hanno convenuto di mantenere i contatti".

Benjamin Netanyahu Rainews
Benjamin Netanyahu

Esercito di Israele: ucciso capo intelligence di Hamas

Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno dichiarato di aver colpito e ucciso il capo dell'intelligence di Hamas nella città di Khan Younis, a sud di Gaza. Lo riporta The Times of Israel. L'Idf non ha fornito ulteriori dettagli sull'attacco, incluso il nome dell'alto membro di Hamas o il luogo in cui l'attacco ha avuto luogo. Ha però pubblicato una serie di video che mostrano gli attacchi nella Striscia di Gaza, compreso quello che ha colpito l'alto esponente di Hamas, e i raid sui tunnel utilizzati dai miliziani e da una squadra di lancio di razzi.

Forze israeliane: ucciso il capo dell'intelligence di Hamas a Khan Younis

L'esercito israeliano ha fatto sapere di aver ucciso il capo dell'intelligence generale di Hamas a Khan Younis, nel sud della Striscia. 

Putin a colloquio con i leader mediorientali si dice preoccupato dall'escalation

Il presidente russo Vladimir Putin, nelle conversazioni con il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi, il presidente siriano Bashar al-Assad, il presidente iraniano Ebrahim Raisi e il presidente palestinese Mahmoud Abbas, ha espresso preoccupazione per l'escalation su larga scala tra Palestina e Israele, ha riferito il servizio stampa del Cremlino. "Durante tutti i colloqui, l'attenzione principale è stata rivolta al forte peggioramento del conflitto israelo-palestinese. È stata espressa estrema preoccupazione per l'escalation su vasta scala delle ostilità, accompagnata da un catastrofico aumento del numero di vittime civili e da una crisi umanitaria sempre più profonda nel paese. Striscia di Gaza", si legge nel comunicato del Cremlino.

Secondo la radio di Hamas Israele ha colpito oggi il valico di Rafah

L'emittente radiofonica Aqsa, affiliata ad Hamas, riferisce che Israele avrebbe bombardato il valico di confine di Rafah, tra la Striscia di GAza e l'Egitto. 

Il presidente palestinese Abbas sente Putin: "Grazie per il sostegno"

Il presidente dell'Autorità nazionale palestinese, Mahmoud Abbas, ha "elogiato la posizione della Russia a sostegno dei diritti del popolo palestinese e di una pace giusta e globale in Medio Oriente, basata sulle risoluzioni internazionali". Lo riporta l'agenzia palestinese Wafa, riferendo i contenuti del colloquio telefonico intercorso con il presidente russo Vladimir Putin. Abbas ha ribadito la necessità di fermare gli attacchi israeliani di "smettere di prendere di mira i civili palestinesi e di creare corridoi sicuri per l'ingresso di materiali di soccorso medico e alimentare e per la fornitura di acqua ed elettricità". Il leader dell'Anp ha poi sottolineato la "necessità di prevenire i tentativi di sfollare i palestinesi dalla Striscia di Gaza, perché questa è considerata una seconda catastrofe per il popolo palestinese, come accadde nel 1948".

Metsola: situazione drammatica, faremo il possibile per allievarla

"La situazione sul campo è tragica, drammatica, sono a rischio vite innocenti. Quello che accade in Israele e in Medio Oriente è in cima alle nostre preoccupazioni". Lo ha detto la presidente del Pe Roberta Metsola in apertura della Plenaria sottolineando che “Hamas è un'organizzazione terroristica che non rappresenta gli interessi dei palestinesi e va fermata. Devono essere trovate soluzioni umanitarie per la Striscia di Gaza. Il Parlamento europeo continuerà a fare tutto ciò che in suo potere per alleviare la situazione. Quella in Israele, dove a Kfar Azza e nel sito del rave ho visto la brutalità che può fare Hamas, è stata una delle visite più difficili per me. L'Eurocamera continua a ribadire che l'unica soluzione è quella di due Stati”.

Roberto Metsola European Union
Roberto Metsola

Raisi a Putin: appoggiamo la Palestina ma i gruppi della "resistenza" decidono in autonomia

Sostenere i palestinesi è la priorità della politica estera iraniana, ma i gruppi della "resistenza" prendono le proprie decisioni in modo indipendente, ha detto il presidente Ebrahim Raisi al suo omologo russo in una telefonata, secondo quanto riportato dai media iraniani.

Netanyahu al presidente degli Emirati: Israele vuole distruggerci

Il premier Benyamin Netanyahu ha avuto durante la notte scorsa colloqui telefonici con il presidente degli Emirati Arabi Sheikh Mohammed bin Zayed. Lo ha fatto sapere l'ufficio del premier secondo cui "i due hanno discusso gli sviluppi regionali alla luce del mortale attacco di Hamas contro civili israeliani". Netanyahu - ha aggiunto l'ufficio - ha sottolineato che Israele "è determinato a distruggere le capacità militari e di governo di Hamas e che sta facendo ogni sforzo per impedire di danneggiare non combattenti".

Le forze israeliane hanno attacato Gaza anche dal mare

Le navi della classe Sa'ar 6 sono state utilizzate per attaccare Gaza per la prima volta durante l'attuale guerra con Hamas. Lo hanno riferito le Forze di difesa israeliane (Idf) citate dal Jerusalem Post. Gli attacchi delle navi della classe Sa'ar 6 Oz e Magan hanno colpito le infrastrutture di Hamas per l'assemblaggio delle armi, nonché le postazioni e i posti di guardia navali della milizia. Questo tipo di imbarcazione ha a bordo 18 diversi sistemi avanzati di combattimento tecnologico e di precisione, in gran parte sviluppati in Israele.

Il governo israeliano stima 100 mila sfollati interni

Circa 100.000 israeliani potrebbero essere sfollati internamente a causa della guerra in corso nella Striscia di Gaza e dei crescenti scontri al confine con il Libano. Lo ha affermato il ministero della Difesa dello Stato ebraico.  Secondo i responsabili del ministero, gli sfollati sono suddivisi in due categorie principali: coloro che sono stati evacuati dalle loro case e coloro che hanno diritto "a riposarsi e rinfrescarsi" temporaneamente in pensioni sovvenzionate dallo Stato. Circa 15.000 israeliani che vivono in 25 comunità fino a quattro chilometri dalla Striscia di Gaza sono stati evacuati la scorsa settimana e si prevede che altri 27.000 israeliani che vivono in 28 città fino a due chilometri dal confine con il Libano saranno evacuati nei prossimi giorni. Lo Stato sarà responsabile di questi israeliani fino a quando l'esercito non consentirà loro di tornare in quelle che ora sono una zona militare chiusa vicino al confine di Gaza e un'area riservata vicino al Libano. Inoltre, circa 35.000 residenti di Sderot e 23.000 israeliani che vivono in 29 città tra i quattro e i sette chilometri da Gaza hanno diritto ad andare a "riposarsi e rinfrescarsi" per una settimana in pensioni sovvenzionate dallo Stato. Fonti del ministero affermano che non tutti coloro che vivono in quelle aree hanno colto l'opportunità di andarsene. Il ministero sta anche valutando la possibilità di fornire "riposo e ristoro" ad alcuni residenti della città costiera meridionale di Ashkelon, compresi quelli senza adeguati rifugi antiaerei.

Usa: lavoriamo molto duramente per l'apertura del valico di Rafah

Gli Stati Uniti stanno lavorando "molto, molto duramente" per l'apertura del valico di Rafah al confine tra Egitto e Gaza. Lo ha riferito John Kirby, portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale americano. "Speriamo che piu' tardi oggi possa essere aperto per alcune ore. Ma ancora una volta, dobbiamo solo aspettare e vedere come va", ha dichiarato alla Cnn. "Avevamo nutrito queste speranze durante il fine settimana, solo per vedere che quelle speranze sono state deluse", ha continuato, sottolineando che l'Egitto "deve essere disposto ad avere quel valico aperto e ad avere flussi di persone attraverso di esso. Stiamo discutendo con loro su come potrebbe essere"

Sunak, l'attacco di Hamas è stato un pogrom

"Dovremmo chiamare" l'attacco terroristico di Hamas "con il suo nome: è  stato un pogrom". Lo ha detto il primo ministro britannico Rishi Sunak in un discorso alla Camera dei Comuni. Sunak ha confermato che sei cittadini britannici hanno perso la vita in Israele, mentre dieci sono ancora dispersi. Alcuni familiari dei cittadini britannici ancora dispersi sono presenti nelle tribune della Camera dei Comuni. 

Il sergente Soliani: "Sappiamo quello che dobbiamo fare, siamo preparati, non abbiamo paura" (Video)

Mayer Soliani, sergente dell'esercito israeliano, è nato a cresciuto a Roma da genitori romani. E' andato a vivere in Israele quando aveva 12 anni e si è arruolato un anno e mezzo fa. Ha raggiunto la zona del conflitto sabato scorso e dice: “Per me è un onore essere qui a difendere il mio popolo e la mia terra”
 

Governo israeliano: accertati 1400 morti per gli attacchi del 7 ottobre

I morti israeliani accertati a seguito degli attacchi di Hamas del 7 ottobre sono almeno 1.400. Lo dice Tal Heinrich, portavoce dell'ufficio del primo ministro israeliano. Heinrich ha aggiunto che 3.900 israeliani sono rimasti feriti. 

Blinken da Herzog, sosteniamo il diritto di Israele a difendersi

Il segretario di Stato Usa Antony Blinken ha incontrato oggi il presidente israeliano Isaac Herzog "per ribadire il sostegno degli Stati Uniti al diritto di Israele di difendersi dal terrorismo di Hamas". Lo rende noto il dipartimento di stato americano in una nota. "Blinken ha riaffermato l'impegno degli Stati Uniti a fornire a Israele l'assistenza di cui ha bisogno per proteggere i suoi cittadini. Il segretario di stato e il presidente Herzog hanno discusso del coordinamento in corso per concentrarsi sulla sicurezza e la protezione dei civili messi in pericolo da Hamas e sugli sforzi per garantire il rilascio rapido e sicuro degli ostaggi", prosegue la nota. 

Haaretz: nuovo scambio di colpi al confine tra Israele e Libano.

Nuovo scambio di colpi al confine tra Israele e Libano. Hezbollah afferma di aver attaccato "cinque basi" dell'Esercito dello Stato ebraico, che a sua volta ha colpito obiettivi nel sud del Libano. Lo riferisce il quotidiano israeliano Haaretz.

Hamas: lanciata "raffica di missili" su Gerusalemme e Tel Aviv

Il braccio armato del gruppo militante palestinese Hamas ha dichiarato lunedì di aver lanciato una "raffica di missili" su Gerusalemme e Tel Aviv. Le Brigate Al Qassam hanno affermato in un comunicato che il loro attacco è avvenuto in risposta al "prendere di mira i civili" da parte di Israele.

C'è stato un colloquio tra Putin e Assad

Il presidente russo Vladimir Putin e il presidente siriano Bashar al-Assad hanno avuto una conversazione telefonica durante la quale hanno discusso della crisi nella Striscia di Gaza, ha detto lunedì l'agenzia di stampa russa Tass citando l'ufficio del leader siriano. Sia Putin che Assad sono favorevoli alla consegna immediata di aiuti umanitari a Gaza, ha affermato l'ufficio di Assad.

Nuove sirene d'allarme in centro Israele e Tel Aviv

Sirene d'allarme anti aereo hanno risuonato per la seconda volta in poco tempo nell'area centrale di Israele, compresa la zona grande di Tel Aviv. Subito dopo gli allarmi sono state udite le esplosioni dei razzi intercettati dall'Iron Dome.

L'esercito libanese smantella 20 lanciarazzi puntati verso Israele

L'esercito libanese ha annunciato che le operazioni di ricerca hanno portato alla scoperta di 20 lanciarazzi vicino al confine tra Libano e Israele. In un comunicato l'esercito di Beirut ha aggiunto che quattro dei lanciatori scoperti avevano dei razzi al loro interno ed erano pronti per essere lanciati contro Israele. Esperti militari, ha aggiunto ancora, stanno lavorando allo smantellamento dei lanciarazzi, che sono stati trovati vicino al villaggio di Qlaileh, a sud della città portuale di Tiro. Negli ultimi giorni decine di razzi sono stati lanciati dal Libano nel nord di Israele, alcuni da parte di gruppi palestinesi e altri da parte dell'Hezbollah libanese. Il primo ministro libanese, Najib Mikati, ha affermato oggi che il suo governo lavora per allontare il Libano dalla guerra in corso nella Striscia di Gaza.

Meloni vede il re di Giordania: rilanciare un orizzonte politico per il processo di pace

Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha incontrato oggi a Palazzo Chigi Sua Maestà Abdallah II Ibn Al Hussein, Re di Giordania. Il colloquio, riferisce una nota di Palazzo Chigi, ha rappresentato “un’occasione per uno scambio di vedute sulla necessità di rilanciare un orizzonte politico con le legittime Autorità palestinesi per il processo di pace israelo-palestinese”. “È stato rilevato che la tradizionale forte amicizia tra Italia e Giordania potrà contribuire ad affrontare le sfide complesse in corso nella regione", conclude la nota.

Re Abdullah II di Giordania e Giorgia Meloni Palazzo Chigi
Re Abdullah II di Giordania e Giorgia Meloni

In Israele metà delle stanze d'albergo sono occupate da sfollati

La metà degli hotel in Israele sono adibiti per ospitare le famiglie evacuate dalle comunità vicino alla Striscia di Gaza, ha riferito oggi il responsabile dell'Associazione alberghiera di Israele. Almeno 28.000 delle 56.000 stanze di albergo presenti nel paese sono impiegate per dare alloggio agli sfollati e verranno pagate dal governo israeliano, ha segnalato il direttore esecutivo dell'Associazione, Yael Danieli, citato sul sito dell'agenzia Reuters. E oggi il ministero della difesa israeliano ha annunciato che verranno evacuati anche i residenti di 28 comunità lungo il confine con il Libano, per la minaccia crescente di un secondo fronte nel nord di Israele. Anche in questo caso i residenti sono trasferiti in alberghi e pensioni pagati dal governo israeliano, secondo il ministero Difesa, citato da Haaretz. Le 28 comunità evacuate da oggi si trovano entro 2 chilometri dal confine con il Libano. 

Sirene a Gerusalemme, sospesa la seduta della Knesset con Netanyahu

A causa delle sirene risuonate a Gerusalemme per i razzi lanciati da Hamas, la Knesset ha dovuto interrompere la seduta inaugurale della sessione invernale. La seduta era iniziata con l'intervento del premier Benyamin Netanyahu. Tutti i deputati, compreso il primo ministro, si sono dovuti recare nei rifugi.

Erdogan a Sunak, 'l'Occidente denunci le violazioni a Gaza'

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha affermato che "i paesi occidentali dovrebbero opporsi in modo efficace alle violazioni dei diritti umani a Gaza" durante una telefonata con il premier britannico Rishi Sunak. Lo rende noto la presidenza della Repubblica di Ankara. "È importante ricordare e mantenere le promesse fatte alla Palestina negli anni invece che adottare iniziative provocatorie che aumentano la crisi", ha detto Erdogan a Sunak durante il colloquio in cui ha sottolineato l'importanza di ristabilire la pace a livello regionale alla luce del conflitto in Israele e Palestina. 

Sirene di allarme a Tel Aviv e Gerusalemme

Le sirene di allarme per l'arrivo di razzi da Gaza sono risuonate a Tel Aviv e nel centro di Israele. I sistemi di rivelazione hanno segnalato lo stesso allarme anche a Gerusalemme.

L'allarme dell'Oms: aiuti a Gaza entro 24 ore o sarà la catastrofe

Restano solo 24 ore per far entrare gli aiuti essenziali alla popolazione di Gaza prima che nella Striscia si verifichi "una catastrofe". Lo afferma l'Organizzazione mondiale della Sanità. 

Benjamin Netanyahu: il mondo deve unirsi contro Hamas come fece per Isis e nazisti (Video)

Ci sarà un'indagine sui fallimenti dell'intelligence e della sicurezza che hanno permesso ad Hamas di organizzare un attacco così devastante il 7 ottobre ma Israele è unita nel perseguire la vittoria. Lo ha detto il Primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu parlando alla Knesset, il parlamento dello Stato ebraico. “Trionferemo perché si tratta della nostra stessa esistenza in questa regione, che è piena di forze oscure - ha proseguito - Hamas fa parte dell'asse del male di Iran e di Hezbollah. Vogliono far precipitare il Medio Oriente nell'abisso del caos. Ora, molti in tutto il mondo capiscono chi ha di fronte Israele. Capiscono che Hamas rappresenta una nuova versione del nazismo. Proprio come il mondo si è unito per sconfiggere i nazisti e l'Isis, così deve unirsi per sconfiggere Hamas”. Riferendosi ai civili presi in ostaggio dai miliziani, il Primo ministro ha infine assicurato che “ci impegniamo per tutte le famiglie. Non ci fermeremo nei nostri sforzi per riportare indietro i nostri fratelli e le nostre sorelle”.

L'agenzia del regime iraniano: comandanti Usa coinvolti nelle operazioni

Secondo l'agenzia di stampa iraniana Tasnim, "alcune operazioni" lanciate dall'esercito israeliano nella Striscia di Gaza in risposta all'attacco di Hamas del 7 ottobre scorso sarebbero decise in stretto coordinamento con "un certo numero di comandanti americani". L'agenzia legata ai Guardiani della rivoluzione iraniani cita "fonti ben informate nei territori occupati", secondo cui i "comandanti americani stanno lavorando a stretto contatto con le loro controparti israeliane". "Di conseguenza - scrive l'agenzia - le operazioni che stanno portando al genocidio dei civili di Gaza sono condotte insieme da Stati Uniti e Israele. Secondo queste fonti, alcuni dei comandanti americani coinvolti negli attacchi israeliani sconsigliano un'invasione di terra a Gaza".

Mosca: "alto rischio" che il conflitto vada fuori controllo

Il rischio che il conflitto tra Israele e Hamas vada fuori controllo è alto, la parte russa sta facendo ogni sforzo per prevenire uno scenario del genere. Lo ha assicurato vice ministro degli Esteri russo Serghei Ryabkov, in un incontro con il presidente Vladimir Putin. "Secondo la nostra valutazione, la situazione nella zona di conflitto in Medio Oriente tende a peggiorare", ha detto Ryabkov. Il diplomatico ha osservato che "le operazioni effettuate dall'esercito israeliano sono di natura indiscriminata, e rimane la minaccia di un'operazione di terra e di ingresso a Gaza". Secondo il viceministro, "il territorio di questa enclave e i suoi abitanti si trovano in uno stato di catastrofe umanitaria: non viene fornita né assistenza medica ne' altre necessità". "Tutto ciò causa grande preoccupazione nel mondo", ha aggiunto il viceministro degli Esteri russo. Ryabkov ha osservato che la parte russa "sta compiendo i massimi sforzi nella sfera politica, anche attraverso il Consiglio di sicurezza dell'Onu, dove abbiamo presentato un progetto di risoluzione incentrato sulle questioni umanitarie". (AGI) Ha osservato che "l'attivita' diplomatica sta aumentando su varie direttrici. In linea di principio, il rischio che l'intero conflitto vada fuori controllo è alto. Faremo ogni sforzo, in collaborazione con partner politici che la pensano allo stesso modo, per fermare la situazione attuale e creare le condizioni, inclusa la garanzia dell'uscita dalla zona a rischio, da la zona minacciata, i nostri cittadini", ha detto Ryabkov.

Esercito israeliano: decine di attacchi sulla striscia nelle ultime ore

L'esercito ha fatto sapere di aver condotto nelle ultime ore decine di attacchi sulla Striscia. Tra gli obiettivi centrati - ha spiegato il portavoce militare - quartier generali di Hamas, siti di lancio di mortai e una serie di compund militari. Inoltre - ha aggiunto - anche il centro di comando di Alì Qadi, il responsabile del massacro nei nei kibbutz israeliani di frontiera dello scorso 7 ottobre. Qadi è stato ucciso due giorni fa in un raid mirato a Gaza.

Media arabi: vertice sulla questione palestinese sabato in Egitto

Il vertice sulla questione palestinese proposto dall'Egitto si svolgerà sabato prossimo al Cairo. Lo annunciano i media del Golfo, dal Qatar al Kuwait, riferendo che i loro leader sono stati invitati a partecipare. Ieri le autorità egiziane avevano proposto "un vertice regionale e internazionale sul futuro della causa palestinese", nel pieno del conflitto tra Israele e Hamas a Gaza

Agenzia Onu: Hamas sequestra carburante e attrezzature mediche

Sequestrato carburante e attrezzature mediche dal complesso dell'Unrwa a Gaza City da parte di persone affiliate ad Hamas. Lo fa sapere la stessa Unwra, l'agenzia Onu che si occupa dei rifugiati palestinesi. "Il nostro staff e' stato costretto a evacuare il quartier generale dell'UNRWA a Gaza City con un preavviso di poche ore durante la notte di venerdi' 13 ottobre. Da allora, l'UNRWA non ha avuto accesso al complesso e non ha avuto ulteriori dettagli sulla rimozione dei beni," si legge nel comunicato. dell'organizzazione. "Il carburante dell'UNRWA e altri tipi di materiale vengono conservati per scopi strettamente umanitari; ogni altro utilizzo e' fermamente condannato", aggiunge la nota dell'agenzia secondo quanto riportano i media israeliani. L'organizzazione ieri aveva fatto sapere di non essere piu' in grado di fornire assistenza umanitaria, avvertendo che Gaza sta finendo cibo, acqua e medicine.

Cittadini statunitensi lasciano Israele su una nave da crociera per Cipro

Una nave da crociera della Royal Caribbean che trasportava cittadini statunitensi è partita dal porto israeliano di Haifa in direzione dell'isola di Cipro. Lo riporta la Cnn. L'ambasciata americana in Israele ieri aveva detto che la nave sarebbe partita nella giornata odierna per un viaggio di 10-12 ore prima di arrivare al porto cipriota di Limassol. In seguito gli americani sbarcati dovranno organizzarsi autonomamente nella ricerca di un alloggio e per il proseguimento del viaggio.

Raisi a Putin: l'attacco a Gaza porterà a una lunga guerra su più fronti

In un colloquio telefonico oggi con il presidente russo Vladimir Putin, il presidente iraniano Ebrahim Raisi ha avvertito che "l'assedio in corso, l'uccisione di donne e bambini e l'attacco di terra alla Striscia di Gaza" porteranno a "una lunga guerra su diversi fronti". Lo ha scritto su X Mohammad Jamshedi, vice capo di gabinetto della presidenza iraniana, citato da Interfax. 

Kirby: Biden in Israele? No comment

La Casa Bianca non ha intenzione di fare alcun annuncio su una possibile visita del presidente Joe Biden in Israele, ha detto oggi il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale, John Kirby. "Non ho nessun viaggio di cui parlare o da annunciare riguardo a Israele. C'è stato un invito da parte del primo ministro, ma ancora una volta, nessun viaggio di cui parlare adesso", ha detto Kirby alla Cnn. Oggi alcuni media israeliani, tra cui Haaretz e Channel 12, hanno riferito che il presidente americano potrebbe arrivare nello Stato ebraico già mercoledì o giovedì prossimi.

Stasera due risoluzioni rivali al Consiglio di sicurezza Onu

Il Consiglio di Sicurezza dell'Onu voterà alle 18 ora di New York, la mezzanotte italiana, due bozze di risoluzione rivali, una della Russia e una del Brasile, sulla situazione a Israele e Gaza. Lo comunica la missione del Brasile, presidente di turno del Cds. La bozza russa chiede un "cessate il fuoco umanitario e il rilascio degli ostaggi". Mentre quella del Brasile chiede il "cessate il fuoco umanitario, il rilascio immediato e incondizionato di tutti gli ostaggi civili, e condanna inequivocabilmente gli atroci attacchi terroristici di Hamas".

Fonti Ue: cessate il fuoco tra i temi del vertice dei 27 su Israele

Il tema della richiesta di un cessate il fuoco in Medio Oriente sarà sul tavolo del vertice straordinario dei 27 che si terrà domani pomeriggio in videoconferenza. E' quanto spiega un alto funzionario dell'Ue sottolineando di "prevedere" che "alcuni leader avanzino una simile richiesta". Tra i dossier più sensibili che saranno trattati nel corso della riunione c'è quello degli ostaggi nelle mani di Hamas. L'alto funzionario non ha voluto entrare nei dettagli della questione, soprattutto riguardo al numero degli europei che figurerebbero tra i 199 ostaggi presi da Hamas. Ma ha sottolineato che il "tema è delicato" e "ci sono contatti diplomatici intensi" tra i Paesi Ue e tra quelli mediorientali.

Governo francese: 102 fermi per atti antisemiti dal 7 ottobre

Sono stati 102 i fermi per atti antisemiti in Francia dal 7 ottobre, data dell'attacco di Hamas contro Israele: è quanto annunciato dal ministro francese dell'Interno, Gérald Darmanin. 

Il volontario dall'ospedale di Gaza: rifugio per migliaia di persone, non c'è igiene

"L'ospedale di Al-Shifa è diventato un rifugio, ma prima era il più grande e importante ospedale della striscia di Gaza". Lo racconta in un video Bisan Odehis, volontario di 24 anni per ActionAid Palestina. "Qui le condizioni sono miserevoli - continua Odehis - le persone vivono senza acqua, senza cibo e senza igiene. Sono finiti i kit igienici, migliaia di persone dormono nelle stanze, nei corridoi, per le strade, ovunque dentro l'ospedale. Le persone sono venute qui perché reputano gli ospedali più sicuri, ma dove andranno se la struttura dovrà essere evacuata, come sta succedendo in molti ospedali nella parte nord di Gaza?".

Erdogan chiama Raisi: frenare l'escalation

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha avuto in queste ore un colloquio telefonico con il presidente iraniano Ibrahim Raisi cui ha ribadito l'impegno della Turchia per frenare l'escalation tra Hamas e Israele. La telefonata ha infatti avuto come argomento centrale gli ultimi sviluppi del conflitto in Medio Oriente tra Hamas e Israele e la preoccupazione per la popolazione civile della Striscia di Gaza. Nel comunicato della presidenza turca si rende noto che Erdogan ha sottolineato l'importanza che gli scontri cessino al piu' presto e che i palestinesi possano avere accesso ad aiuti umanitari. 

Haaretz: Biden forse mercoledì in Israele

Secondo una fonte israeliana, il presidente Usa Joe Biden potrebbe arrivare in Israele mercoledì prossimo. Lo riferisce il quotidiano israeliano Haaretz

La battaglia nel mare di Ashkelon: i marines israeliani affondano una nave di Hamas (Video)

La marina militare israeliana ha diffuso le immagini del combattimento contro un commando di Hamas durante l'attacco del 7 ottobre

Il premier libanese: lavoriamo per allontanare il paese dalla guerra

Il primo ministro libanese, Najib Mikati, ha affermato oggi che il suo paese "è nell'occhio del ciclone", visto che "la regione si trova in una situazione difficile e nessuno può prevedere cosa potrebbe accadere". "Il governo continua i contatti interni ed esterni per mantenere la calma e allontanare il Libano dalle conseguenze della guerra in corso a Gaza", ha aggiunto Mikati, secondo quanto riportato da Al Jazeera.

Meloni,solidali con Israele per terribile attacco di Hamas

"Il Governo esprime la sua vicinanza alla Comunità Ebraica di Roma, ai famigliari e ai discendenti dei deportati. Oggi più che mai, a seguito del terribile attacco di Hamas, ribadiamo la nostra solidarietà all'intero popolo d'Israele, ferito nuovamente dall'odio antisemita". Lo ha dichiarato la premier Giorgia Meloni come riferisce Palazzo Chigi spiegando in una nota che "in occasione dell'80° anniversario del rastrellamento degli Ebrei di Roma, ha ricevuto a Palazzo Chigi il Presidente della Comunità Ebraica di Roma, Victor Fadlun". "In questa giornata - ha aggiunto Meloni - rinnoviamo il nostro impegno per mantenere viva la memoria di quei fatti terribili e per combattere, in ogni sua forma, nuova e antica, il virus dell'antisemitismo".

Governo iraniano: dopo Gaza impossibile una normalizzazione tra arabi e Israele

"Gli sviluppi a Gaza hanno tracciato una linea che annulla il processo per la normalizzazione delle relazioni" con Israele portato avanti da alcuni Paesi arabi. Lo ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri iraniano Nasser Kanani. "Alcuni Paesi regionali, che per errore hanno creduto che avrebbero potuto fornire sicurezza alla luce della normalizzazione dei rapporti con Israele, ora hanno capito che i sionisti non sono nemmeno in grado di provvedere alla loro stessa sicurezza", ha detto il funzionario della Repubblica islamica. "Siamo preoccupati rispetto all'allargamento della crisi e riteniamo che fino a quando l'occupazione israeliana delle terre palestinesi continuerà, nella regione ci sarà tensione e insicurezza", ha detto Kanani, come riporta Irna. "La resistenza non chiuderà un occhio sui crimini dei sionisti e (i palestinesi) non possono essere accusati di essere responsabili per l'attuale situazione", ha aggiunto Kanani affermato che l'Organizzazione per la Cooperazione islamica (Oic) terrà una riunione dei ministri degli Esteri riguardo alla situazione in Palestina mercoledì a Gedda, in Arabia Saudita.

 

Iniziato l'incontro Blinken-Netanyahu a Gerusalemme

Sono iniziati a Gerusalemme gli incontri tra il segretario di Stato americano Antony Blinken e il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu. E' il secondo colloquio in pochi giorni dopo il tour di Blinken nella regione seguito all'attacco di Hamas del 7 ottobre. Al centro dell'incontro anche la questione del valico di Rafah. 

Le forze israeliane dicono di aver distrutto i centri di comando militare nella Striscia

L'esercito israeliano ha distrutto postazioni di comando militare nella Striscia di Gaza nelle ultime ore. Lo hanno reso noto le Forze di Difesa israeliane (Idf). "Nelle ultime ore sono stati distrutte decine di centri di comando militari e postazioni a seguito di colpi di mortaio. Inoltre, è stato colpito il centro di comando operativo di Ali Qadi, uno dei comandanti delle forze di commando "Nukhba" di Hamas, ucciso diversi giorni fa", hanno scritto le Idf sul loro canale Telegram. I caccia israeliani hanno anche ucciso diversi membri del movimento di Hamas dopo aver colpito un complesso militare, hanno aggiunto le Idf.

Hamas: decine corpi non identificati sepolti in una fossa comune a Gaza

Decine di corpi non identificati sono stati sepolti in fosse comuni nella città di Gaza: lo ha reso noto il capo dell'ufficio stampa governativo - controllato da Hamas - Salama Marouf, come riporta la Cnn. "Poiché decine di altri martiri stavano arrivando, bambini, neonati, donne, uomini, anziani, eravamo inclini a compiere il nostro giusto e morale dovere verso quei martiri di seppellirli - ha affermato Marouf -. Abbiamo preparato una fossa comune nella fossa di emergenza per seppellire coloro che non sono stati identificati". Video pubblicati sui social media e verificati dalla Cnn mostrano decine di corpi avvolti in plastica bianca portati dall'ospedale Shifa di Gaza in un luogo di sepoltura dove sono stati sepolti in file ordinate, scrive l'emittente americana.

Governo iraniano: Hamas rilascerebbe gli ostaggi se Israele fermasse gli attacchi aerei

Il ministero degli Esteri iraniano ha dichiarato che Hamas è pronto a rilasciare i circa 200 ostaggi che detiene a patto che Israele interrompa la sua campagna di attacchi aerei sulla Striscia di Gaza. I funzionari di Hamas "hanno dichiarato di essere pronti a prendere le misure necessarie per rilasciare i cittadini e i civili detenuti dai gruppi resistenti, ma hanno sottolineato che tali misure richiedono preparativi impossibili sotto i bombardamenti quotidiani dei sionisti contro varie parti di Gaza", ha detto il portavoce del ministero degli Esteri iraniano Nasser Kanaani, parlando in conferenza stampa a Teheran. Il gruppo militante palestinese non ha confermato di aver fatto tale offerta.

Gentiloni: più incertezza per l'economia europea

"Per il momento, l'impatto economico principale per l'economia europea è aumentare l'elevato livello di incertezza già esistente". Lo ha detto in merito agli attacchi terroristici su Israele il commissario europeo all'Economia Paolo Gentiloni arrivando alla riunione dell'Eurogruppo a Lussemburgo. "I paesi della regione sono fortemente colpiti anche dal punto di vista economico", ha sottolineato. Sul tema, aveva premesso Gentiloni all'arrivo, "ovviamente c'è una preoccupazione geopolitica e umanitaria" 

Radio pubblica: cessato allarme al confine tra Israele e Libano

La radio pubblica israeliana Kan ha dato il cessato allarme, affermando che non vi è stata alcuna infiltrazione armata in una città settentrionale al confine con il Libano, dopo che in precedenza avevano riferito che ai residenti era stato ordinato di rintanarsi in casa perché sospettati che fosse in corso un attacco. Le autorità israeliane non hanno rilasciato commenti immediati su nessuno dei due rapporti riguardanti Metulla, che confina con la recinzione di confine di fronte alla città libanese di Kfarkela.

Hezbollah distrugge telecamere al confine con Israele

Il gruppo militante libanese Hezbollah ha iniziato a distruggere le telecamere di sorveglianza di diverse postazioni dell'esercito israeliano lungo il confine con il Libano. Hezbollah ha pubblicato un video che mostra cecchini che distruggono telecamere di sorveglianza poste in cinque punti lungo il confine tra Libano e Israele, tra cui una fuori dalla città israeliana di Metula. L'obiettivo del gruppo sembra essere quello di impedire all'esercito israeliano di monitorare i movimenti sul lato libanese del confine.

Hamas afferma che Israele non ha ripreso le forniture idriche a Gaza

Israele non avrebbe ripreso le forniture idriche a Gaza, secondo quanto riferisce il portavoce del ministero degli Interni di Hamas, Eyad Al-Bozom. "I residenti bevono acqua malsana, il che rappresenta una grave crisi sanitaria e mette a rischio la vita dei cittadini", ha aggiunto.

Radio pubblica israeliana: possibili infiltrazioni dal Libano

La radio pubblica israeliana Kan ha riferito lunedì che ai residenti della città settentrionale di Metulla, vicino al confine libanese, è stato ordinato di rintanarsi in casa a causa di una possibile infiltrazione armata. Non c'è stata alcuna conferma immediata da parte delle autorità israeliane.

Iran: gli Usa siano ritenuti responsabili dei crimini di Israele

"Gli Usa devono essere ritenuti responsabili per i crimini del regime sionista, dal momento che hanno sostenuto il regime con tutto il loro potere contro la nazione palestinese". Lo ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri iraniano Nasser Kanani, aggiungendo che qualunque Paese sostenga Israele condivide lo stesso tipo di responsabilità a livello internazionale. "Oggi, vediamo l'ipocrisia dei falsi difensori dei diritti umani riguardo a Gaza in modo più chiaro che mai", ha sottolineato il funzionario della Repubblica islamica, come riporta Mehr, aggiungendo che l'Iran, in quanto Paese responsabile e impegnato, sostiene i diritti dei Palestinesi.

Palestina: 58 persone uccise in Giordania dal 7 ottobre

Le forze armate e i coloni israeliani hanno ucciso 58 palestinesi in Cisgiordania  da quando è scoppiata la guerra tra Israele e il gruppo islamico di Hamas a Gaza, dieci giorni fa. Questa mattina, un palestinese di 21 anni e' morto dopo essere stato colpito alla testa dalle forze israeliane nel campo profughi di Aqabat Jaber, nella città di Gerico, e altre tre persone sono rimaste ferite, una delle quali in modo grave, ha reso noto il ministero della Sanità della Palestina. A loro volta, le forze israeliane hanno arrestato 73 palestinesi nelle ultime ore durante raid in varie parti della Cisgiordania, tra cui Betlemme, Salfit, Ramallah, Nablus, Tulkarem, Hebron e Gerico, ha riferito l'agenzia di stampa ufficiale palestinese Wafa. Un portavoce militare ha confermato che l'esercito israeliano ha lanciato ieri sera un'ampia campagna di arresti. "Durante la notte sono stati arrestati 40 sospetti ricercati per partecipazione ad attività terroristiche e numerose armi sono state confiscate. Dei sospetti detenuti, circa 20 sono membri  dell'organizzazione terroristica Hamas", ha detto il portavoce. Cinque delle vittime registrate negli ultimi dieci giorni sono state assassinate da coloni israeliani di estrema destra, che hanno anche intensificato le loro consuete attività di aggressione contro i villaggi palestinesi, distruggendo terreni agricoli, danneggiando case e attaccando le persone, spesso usando armi. La tensione in Cisgiordania è aumentata enormemente da quando Hamas ha lanciato, il 7 ottobre, un attacco terrestre, marittimo e aereo da Gaza, che ha causato almeno 1.400 morti, la stragrande maggioranza dei quali civili, e ha innescato un duro contrattacco da parte di Israele.

Tajani: la priorità è salvare gli ostaggi, italiani e non solo

"La nostra priorità è quella di salvare gli ostaggi. Anche oggi incontreremo con il presidente del Consiglio il re di Giordania e il suo ministro degli Esteri, attraverso i Paesi arabi stiamo facendo di tutto affinché ad Hamas arrivi un messaggio a favore della liberazione degli ostaggi. Sono tre gli italiani che dovrebbero essere ostaggi di Hamas o di altre organizzazioni parallele, una coppia marito e moglie e un ragazzo che partecipava al rave, ma naturalmente noi lavoriamo alla liberazione di tutti gli ostaggi attraverso la nostra diplomazia". Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri Antonio Tajani a Isoradio Rai. 

Il sindacato dei giornalisti palestinesi: 11 reporter uccisi a Gaza dal 7 ottobre

Undici giornalisti palestinesi sarebbero rimasti uccisi in attacchi aerei israeliani su Gaza lanciati in seguito all'incursione di Hamas nel sud dello stato ebraico, lo scorso 7 ottobre. Lo riportano media internazionali tra i quali Al Arabiya, citando come fonte il Sindacato dei giornalisti palestinesi. Nel suo bilancio complessivo sulle vittime a Gaza, il ministero della Sanità di Gaza ha parlato come minimo di 2.750 morti, con 9.700 feriti.

Migliaia di persone in attesa al valico di Rafah

Sono migliaia le persone ammassate vicino al valico di Rafah per uscire dalla striscia di Gaza, circa mille avrebbero cittadinanza stranieri. Lo riferisce l'inviata della Bbc nel sud di Israele. Dal lato egiziano, ancora fermi i camion degli aiuti egiziani destinati alla popolazione civile. 

Folla a Rafah Mohammed ABED / AFP
Folla a Rafah

Tajani: oggi speriamo di fare uscire gli italiani da Gaza

"Oggi speriamo di far uscire dalla Striscia di Gaza i 10-12 italiani che vivevano qui". Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri Antonio Tajani a Isoradio Rai. 

Hamas rivendica lancio razzi su Tel Aviv

I miliziani di Hamas hanno annunciato di aver lanciato poco fa razzi da Gaza verso Tel Aviv, capitale di Israele. Lo riporta The Times of Israel. Nessuna sirena, secondo il quotidiano israeliano, ha tuttavia suonato nella città anche se i residenti hanno riferito di aver udito una forte esplosione. Secondo Channel 13 è possibile che uno dei razzi lanciati sia caduto in mare.

Anche Hamas smentisce la tregua: niente di vero

Anche Hamas ha smentito la notizia di un cessate il fuoco di 5 ore nella Striscia di Gaza. Il funzionario di Hamas Izzat Al-Rishq ha detto alla Bbc che non c'è "nessuna verità" nelle notizie di una tregua per consentire "l'apertura del valico di Rafah". In precedenza il sito israeliano i24news aveva riferito di una "tregua umanitaria" in cui "ad alcuni residenti della Striscia di Gaza sarà consentito di partire per l'Egitto attraverso il valico di Rafah". La tregua è stata smentita anche da Israele.

Governo egiziano: Israele non ha permesso l'apertura del valico di Rafah

Il ministro degli Esteri egiziano Sameh Shoukry ha affermato che il governo israeliano deve ancora prendere una decisione sull'apertura del valico di frontiera di Rafah tra l'Egitto e la Striscia di Gaza. L'Egitto ha puntato fin dallo scoppio del conflitto a mantenere operativo il valico di Rafah, ha detto Shoukry, definendo "pericolosa" la situazione affrontata dal popolo palestinese a Gaza.

La Lega Araba chiede la fine dei raid a Gaza e corridoi umanitari

La Lega Araba chiede la fine delle "operazioni militari" a Gaza e la creazione di "corridoi umanitari" per gli sfollati. Lo ha detto il segretario generale dell'organizzazione, Ahmed Aboul Gheit.

Fonti: al valico di Rafah completati i preparativi per l'apertura ma finora nessun transito

Al valico di Rafah i funzionari hanno completato tutti i preparativi per l'apertura ma finora nessun aiuto umanitario è entrato dall'Egitto verso Gaza e nessuno cittadino straniero o palestinese con doppia nazionalità è passato nel deserto del Sinai. Lo riferiscono fonti locali secondo cui al momento "la situazione è statica".

La Cina chiede il "cessate-il-fuoco" e un tavolo di dialogo

"È imperativo un cessate il fuoco" tra Israele ed Hamas e che israeliani e palestinesi "siano riportati al tavolo dei negoziati": lo ha detto il ministro degli Esteri cinese Wang Yi, che a Pechino, ha ricevuto il capo della diplomazia russa, Sergei Lavrov. Lo riporta l'agenzia Reuters.

Israele minaccia Hezbollah di "reazione micidiale"

"Se Hezbollah compirà un errore per metterci alla prova, la nostra reazione sarà micidiale": questo l'avvertimento giunto oggi del portavoce militare israeliano Daniel Hagari dopo gli scontri a fuoco di ieri al confine con il Libano in cui due israeliani sono rimasti uccisi. "Gli Hezbollah - ha aggiunto - operano dietro istruzione e con il sostegno dell'Iran, mettendo così in pericolo il Libano".

Iran: "Stati Uniti coinvolti militarmente nel conflitto"

"L'Iran ritiene che gli Stati Uniti siano già coinvolti militarmente nel conflitto tra Israele e i palestinesi". Lo ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri iraniano Nasser Kanaani nel corso di una conferenza stampa trasmessa in tv. "La responsabilità dei paesi che sostengono Israele non è inferiore alla responsabilità dell'entità per i crimini commessi contro il popolo palestinese", ha aggiunto. "I crimini del nemico sionista sono stati ripetuti per 70 anni e i palestinesi stanno resistendo a questi crimini", ha affermato Kanaani. "La priorità dell'Iran è porre fine al brutale e disumano assedio di Gaza, mettere fine ai bombardamenti e consentire il flusso di aiuti umanitari nella regione", ha dichiarato.

Blinken è tornato in Israele per colloqui sulla crisi

Antony Blinken è tornato oggi in Israele - come previsto - per colloqui sulla crisi: lo scrive un giornalista dell'agenzia di stampa Afp che viaggia insieme al segretario di Stato americano. Il capo della diplomazia Usa, che giovedì si trovava in Israele per una visita di solidarietà, è atterrato a Tel Aviv e incontrerà nuovamente il primo ministro Benyamin Netanyahu a Gerusalemme.

Esercito israeliano: 199 gli ostaggi nelle mani di Hamas

L'esercito israeliano ha informato finora le famiglie di 199 ostaggi che si trovano a Gaza. Lo ha reso noto il portavoce militare Daniel Hagari, in una conferenza stampa. Ha precisato che a loro riguardo Israele sta compiendo "uno sforzo nazionale di priorità suprema", ricorrendo anche ad informazioni di intelligence. L'esercito, ha aggiunto, ha finora informato 295 famiglie di militari caduti finora nel conflitto con Hamas.

Mattarella: medio oriente in fiamme dopo vile attacco e orrore

"Il Medio Oriente è nuovamente in fiamme, a causa di un vile attacco che è già riuscito ad elevare a livelli inusitati la spirale dell'orrore e delle violenze". Lo ha detto Sergio Mattarella alla cerimonia di apertura della Giornata mondiale dell'alimentazione.

Valico di Rafah: autocisterne con bandiere Onu entrano in Egitto (video)

Esercito Israele: 360 palestinesi arrestati in Cisgiordania, 210 membri di Hamas

Sono 360 i palestinesi che sono stati arrestati in Cisgiordania, inclusi 210 affiliati a Hamas, da quando è iniziata la guerra nella Striscia di Gaza dopo l'attacco contro Israele dello scorso 7 ottobre. Lo riferiscono le Forze di difesa israeliane (Idf), precisando che solo ieri sera sono stati arrestati 20 miliziani di Hamas. I militari hanno affermato che durante la notte sono state sequestrate anche armi ed equipaggiamento militare nel villaggio di Kafr Qallil.

Media: Scholz nei prossimi giorni in Israele

Il cancelliere tedesco Olaf Scholz sta pianificando una "visita di solidarietà" in Israele secondo "ambienti di governo" citati da due media tedeschi (il quotidiano "Bild" e l'emittente n-tv) accreditati dal sito del settimanale Der Spiegel sottolineando che "Scholz potrebbe essere sul posto già nei prossimi giorni" e la sua visita seguirebbe quella compiuta venerdì dalla sua ministra degli Esteri, Annalena Baerbock.

Scholz si è "chiaramente schierato dalla parte dello Stato ebraico dopo l'attacco di Hamas", scrive lo Spiegel ricordando che il cancelliere ha dichiarato in Parlamento che c'è "solo un posto per la Germania in questo momento, il posto al fianco di Israele". "Allo stesso tempo ha messo in guardia altri attori come gli Hezbollah libanesi e l'Iran dall'attaccare Israele", aggiunge il sito.

Autorità di Gaza: 2.750 palestinesi uccisi e 9.700 feriti nei raid di Israele

È salito ad almeno 2.750 palestinesi uccisi e 9.700 feriti il bilancio degli attacchi aerei israeliani sulla Striscia di Gaza dal 7 ottobre, in rappresaglia con l'attacco sferrato da Hamas. Lo ha riferito il ministero della Sanità di Gaza.

Palestinesi in coda al valico di Rafah per uscire da Gaza (Video)

Israele: "Per ora non c'è il cessate il fuoco"

“Non c'è per il momento un cessate il fuoco né l'ingresso a Gaza di aiuti umanitari in cambio della fuoriuscita di cittadini stranieri”: lo ha reso noto l'ufficio del premier Benyamin Netanyahu commentando notizie diffuse in precedenza circa l'apertura del valico di Rafah (fra Egitto e Gaza) alle 9 del mattino ora locale, le 8 in Italia.

Israele inizia lo sgombero dei civili al confine con il Libano

In seguito agli scontri a fuoco avvenuti negli ultimi giorni il ministero della Difesa israeliano ha deciso di evacuare la popolazione che risiede a ridosso del confine con il Libano a una distanza inferiore a 2 chilometri. Un comunicato del ministero precisa che si tratta in tutto di 28 località fra cui la cittadina di Metulla. Ieri attacchi giunti dal Libano hanno provocato in quella zona la morte di due israeliani, un militare ed un civile. Sempre ieri le autorità militari hanno vietato l'ingresso in una fascia della profondità di quattro chilometri lungo l'intero confine con il Libano.

Media: 5 ore di cessate il fuoco nel sud della Striscia

Israele avrebbe confermato di aver concordato con gli Stati Uniti e con l'Egitto cinque ore di cessate il fuoco per permettere l'apertura del valico di Rafah con la Striscia di Gaza. Fino alle 14 ora locale, le 13 in Italia, sarà quindi possibile l'ingresso di aiuti umanitari nell'enclave palestinese e l'evacuazione di cittadini stranieri. Lo confermano al Times of Israel fonti della sicurezza egiziana. "Se ritenete che sia sicuro, potreste voler avvicinarvi al valico di frontiera di Rafah: potrebbe esserci pochissimo preavviso se il valico apre e potrebbe aprire solo per un tempo limitato", afferma il Dipartimento di Stato Usa in una nota rivolgendosi agli americani che si trovano nella Striscia di Gaza.

Biden: "Occupare la Striscia di Gaza sarebbe un grosso errore" (Video)

Onu: 14 dipendenti Unrwa morti negli attacchi di Israele su Gaza

Quattordici membri del personale dell'agenzia umanitaria dell'Onu per i rifugiati palestinesi (Unrwa) sono stati uccisi negli attacchi israeliani su Gaza: lo ha detto il capo dell'agenzia, Philippe Lazzarini, durante una conferenza stampa tenuta ieri sera. Lo riporta il Guardian. Il mondo ha "perso la sua umanità", ha affermato inoltre Lazzarini commentando la situazione nella Striscia, aggiungendo di aver organizzato la conferenza stampa per "lanciare l'allarme", poiché  i suoi colleghi a Gaza non possono più fornire assistenza umanitaria nell'enclave.

Ambasciatore d'Israele all'Onu: obiettivo è eliminazione totale delle capacità di Hamas

"Grazie al Presidente Biden per aver riconosciuto ciò che Israele sta dicendo da quando è avvenuto il barbaro massacro di Hamas: l'obiettivo di Israele è l'eliminazione totale delle capacità terroristiche di Hamas". Lo scrive su X l'ambasciatore di Israele alle Nazioni Unite, Gilad Erdan, in riferimento alle parole di Biden nell'intervista alla Cbs nella quale ha detto che che sarebbe un "grande errore" per Israele rioccupare Gaza, ma che Israele "deve rispondere" e "dare la caccia ad Hamas". 

Nuovo raid di Israele contro strutture Hezbollah in Libano (Video)

Oggi attesa l'apertura del valico di Rafah per gli aiuti umanitari

Oggi, secondo quanto annunciato dal segretario di Stato Usa, Antony Blinken, dopo un incontro al Cairo con il presidente egiziano, Fattah al-Sisi, il valico di Rafah tra l'Egitto e la Striscia di Gaza, "sarà aperto" per facilitare l'arrivo degli aiuti umanitari ai palestinesi intrappolati nell'enclave. "Stiamo istituendo, in collaborazione con l'Onu, l'Egitto, Israele e altri, un meccanismo per portare assistenza a coloro che ne hanno bisogno", ha detto il capo della diplomazia statunitense.

L'ambasciata Usa in Israele annuncia, con cautela, che il valico di Rafah tra Gaza ed Egitto, dovrebbe essere riaperto alle ore 9 locali, le 8 in Italia. Lo riporta Haaretz.

Mappa Israele, Gaza, Egitto, Giordania, Libano, Siria Web
Mappa Israele, Gaza, Egitto, Giordania, Libano, Siria

Media: Netanyahu ha invitato Biden in Israele

Il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, ha invitato in Israele il collega americano, Joe Biden. Lo riferiscono media americani e israeliani, spiegando che funzionari di entrambe le amministrazioni stanno discutendo la possibilità di una visita in Israele del presidente americano, che richiederebbe una organizzazione capillare ed enormi misure di sicurezza. Secondo l'Associated Press, che cita un alto funzionario dell'amministrazione statunitense, il presidente Biden sta valutando la possibilità di fare un viaggio in Israele nei prossimi giorni, anche se nulla finora è stato formalizzato.

Raid dell'esercito israeliano in Cisgiordania, ucciso un palestinese

Almeno un palestinese è rimasto ucciso stamattina presto in seguito a un raid militare israeliano nella città di Gerico, nella Cisgiordania occupata. Lo riporta Al Jazeera. L'emittente afferma che nelle ultime ore sono stati segnalati diversi raid israeliani anche a Gerusalemme Est, Nablus, Betlemme ed Hebron. Secondo quanto riferito dalle fonti di Al Jazeera, decine di palestinesi sarebbero stati arrestati durante le operazioni.

Idf: "Pronti per fase successiva” nella lotta contro Hamas (Video)

Onu, autonomia elettrica degli ospedali di Gaza finirà in 24 ore

L'Ufficio delle Nazioni Unite per gli affari umanitari (Ocha) prevede che le riserve di carburante degli ospedali di tutta Gaza dureranno solo "per altre 24 ore". Nel suo ultimo aggiornamento sulla situazione nella Striscia, l'Ocha avverte che "l'arresto dei generatori di riserva metterebbe a rischio la vita di migliaia di pazienti" negli ospedali.

La disperazione dei soccorritori, l'impotenza degli ospedali a Jabalia

Ambasciatore israeliano all'ONU: "Non vogliamo rioccupare Gaza"

L'ambasciatore israeliano all'Onu, Dilad Erdan, afferma che Israele non ha intenzione di rioccupare Gaza dopo la prevista invasione di terra in risposta all'attacco di Hamas.

Erdan interviene dopo le parole del presidente americano Biden, che in un'intervista al programma tv “60 minutes” della CBS aveva affermato che una tale occupazione sarebbe "un grave errore". "Non abbiamo alcun interesse ad occupare Gaza o a restarci, ma poichè stiamo lottando per la nostra sopravvivenza e l'unico modo - come ha definito lo stesso presidente Usa - è annientare Hamas, dovremo fare tutto il necessario per distruggere il loro potenziale", ha detto l'ambasciatore israeliano alla giornalista Kaitlan Collins della CNN.

Al Jazeera: "enorme palla di fuoco" su Gaza, diverse persone uccise

Una “enorme palla di fuoco” è stata descritta questa notte su Gaza dopo i molteplici attacchi aerei israeliani che hanno causato la morte di diverse persone nelle ultime ore, riportano i corrispondenti di Al Jazeera.

La testimonianza del giornalista BBC da Khan Younis

Biden in tv: "L'occupazione israeliana di Gaza sarebbe un grosso errore"

Il presidente americano Joe Biden ritiene che un'occupazione israeliana di Gaza sarebbe "un grosso errore". 
Durante un'intervista al programma della CBS "60 minutes", di cui sono state diffuse alcune anticipazioni, Biden aggiunge che Hamas non rappresenta tutti i palestinesi. 
"Penso che sarebbe un grosso errore", afferma Biden in risposta a una domanda del giornalista Scott Pelley. "Hamas e gli elementi estremi di Hamas non rappresentano tutto il popolo palestinese", spiega il presidente. Biden ribadisce che Hamas deve essere completamente eliminato, ma che deve esserci anche una strada verso uno Stato palestinese. Il presidente dice di non pensare tuttavia che Israele perseguirà questa strada in questo momento. "Ma credo che lo Stato ebraico capisca che una parte significativa del popolo palestinese non condivide le opinioni di Hamas e Hezbollah", aggiunge il presidente americano a '60 minutes'.
 

L'UNRWA: "A Gaza stanno finendo l'acqua e la vita"

"A Gaza sta finendo l'acqua e sta finendo la vita". Lo dice il commissario generale dell'UNRWA Philippe Lazzarini, secondo quanto riporta il Guardian.

"A Gaza sta finendo l'acqua e la vita: presto, credo, non ci saranno né  cibo né medicine", ha detto il commissario dell'agenzia delle Nazioni Unite dedicata ai rifugiati palestinesi. Quattordici membri del personale dell'UNRWA sono stati uccisi e la maggior parte dei 13.000 dipendenti di Gaza sono sfollati o hanno abbandonato le proprie case, ha aggiunto. 

Abu Mazen: Hamas non rappresenta il popolo palestinese

Abu Mazen assicura che le azioni di Hamas ''non rappresentano il popolo palestinese''. 

Il presidente dell'Autorità palestinese parla nel corso di un colloquio con il presidente venezuelano Nicolas Maduro e dice che l'Olp è l'unico rappresentante legittimo del popolo palestinese. Abu Mazen chiede il rilascio di ''prigionieri e detenuti'' da entrambe le parti e ribadisce che lo sfollamento degli abitanti di Gaza costituirebbe una ''seconda Nakba''
(l'esodo dei palestinesi nel 1948 dai territori occupati da Israele).

Iran: "Danni significativi agli Usa se la guerra si estende"

Gli Stati Uniti subiranno "danni significativi" se la guerra tra Israele e Hamas si trasformerà in un conflitto ancora più grande. 
E' l'avvertimento lanciato dal ministro degli Esteri iraniano Hossein Amirabdollahian in un'intervista ad al Jazeera: "Abbiamo trasmesso il nostro messaggio al regime sionista attraverso i suoi alleati, che se non cessano le loro atrocità a Gaza, l'Iran non potrà semplicemente restare a osservare".

Israele: "In 600mila hanno lasciato il nord di Gaza"

Seicentomila palestinesi hanno abbandonato negli ultimi giorni le loro abitazioni nel nord della Striscia e a Gaza City e, seguendo le istruzioni giunte da Israele, hanno oltrepassato il Wadi Gaza, nel settore centrale, per mettersi al riparo dai combattimenti. Lo ha affermato il portavoce militare israeliano Daniel Hagari. Nel corso di una conferenza stampa, Hagari ha smentito accuse giunte da Hamas secondo cui Israele avrebbe colpito quanti si stanno dirigendo verso il sud della Striscia.

Servizi soccorso Gaza: 1.000 dispersi sotto gli edifici distrutti

Oltre 1.000 persone risultano disperse sotto le macerie degli edifici distrutti dai raid israeliani a Gaza. Lo riferiscono i servizi di pronto soccorso della Striscia. 

Gaza, sale a 2.670 il bilancio dei morti per i raid di Israele

E' salito a 2.670 il bilancio dei palestinesi uccisi dagli attacchi di Israele nella Striscia di Gaza, mentre i feriti sono più di 9600. 
Lo rende noto il ministero della Sanità della Striscia, controllato da Hamas.

Biden ad Abu Mazen: “Lavoriamo per assicurare forniture umanitarie ai civili di Gaza”

"Ho parlato con il presidente dell'Autorità Palestinese Abbas per condannare l'attacco di Hamas contro Israele e ribadire che Hamas non difende il diritto del popolo palestinese alla dignità e all'autodeterminazione. Gli ho assicurato che stiamo lavorando con i partner della regione per garantire che le forniture umanitarie raggiungano i civili a Gaza e per evitare che il conflitto si allarghi". Lo scrive su X il presidente Usa, Joe Biden. 

Salgono a oltre 2.500 i morti fra Gaza e Cisgiordania

È salito a 2.506 morti e circa 10.400 feriti il bilancio delle vittime palestinesi fra Striscia di Gaza e Cisgiordania dall'attacco di Hamas del 7 ottobre contro il sud di Israele. Lo riferiscono le autorità sanitarie locali, citate dall'agenzia di stampa palestinese Wafa. Precisamente, secondo il ministero della Sanità palestinese il bilancio a Gaza è di 2.450 morti e 9.200 feriti, mentre in Cisgiordania i palestinesi uccisi da fuoco israeliano sono 56 e i feriti oltre 1.200, riporta ancora Wafa.