Tragedia di Mestre

Invariate condizioni dei feriti negli ospedali, Brugnaro: il comune non poteva cambiare il guardrail

Il bilancio è di 21 morti. I ricoverati restano 15. Polemica sul guardrail. Zaia: tra le ipotesi un malore dell'autista. Aperta un'inchiesta della Procura per omicidio stradale plurimo: occhi puntati anche sul guardrail, vecchio e inadeguato

Prefetto di Venezia: "Massima disponibilità del comune per il rimpatrio delle salme"

Prefetto: "Comune Venezia coprirà costi rimpatri"

"Il Comune di Venezia ha dato la disponibilità per la copertura economica di buona parte delle spese, sia quelle relative ai rimpatri delle salme che per l'alloggio dei familiari". Così il prefetto di Venezia, Michele Di Bari durante il punto stampa di oggi. "Stiamo attendendo anche i familiari ma ormai tutte le famiglie coinvolte sono tutte qui, già alloggiati - ha proseguito - una attenzione particolare che è stata riservata fin dalle prime ore". "Alcuni familiari raggiungeranno Mestre tra domani e lunedì e vogliamo dare loro la possibilità di vedere i loro cari per l'ultima volta" ha poi concluso in riferimento ad un paio di famiglie, una ucraina e una portoghese, che dovrebbero raggiungere Venezia nelle prossime ore.

Prefetto di Venezia: "Il rimpatrio delle salme saranno in tempi brevissimi"

"Credo che i tempi per il rimpatrio saranno brevissimi, è in corso di predisposizione la documentazione, entro domani sera tutte le salme saranno ricomposte e saranno nell'obitorio dell'ospedale di Mestre, e da quel momento in poi è opportuno che siano trasferite". Lo ha spiegato ai giornalisti il prefetto di Venezia, Michele Di Bari, a proposito delle vittime dell'incidente del bus. "Ho suggerito di attendere domani - ha aggiunto - perché domani alcuni familiari raggiungeranno Mestre, e quindi per dare loro la possibilità di vedere per l'ultima volta i propri cari".

"Le salme - ha poi detto Di Bari - potrebbero ripartire da domenica, ma tutto dipenderà dalla documentazione che i consolati saranno in grado di fornire al comune di Venezia. Ci vengono segnalate difficoltà da parte dei parenti delle vittime del Portogallo di raggiungere Venezia, mami hanno informato che potrebbero raggiungere Mestre tra oggi e la giornata di domani. Il Comune di Venezia si è detto disponibile a sostenere le spese, oltre che dell'alloggio per i familiari arrivati a Venezia", ha concluso.

Bollettino medico: i pazienti migliorano, restano gravi i tre ricoverati a Padova

Sono stabili o migliorano le condizioni dei 15 pazienti (12 adulti di cui sette donne, più tre minori) ricoverati negli ospedali del Veneto poiché coinvolti  nell'incidente del pullman a Mestre. Nove di loro sono ancora in  terapia intensiva (tra loro una bimba), cinque nei reparti di  chirurgia, uno in pediatria. All'ospedale di Mestre restano ricoverati cinque turisti: tre ucraini e una coppia di tedeschi, un paziente ''è ancora in condizioni critiche, due in condizioni discrete e due in decorso regolare'' fanno sapere dall'ospedale. Stabili le condizioni  della 21enne francese ricoverata a Dolo, così come del 24enne croato che si trova a Mirano. Procede senza intoppi anche il decorso dei cinque ospedalizzati a Treviso: due minori tedeschi (bimba di 4 anni e ragazzo di 13) e un ragazzo della stessa nazionalità, stabile anche la 33enne ucraina. A  Padova, invece, risultano ricoverati i pazienti più gravi: una 29enne  e una bimba ucraina di 4 anni e una 52enne di nazionalità spagnola. ''Tutte e tre le pazienti sono ancora in condizioni critiche''. È stabile, invece, un paziente tedesco di 33 anni ricoverato  all'ospedale di Treviso le cui condizioni ieri erano state definite  critiche. La prognosi resta però ancora riservata. La situazione degli altri pazienti risulta ''invariata rispetto alle comunicazioni diffuse nel pomeriggio di ieri'', rendono noto.

 

Brugnaro: Comune non poteva cambiare il guardrail

"Il cavalcavia è un'infrastruttura degli anni '60 passata al Comune una quindicina di anni fa. Noi abbiamo fatto le manutenzioni che la legge ci consentiva di fare. Se mi chiede perché non abbiamo pensato di cambiare il guardrail le rispondo che non potevamo farlo". Lo dichiara al Corriere della Sera il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro.
"Serviva un progetto unitario, che è stato approvato l'anno scorso - aggiunge - per cui abbiamo stanziato oltre sei milioni di euro anche di fondi Pnrr e i cui cantieri sono già in corso. L'iter è stato avviato nel 2016 con i primi rilievi. Per sostituire la barriera di protezione bisogna intervenire anche sulla piattaforma stradale e sui pilastri, insomma su tutta la struttura".

Il sindaco assicura che il ponte era omologato, "per la legge era in regola. Il problema semmai è un altro: non doveva essere in capo al Comune. Non a caso era gestito dall'Anas che l'ha ceduto alle amministrazioni precedenti. Io non lo avrei mai accettato senza un finanziamento per poter adeguarlo".

Sulle polemiche sulla manutenzione commenta: "Degli sciacalli, in Italia siamo tutti tecnici. Mai in passato il Comune di Venezia ha investito così tanto sulla sicurezza: 7-8 milioni all'anno. Fin dal 2016 abbiamo verificato tutti i ponti e i viadotti anche della città metropolitana, programmando gli interventi a seconda delle situazioni".
Sul fatto che la strada ora sia sicura, Brugnaro osserva: "Lo era anche prima. Abbiamo ristretto la carreggiata, cambiato la viabilità: ci saranno dei rallentamenti ma in questi giorni abbiamo lavorato per non bloccare la città perché c'è la necessità di far vivere le persone". 

 

Invariate le condizioni dei feriti negli ospedali, i ricoverati restano 15 tra Mestre, Dolo, Mirano, Treviso e Padova

Sono sempre 15 i pazienti ricoverati presso gli ospedali del Veneto dopo essere stati coinvolti nell'incidente del pullman a Mestre. Ancora 9 di loro sono in reparti ad alta intensità di cura (terapie intensive), 5 nei reparti di chirurgia, 1 in pediatria. È stabile un paziente tedesco di 33 anni ricoverato all'ospedale di Treviso le cui condizioni ieri erano state definite critiche. La prognosi resta però ancora riservata. La situazione degli altri pazienti risulta invariata rispetto a ieri. 

 

Il procuratore capo di Venezia, Bruno Cherchi, annuncia una perizia sul guard-rail

Bus precipitato, parla il testimone chiave: "L'ho visto volare giù"

L'autista di un altro autobus, che era fermo al semaforo (nelle immagini che circolano è il mezzo con le quattro frecce accese), racconta l'istante in cui il pullman precipita dal viadotto

il messaggio di Papa Francesco: "Affettuosa vicinanza alle famiglie di quanti sono morti così tragicamente e una speciale preghiera"

"Affettuosa vicinanza alle famiglie di quanti sono morti così tragicamente, assicurando per essi una speciale preghiera di suffragio". Questo il messaggio di Papa Francesco inviato, a firma del Segretario di stato vaticano, card. Pietro Parolin, e letto dal Patriarca Francesco Moraglia durante la veglia di preghiera nella chiesa del Sacro Cuore. Il Papa nel messaggio "implora il conforto della fede per i congiunti, invoca dal Signore pronta guarigione per i feriti, e di cuore invia la paterna Benedizione Apostolica".

 

Prefetto di Venezia: "Il nostro compito in questo momento è rimpatriare le salme"

"Le istituzioni sono chiamate, mai come in questo momento, a rappresentare la vicinanza dello Stato. Il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, segue personalmente questa vicenda anche nel proseguo dei momenti della tragedia. Il nostro compito in questo momento è rimpatriare le salme". Lo ha affermato il prefetto di Venezia, Michele Di Bari, uscendo dall'ospedale dell'Angelo di Mestre, nel cui obitorio sono custodite le 21 salme delle vittime dell'incidente del bus.
"Noi - ha osservato Di Bari - dobbiamo adesso accompagnare le famiglie con le istituzioni locali che sono disponibilissime, in particolare modo il Comune di Venezia, perché da parte dei consoli c'è la necessità di trasferire le salme nei paesi d'origine, di affrontare spese, comprendere tutto il regime assicurativo, e di fornire risposte tempestive perché le famiglie, oltre al dolore, abbiano i propri cari nella loro terra natia".
Finora, ha aggiunto, sono state "accolte numerose famiglie che hanno avuto l'immediata assistenza da parte del Comune di Venezia. Noi abbiamo fornito anche un numero telefonico. Ci sono stati contatti con i consolati sin dal primo momento. Abbiamo fornito tutte le notizie necessarie perché questa seconda fase dopo la tragedia - ha concluso - si svolga nel miglior modo possibile, tenendo conto delle sensibilità e soprattutto del dolore delle famiglie".

 

Il momento dell'incidente

Mestre, il procuratore: "Disposta consulenza tecnica sul guardrail"

La consulenza sul guardrail sarà disposta "per valutare come era la situazione di fatto". Lo ha detto il procuratore di Venezia, Bruno Cherchi, precisando che la barriera "è ancora sotto sequestro".
Il magistrato ha spiegato che saranno gli esperti nominati per la consulenza a dover svolgere delle valutazioni anche sulla eventuale fatiscenza del guardrail. "Faremo le nostre attività senza andare appresso a esternazioni di soggetti", ha aggiunto con riferimento implicito alle valutazioni espresso in queste ore anche da politici sul guardrail".

Mestre: disposta l'autopsia sull'autista dell'autobus

È stata disposta e sarà eseguita nel pomeriggio l'autopsia di Alberto Rizzotto, l'autista di Mestre che era alla guida del bus che martedì scorso, dopo aver impattato per una cinquantina di metri contro il guardrail del cavalcavia che costeggia la stazione ferroviaria, è precipitato causando la morte di 21 persone. 

''È difficile che già oggi emerga qualcosa'' spiega il procuratore di Venezia Bruno Cherchi. ''Dovete lasciarci il tempo di fare le cose con i tempi che il codice di rito ci impone'' conclude rivolgendosi ai giornalisti. L'autopsia dovrà svelare se il 40enne originario di Conegliano abbia avuto un malore o se abbia assunto sostanze non consentire alla guida.
 

Mestre: chi erano le vittime dell'incidente

Titolare di un bar soccorre 2 bimbi sul bus precipitato: "La gente in coda scattava foto"

Ha scavalcato le recinzioni, attraversato di corsa i binari e ha nuovamente 'scalato' un traliccio, per riuscire a salvare due bambini dal pullman caduto dal cavalcavia di Mestre. Ed è rimasto scandalizzato dalla gente "ferma in coda che faceva le fotografie". 

E' il racconto fatto all'ANSA da Bujar Bucai, cittadino di origine kosovara in Italia da 25 anni, titolare di un bar tra gli alberghi adiacenti la stazione ferroviaria. "Se vedete qualcuno - è il suo messaggio - date una mano, si tratta di salvare vite".

Il locale di Bucai si trova giusto dall'altra parte del punto in cui l'autobus è precipitato sfondando il guardrail del cavalcavia. "Stavo vicino alle vetrate parlando col mio socio e un fornitore - racconta - quando ho sentito un rumore e ho visto molta polvere da quella parte. Sono uscito di corsa, c'era un signore del Bangladesh con la bimba in braccio che voleva andare a soccorrere, io sono salito sulla prima recinzione, ho attraversato i binari, poi sono salito sull'ultimo traliccio del treno e ho saltato l'ultima muretta davanti al bus".

L'inviato di Rai News 24 sul luogo dell'incidente

La tragedia del bus a Mestre: gli autisti non si erano mai accorti del buco nel guardrail

Se c'era un 'buco' nel guardrail del cavalcavia di Mestre gli autisti della Causin, che opera a Mestre dagli anni Cinquanta, più o meno da quando esiste la barriera, non se ne sono mai accorti. "E' un percorso che facciamo spesso ma non abbiamo mai notato questo eventuale buco - ha dichiarato all'Agi Alessandro Causin, titolare della società di trasporti e lui stesso conducente -. Non so peraltro se possa avere avuto un'influenza sull'incidente. Da quello che mi risulta, credo che quello fosse un varco di servizio. C'e' anche da dire che forse la ringhiera mezza arrugginita con lo sfondo della ferrrovia si poteva perdere alla vista dell'occhio". 

Anche Giovanni, un tassista che fa continuamente lo stesso percorso del bus precipitato, afferma di non essersi "mai accorto" che ci fosse un buco. La sua idea, da esperto conducente, "è che l'autista abbia avuto un malore e perso il controllo". 

Il Comune di Venezia torna sul 'buco' nel guardrail: è un varco di servizio

"Sono affermazioni inaccettabili quelle che ho letto. Il bus non è caduto perchè c'era un buco di un metro e mezzo nel guardrail. Quel buco è un varco di sicurezza, di servizio, previsto dal progetto originario del manufatto". E' la replica dell'assessore comunale ai trasporti Renato Boraso alle ricostruzioni della stampa sulle cause dell'incidente del pullman a Mestre. “L'autobus - prosegue Boraso - è caduto 50 metri dopo il varco, dopo aver strisciato sul guardrail, senza segno di frenata o contro-sterzata. O vogliamo dire che senza il 'buco', la barriera avrebbe tenuto un mezzo in corsa, che sbanda, di 13 tonnellate?” 

Fari accesi della Procura sul livello di sicurezza e sulle condizioni del guardrail del viadotto di Mestre

Sono puntate anche sulle condizioni del guardrail, vecchio e interrotto, le indagini della Procura di Venezia che ha aperto un'inchiesta per omicidio stradale plurimo dopo la tragedia del pullman precipiato dal viadotto di Mestre. La barriera, risalente agli anni '50, si è rivelata del tutto inadeguata a trattenere il bus in carreggiata.

Assessore alla mobilità: “Il varco nel guardrail è per motivi di sicurezza”

Un'immagine satellitare del 2022 di Google Maps restituisce che lungo il cavalcavia di Mestre in cui è precipitato il bus, in cui hanno perso la vita 21 persone, manca un tratto di guardrail. Proprio la barriera di protezione, che potrebbe essere obsoleta, è uno degli elementi al vaglio della procura di Venezia che indaga su quanto accaduto ieri. Per l'assessore alla Mobilità del capoluogo veneto, Renato Boraso, però, quella 'mancanza' "di un metro e cinquanta è un punto di passaggio, un varco di accesso per motivi di sicurezza, per la manutenzione" spiega all'Adnkronos. 

"Si tratta - aggiunge- di una piccola interruzione che si trova, talvolta, lungo i guardrail. Non vorrei che qualcuno pensasse che 13,5 tonnellate (il peso del bus precipitato, ndr) si sarebbero fermate per un metro e cinquanta" in più di barriera. "Bisogna capire perché in un rettilineo in discesa questo bus ha perso il controllo, il guardrail non è neanche una concausa perché siamo in un rettilineo" evidenzia Boraso, ammettendo che "sicuramente la doppia fila di guardrail è vetusta perché così abbiamo ereditato questo cavalcavia", ora al centro di un progetto di ammodernamento da 6,5 milioni di euro. "Non è che un metro e mezzo impedisce la caduta", dice Boraso, assicurando che il bus è precipitato "25 metri dopo".

La giovane morta in luna di miele era incinta, si era sposata il 10 settembre

La giovane donna croata, morta nell'incidente del pullman di Mestre, era incinta di sei mesi. Lo scrivono media croati, come Vecernji List: la ragazza era in viaggio con il marito, sposato il 10 settembre. Il giovane è ferito gravemente, ricoverato a Mirano. 

Conapo: "Dare supporto psicologico ai vigili del fuoco intervenuti a Mestre"

"Il drammatico scenario che si è presentato agli occhi dei vigili del fuoco intervenuti è stato senza dubbio sconvolgente per la complessità dell'intervento, per l'impressionante numero di vittime e feriti, tra cui bambino in tenerissima età, e per la straziante condizione dei corpi. I vigili del fuoco non sono inumani, passata l'adrenalina, molti sono scoppiati a piangere o si sono chiusi nel silenzio. Il ministero dell'Interno si attivi con urgenza per dare ai vigili del fuoco intervenuti che ne ravvisassero il bisogno, tutto il necessario supporto psicologico per evitare traumi al personale, non li lasci soli e abbandonati a se stessi come accaduto in altre emergenze". Lo chiede Marco Piergallini, segretario generale del sindacato Conapo dei Vigili del fuoco.

Mestre: identificate tutte le vittime, 9 ucraini

Il prefetto di Venezia Michele di Bari ha comunicato che sono state identificate tutte le vittime dell'incidente del bus. Sono nove ucraini, 4 rumeni, 3 tedeschi, un italiano (l'autista), un croato, due portoghesi, un sudafricano.

A Venezia e Mestre libri di cordoglio a disposizione dei cittadini

Nelle sedi municipali di Ca' Farsetti a Venezia e via Palazzo a Mestre sono a disposizione dal primo pomeriggio di oggi e fino a venerdì 6 ottobre, ultimo giorno del proclamato lutto cittadino per l'incidente del bus in cui hanno perso la vita 21 persone, "dei libri di condoglianze per consentire a tutti i cittadini di manifestare il loro cordoglio per l'immane tragedia che ha colpito la città". Lo rende noto il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro. Inoltre, fino alla conclusione delle esequie, in tutti gli edifici comunali sarà disposta "l'esposizione del gonfalone di Venezia a mezz'asta o abbrunato, unitamente alla bandiera italiana ed europea".

Le ipotesi al vaglio della magistratura

Sono due le ipotesi principali al vaglio della magistratura sulle cause della tragedia: una manovra azzardata, con l'affiancamento ad un altro bus e un guardrail vecchio; oppure, sommato a questo, un malore dell'autista che non è riuscito a controllare il mezzo. "Non ci sono allo stato indagati - ha confermato il Procuratore Bruno Cherchi - mentre il guardrail, la zona di caduta del bus e lo stesso mezzo sono stati posti sotto sequestro". È stata anche acquisita la 'scatola nera' del mezzo "che sarà esaminata - ha spiegato Cherchi - solo quando si saprà che non è un'operazione irripetibile. Altrimenti aspetteremo lo sviluppo dell'inchiesta, affinché tutte le parti coinvolte possano avere le perizie".

Sindaco Brugnaro: "Con 21 morti è opportuno il silenzio"

"Ci sono 21 morti e penso che sia opportuno il silenzio e lasciar lavorare gli inquirenti che stanno già operando". Così Luigi Brugnaro, sindaco di Venezia, sull'incidente di Mestre. Le cause dell'incidente? "Io non riesco davvero a spiegarmi, per cui lascio che le ipotesi viaggiano su altri lidi. Io faccio il sindaco e cerco di essere serio. Anticipo, infatti, ai cittadini che la viabilità nei prossimi giorni, non so per quanto; avranno qualche deviazione importante perché dovremo inibire una corsia di quel cavalcavia e di conseguenza dovremo ridisegnare linee che vanno tra Mestre, Venezia e Marghera".

Psicologo ospedale Treviso: "Situazione drammatica"

La situazione sotto il profilo psicologico dei cinque pazienti ricoverati all'ospedale di Treviso rimasti feriti dopo l'incidente del bus di Mestre "è drammatica e in divenire". Lo ha detto il direttore del servizio di psicologia ospedaliera, Sergio Cassella, spiegando come esistano strutture di assistenza diverse a seconda che si tratti di minorenni (in questo caso due) o di adulti. Per superare le barriere linguistiche nei colloqui, ha spiegato, a Treviso sono a disposizione mediatori opportuni, comprendendo anche persone idonee a interloquire in ucraino. Lo specialista ha aggiunto di non poter precisare se i ricoverati siano o meno stati raggiunti da familiari in quanto il dato appartiene al novero delle informazioni sensibili.

Ortodossi, a disposizione un sacerdote ucraino

Il Metropolita Polykarpos, della Sacra dell'Arcidiocesi Ortodossa d'Italia che ha sede a Venezia, ha messo a disposizione un sacerdote ucraino per i parenti delle vittime e i feriti di quel Paese, nell'incidente avvenuto ieri sera a Mestre. In una nota l'Arcidiocesi "si stringe in preghiera per i tanti fratelli e sorelle che stanno soffrendo in questo momento, affidando alle preghiere della Vergine i feriti, tra cui alcuni bambini, e soprattutto per coloro che lottano per la sopravvivenza. Affida alla misericordia del Salvatore tutti coloro che purtroppo hanno perso la vita ed è vicina a tutti i familiari e amici in questa ora di dolore".

Mestre: mail e telefono per assistenza ai parenti

La Prefettura di Venezia, assieme alla Protezione civile comunale, ha attivato una mail e un numero di telefono a supporto dei familiari delle persone coinvolte nell'incidente di ieri sera a Mestre. Eventuali richieste di sistemazioni di persone provenienti da fuori Veneto potranno essere chieste alla mail prisemergenza@comune.venezia.it o al numero 0412747070. 

Prosegue l'opera di identificazione delle vittime e dei feriti, con aggiornamenti inviati alla Sala situazioni del Dipartimento nazionale della Protezione civile. La Prefettura è in contatto con i Consolati per gli aggiornamenti sui cittadini esteri.

Washington, profonda tristezza per la tragedia di Mestre

"Siamo profondamente rattristati dal tragico incidente del bus a Venezia". Lo afferma in un post su X il portavoce del dipartimento di Stato Usa, Matthew Miller. "I nostri pensieri vanno alle famiglie delle vittime, ai loro amici e alla comunità", aggiunge Miller.

 Matthew Miller Ap Photo
Matthew Miller

I familiari dei 40 morti di Avellino: "Sdegno e dolore"

"Sono tornato indietro di dieci anni, assalito dallo sdegno e dal dolore per la morte di tanti altri innocenti". La tragedia di Mestre riapre vecchie ferite a Giuseppe Bruno, che il 28 luglio 2013 perse entrambi i genitori, il papà di 60 anni e la madre di 56, nel bus precipitato dal Viadotto della Napoli-Canosa "Acqualonga", a Monteforte Irpino, in provincia di Avellino. In tutto ci furono 40 morti: la più grave tragedia autostradale italiana. Anche in quel caso il bus, impazzito per aver perso i freni, non venne fermato dalla barriera protettiva.

"Si vede chiaramente quanto siano insufficienti le protezioni. Quelle barriere non avrebbero trattenuto neanche un'auto, figurarsi un autobus pesante come quelli elettrici. Quello di Mestre si è rivelato un tragico belvedere, non un cavalcavia adeguatamente protetto", dice Bruno.

Bruno si augura che la Procura di Venezia segua l'esempio dell'allora procuratore capo di Avellino, Rosario Cantelmo che, dopo la tragedia avviò una indagine su scala nazionale che impose interventi di manutenzione e sicurezza su tutti i viadotti dell'intera rete gestita da Autostrade per l'Italia.

Mestre: lavori sul cavalcavia, modifiche alla circolazione

Il comune di Venezia ha emesso un'ordinanza per regolare la viabilità sul cavalcavia superiore di via della Libertà a Mestre, da dove ieri è caduto un bus. La carreggiata sarà ridotta a una corsia per consentire lavori di adeguamento normativo e sarà istituito il limite massimo di velocità di 30 km/h. Non sarà più possibile per i veicoli percorrenti le corsie di circolazione provenienti dal cavalcaferrovia di Corso del Popolo immettersi sul cavalcavia superiore per dirigersi verso la tangenziale. La circolazione sulle corsie di rampa Rizzardi dirette verso via F.lli Bandiera o verso via Durando è così regolata: la corsia esterna dedicata ai veicoli provenienti dal cavalcaferrovia di Corso del Popolo e la corsia interna dedicata ai veicoli provenienti dal cavalcavia superiore. Inoltre, saranno disattivate le paline semaforiche sulle corsie di circolazione interessate dai lavori. 

Lo psichiatra: “Sono ore molto dure”

Colloqui individuali, ascolti per capire chi arriva all'ospedale dell'Angelo di Mestre in cerca dei parenti che viaggiavano sul bus precipitato ieri dal cavalcavia che sovrasta la stazione a due passi da Venezia, ''stiamo mettendo insieme le informazioni che loro chiedono e quello che noi possiamo dare loro, poi c'è tutto il supporto psicologico che in questo momento è veramente di base. È una situazione diversa per ciascuno''. A parlare è Moreno De Rossi, medico specializzato in psichiatria che si sta occupando dell'incidente il cui bilancio è di 21 morti e di 15 feriti. ''È un lavoro molto, molto complicato perché ci sono genitori che chiedono dei loro figli e figli che chiedono dei genitori, mariti che chiedono delle mogli, insomma è un momento molto, molto duro'' conclude il medico.

I feriti "chiedono dei propri cari", il racconto dei medici

Le interviste a Chiara Berti, direttrice dell'Ospedale dell'Angelo di Mestre, e a Moreno De Rossi responsabile del Dipartimento di Salute Mentale dello stesso ospedale

Le condizioni dei feriti

'Sono giovani, tutti pazienti sotto i 50 anni'' i sei feriti dell'incidente del bus precipitato dal cavalcavia a Mestre e ricoverati all'ospedale dell'Angelo, due in reparti chirurgici e quattro in rianimazione. Lo ha riferito in un punto stampa il direttore medico dell'ospedale, Chiara Berti. 

Per quanto riguarda le loro condizioni fisiche, la dottoressa ha fatto sapere che si tratta di pazienti ''tutti politraumatizzati, quindi hanno traumi più o meno importanti''. Al Dell'Angelo ci sono al momento sei persone: ''Due signore in rianimazione non identificate e non coscienti. Degli altri quattro due donne in rianimazione e due uomini in reparti chirurgici. I quattro di cui conosciamo la nazionalità sono tre ucraini e un tedesco''. Una delle donne ricoverate in terapia intensiva - ha fatto sapere il direttore sanitario - ''ma una delle signore che è in rianimazione andrà al centro grandi ustionati dell'ospedale di Padova'' entro fine giornata.

I superstiti feriti chiedono dei parenti

I quattro pazienti coscienti ricoverati all'ospedale dell'Angelo di Mestre "dicono molte cose, chiedono informazioni dei cari che erano insieme a loro. C'erano famiglie intere, nonni, nipoti, coniugi. Ognuno chiede della propria famiglia". Lo ha detto Chiara Berti, direttrice medica della struttura. "È successo meno di 24 ore fa, il primo problema è di salute e poi viene anche tutto il resto - ha aggiunto -. Adesso stiamo cercando di curare, appena saranno nelle condizioni c'è chi interverrà dal punto di vista del trauma psicologico".

Sindaco di Odessa: "Dolore e tristezza per la tragedia di Mestre"

"Caro Luigi, cari veneziani: tristezza, angoscia, dolore". Con queste parole, esprimendosi in italiano, il sindaco di Odessa, Gennadiy Trukhanov, ha espresso il proprio cordoglio per la tragedia di Mestre, rivolgendosi anche al sindaco di Venezia Luigi Brugnaro. Odessa e la Serenissima sono infatti gemellate. "È difficile trovare parole di fronte a un incidente così tragico avvenuto ieri a Mestre. Tragedia che ha coinvolto anche delle famiglie ucraine", dice il sindaco ucraino in video. "Desidero ringraziare l'amministrazione di Venezia e tutti i soccorritori per l'enorme lavoro svolto per salvare e assistere le vittime. Esprimo le mie più sentite condoglianze, e di tutti gli odessiti. I nostri cuori sono con le vittime e le loro famiglie. Insieme al mio consigliere per gli affari esteri, Attilio Malliani, sono in stretto contatto con il sindaco Luigi Brugnaro per seguire le notizie di questa tragedia", ha concluso.

La Camera ricorda le vittime di Mestre, un minuto di silenzio in Aula

L'Aula della Camera ricorda le vittime dell'incidente di Mestre, in cui hanno perso la vita 21 passeggeri. Il presidente Lorenzo Fontana ha invitato l'Assemblea a osservare un minuto di silenzio.

Aggiornamento feriti: al momento 15 ricoverati di cui 3 minorenni, 11 in intensiva

Attualmente risultano ricoverati presso gli ospedali del Veneto 15 pazienti coinvolti nell'incidente del pullman a Mestre. Undici di loro sono in reparti ad alta intensità di cura (terapie intensive). I ricoveri riguardano 12 adulti e 3 tre minori. Lo rende noto la Regione Veneto. All'ospedale di Mestre sono ricoverati 5 pazienti, tre di nazionalità ucraina, un tedesco, una persona in corso di identificazione. All'ospedale di Dolo: un paziente di nazionalità francese. All'ospedale spedale di Mirano un paziente di nazionalità croata All'ospedale di Treviso, 5 pazienti, di cui due minori austriaci, uno spagnolo, un austriaco, un'ucraina. E infine all'ospedale di Padova: ricoverati due pazienti, una donna spagnola, una donna ucraina, una in corso di identificazione. Nella notte e' stato trasferito un paziente dall'ospedale di Treviso al centro grandi ustioni di Padova. Un ulteriore paziente è stata trasferita poco fa da Mestre a Padova (una donna ancora in corso di identificazione). Gli aggiornamenti, fa sapere la Regione, saranno resi noti alle 11 e alle 17 dei prossimi giorni, salvo evoluzioni.

In Serie B un minuto di silenzio per Venezia-Parma

"La Lega B con il presidente Mauro Balata e le associate esprime il proprio profondo cordoglio per il grave incidente avvenuto a Mestre. Il pensiero va alle vittime, ai loro familiari e alla città di Venezia, territorio che fa parte della famiglia della Lega B attraverso il club del presidente Duncan Niederauer a cui va il nostro simbolico abbraccio", si legge in una nota della Lega Serie B. "In accordo con il Venezia Fc la Lega B ha disposto un minuto di silenzio da osservare prima della gara che i lagunari giocheranno con il Parma sabato 7 ottobre".

Mestre: l'impianto interno del bus ha registrato dati

Nel bus precipitato dal cavalcavia ieri a Mestre, oltre a una scatola nera, c'era anche "un impianto che ha registrato dati, come quelli relativi alla velocità, alla posizione e alla frenatura, che restano salvati in cloud per sei mesi e messi a disposizione in tempo reale del Comune di Venezia". Lo spiega Massimo Fiorese, amministratore delegato della società proprietaria del mezzo. La scatola nera "mantiene in memoria registrazioni continue di quello che accade all'interno e all'esterno".

L'ad della società La Linea, l'mpianto interno ha registrato dati

Nel bus precipitato dal cavalcavia, oltre a una scatola nera, c'era anche "un impianto che ha registrato dati, come quelli relativi alla velocità, alla posizione e alla frenatura, che restano salvati in cloud per sei mesi e messi a disposizione in tempo reale del Comune di Venezia". Lo spiega Massimo Fiorese, amministratore delegato della società proprietaria del mezzo. La scatola nera "mantiene in memoria registrazioni continue di quello che accade all'interno e all'esterno".

Il giorno dopo la tragedia del bus di Mestre LAPresse
Il giorno dopo la tragedia del bus di Mestre

Sul bus anche una coppia croata, erano sposati da venti giorni: lei muore e lui è ferito

Tra le ventuno vittime del pullman precipitato ieri sera da un cavalcavia a Mestre c'è anche una giovane donna croata, di una ventina d'anni, in viaggio di nozze con il marito. L'uomo, rimasto ferito, sarebbe ricoverato in un ospedale veneto. Un inviato del sito croato di informazione 24Sata.hr che si trova a Venezia, ha riferito che alcuni giornalisti italiani hanno appreso della morte della connazionale. Si tratterebbe di due giovani provenienti dalla zona di Spalato, in Dalmazia. Sposati una ventina di giorni fa avevano scelto proprio Venezia come tappa del viaggio di nozze. Una luna di miele da favola nella cornice da cartolina della città lagunare però finito in tragedia. All'ospedale dell'Angelo di Mestre ci sono anche cronisti croati, per avere informazioni sulle condizioni dei loro connazionali. I due giovani sposi avrebbero quindi partecipato alla gita dal campeggio Hudi Marghera, dove soggiornavano anche gli altri turisti morti e feriti nell'incidente stradale. 

Zaia: "È strage, sei psicologi per supportare i familiari"

L'incidente del bus a Mestre "è una tragedia, una strage". Al momento "stiamo gestendo con 6 psicologi il supporto" ai familiari delle vittime e "ho fatto un decreto per tre giorni di lutto regionale, fino al 6 ottobre". Lo ha detto il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, a "Tg4 - Diario del giorno" su Retequattro. Nell'incidente in "21 hanno perso la vita e 15 sono feriti, di cui 6 gravissimi": tra le vittime "ci sono una bimba di poco più di un anno e un'adolescente giovanissima", mentre tra i feriti "ci sono una bimba di 4 anni e il fratellino di 13, che in quell'autobus hanno perso la mamma. Un'altra bimba di 3 anni è ricoverata presso i grandi ustionati, l'abbiamo portata in elicottero alla clinica pediatrica ma è in condizioni assolutamente gravi", ha ricordato.

Procuratore di Venezia: "Dare un'identità alle vittime è difficile"

"Dare un'identità alle vittime è difficile. Molti non avevano documenti con sé". Lo ha detto il Procuratore di Venezia, Bruno Cherchi, parlando degli accertamenti in corso sull'incidente del bus a Mestre. "Ci sono loro parenti presenti - ha rilevato - ma è difficile dare dei nomi con certezza. Per questo ho dato l'incarico alla medicina legale ,ma anche alla polizia scientifica, perché se necessario si ricorra all'esame del Dna. Speriamo però, entro domani, di identificarli tutti". "Sulle eventuali autopsie - ha aggiunto -valuteremo in seguito. Ma, a parte quella sull'autista, le altre non sembrano necessarie visti i traumi da schiacciamento. È nostra volontà restituire al più presto le salme ai parenti".

8 vittime identificate, tra loro giovani e bambini. Sette di queste sono femmine

Sono 8 sulle 21 totali le vittime identificate finora tra i passeggeri del pullman precipitato a Mestre. Sette di queste sono femmine. Lo si apprende da fonti sanitarie. La maggior parte sono giovani: vi sono una ragazzina di circa 11 anni, una ragazza di 28 anni, due giovani di 30, una di 38 anni e due donne di 65 e 70 anni.

Chi era Alberto Rizzotto, l'autista del pullman volato dal cavalcavia a Mestre

Nel servizio, Arianna Garavaglia è andata a Tezze di Piave, comune di Vazzola, in provincia di Treviso, dove l'uomo viveva con la famiglia, che è chiusa nel dolore. Sul suo corpo disposta l'autopsia

Procuratore di Venezia, stiamo sentendo i superstiti "Solo tre o quattro sono in grado di parlare". Primo sos dall'autista dell'altro mezzo

"Stiamo sentendo i superstiti, tutti feriti, e solo 3 o 4 sono in grado di parlare". Lo ha detto il Procuratore di Venezia, Bruno Cherchi. "I carabinieri - ha rilevato - hanno il compito di sentire quelli ricoverati fuori comune, alla Polizia locale è stato affidato il compito di sentire quelli ricoverati a Venezia. Nessuno - ha sottolineato - si è accorto di quanto stava accadendo, ma sono troppo pochi quelli in grado di parlare, per avere ulteriori elementi. A noi ora interessa l'aspetto sanitario, poi l'approfondimento".

"Il primo a dare i soccorsi è  stato l'autista di un altro bus che è stato affiancato, non toccato, dal mezzo precipitato", ha continuato il Procuratore. "Nel dare l'allarme - ha sottolineato - ha anche lanciato un suo estintore verso il mezzo precipitato, che sprigionava fiamme". Proprio le testimonianze escludono che il bus precipitato andasse veloce. "I testimoni - ha aggiunto Cherchi - hanno detto che andava piano, il tratto stradale prima è in salita e comunque, oggettivamente, non permette alte velocità. Comunque ci arriveranno i dati a certificare anche questo", ha concluso.

Procuratore: "Indagini per omicidio plurimo stradale". "Importante autopsia autista"

La Procura di Venezia procede per il reato di omicidio plurimo stradale in merito all'incidente del bus precipitato dal cavalcavia ieri sera a Mestre. "L'autopsia sul corpo dell'autista sarà importante", ha riferito il procuratore di Venezia, Bruno Cherchi, in conferenza stampa. Inoltre, ha dichiarato, che ''Non risultano segni di  frenata. nè contatti con altri mezzi" prima che precipitasse. Il bus era dotato di una 'scatola nera' che è stata recuperata e che verrà analizzata.

"Non si è verificato alcun incendio - ha spiegato - nè dal punto di vista tecnico nè c'è stata una fuga di gas delle batterie a litio che ha provocato fuoco e fumo". Le batterie, ha detto il magistrato, sono state messe sotto sequestro.

Il riconoscimento delle salme delle persone morte nell'incidente di Mestre "non è semplicissimo perché molti non avevano un documento". Il procuratore di Venezia, ha spiegato che, proprio per agevolare gli accertamenti sull'identità delle vittime, "è stato disposto che i medici legali prelevino il dna qualora non si abbia certezza sulla salma".

Operaio si getta tra le fiamme e salva quattro persone

Due operai della Fincantieri hanno soccorso i turisti del pullman precipitato dal cavalcavia di Mestre. Uno dei due, il cittadino gambiano Boubacar Toure, ha raccontato al Tg3 di aver aiutato i vigili del fuoco a portar via quattro persone tra cui una bambina e la sua mamma.

Zaia: "Tutto fa pensare a un malore dell'autista". "Due fratelli austriaci feriti, la mamma è morta"

"Da un lato abbiamo il tema del riconoscimento delle vittime, dall'altro quello di occuparci dei pazienti. Ringrazio i medici, non solo quelli intervenuti stanotte in strada, ma anche quelli negli ospedali che sono rientrati. A Treviso abbiamo svuotato il pronto soccorso e abbiamo dirottato pazienti. Oggi sono in cinque ospedali. A Padova abbiamo una bimba di tre anni grande ustionata, per cui siamo preoccupati". Lo ha detto il presidente Luca Zaia, fuori dall'ospedale di Mestre.

''Tutto fa pensare a un malore, però è prudente non avanzare ipotesi e usare il condizionale'', ha precisato riguardo all'incidente. ''Guasto tecnico o altri fattori oggi non ci sono noti. Attendiamo anche il lavoro della  magistratura e dei tecnici per capire la dinamica'', ha detto Zaia,  auspicando che ''le immagini delle telecamere in strada, quelle in  autobus se si sono salvate e le testimonianze ci aiutino a capire  quello che è successo, perché noi non ricordiamo quel tratto di strada come un tratto di incidenti''.

"Tra i feriti nell'incidente di ieri sera ci sono fratelli, di 3 e 13 anni, austriaci e ricoverati a Treviso. La madre e il compagno sono invece morti". Zaia ha aggiunto di aver sentito due volte il ministro Salvini: "Ringrazio tutti quelli che si sono espressi, informati, dal capo dello Stato al presidente del Consiglio, ai diversi ministri. Penso ci sia una sensibilità unica a livello nazionale per quello che è successo" ha concluso.

Zelensky, condoglianze per la tragedia di Mestre

"Voglio esprimere le mie condoglianze alle famiglie dei feriti e dei morti" a Mestre. "So che ci sono anche ucraini, italiani, francesi, spagnoli e vorrei esprimere le mie condoglianze a tutte le famiglie. È una tragedia che ha unito tanti Paesi oggi". Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a Sky Tg24, nell'ambito delle celebrazioni di'Sky 20 anni'.

Salvini: "Non è un problema di guardrail. Fare una riflessione sulle batterie elettriche"

Nell'incidente di Mestre "non è un problema di guardrail". Così il vicepresidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, all'evento per i20 anni di Sky.  "E' presto per dare commenti - ha aggiunto il ministro -qualcuno mi dice che le batterie elettriche prendono fuoco più velocemente di altre forme di alimentazione e  in un momento in cui si dice che tutto deve essere elettrico uno spunto di riflessione è il caso di farlo".

Psicologa ospedale di Mestre: "I feriti confusi e sotto choc"

I feriti dell'incidente del pullman "sono in quella fase che noi chiamiamo 'choc', quindi hanno ricordi confusi e sono in stato di agitazione, tipica dell'evento traumatico. Non sono ancora nella fase della consapevolezza di quello che è successo o di quello che potrebbero aver perso". Lo ha spiegato Rita Lorio, responsabile della Psicologia dell'ospedale dell'Angelo di Mestre.   

Sono stati accolti 4-5 nuclei familiari di vittime e feriti, altri sono in viaggio. Con questi parenti, ha spiegato, "si sta facendo un'azione di contenimento, far capire dove sono loro e il oro cari, si cerca di rispondere ai bisogni di base".

Prefetto di Venezia: "Altra auto coinvolta? Ogni possibilità al vaglio. Sulla dinamica non vi sono novità, girano voci infondate"

"Un altro veicolo coinvolto nell'incidente? Tutte le possibilità sono al vaglio della Procura". Così ai cronisti il Prefetto di Venezia, Michele di Bari, nella conferenza stampa che ha fatto il punto delle indagini sull'incidente del pullman a Mestre. "Girano voci infondate sull'incidente - ha aggiunto - Per capire i fatti dobbiamo osservare ciò che la magistratura sta facendo. L'intera vicenda, dal punto di vista di polizia giudiziaria, è di competenza della Procura". "Non si può escludere nulla - ha concluso - ma sulla dinamica non ci sono novità. Sono in corso accertamenti capillari".

Amministratore de La Linea: "Il bus elettrico era stato inaugurato un anno fa"

Era stato inaugurato esattamente un anno fa, nell'ottobre del 2022, il pullman elettrico coinvolto nel tragico incidente di ieri a Mestre. Lo sottolinea all'Ansa, Massimo Fiorese, l'ad dell'azienda (La Linea) che aveva curato il servizio di trasporto dedicato tra Venezia e Marghera per i turisti del camping.   

In passato La Linea era stata una società partecipata da Actv, l'azienda di trasporto pubblico lagunare. Fiorese tiene a chiarire che il pullman, del peso di 13 tonnellate,  era a sola tradizione elettrica e che "sono stupidaggini" le notizie diffuse in un primo momento sul fatto che il mezzo avesse anche preso fuoco. "Erano fiammelle che si sono autoestinte -chiarisce - . Il problema è che prima di intervenire con i soccorsi è stato necessario attendere che le batterie della parte elettrica si abbassassero di temperatura".

Mestre, il momento dell'incidente dal video di sorveglianza Rainews
Mestre, il momento dell'incidente dal video di sorveglianza

Prefetto di Venezia: "Grazie a velocità soccorsi qualche corpo salvato" 7 le vittime identificate su 21

"La macchina soccorsi è partita nell'immediato anche perché a poca distanza dalla tragedia c'è il distaccamento dei vigili del fuoco e decine di vigili del fuoco si sono riversate, creando le condizioni per estrarre le persone. Il bus è precipitato da un'altezza di 20-25 metri e si è accartocciato su se stesso. Anche le operazioni di estrazione dei corpi non è stata semplice" e "dovevamo agire rapidamente per estrarre questi corpi: io credo che proprio grazie a questa rapidità qualche corpo è stato salvato". Così il prefetto di Venezia Michele Di Bari a margine della conferenza convocata per fare il punto sulla strage del bus.

Sono 21 i deceduti nell'incidente del bus di Mestre, di cui due minorenni non ancora identificate sette identificati: cinque cittadini ucraini, l'autista italiano e un cittadino tedesco. Lo ha riferito ai giornalisti il prefetto di Venezia. Dei 15 feriti, quattro sono ucraini, uno tedesco, un francese, un croato, due spagnoli e due austriaci. Undici sono identificati e quattro da identificare. Tre sono minorenni, di cui una ucraina ricoverata a Padova e due tedeschi a Treviso. 

Medico del 118: in due ore abbiamo soccorso tutti

"Ci siamo trovati di fronte una situazione speciale, particolare, inizialmente molto caotica, gestita grazie alle risorse e alla disponibilità di tutti in maniera encomiabile. Sono arrivata come secondo mezzo sul posto e insieme ai colleghi ho assunto il coordinamento della componente sanitaria". Lo ha spiegato la dottoressa Federica Stella, dirigente medico del 118 che ieri sera ha soccorso i feriti del pullman.

"Siamo stati sempre di più - ha proseguito -, inizialmente le prime automediche e ambulanze, poi il supporto ci ha permesso di avere numeri quasi in esubero rispetto alle necessità. Siamo arrivati a pochi minuti dall'evento e chiuso in due ore tutta la componente sanitaria. Avevamo tutti pazienti molto giovani, alcuni bambini e ragazzi e per il resto tutti sotto i 50 anni", ha concluso Stella.

 

Allestita in ospedale una sala per parenti con psicologi e interpreti

La Regione Veneto ha allestito e già attivato all'Ospedale dell'Angelo un servizio di accoglienza e una sala dedicata per i parenti delle vittime della tragedia del bus di Mestre. Nell'androne del nosocomio è attivo il punto di prima accoglienza che indica alle persone dove rivolgersi. In questi minuti sono già molte quelle arrivate all'ospedale. Per loro è stato attivato anche un servizio di interpretariato in lingua tedesca, ucraina, spagnola e francese. I parenti sono assistiti da un team di specialisti composto da sette psicologi e tre psichiatri.

In corso le analisi sullo stato dell'asfalto e del guardrail

Secondo quanto si apprende da LaPresse, sono in corso le analisi anche sullo stato del manto stradale e del guardrail del cavalcavia di Mestre dal quale ieri è precipitato il bus. Secondo alcune fonti, sul tratto di strada in questione il guardrail sarebbe vecchio e in alcuni tratti sarebbe in corso di sostituzione. La procura di Venezia ha aperto un'inchiesta, per ora senza indagati, sull'accaduto e ha disposto anche la verifica sul cronotachigrafo (scatola nera) per verificare se sia utilizzabile.

Pullman precipita da un cavalcavia a Mestre: le immagini dal drone (Video)

118: otto feriti in intensiva, due molto gravi

Sono 8 le persone tutt'ora in terapia intensiva dopo lo schianto del bus a Mestre di ieri sera. Di questi, due sono in condizioni molto critiche. L'ha detto all'Agi il dottor Paolo Rosi, direttore del Suem118 del Veneto. A destare molta preoccupazione è una bambina di soli 4 anni che versa in condizioni critiche, con ustioni gravi in tutto il corpo, ricoverata all'ospedale di Padova.

Acquisite le scatole nere del pullman

Secondo quanto si apprende da La Presse, sono state acquisite le scatole nere del bus caduto dal cavalcavia di Mestre ieri sera. Si tratta per la precisione dei dati del cronotachigrafo: l'acquisizione è stata disposta dalla procura. Si valuta l'utilizzabilità delle immagini: il dispositivo potrebbe essere stato danneggiato in modo irreparabile dall'incidente. 

"Per quanto sappiamo, la scatola nera è stata tirata giù e consegnata alle autorità: quando decideranno che si potrà accedere alle immagini, forse si capirà qualcosa in più. Anche se non si vede l'autista magari si vede qualcosa intorno". Lo ha detto a LaPresse l'amministratore delegato della società La Linea, Massimo Fiorese.

L'ad della società La Linea: "Il guardrail era quasi una ringhiera"

"Nel progetto da oltre 6 milioni di euro di rifacimento del cavalcavia erano compresi anche un nuovo guard rail e la modifica del parapetto". Lo chiarisce all'Ansa l'assessore comunale ai trasporti Renato Boraso dopo che stamane Massimo Fiorese, l'ad della ditta di trasporto coinvolta nell'incidente di Marghera, aveva parlato del fatto che il pullman elettrico, del peso di 13 tonnellate, dalle riprese video sembrava "appoggiarsi al guard rail che è quasi una ringhiera".

Le immagini di giorno: il guardrail danneggiato, il luogo dello schianto (Video)

L'ad della società La Linea: "Nelle immagini il bus frena"

"Nessuno sa ancora esattamente cosa sia successo, quello che sappiamo è che c'era una telecamera fissa sul cavalcavia. Da quel che ho visto delle immagini, per quel poco che si può vedere, si vede il bus arrivare a meno di 50 km/h, si vedono gli stop che si accendono, quindi avrebbe frenato. Poi si vede che il mezzo si ‘appoggia’ al guardrail, si ribalta e cade giù". 

Così all'agenzia LaPresse Massimo Fiorese, amministratore delegato dell'azienda La Linea Spa, la società di proprietà del bus. "Specifico che l'autobus non ha preso fuoco, ha fatto solo qualche fiammella. Essendo elettrico, se avesse preso completamente fuoco sarebbe stata una tragedia anche peggiore", aggiunge Fiorese.

Sono 4 i feriti in terapia intensiva. Tra le vittime due bambini e una ragazza minorenne

Ci sono due bambini - un neonato di pochi mesi, e un 12enne - e anche una ragazza minorenne tra le 21 vittime dell'incidente. Lo riferisce all'Ansa Paolo Rosi, coordinatore del Suem 118 Veneto. Non ci sono stati decessi nella notte tra i 15 feriti portati negli ospedali della regione.

Tra le 21 vittime, sono 7 quelle che hanno già un nome certo. Oltre a queste c'è una donna austriaca che si ritiene sia la mamma di due bambine, di 13 e 3 anni, ricoverate a Treviso, in condizioni non gravi.

Primi parenti arrivati al camping che ospitava le vittime

I primi parenti delle 21 vittime e dei 15 feriti coinvolti ieri nell'incidente stanno arrivando alla struttura Hu Venezia, camping in town dove i turisti stavano rientrando dopo una gita a Venezia. Stanno arrivando i primi parenti, ma ci vorrà tempo perché si tratta di persone che vivono all'estero: a bordo di quel bus c'erano ucraini, tedeschi, francesi, croati, spagnoli e austriaci. Da parte del gruppo Human Company, proprietario del camping che ospitava, c'è la massima disponibilità ad accogliere e a supportare i parenti insieme al Comune di Venezia che offrirà anche aiuto psicologico.

Procuratore Venezia: oggi faremo gli esami medico-legali

Il procuratore capo di Venezia Bruno Cherchi ha detto che un riesame di quanto accaduto al pullman sarà fatto oggi. "Noi allo stato non siamo in grado di fare una ricostruzione precisa degli avvenimenti", ha detto, rimandando alle prossime ore ulteriori commenti. “Oggi disporremo un'attività medico-legale”, ha poi aggiunto, "sia per attività ordinaria di controllo sia anche perché possiamo immaginare che vi sia qualche soggetto privo di documenti e dobbiamo provvedere ad acquisire tutti gli elementi necessari per l'identificazione". Il mezzo nel frattempo è stato sequestrato.

Il prefetto di Venezia: anche spagnoli e austriaci tra i feriti

"Tra i 15 feriti, 11 sono stati già identificati: 4 ucraini, 1 tedesco, 1 francese, 1 croato, 2 spagnoli e 2 austriaci". È quanto fa sapere il prefetto di Venezia, Michele Di Bari, in collegamento a Tg1 Mattina. Molti di loro - a quanto si apprende dall'Adnkronos - si trovano in rianimazione, in particolare due  sono stati operati nella notte a Padova e sono ricoverati in terapia intensiva. Il bus, precipitato da un cavalcavia a Mestre e poi andato a fuoco, stava rientrando al camping "Hu" di Marghera.

Il fumo, le fiamme: le prime immagini poco dopo l'incidente (Video)

Sotto shock i colleghi dell'autista: "Era esperto"

I colleghi lo definiscono un autista esperto che svolgeva l'attività da 7 anni. Sono tanti i messaggi che in queste ore stanno comparendo in rete per ricordare Alberto Rizzotto, il 40enne originario di Conegliano ma residente a Tezze sul Brenta che si trovava alla guida del bus precipitato ieri sera a Mestre. Rizzotto era dipendente della Martini Bus che aveva noleggiato il mezzo alla società La Linea con la quale aveva un contratto per il trasporto dei turisti a Venezia.

Al momento dell'incidente, l'autista aveva caricato i turisti in centro storico e li stava riportando in campeggio a Marghera.

L'autista del bus Alberto Rizzotto Rainews
L'autista del bus Alberto Rizzotto

Mestre: ancora chiusa la rampa verso Marghera

È ancora interrotta la viabilità sulla Rampa Rizzardi in direzione Marghera, dopo il grave incidente di ieri. Lo rende noto il Comune di Venezia. La linea ferroviaria Mestre-Venezia è attiva ma la viabilità sulla rampa è ancora interdetta al traffico veicolare per consentire ai Vigili del Fuoco di completare la messa in sicurezza di tutta l'area.

Vigili del Fuoco: rimosso il bus da sotto il cavalcavia

I Vigili del Fuoco hanno rimosso il bus precipitato ieri sera da un cavalcavia a Mestre. Il pullman, che trasportava turisti alloggiati presso il camping Hu, a quanto si apprende dall'agenzia Agi, è stato sollevato dopo ore di lavoro ininterrotto con il supporto di due gru, e poi posto su un pianale per essere trasportato in un deposito. 

Mestre, il bus precipitato dal cavalcavia viene rimosso dai VV.FF. (Video)

Nella notte soccorsi ancora al lavoro, ipotesi scontro con un altro mezzo

I vigili del fuoco e le forze dell'ordine - polizia locale e carabinieri - continuano a lavorare per effettuare tutti i rilievi utili sul cavalcavia Rizzardi a Mestre dove un pullman è precipitato e ha preso fuoco. Il bilancio è di 21 morti, tra cui due bambini, e di 15 feriti. Sul luogo è presente anche una gru per cercare di girare il mezzo - che percorreva una rampa con due corsie che viaggiano nella stessa direzione e che dopo essere precipitato si è ribaltato.

Non c'è più il rumore delle sirene delle ambulanze, ma le luci e gli uomini restano a lavorare per capire cosa è accaduto. La scena, da quanto si è appreso, sarebbe stata ripresa dalle telecamere che quindi potrebbero restituire con esattezza quanto accaduto alle 19.39 di ieri sera. Tutte le ipotesi restano aperte: dal malore dell'autista all'ipotesi di una collisione con un altro mezzo prima di precipitare. Nel secondo caso, un eventuale altro veicolo sarebbe fuggito dalla scena del disastro.
 

Operaio del Gambia fra i primi soccorritori: "Ho tirato fuori 3 o 4 persone dalle fiamme, anche una bambina"

"Ho tirato fuori dall'autobus tre o quattro persone, tra cui una bambina. Ho portato fuori anche un cane". 
Il 27enne Boubacar Toure, operaio di Fincantieri, arrivato dal Gambia per lavorare in Italia, è uno dei due giovani che per primi hanno dato soccorso dopo che il bus è precipitato dal cavalcavia a Mestre, buttandosi tra le fiamme per cercare di salvare le persone imprigionate nel mezzo. Nella sua testimonianza al Gazzettino, Toure ha detto di aver visto l'autista nella cabina del bus, ma l'uomo era già morto.
 

I soccorritori lavorano anche oltre il loro turno: "Una tragedia di giovani"

"L'impressione visiva, dopo la rimozione delle salme, è che ci troviamo di fronte a una tragedia di giovani, se non giovanissimi, salvo qualche adulto".
Parla uno dei capi soccorritori che si trova ancora sul luogo dopo è precipitato a Mestre il pullman. Il mezzo elettrico non è stato ancora rimosso perché le batterie si devono raffreddare. "Respiriamo una situazione surreale - dice ancora il soccorritore - non ho mai visto tante persone pronte a dare una mano". Sul posto è arrivata una sessantina di mezzi dei Vigili del Fuoco. Molti dei pompieri non hanno voluto riposare alla fine del turno e hanno chiesto di continuare a lavorare anche oltre.
 

Zaia: "In campo tutti i mezzi, dinamica incomprensibile" (Video)

I feriti del pullman smistati tra gli ospedali di Mestre, Dolo, Mirano, Treviso e Padova

Sono stati distribuiti negli ospedali di Mestre, Dolo, Mirano, Treviso e Padova i pazienti rimasti coinvolti a Mestre nell'incidente del bus, costato la vita ad almeno 21 turisti.

L'Ulss 3 veneziana conferma che il piano di allarme previsto in questo casi è scattato immediatamente come progettato quando vi è un alto numero di feriti. All'ospedale all'Angelo di Mestre sono state ricoverate sei persone e portati due dei deceduti (un bambino e un adulto). Dei sei, quattro sono in codice rosso e due presentano lesioni minori. Per tutti sono stati riscontrati traumi e ferite gravi da ustioni.
Per supportare i medici, sono giunti a Mestre da Chioggia i primari di pediatria, cardiochirurgia, neurologia e e chirurgia generale. Gli arrivi di parenti nella sala d'aspetto del nosocomio per ora sono molto limitati. È stato anche attivato un servizio di traduzioni in ucraino e russo. 

I Vigili del Fuoco tra le lamiere del pullman (Video)

Il prefetto di Venezia: Il bilancio ufficiale conta 21 morti e 15 feriti, 5 dei quali gravi

Il bilancio ufficiale dell'incidente del pullman avvenuto a Mestre ieri sera è di 21 morti e 15 feriti, 5 dei quali in gravi condizioni. 
Lo ha comunicato il prefetto di Venezia, Michele Di Bari, dopo aver ricevuto le ultime informazioni dai dirigenti sanitari.

Zaia a Rainews24: 4 minori tra i ricoverati, feriti anche negli ospedali di Mirano, Padova e Treviso

"Mai avrei immaginato di assistere a un incidente del genere", dice Luca Zaia, in collegamento con Rainews24. "Al momento sono 4 i minori ricoverati, due ragazzi di 16 anni e due bambini", spiega il governatore del Veneto. I feriti, continua, sono stati portati anche negli ospedali di Mirano, Padova e Treviso". Al momento “la dinamica dell'incidente è incomprensibile”.

Il prefetto a Rainews24: tra i feriti ci sono ucraini, un francese, un croato e un tedesco

Tra i 18 feriti dell'incidente del pullman a Mestre, "ci sono ucraini, un francese, un croato e un tedesco''. Lo dice il prefetto di Venezia Michele Di Bari in collegamento con Rainews24.

15 persone soccorse dai Vigili del Fuoco, conclusa l'ispezione del mezzo

Quindici le persone soccorse dai 60 vigili del fuoco giunti anche dai Comandi di Padova e Treviso, elevato il numero di vittime. Conclusa l’ispezione all’interno del mezzo, si sta procedendo con la verifica per escludere la presenza di persone rimaste sotto il pullman.

Zaia: "Domani in Veneto bandiere a mezz'asta"

"Domani in tutte le sedi regionali del Veneto verranno esposte le bandiere a mezz'asta, in segno di lutto pubblico dopo il gravissimo incidente avvenuto a Mestre. Invito anche tutti gli i Comuni e gli enti locali ad adottare questa forma di cordoglio per le vittime e vicinanza ai feriti". Lo comunica il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia.

Incidente Mestre: morto anche l'autista, era 40enne italiano

Tra le vittime del bus precipitato a Mestre c'è anche l'autista del mezzo. L'uomo si chiamava Alberto Rizzotto, aveva 40 anni ed era originario di Tezze di Piave in provincia di Treviso. L'autista, secondo quanto riferito dall'assessore alla Viabilità, Renato Boraso, a Rainews24, era esperto con almeno 6-7 anni di guida alle spalle. Non è esclusa l'ipotesi di un malore dell'uomo alla guida.

4 feriti i codice rosso, uno gravissimo

All'ospedale di Mestre sono attualmente ricoverate sei persone rimaste ferite durante l'incidente dell'autobus precipitato, di cui quattro in codice rosso e una in terapia intensiva. Un bambino è arrivato privo di vita al nosocomio. Altri feriti sono stati trasportati a Padova, Treviso, Dolo e Mirano. Gran parte delle persone coinvolte nell'incidente è di nazionalità ucraina, ma ci sono anche dei tedeschi. Lo dice Giulio Giuliani, dell'Azienda Sanitaria Serenissima a Rai News 24. 

Prefettura Venezia: tra le vittime identificate 5 ucraini e un tedesco

Tra le vittime già identificate dell'incidente del pullman a Mestre vi sono cinque cittadini ucraini, un tedesco, e l'autista del mezzo, un italiano. Lo riferisce all'ANSA il prefetto di Venezia, Michele Di Bari. I superstiti del disastro sono i 18 passeggeri rimasti feriti, e dislocati in vari ospedali del Veneto: tra questi, 9 a Treviso (di cui due minori), 4 a Mestre, uno a Mirano ed uno a Dolo. All'ospedale all'Angelo di Mestre la Prefettura ha creato un punto di accoglienza per i familiari delle vittime composto da 4 psichiatri e 2 psicologi.

A bordo oltre a cittadini ucraini e tedeschi c'erano anche cittadini francesi. L'autista, morto, era originario di Treviso, aveva 40 anni.

118 Veneto: “18 i feriti, ma con il bus rovente è stato difficile operare”

''I feriti finora accertati sono 18, con ustioni e politraumi. Pensiamo che con i 21 morti chiudano un bilancio definitivo ma è presto per dirlo. Il bus è ancora ribaltato e soprattutto rovente per le fiamme divampate a causa di un incendio all'interno del mezzo. In queste condizioni è difficile operare. Non possiamo fare altro''. Così all'Adnkronos Paolo Rosi, direttore 118 Regione Veneto sull'incidente di Mestre. 

''A vedere la scena viene un malore, perché il bus è precipitato uscendo di strada su un rettilineo. Sono quattro i bambini ricoverati in ospedale, 2 quelli deceduti ma potrebbero essere di più. In molti sono senza documenti e questo fa pensare che siano minori. Ne ho viste tante nella mia vita professionale ma questa scena è davvero impressionante, è uno strazio''. 

Michel: “Addolorato per il terribile incidente”

"Sono profondamente addolorato per il terribile incidente di questa sera di un bus a Mestre. Porgo le mie più sentite condoglianze alle famiglie e i cari delle vittime in questo triste momento. Vi sono vicino". Lo scrive su X il presidente del consiglio europeo Charles Michel.

Ambasciata di Kiev conferma le vittime ucraine a Mestre

L'ambasciata di Kiev a Roma conferma la presenza di vittime ucraine nella tragedia di Mestre. "Sì, secondo le informazioni a noi disponibili sono stati trovati i documenti di cittadini ucraini", riferiscono all'ANSA fonti dell'ambasciata aggiungendo di non avere altre informazioni al momento.

Von der Leyen: “Profondo dolore”

"Le mie più sentite condoglianze alle famiglie delle vittime ed ai feriti del grave incidente di Mestre. Sono vicina al Presidente Mattarella, al Presidente Meloni ed al sindaco di Venezia Brugnaro in questo momento di profondo dolore". Lo scrive su X la presidente della commissione europea, Ursula von der Leyen.

Ursula von der Leyen ha scritto il suo messaggio sui social in lingua italiana.

 

Macron: “I nostri pensieri questa sera sono rivolti al popolo italiano”

"I nostri pensieri questa sera sono rivolti al popolo italiano, alle famiglie e ai cari delle vittime della terribile tragedia di Venezia". Lo scrive su X il presidente francese Emmanuel Macron.

Vigili del fuoco: verifichiamo se altri mezzi sono coinvolti

"Siamo al lavoro da ore, ora stiamo bonificando il pullman per verificare che non ci siano altre persone coinvolte, verifichiamo se sotto il pullman precipitato siano finite altre vetture o passanti''. Lo dice, in collegamento con Rainews 24, il portavoce dei Vigili del fuoco, Luca Cari, parlando delle operazioni in corso a Mestre, dove un bus è precipitato da un cavalcavia.

Tra le prime ipotesi un malore dell'autista

C'è un malore dell'autista tra le prime ipotesi sulle cause dell'incidente del pullman a Mestre. Parlando con i cronisti sul luogo del disastro, il comandante della Polizia municipale di Venezia, Marco Agostini, ha riferito che dai rilievi fatti non vi sono tracce di frenata sull'asfalto. Il pullman, un mezzo elettrico - ha spiegato - ha divelto il guard rail ed è finito nella scarpata, "incendiandosi nell'impatto al suolo". "Che vi sia stato un malore dell'autista è una ipotesi - ha detto Agostini - altre andranno verificate".

Bus Mestre: l'autista era italiano, a bordo anche cittadini ucraini e tedeschi

A bordo del bus precipitato a Mestre ci sarebbero stati anche un gruppo di cittadini ucraini e alcuni cittadini tedeschi. La circostanza è emersa dopo il rinvenimento di passaporti relativi alle due nazionalità. Secondo quanto si apprende l'autista era di nazionalità italiana. 

Il Prefetto di Venezia: "Il bus è precipitato per 30 metri"

"Il bus è precipitato per 30 metri, e si è accartocciato su se stesso". Lo ha detto il prefetto di Venezia, Michele di Bari, ai microfoni di RaiNews24, sull'incidente di Mestre. "Stava trasportando dei turisti, si presume per la maggior parte persone straniere, da Venezia a Marghera. Era un bus di un'azienda privata che effettuava un esercizio atipico. Le nazionalità ancora non si conoscono", ha aggiunto.

Bus Mestre: attesa davanti al campeggio per notizie sulle vittime

Ci sono molte persone davanti all'ingresso del campeggio Hu di Marghera, dove alloggiavano i turisti del pullman, per avere qualche informazione che permetta di identificare le vittime. Sul posto è arrivato il console a Venezia della Bulgaria, che deve raccogliere informazioni anche per i suoi omologhi di altre nazioni. È stata la Prefettura di Venezia ha diramare subito l'allert a tutte le autorità consolari, considerando che è probabile che la maggior parte delle vittime siano cittadini stranieri. Alla guida del pullman c'era l'autista della 'Martini', un'altra società di trasporti, distaccato in questo caso per svolgere il servizio della navetta della 'La Linea'.

Mestre, parla un testimone: "Ho sentito una frenata, pensavo fosse un treno"

"Ho sentito una forte frenata, pensavo che fosse un treno. Poi il rumore dell'impatto, un tonfo. Mi sono allarmato e affacciandomi ho visto il fumo e sentito persone urlare aiuto". Così Leonardo, un testimone dell'incidente di Mestre, racconta a LaPresse il momento dello schianto. Il testimone si trovava in un locale e si è subito precipitato sulla scena per capire cosa fosse accaduto. "Mentre stavo raggiungendo l'autobus, le urla si sono trasformate in un silenzio tombale raccapricciante, che mi ha bloccato il sangue. Volevo aiutare ma sono stato bloccato da un mio amico e da una poliziotta, perché l'autobus era ancora in fiamme e a rischio di esplosione", aggiunge. "Sono poi rimasto lì fino all'arrivo dei soccorsi, che sono arrivati dopo una ventina di minuti", conclude.

Bilancio aggiornato: 21 morti e 18 feriti

È di 21 morti e 18 feriti, tra codici rossi e gialli, il bilancio dell'incidente avvenuto questa sera a Mestre dove un pullman è precipitato da un cavalcavia. Tra le vittime, due delle quali morte in ambulanza durante il trasporto in ospedale, ci sono anche due bambini. I feriti, tra cui tre bambini, sono stati trasferiti negli ospedali di Mestre, Mirano, Treviso, Dolo e Padova. La prefettura di Venezia ha immediatamente attivato il centro coordinamento soccorsi.

Vigili del Fuoco di Venezia: “Riattivata la linea ferroviaria”

''La linea ferroviaria era stata interrotta per motivi di sicurezza ma l'abbiamo riattivata una ventina di minuti fa''. Lo ha detto Mauro Luongo, comandante provinciale dei Vigili del fuoco di Venezia ai microfoni di Sky.

Il punto dove il pullman è precipitato

Anche due bambini tra le vittime dell'incidente a Mestre

Ci sono anche due bambini tra le 21 vittime al momento accertate nell'incidente che ha coinvolto un pullman a Mestre. I corpi dei due bimbi, si apprende da fonti delle forze dell'ordine, sarebbero già stati recuperati.

Circolazione ferroviaria fortemente rallentata

La circolazione ferroviaria che in precedenza era stata sospesa ora è fortemente rallentata tra Venezia Santa Lucia e Venezia Mestre per l'intervento dei Vigili del Fuoco. Lo riferisce Trenitalia dopo che intorno a quell'ora è un pullman precipitato da un cavalcavia. I treni ad alta velocità e intercity possono registrare maggiori tempi di percorrenza fino a 120 minuti. I treni Regionali possono registrare maggiori tempi di percorrenza fino a 120 minuti e possono subire limitazioni di percorso, cancellazioni e sostituzioni con bus.

Il Patriarca di Venezia prega sul luogo della tragedia

Il Patriarca di Venezia, monsignor Francesco Moraglia è giunto a Mestre, sul luogo della tragedia del bus volato da un cavalcavia per trenta metri, per portare conforto ai familiari delle vittime. "Il Patriarca di Venezia Francesco Moraglia, in contatto con il Sindaco e il Prefetto della città - si legge in un post della diocesi - si è recato poco fa sul luogo del gravissimo incidente che ha coinvolto un autobus sul cavalcavia tra Mestre e Marghera. Il Patriarca prega e chiede preghiere per le vittime, tra cui anche bambini, per i feriti e per tutte le persone coinvolte nell'incidente.

Le immagini del disastro

In corso le operazioni per la rimozione del pullman

Sono in corso le operazioni propedeutiche per la rimozione del pullman precipitato da un cavalcavia a Mestre. Sul posto al momento ci sono una sessantina di Vigili del Fuoco con una ventina di automezzi.

Zaia: “Rete regionale Sanità al lavoro”

"È una tragedia dalle enormi proporzioni: il bilancio, provvisorio, parla di almeno 21, vittime e di più di 20 persone ricoverate negli ospedali del Veneto molte delle quali in gravissime condizioni. Purtroppo l'incidente ha coinvolto anche alcuni minori. È stata immediatamente attivata l'intera rete del SUEM 118 del Veneto. I feriti sono stati trasportati negli ospedali di Mestre, Mirano, Padova e Treviso. Sono state impiegate più di 20 ambulanze e sul posto è stato fatto convergere anche l'elisoccorso di Treviso. Le vittime ed i feriti sono di varie nazionalità, non solo italiani: sono ancora in corso le operazioni di estrazione e riconoscimento delle salme, ad opera dei Vigili del Fuoco, della Questura e dei sanitari, che ringrazio per i loro sforzi". 

Lo rende noto il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia. "Esprimo sin da ora il cordoglio dell'intera Regione Veneto a tutte le famiglie che in queste ore stanno vivendo un pesantissimo lutto o sono provate dalle condizioni dei loro cari feriti. Ho chiesto all'intera nostra sanità di mettere in campo ogni risorsa possibile per prestare il massimo dell'assistenza", termina il Presidente.

Bilancio provvisorio: 21 morti e 15 feriti

Ventuno vittime e 15 feriti: è questo al momento il bilancio provvisorio del tragico incidente di Mestre, dove un bus in servizio navetta da un campeggio è precipitato dal cavalcavia. Non si escludono però altri decessi.

Metsola: "Sono vicina ai cittadini veneziani"

"Il mio pensiero stasera è rivolto alle famiglie e agli amici delle vittime del grave incidente di Mestre. Troppe persone hanno perso la vita in questa tragedia. Auguro una pronta guarigione a tutti i feriti e sono vicina ai cittadini veneziani". Lo scrive su X la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola.

Piantedosi: "Per il bus un volo di 30 metri"

"Il bus ha fatto un volo di trenta metri" e sembra che "il fattore di aggravio dello scenario sia stato determinato dal fatto che c'era l'alimentazione a metano, e quindi il fuoco si è sviluppato velocemente". Lo ha detto il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, in collegamento con l'edizione straordinaria del Tg1. " È un bilancio molto tragico e drammatico ma temo che possa essere destinato a crescere" ha concluso.

Prefetto di Venezia: "Difficile estrarre le salme"

''Il pullman è schiacciato su se stesso ed è difficile estrarre le salme''. Lo ha detto il prefetto di Venezia, Michele Di Bari, al Tg1. L'autobus era alimentato a metano.

Il pullman era stato noleggiato da un campeggio per gli ospiti

Il pullman precipitato dal cavalcavia di Mestre, nel quale sono morte una ventina di persone, non svolgeva servizio di linea - come appreso in un primo tempo - ma era un mezzo Ncc, noleggiato per i propri ospiti dal Camping Hu di Marghera. È un pullman della società "La Linea", che normalmente effettua il collegamento tra il campeggio e Venezia. A bordo, al momento dell'incidente, c'erano turisti di varie nazionalità. Con loro anche almeno due minorenni.

Il Comune di Venezia proclama il lutto cittadino

A seguito del grave incidente stradale verificatosi questa sera a Mestre il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro ha disposto da oggi il lutto cittadino. "Un'immane tragedia ha colpito questa sera la nostra comunità. Ho disposto da subito il lutto cittadino, in memoria delle numerose vittime che erano nell'autobus caduto. Una scena apocalittica, non ci sono parole" ha spiegato.

Polizia: terribile incidente, gli agenti stanno effettuando i rilievi

"Proseguono le attività dei poliziotti per i rilievi del terribile incidente avvenuto a Marghera. La Polizia stradale sta regolando la viabilità e sta effettuando i rilievi nel punto in cui il bus è uscito di strada precipitando nella via sottostante".  Così sull'account twitter della Polizia.

 

Incidente Mestre: estratto ultimo corpo, l'autista

"L'ultima vittima è stata estratta dal bus, pochi minuti fa, era l'autista". Lo ha detto il prefetto di Venezia, Michele Di Bari intervenedo al Tg1, sul tragico incidente di Mestre.

 

L'autobus precipitato trasportava turisti diretti a un campeggio

L'autobus precipitato era un pullman di linea, ma non stava svolgendo un servizio ordinario, bensì un trasporto di turisti da Venezia ad un campeggio nelle vicinanze di Mestre. A dirlo è il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, immediatamente accorso sul posto della vittima. "Parecchie delle vittime erano straniere, abbiamo trovato dei passaporti ucraini - ha detto Brugnaro a Rai News 24 -. C'erano anche diversi bambini. Molte persone però si sono salvate e stiamo cercando di recuperare le persone rimaste bloccate all'interno del bus". Brugnaro ha inoltre voluto ringraziare la premier Meloni e il Presidente della Repubblica Mattarella che hanno voluto esprimere telefonicamente la loro vicinanza.

"Non possiamo ancora dire niente sulla dinamica, non riusciamo a capire come possa essere accaduto. È uscito dritto, c'eèil buco... non riusciamo a capire". L'ha detto il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, in collegamento con RaiNews24 dal luogo della tragedia. “Abbiamo proclamato il lutto della città”.

Mattarella telefona al sindaco di Venezia

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha telefonato al sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, per esprimergli il suo cordoglio per la gravissima tragedia di Mestre, che ha causato numerose vittime.

 

Mestre, Brugnaro: “Il bus di linea era carico di gente”

Il bus precipitato da un cavalcavia di Mestre (Venezia) "stava andando da Venezia a Marghera, carico di gente che tornava a casa dal lavoro". Lo dice il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, commentando l'accaduto ai microfoni di Rainews24. "È uscito completamente di strada, è volato giù dal ponte. Era un autobus di linea, era una strada a scorrimento veloce. Siamo in lutto" ha poi aggiunto. 

Mestre: traffico in tilt attorno al luogo dell'incidente

pullman precipita da strada sopraelevata a Mestre Rai
pullman precipita da strada sopraelevata a Mestre

La dinamica dell'incidente

Il pullman precipitato a Mestre da un cavalcavia era un mezzo di linea. Secondo le prime testimonianze avrebbe fatto un volo di circa 30 metri. L'incidente è avvenuto poco prima delle ore 20 sul cavalcavia della bretella che da Mestre porta a Marghera e l'autostrada A4. Il pullman, per cause ancora da accertare, ha sfondato il parapetto, ed è caduto finendo tra un magazzino e i binari della stazione di Mestre, incendiandosi. Alcune delle prime vittime recuperate sarebbero morte carbonizzate. 

Bilancio Prefettura: 21 morti, 12 feriti e alcuni dispersi

È di 21 morti, 12 feriti e alcuni dispersi, un numero che dovrebbe oscillare tra i 4 e i 5, il bilancio dell'incidente avvenuto a Mestre/Marghera questa sera e comunicato dalla Prefettura ai soccorritori. 

 

Mestre: feriti trasportati anche a Padova e Treviso

Almeno una decina i feriti, di diversa gravità, già evacuati da luogo dell'incidente sono stati trasportati negli Ospedali di Mestre, di Padova, di Treviso, di Mirano e di Dolo. Proseguono le operazioni per soccorrere e centralizzare eventuali altri feriti. Lo fa sapere l'Ulss 3 di Venezia.

Meloni: “Profondo cordoglio, seguo gli sviluppi con il sindaco Brugnaro e il ministro Piantedosi”

"Esprimo il più profondo cordoglio, mio personale e del governo tutto, per il grave incidente avvenuto a Mestre. Il pensiero va alle vittime e ai loro famigliari e amici. Sono in stretto contatto con il sindaco Luigi Brugnaro e con il ministro Matteo Piantedosi per seguire le notizie su questa tragedia". Così il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.

Brugnaro: "Almeno 20 morti, ma il numero è destinato ad aumentare"

"Abbiamo contato già 20 morti ma immagino che sia un numero destinato a salire. Stiamo soccorrendo le persone". Così su Rete4 il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, durante "Stasera Italia".

Mestre: Ulss3, richiamato al lavoro tutto personale

Dalle prime notizie dell'incidente la direzione dell'Azienda sanitaria, in contatto con la Centrale Operativa del Suem118, ha fatto scattare il PEIMAF, Piano Emergenza Interno Massiccio Afflusso di Feriti. Sono quindi richiamati in servizio i medici e il personale dell'emergenza-urgenza, sono messi a disposizione tutti i mezzi dai diversi presidi ospedalieri. I Pronto Soccorso di tutti gli Ospedali si sono allertati secondo precisi protocolli allestendo aree destinate ad accogliere un numero elevato di feriti.

Il sindaco Brugnaro: “Immane tragedia, scena apocalittica”

"Un'immane tragedia ha colpito questa sera la nostra comunità. Ho disposto da subito il lutto cittadino, in memoria delle numerose vittime che erano nell'autobus caduto. Una scena apocalittica, non ci sono parole". Lo scrive il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro su Twitter parlando del tragico incidente che ha visto un bus precipitare da un cavalcavia a Mestre.
 

Sospesa la linea ferroviaria

La linea ferroviaria tra Mestre e Venezia è stata sospesa a causa dell'incidente occorso al pullman fuoriuscito dalla carreggiata sul cavalcavia della Vempa e finito nel vuoto vicino ai binari. L'Usl 3 di Venezia ha attivato il protocollo delle "grandi emergenze" che prevede la messa a disposizione di tutti i pronto soccorso degli ospedali, ed il richiamo al lavoro di personale di rinforzo.

 

Precipita un pullman

Un pullman con numerose persone a bordo è precipitato questa sera da un tratto sopraelevato di via dell'Elettricità, a Mestre (Venezia), da un'altezza di 15 metri, finendo sull'area di sedime ferroviario che scorre a fianco della strada. Vi sarebbero delle vittime e numerosi feriti.

Si è reso necessario l'intervento dei vigili del fuoco a partire dalle 19.45 circa per il bus precipitato dal cavalcavia della Libertà e finito sulla sottostante via Pila. A seguito dell'impatto il veicolo si è incendiato. Sono ancora in corso le operazioni di soccorso.

Non si conosce al momento la dinamica dell'incidente. Il mezzo venuto giù dal cavalcavia era un bus di linea della Actv. Sul posto sono giunte, e stanno continuando ad arrivare, molte autoambulanze.