Cop28 a Dubai

Emirati: senza energia fossile si torna alle caverne. Guterres: è negazionismo

Papa: la devastazione del creato è un'offesa a Dio. Meloni: obiettivi lontani, serve una svolta. Gli impegni: 116 paesi (su 199) intendono triplicare il ricorso alle rinnovabili, il 40% dell'industria del petrolio ridurre le emissioni
Emirati: senza energia fossile si torna alle caverne. Guterres: è negazionismo
AP Photo/Kamran Jebreili
Il presidente della Cop28 Sultan al-Jaber parla durante una sessione del vertice sul clima delle Nazioni Unite COP28, sabato 2 dicembre 2023, a Dubai, negli Emirati Arabi Uniti

Alla Cop28 a Dubai, appuntamento delle Nazioni Unite sulla crisi climatica, oltre 70 mila partecipanti e i delegati di 199 stati

L'Italia aderisce al Fondo Amazzonia

Il Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica ha sottoscritto la propria adesione al Fondo Amazzonia, incontrando i rappresentanti della Banca Interamericana di sviluppo (Idb) nel corso della Cop28 in svolgimento a Dubai. Un'adesione, scrive il Mase in un comunicato, che testimonia le priorità assegnate dal Ministero alla protezione del patrimonio naturale e della biodiversità. Il Fondo, attivo dal 2021, si pone l'obiettivo di sostenere le entità pubbliche e private della regione Amazzonica nella pianificazione ed attuazione di modelli di sviluppo sostenibile, in particolare nelle tematiche legate alla protezione della biodiversità e del suolo, all'uso sostenibile delle risorse forestali, agricoltura e allevamento sostenibile e alla creazione di catene di valore per lo sviluppo delle comunità locali e indigene, donne e giovani. L'adesione all'Amazon Bioeconomy and Forest Management Fund (Amz) per 5 milioni di euro si inserisce nell'Iniziativa "Amazzonia Forever", e rappresenta la continuazione di un percorso di collaborazione che potrà ampliare i rapporti di cooperazione ambientale del Ministero con i Paesi beneficiari dell'Iniziativa (Brasile, Bolivia, Perù, Ecuador, Colombia, Venezuela, Guyana e Suriname) e con gli altri Paesi donatori del Fondo (Germania, Paesi Bassi, Svizzera e Regno Unito) per lo sviluppo sostenibile della regione amazzonica. 

Banca mondiale: dal caldo estremo rischio 21 milioni di morti al 2050

Il surriscaldamento delle temperature potrebbe uccidere entro la metà del secolo almeno 21 milioni di persone: è l'allarme lanciato dalla Banca Mondiale alla Cop 28, nel giorno in cui si discute di clima e salute. In un rapporto si elencano i cinque principali fattori di rischio per la salute legati ai cambiamenti climatici: il caldo eccessivo, il blocco della crescita, la diarrea, la malaria e la dengue. Per salvare la vita di milioni di persone, dunque "richiede azioni immediate per rafforzare il sistema sanitario, in particolare quello dei Paesi più vulnerabili ai cambiamenti climatici nell'Africa subsahariana e nel sud dell'Asia". La Banca mondiale stima anche che entro il 2030 l'impatto del climate change sulla salute porterà altre 44 milioni di persone nella condizione di estrema povertà. 

Approvata da 124 paesi una dichiarazione su clima e salute

Ridurre le emissioni nel settore sanitario e aumentare i finanziamenti per la salute climatica. Questo gli obiettivi contenuti nella Dichiarazione della Cop28 su clima e salute, stata approvata da 124 Paesi, compresa la Cina. All'appello mancano solo India, Russia, Arabia Saudita, Sudafrica e Turchia. Il documento, che approda ora al tavolo dei negoziati, arriva nel giorno in cui al summit di Dubai si discute per la prima volta proprio di salute, con l'obiettivo di mettere a punto un piano d'azione sanitario e le priorità di finanziamento per la salute climatica, come si spiega sul profilo ufficiale della Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici.

Cop28: memorandum Italia-Ucraina sulla transizione energetica

"Ricostruire il sistema energetico ucraino puntando sullo sviluppo delle rinnovabili, del biometano e dell'idrogeno in particolare, attraverso il supporto dell'Italia all'attuazione del prossimo Piano ucraino per l'Energia e il Clima". E' il contenuto del MoU - Memorandum of Understanding in materia di transizione energetica siglato oggi a Dubai tra il viceministro all'Ambiente e Sicurezza Energetica Vannia Gava e l'omologa ucraina, Svetlana Grinchuk. "L'Italia - afferma Gava - esprime solidarietà all'Ucraina per il perdurare del conflitto. Al contempo, intende condividere la propria esperienza, e quella delle proprie eccellenze industriali, nel contesto della decarbonizzazione e in materia di soluzioni innovative come l'idrogeno, per supportarla a cogliere le migliori opportunità che questa tecnologia già offre e offrirà in futuro al sistema energetico, dei trasporti e dell'industria".

La presidenza emiratina di Cop28: "Senza i combustibili fossili si torna alle caverne". Guterres: "Affermazioni negazioniste"

 Alla Cop28 di Dubai diventano un caso le parole di Sultan Al Jaber, presidente della delegazione organizzatrice dell'evento. Il politico emiratino, infatti, si è espresso contro l'eliminazione dei combustibili fossili, uno degli obiettivi del summit, sostenendo che questo significherebbe "un ritorno al tempo delle caverne". "Affermazioni assolutamente preoccupanti e sull'orlo del negazionismo climatico", le ha definite il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres. Le affermazioni sono state riportate dal Guardian e dall'organizzazione di giornalismo investigativo Centre for Climate Reporting, e sarebbero state pronunciate nel corso di una sessione dei lavori. "Nessuna scienza dimostra che un'uscita dai combustibili fossili é necessaria per limitare il riscaldamento globale a 1,5 gradi centigradi sopra i livelli pre-industriali", ha sostenuto Al Jaber, aggiungendo che seguire quella strada non permetterebbe di perseguire uno sviluppo sostenibile: "A meno che - ha proseguito - qualcuno non voglia riportare il mondo indietro all'era delle caverne". Al Jaber, inviato speciale degli Emirati Arabi per la lotta ai cambiamenti climatici, è da tempo nel mirino degli ambientalisti, e non solo, che lo accusano di conflitto di interessi, essendo il numero uno di Adnoc, la compagnia petrolifera statale. 

Papa Francesco: “Custodiamo il creato, ce lo chiedono i piccoli e i poveri”

"Vi saluto cordialmente e mi dispiace molto di non poter essere con voi. Affido al cardinal Parolin le parole che avrei voluto rivolgervi". Così Papa Francesco nel videomessaggio per Cop28 a Dubai. “Vorrei dirvi 'grazie' per aver realizzato per la prima volta un padiglione religioso all'interno di una cop. Grazie perché questo testimonia la volontà di lavorare insieme. Oggi il mondo ha bisogno di alleanze che non siano contro qualcuno ma a favore di tutti. È urgente che le religioni, senza cadere nella trappola del sincretismo, diano il buon esempio lavorando insieme, non per i propri interessi o per quelli di una parte, ma per gli interessi del nostro mondo. Tra questi i più importanti oggi sono la pace e il clima”, prosegue il Pontefice.

"Diamo l'esempio, come rappresentanti religiosi, per mostrare che un cambiamento è possibile, per testimoniare stili di vita rispettosi e sostenibili e domandiamo a gran voce ai responsabili delle nazioni che la casa comune sia preservata. Ce lo chiedono, in particolare, i piccoli e i poveri, le cui preghiere giungono fino al trono dell'Altissimo. Per il futuro loro e il futuro di tutti custodiamo il creato e proteggiamo la casa comune: viviamo in pace e promuoviamo la pace. Grazie", conclude Bergoglio.

La siccità sta uccidendo l'Amazzonia: un rischio enorme per il pianeta

Muoiono i grandi alberi e crolla la capacità di sottrarre carbonio all'atmosfera, con un grande impatto sull'effetto serra. Gravi anche le conseguenze economiche

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Fino all'ultima goccia, gli Emirati Arabi ospitano la Cop28 e aumentano la produzione di petrolio

La società petrolifera statale Adnoc, il cui capo è anche il presidente del summit sul clima, potrebbe trivellare il 42% in più entro il 2030 secondo le proiezioni statistiche
 

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Gli Stati Uniti vareranno una norma per ridurre le emissioni di metano

Gli Stati Uniti si sono impegnati a Dubai per la riduzione delle emissioni di metano: lo riportano media internazionali come il New York Times e il Guardian, citando "funzionari Usa". In particolare, la frenata entro il 2038 dovrebbe essere pari all'80% rispetto agli attuali livelli di inquinamento da metano delle industrie energetiche, pari a 58 milioni di tonnellate di emissioni, grazie al prossimo varo di una norma che impone ai produttori di petrolio e gas di individuare e riparare le perdite di gas serra. La vicepresidente Kamala Harris ha inoltre annunciato l'intenzione di investire ulteriormente per aiutare i paesi in via di sviluppo a combattere e adattarsi ai cambiamenti climatici. Il metano si diffonde nell'atmosfera dalle condutture, dai siti di trivellazione e dagli impianti di stoccaggio ed è responsabile per buona parte del riscaldamento globale. Nel suo intervento, durato poco meno di cinque minuti, la vicepresidente Harris ha anche sottolineato i quasi mille miliardi di dollari di nuove spese approvate sotto l'amministrazione Biden per l'energia pulita e gli sforzi per il clima. Ha spinto i leader mondiali a spingersi oltre. "Dobbiamo avere l'ambizione di accelerare i nostri investimenti e di guidare questa fase con coraggio e convinzione", ha detto.

I 50 maggiori produttori di petrolio si sono impegnati a ridurre le emissioni

I 50 maggiori produttori di petrolio - fra i quali Exxon e Aramco - si sono impegnati a ridurre le loro emissioni, anche quelle di metano. L'accordo é stato annunciato nell'ambito della Cop28 ed è criticato da alcuni attivisti del clima che lo hanno definito una mera "copertura". I 50 colossi rappresentano il 40% della produzione petrolifera globale. "Se vogliamo accelerare i progressi dell'agenda sul clima, dobbiamo rendere tutti responsabili", ha detto il presidente di Cop28.

Meloni: nessuna preclusione sul nucleare, per le rinnovabili serve pragmatismo - Video

Meloni: sulle rinnovabili "la tempistica deve essere sostenibile insieme al sistema sociale ed economico"

"Sulle energie rinnovabili gli obiettivi sono chiari e condivisi, devono essere concordati con tutti, anche con le nazioni più rigide, ma la tempistica deve essere sostenibile insieme al sistema sociale ed economico. L'approccio deve essere pragmatico, non ha senso puntare su obiettivi irraggiungibli". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni nel corso dei un punto stampa a margine dei lavori di Cop 28, a Dubai 

Meloni ha incontrato il premier giapponese Kishida: rafforzare il percorso globale verso la transizione ecologica

La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha avuto oggi un incontro, nel contesto della Cop28, con il primo ministro del Giappone, Fumio Kishida. Lo comunica Palazzo Chigi. I due capi di governo hanno espresso forte apprezzamento per la collaborazione instaurata in ambito G7, anche in vista del passaggio di consegne dalla presidenza giapponese alla presidenza italiana nel 2024. Hanno condiviso l'importanza degli esiti della Cop28 per la lotta al cambiamento climatico e del rafforzamento del percorso globale verso la transizione ecologica, evidenziando gli impegni sostanziali assunti dai rispettivi governi su questo fronte. Meloni e Kishida hanno sottolineato il grande impulso che l'avvio del Partenariato Strategico bilaterale, lo scorso gennaio, ha dato all'ulteriore rafforzamento  della collaborazione bilaterale in tutti i settori, dalla cooperazione politica a quella economico-industriale, scientifica e culturale. Hanno inoltre reiterato la valenza strategica del Programma aeronautico GCAP e della cooperazione in ambito sicurezza e difesa. I due leader hanno quindi affrontato le principali questioni all'ordine del giorno nello scacchiere internazionale, partendo dal conflitto a Gaza e dall'importanza di assicurare sostegno umanitario alla popolazione civile. Hanno inoltre discusso della guerra in Ucraina e dell'esigenza di preservare la stabilità nell'Indo-Pacifico. 

L'Unione europea annuncia 2,3 miliardi per la svolta energetica nel mondo

"Nei prossimi due anni investiremo 2,3 miliardi di euro dal bilancio dell'Ue per sostenere la transizione energetica nel nostro vicinato e in tutto il mondo". Lo ha annunciato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, in occasione del lancio dell'impegno globale sulle energie rinnovabili e l'efficienza energetica alla Cop28 a Dubai. I fondi si integrano "con l'iniziativa Global Green Bond da un miliardo" annunciata a giugno, ha sottolineato von der Leyen, evidenziando che l'Ue e i Paesi membri sono impegnati a investire "oltre 20 miliardi nella cooperazione energetica solo in Africa".

Meloni: la conferenza un successo, complimenti alla presidenza emiratina

"Sono stati fatti passi avanti concreti che dimostrano il senso di responsabilità dei paesi. E' la Cop più partecipata di sempre come capi di stato e di governo. Alcuni obiettivi sono concreti, penso che vadano fatti i complimenti alla presidenza emiratina, non si può negare che sia stato un successo". Così la premier Giorgia Meloni in un punto stampa a margine di Cop 28.

Meloni: nessuna preclusione sul nucleare, ma la grande sfida sarà la fusione

"Sul nucleare bisogna essere pragmatici e tecnologici. Non ho preclusioni su tecnologie nuove, se si può avere un risultato positivo sono disposta a parlarne". Così la presidente del Consiglio dei ministri Giorgia Meloni in un punto stampa a margine di Cop28. "Credo piuttosto che la grande sfida sarà la fusione nucleare e credo che l'Italia debba avere la capacità di pensare in grande", ha aggiunto.

Giorgia Meloni RaiNews24
Giorgia Meloni

La presidenza: 116 paesi (su 199) si impegnano a triplicare le rinnovabili

La presidenza della Cop 28, nel corso del summit di Dubai, ha annunciato che 116 paesi (su 199 partecipanti alla conferenza) si impegnano a triplicare la capacità di energia rinnovabile nel mondo da qui al 2030.

Meloni ha incontrato il presidente egiziano al-Sisi: rafforzare la collaborazione energetica

Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha avuto oggi, a margine della Cop28, un incontro con il presidente della Repubblica araba d'Egitto, Abdel fattah al-Sisi. L'incontro si è incentrato sulle relazioni bilaterali e in particolare sulle prospettive di crescita per l'interscambio commerciale e il rafforzamento della collaborazione energetica e delle interconnessioni tra Egitto e l'Europa tramite l'Italia. Lo rende noto Palazzo Chigi. La grave crisi in corso in Medio Oriente è stato un altro argomento centrale dell'incontro dove si è convenuto sulla continuazione di una urgente e coordinata azione diplomatica volta a contenere la sua ulteriore espansione e le relative conseguenze umanitarie. Meloni ha ringraziato al-Sisi per la collaborazione diplomatica e logistica nel dispiegare gli aiuti umanitari italiani per Gaza nel porto egiziano di Al Arish e per il prossimo arrivo della nave Vulcano con gli aiuti medici. L'Italia e l' Egitto hanno convenuto di continuare a lavorare in uno spirito di rafforzata collaborazione al fine di giungere ad una pace sostenibile a Gaza.

Meloni ha incontrato il presidente degli Emirati: rafforzare le relazioni economiche bilaterali

La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha incontrato, a margine della Cop28, il presidente degli Emirati Arabi Uniti, Mohammed bin Zayed Al Nahyan. Lo comunica Palazzo Chigi. i due Leader hanno espresso grande soddisfazione per gli eccellenti rapporti bilaterali, testimoniati anche dall'andamento delle relazioni economiche fra le due nazioni e hanno approfondito le possibilità di rafforzamento delle reazioni economiche bilaterali. I due leader hanno "successivamente avuto un aggiornato scambio di vedute sul conflitto a Gaza e sugli aiuti umanitari a sostegno della popolazione civile". Meloni si è congratulata con il presidente per l'organizzazione e per i risultati della Cop28, condividendo gli investimenti fatti dall'Italia nella lotta ai cambiamenti climatici. La premier ha, inoltre, espresso i suoi migliori auguri al presidente Mohammed bin Zayed per la Festa Nazionale degli Emirati Arabi Uniti.

Wwf: Meloni non ha citato i combustibili fossili

"La Presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni, ha tenuto stamane il suo discorso nel segmento di Alto Livello della COP28, a Dubai. Un discorso nel quale la premier ha sì ribadito alcuni impegni (limitare la temperatura globale a 1,5°C, obiettivi europei per neutralità climatica entro il 2050, riduzione delle emissioni del 55% entro il 2030) e richiamato l'importanza dell'efficienza energetica e delle energie rinnovabili, ma senza andare al cuore delle cause del cambiamento climatico, ovvero le emissioni derivanti dall'uso dei combustibili fossili. Pur citando l'eliminazione graduale del carbone in Italia, l'elefante nella stanza rimangono gas e petrolio: è, insomma, emersa ancora una volta la subalternità del Governo alla narrativa dettata dall'interesse immediato delle partecipate oil&gas. Un discorso molto più rivolto alla politica nazionale che a quella globale, tranne che sul fumoso Piano Mattei, e questo desta preoccupazione alla vigilia della Presidenza italiana del G7". Così il Wwf in una nota. 

Kamala Harris: impegno per 3 miliardi di dollari al Fondo verde per il clima

La vicepresidente Usa, Kamala Harris, ha annunciato alla Cop28 che gli Stati Uniti si impegnano a versare 3 miliardi di dollari per il Fondo verde per il clima, che aiuta i Paesi in via di sviluppo ad accedere ai capitali per investire in energia pulita e in "soluzioni basate sulla natura". Harris ha avvertito che il mondo sta affrontando un "momento cruciale" nella lotta contro il riscaldamento globale. "La nostra azione collettiva - o peggio, la nostra inazione - oggi, avrà un impatto su miliardi di persone per i decenni a venire", ha detto nel suo breve intervento, ben al di sotto del tempo a sua disposizione. "Per quanto abbiamo realizzato, c'è ancora molto lavoro da fare e non sarà possibile continuare a progredire senza lottare", ha aggiunto. Harris è la prima vicepresidente a guidare la delegazione statunitense dopo Al Gore alla COP3 nel 1997.

Ursula von der Leyen: cento paesi pronti a triplicare rinnovabili

Un centinaio di paesi chiederanno oggi in occasione della Cop28 di triplicare la capacità di energia rinnovabile entro il 2030. "Un messaggio molto forte" per rimuovere gli ostacoli. Lo ha annunciato la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, in un'intervista all'Afp da Dubai. "Ci sono argomenti molto convincenti a favore delle energie rinnovabili - ha detto la leader Ue -, perché una volta installate, possono produrre energia pulita e locale. Quindi ti rendono indipendente e sono più economiche dei combustibili fossili". "Con questo obiettivo globale, stiamo inviando un messaggio molto forte agli investitori e ai mercati finanziari - ha aggiunto -. Stiamo mostrando la direzione del viaggio. Ed è per loro un modo di ridurre il rischio+ dei loro investimenti perché sanno che l'intero il mondo si sta muovendo verso questo".

Kamala Harris a Dubai illustrerà gli obiettivi Usa per post-conflitto Gaza

La vicepresidente americana KamalaHarris illustrerà gli obiettivi americani per dopo la fine del conflitto tra Israele e Hamas durante il vertice sul climaCop28, oggi a Dubai. Lo ricordano siti di informazione internazionali, secondo cui ci si aspetta da parte di Harris che sottolinei come, in uno scenario post-conflitto, l'auspicio è che il popolo palestinese a Gaza e in Cisgiordania sia riunito sotto un'unica entità governativa. La vicepresidente Usa incontrerà a Dubai i leader regionali, tra cui lo sceicco Mohamed bin Zayed Al Nahyan, presidente degli Emirati Arabi Uniti. "Nei suoi incontri, la vicepresidente delineerà i nostri principi per Gaza post-conflitto, presenterà proposte specifiche che mettono al centro le voci dei palestinesi e costruirà il sostegno regionale a sostegno  dei nostri sforzi", ha detto un funzionario della Casa Bianca.

Kamala Harris AP / Kamran Jebreili
Kamala Harris

Usa annunciano 3 miliardi per il fondo per il clima

Gli Stati Uniti stanziano 3 miliardi di dollari dedstinati al fondo per il clima. Lo ha annunciato la vicepresidente Kamala Harris a Dubai per il summit della Cop28. L'ultimo annuncio di contributo di Washington era stato quello di Barack Obama, nel 2014 per 3 miliardi di dollari.

Belgio, a marzo il primo vertice mondiale sul nucleare

Il Belgio organizzerà a marzo 2024 insieme all'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea) il primo vertice mondiale sul nucleare. Lo ha annunciato il premier belga, Alexander De Croo, a margine dei lavori dellaCop28. "Stiamo ampliando due centrali nucleari, investendo 100 milioni in innovazione per i piccoli reattori Smr. E quadruplichiamo la nostra capacità di energia eolica offshore", ha sottolineato DeCroo. In mattinata una ventina di Paesi tra cui Usa, Emirati Arabi, Francia e lo stesso Belgio, hanno chiesto in una dichiarazione congiunta alla Cop28 di triplicare le capacità energetiche nucleari nel mondo entro il 2050.

Alexander De Croo ap
Alexander De Croo

Lula conferma l'adesione del Brasile all'Opec+

Il presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva, a Dubai per il vertice sul clima COP28, ha confermato che il suo Paese entrerà a far parte dell'alleanza dei produttori di petrolio Opec+. L'Opec+ aveva annunciato l'adesione del Brasile, a partire dal gennaio 2024, durante l'ultima riunione tenutasi a Vienna giovedì, ma poi i funzionari brasiliani avevano detto di aver ricevuto un invito che era in fase di valutazione. In un messaggio sul social network X, Lula ha dichiarato che il Brasile difenderà "l'importanza del superamento della politica dei combustibili fossili" all'interno dell'Opec+. Il suo obiettivo, ha detto, è "che i Paesi che guadagnano con questa politica del petrolio possano investire nell'energia del futuro, l'energia verde". Questo superamento è una volontà, ma la strada da percorrere è una sfida", ha detto Lula. Il presidente non ha parlato delle politiche di quote di produzione dell'Opec+, ma il presidente della compagnia petrolifera statale Petrobras, Jean Paul Prates, ha dichiarato alla stampa che il suo Paese non parteciperà a questa politica. Il Brasile, attualmente il più grande produttore di petrolio dell'America Latina, diventerà il 24  membro dell'Opec+ e il terzo della regione, insieme a Messico e Venezuela, quest'ultimo uno dei cinque membri fondatori del cartello Opec nel 1960, che oggi possiede le più grandi riserve di petrolio al mondo.  L'inatteso annuncio è stato dato al termine della conferenza ministeriale Opec+, tenutasi virtualmente giovedì, in una nota in cui si annunciava l'intervento del ministro brasiliano delle Miniere e dell'Energia, Alexandre Silveira, alla riunione. Secondo i dati ufficiali, lo scorso ottobre il Brasile ha prodotto una media di 3,5 milioni di barili di petrolio equivalente al giorno, anche se ad agosto la cifra e' salita al record di 4,48 milioni di barili. Il Paese sudamericano spera di diventare il quinto esportatore di greggio al mondo entro il 2030 grazie a un forte aumento della produzione, che raggiungerà i 5,3 milioni di barili. 

Il presidente del Brasile Luiz Inacio Lula da Silva durante la Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici COP28 a Dubai, Emirati Arabi Uniti ApPhoto
Il presidente del Brasile Luiz Inacio Lula da Silva durante la Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici COP28 a Dubai, Emirati Arabi Uniti

Von der Leyen alla Cop28, “Futuro senza carbone, servono fondi. Bene lancio Acceleratore, l'Ue è pronta a indicare la strada”

La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha accolto con favore il lancio del Coal Transition Accelerator, promosso alla Cop28 dalla Francia insieme all'Ue, agli Stati Uniti e una serie di Paesi invia di sviluppo come Indonesia e Vietnam. "Ci aiuterà a identificare le politiche e i flussi di finanziamento giusti per poter raggiungere il nostro obiettivo. Un futuro senza carbone", ha scritto von der Leyen in un tweet. "L'Ue - ha aggiunto - è pronta a indicare la strada per una transizione giusta e rapida". 

Ucraina, la centrale di Zaporizhzhia Ansa
Ucraina, la centrale di Zaporizhzhia

Zaporizhzhia, consultazioni tra vertici Aiea e Rosatom a inizio 2024

Il direttore generale della società nucleare statale russa Rosatom, Alexey Likhachev, e il direttore generale dell'Aiea (Agenzia internazionale per l'energia atomica), Rafael Grossi, hanno concordato consultazioni su larga scala sulla centrale nucleare di Zaporizhzhia nel gennaio-febbraio 2024. Likhachev e Grossi si sono incontrati a margine della conferenza COP28 a Dubai. "L'attenzione si è concentrata sulle questioni relative alla sicurezza nucleare e alla sicurezza della centrale nucleare di Zaporizhzhia. È stato raggiunto un accordo per tenere consultazioni su larga scala nel gennaio-febbraio 2024", ha dichiarato la società su Telegram.

Alexey Likhachev e Rafael Mariano Grossi Ansa
Alexey Likhachev e Rafael Mariano Grossi
Giorgia Meloni al Cop28 gettyimages
Giorgia Meloni al Cop28

Meloni, serve una transizione ecologica non ideologica

"L'Italia sta facendo la sua parte nel processo di decarbonizzazione in modo pragmatico con un approccio" che rispetti la neutralità tecnologica "libero da radicalismo: se vogliamo essere efficaci" serve "una sostenibilità ambientale che non comprometta la sfera economica e sociale, una transizione ecologica non ideologica". Così il presidente del Consiglio Giorgia Meloni intervenendo in plenaria alla Cop28.

Momento chiave. Obiettivo ancora lontano ma ottimisti e concreti "E' un momento chiave del nostro sforzo di contenere le temperature entro 1,5 gradi: anche se ci sono ragioni per essere ottimisti l'obiettivo è lontano, laCop28 deve essere una svolta" ha aggiunto Meloni. "Ci viene chiesto di fissare una chiara direzione e agire in modo ragionevole ma concreto"

"L'Italia ha deciso di investire sul biocombustibile globale: abbiamo tracciato la strada di neutralità al carbonio entro il 2050" ha affermato il presidente del Consiglio.

Il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato della Santa Sede, legge messaggio di Papa Francesco GettyImages
Il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato della Santa Sede, legge messaggio di Papa Francesco

Papa: l'ora è urgente, devastazione creato è offesa a Dio.

"Purtroppo non posso essere insieme a voi, come avrei desiderato, ma sono con voi perchè l'ora è urgente. Sono con voi perchè, ora come mai, il futuro di tutti dipende dal presente che scegliamo". Così Papa Francesco nel discorso, letto dal Segretario di Stato vaticano, il cardinale Pietro Parolin, preparato per la Cop28 di Dubai. 

"Sono con voi perchè la devastazione del creato è un'offesa a Dio, un peccato non solo personale ma strutturale che si riversa sull'essere umano, soprattutto sui più deboli, un grave pericolo che incombe su ciascuno e che rischia di scatenare un conflitto tra le generazioni", sottolinea il Pontefice. "Sono con voi perchè il cambiamento climatico è un problema sociale globale che è intimamente legato alla dignità della vita umana. Sono con voi per porre la domanda a cui siamo chiamati a rispondere ora: lavoriamo per una cultura della vita o della morte?".

"Quante energie sta disperdendo l'umanità nelle tante guerre in corso, come in Israele e in Palestina, in Ucraina e in molte regioni del mondo: conflitti che non risolveranno i problemi, ma li aumenteranno! Quante risorse sprecate negli armamenti, che distruggono vite e rovinano la casa comune!". Ha aggiunto il Papa nel suo discorso letto dal cardinale Pietro Parolin. "Rilancio una proposta: 'con il denaro che si impiega nelle armi e in altre spese militari costituiamo un Fondo mondiale per eliminare finalmente la fame' (Lett. enc. Fratelli tutti, 262) e realizzare attività che promuovano lo sviluppo sostenibile dei Paesi più poveri, contrastando il cambiamento climatico".

''Il clima impazzito suona come un avvertimento a fermare tale delirio di onnipotenza. Torniamo a riconoscere con umiltà e coraggio il nostro limite quale unica via per vivere in pienezza. Che cosa ostacola questo percorso? - chiede il Pontefice - . Le divisioni che ci sono tra noi.  Ma un mondo tutto connesso, come quello odierno, non può essere scollegato in chi lo governa, con i negoziati internazionali che «non possono avanzare in maniera significativa a causa delle posizioni dei  Paesi che privilegiano i propri interessi nazionali rispetto al bene comune globale. Assistiamo a posizioni rigide se non inflessibili, che tendono a tutelare i ricavi propri e delle proprie aziende, talvolta  giustificandosi in base a quanto fatto da altri in passato, con  periodici rimpalli di responsabilità. Ma il compito a cui siamo chiamati oggi non è nei confronti di ieri, ma nei riguardi di domani;  di un domani che, volenti o nolenti, o sarà di tutti o non sarà''.

123 paesi firmano la dichiarazione su clima e salute

Intervenendo all'evento sulla salute climatica durante la Cop28, il presidente della Conferenza Sultan Al Jaber "ha annunciato che 123 paesi hanno approvato la Dichiarazione Cop28 degli Emirati Arabi Uniti su clima e salute, che cerca di aumentare la collaborazione intersettoriale, ridurre le emissioni nel settore sanitario e aumentare finanziamenti per la salute climatica". Lo annuncia su X il profilo ufficiale della 28esima Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici che si sta svolgendo all'Expo City di Dubai, negli Emirati Arabi Uniti.

A Dubai riflettori accesi su salute climatica

"La presidenza della Cop28 punta i riflettori sulla salute per la prima volta nella storia della Cop. I  leader globali e la comunità sanitaria si riuniranno oggi durante il World Climate Action Summit per discutere il piano d'azione sanitario e le priorità di finanziamento per la salute climatica, in vista della prima Giornata della salute e della prima conferenza ministeriale sulla salute in una conferenza delle Nazioni Unite sul clima". Lo scrive su X la presidenza della Cop28.

Al via la seconda giornata, attesa Kamala Harris. Meloni in mattinata

Si aprirà a breve a Dubai la seconda giornata di lavori della Cop28. La premier Giorgia Meloni interverrà in mattinata, dopo le 11,30 locali, le 8,30 in Italia. La vicepresidente Usa Kamala Harris dovrebbe intervenire al vertice a nome dell'amministrazione americana: si tratta della prima volta dalla COP3 di Kyoto, in Giappone, che un vicepresidente guida la delegazione Usa. Nella giornata di oggi uno dei temi chiave sarà la sanità, "per la prima volta nella storia della COP", sottolinea la presidenza emiratina. I leader e la comunità sanitaria "sono presenti al vertice mondiale sull'azione per il clima per discutere del piano d'azione sanitario e del finanziamento della salute climatica, in vista della prima Giornata della salute e del primo incontro ministeriale sulla salute in una conferenza delle Nazioni Unite sul clima", aggiunge la presidenza della Cop28. 

Cop28, una ventina di Paesi vuole triplicare il nucleare entro il 2050

Una ventina di Paesi tra cui Stati Uniti, Francia ed Emirati Arabi Uniti hanno chiesto, in una dichiarazione congiunta alla Cop28, di triplicare le capacità energetiche nucleari nel mondo entro il 2050, rispetto al 2020, per ridurre la dipendenza dal carbone e dal gas, la principale sfida di questo vertice. L'annuncio è stato fatto da John Kerry, inviato americano per il clima, a Dubai, insieme a diversi leader tra cui il presidente francese Emmanuel Macron e il primo ministro belga Alexander de Croo. Cina e Russia, oggi i principali costruttori di centrali nucleari nel mondo, non sono tra i firmatari.

Grossi: esclusione energia nucleare "scelta obsoleta"

Sbloccare i finanziamenti mondiali a favore dell'energia nucleare: è quanto auspica il direttore generale dell'Aiea, l'Agenzia internazionale per l'energia atomica, Rafael Grossi, in una intervista a France Press a margine della Cop28. Secondo Grossi è "un errore" rifiutare il nucleare, che consentirebbe una consistente limitazione del riscaldamento climatico e l'abbattimento dei gas serra. La difficoltà maggiore per Grossi è il reperimento dei finanziamenti per l'energia nucleare: "Esistono disposizioni statutarie, a volte anche in alcune istituzioni di credito internazionali, che escludono il nucleare. Credo che ciò sia totalmente obsoleto e che non corrisponda ad alcun criterio scientifico o tecnologico. Si tratta piuttosto, penso, di cose del passato". La Banca Mondiale per esempio non ha finanziato progetti sul nucleare dal 1959. "Penso e spero che ci sarà una evoluzione" sui finanziamenti pubblici, aggiunge Grossi. 

Il direttore dell'Aiea cita il caso degli Emirati Arabi Uniti: "Avevano zero nucleare una decina di anni fa e adesso contano su quattro reattori", che producono un quarto dell'energia elettrica consumata nel Paese. Grossi mette in guardia chi considera i fallimenti di certi progetti per svalutare l'energia atomica. Ma i Paesi meno sviluppati avrebbero i mezzi adeguati a proteggere le centrali? "E' una domanda legittima, ma noi siamo stati creati per questo", afferma riferendosi all'Aiea. "Un Paese che intenda sviluppare un programma nucleare deve fare tutto un certo percorso e avere un accordo comprensivo di garanzie con la nostra Agenzia. Ciò significa che in linea di principio rischi di proliferazione non dovrebbero esistere". Il diplomatico argentino è tornato anche sulle tensioni che si sono manifestate per la sorte delle centrali ucraine a seguito dell'invasione russa: "Il problema è la guerra, non il nucleare".

La giornata della premier Giorgia Meloni alla Cop28

Il Brasile annuncia investimenti da 3,7 miliardi di euro

Il governo brasiliano ha annunciato investimenti per 20 miliardi di real (3,7 miliardi di euro) per finanziare progetti di transizione energetica, bioeconomia, decarbonizzazione dell'industria e mobilità sostenibile. La presentazione del piano a margine dei lavori della conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici in corso a Dubai. I fondi saranno affidati attraverso cinque bandi nell'ambito del programma “più innovazione Brasile”.
 

Von der Leyen a Lula: "Puoi contare sul sostegno dell'Ue"

Meloni avuto incontro con Macron, Blinken e Sunak, con il premier etiope, con l'emiro del Qatar e con Al Thani

Giorgia Meloni, oltre agli incontri bilaterali, ha avuto numerosi brevi colloqui con diversi Capi di Stato e di Governo. In particolare, riferiscono fonti di Palazzo Chigi, tra gli altri, Meloni si è intrattenuta con il primo ministro inglese, Rishi Sunak, il presidente francese Emmanuel Macron, il presidente somalo, Hassan Sheikh Mohmud, l'Emiro del Qatar, Tamim Al Thani, il presidente indonesiano, Joko Widodo, il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, e il primo ministro della Lettonia, Kaja Kallas. 

In Spagna il più grande impianto di e-metanolo in Ue. Annunciato un maxi progetto con le aziende Maersk e Cepsa

Il premier spagnolo Sanchez: "Tutto il mondo segua le regole Ue sulle emissioni"

Il premier spagnolo Pedro Sánchez ha esortato tutti i governi e tutte le organizzazioni a promuovere il sistema di scambio di quote delle emissioni di carbonio, come ha fatto l'Unione Europea, perché, afferma, procura benefici per l'economia, per le persone e per il pianeta. Un appello che Sanchez ha lanciato in un evento a margine della COP28 di Dubai, che la Spagna ha co-organizzato con la Commissione europea, al quale ha partecipato anche la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen.     

Per Sanchez questa Cop rappresenta un'occasione storica per aprire un nuovo percorso di maggiore ambizione e cooperazione internazionale nella lotta al cambiamento climatico, convinto che tutti sono consapevoli che saranno necessarie molte risorse finanziarie per trasformare i modelli di sviluppo globale e rendere le economie più resilienti al clima. La sfida, secondo Sanchez, è come creare ambienti favorevoli all'innovazione e alla cooperazione finanziaria e tecnologica, preservando al tempo stesso i benefici dell'azione per il clima in termini di creazione di posti di lavoro e crescita economica.

Il premier spagnolo Pedro Sanches alla Cop28 di Dubai, 1 dicembre 2023 Afp
Il premier spagnolo Pedro Sanches alla Cop28 di Dubai, 1 dicembre 2023

"Un patto d'azione per il clim", l'idea del re del Marocco

"Per gestire il cambiamento climatico non basta la logica dei piccoli passi, bisogna prendere decisioni coraggiose, animati da ambizione, mossi da una vocazione umanista. Serve un Patto d'Azione di tutta l'umanità". Il discorso di re Mohammed del Marocco alla Cop28 si rivolge alla politica dei tecnicismi e anche ai pasdaran delle "grandi rotture". Al summit è rappresentato dalla sorella, la principessa Lalla Hasna, che ha letto il messaggio davanti all'assemblea con oltre 160 tra capi di Stato e di governo e rappresentanti politici pronti a prendere impegni su come affrontare le questioni legate al cambiamento climatico e sui piani dei loro paesi per ridurre le emissioni. Re Mohammed del Marocco propone una terza via, "un percorso fatto di pragmatismo certamente, ma anche di volontarismo, ambizione e visione. Questa è la strada che dobbiamo fare nostra, se il nostro obiettivo è sempre quello di mantenere gli impegni assunti alla Cop21 di Parigi nel 2015, e alla Cop22 di Marrakech nel 2016". E, ancora, scrive nel messaggio diffuso anche alla stampa: "È tempo di negoziare ed è tempo di agire. Quel momento è arrivato! È un Patto d'Azione che propongo di lanciare, qui e ora. È attraverso questo Patto d'Azione che l'umanità può dimostrare attraverso le azioni che gli obiettivi più ambiziosi non sono necessariamente i meno accessibili". La Conferenza di Dubai segnala conclusione della "Global Report Card", la prima valutazione dei progressi globali nell'attuazione dell'Accordo di Parigi del 2015. 

Meloni vede primo ministro del Libano, hanno avuto uno scambio di vedute su Gaza. Prossimamente un nuovo incontro

La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha avuto oggi a margine della Cop28, un breve incontro con il primo ministro del Libano, Najib Miqati. È stata un'occasione, spiega Palazzo Chigi in una nota, per avere uno scambio di vedute sulla crisi a Gaza e sulla situazione al confine sud del Libano. I due leader hanno convenuto di incontrarsi di nuovo prossimamente. 

Macron: "Investire nel carbone è un'assurdità". E fa appello ai Paesi del G7 ad abbandonare la fonte fossile

"Investire nel carbone è una vera assurdità". Così il presidente francese Emmanuel Macron esortando i paesi del G7partecipanti ai colloqui sul clima a dare l'esempio agli altri paesi e ad "impegnarsi a porre fine al carbone" entro il 2030.

Emmanuel Macron alla Cop28 di Dubai, 1 dicembre 2023 Afp
Emmanuel Macron alla Cop28 di Dubai, 1 dicembre 2023

Meloni incontra Herzog, l'accordo è di tenersi in stretto contatto sulla crisi in corso tra Israele e Gaza

Giorgia Meloni ha avuto oggi un breve incontro con il presidente dello Stato d’Israele, Isaak Herzog, a margine della COP 28. Meloni ha espresso la piena solidarietà del governo italiano a seguito del nuovo grave attentato rivendicato da Hamas che ha portato ieri all’uccisione di tre cittadini israeliani  a Gerusalemme e alla fine della pausa umanitaria a Gaza. 
“L’Italia  è al fianco del popolo israeliano in questo difficile momento e continua a lavorare per una pace duratura. Meloni e Herzog hanno concordato di continuare a tenersi in stretto contatto sulla crisi in corso - è scritto nella nota - Continua l’impegno umanitario italiano per Gaza, in coordinamento anche con Israele, tramite l’invio di medici pediatri negli Emirati Arabi Uniti e l’arrivo della nave Vulcano ad Al Arish”

Meloni: "Risposte inadeguate su adattamento climatico, il "Primo Global Stocktake deve segnare un punto di svolta"

"Nonostante i progressi compiuti dopo l'Accordo di Parigi, continuiamo a dover affrontare un evidente 'gap di adattamento'. E le risposte inadeguate non solo amplificano gli impatti del cambiamento climatico, ma aumentano anche le tensioni sulla scarsità delle risorse e ostacolano il progresso verso lo sviluppo sostenibile". Giorgia Meloni interviene Meloni al 'G S T High Level Event on Adaptation' durante la Cop28. "Ritengo pertanto che questo primo Global Stocktake debba segnare un punto di svolta, inviare un messaggio politico chiaro e costruire un quadro più efficiente per i nostri sforzi comuni. L'adattamento è una priorità per tutti, ed è una priorità per l'Italia, che, come Nazione del Mediterraneo - una delle aree geografiche del pianeta identificata come 'hot spot' climatico - è ben consapevole delle proprie responsabilità, non solo al proprio interno ma nel contesto globale".  

La Turchia si candida a ospitare Cop31 nel 2026: "Entro il 2053 raggiungeremo l'obiettivo emissioni zero"

"Ci aspettiamo di raggiungere l'obiettivo zero emissioni nette entro il 2053". Lo ha affermato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan nel suo intervento. "Prevediamo una riduzione di 66,6 milioni di tonnellate delle emissioni di anidride carbonica entro la fine dell'anno, avendo raddoppiato il nostro obiettivo di riduzione delle emissioni fino al 2030", ha aggiunto Erdogan. "Attualmente il 55% della capacità elettrica installata deriva da fonti energetiche rinnovabili. Con questo livello, ci classifichiamo al quinto posto in Europa e al dodicesimo nel mondo. Siamo al quarto posto a livello globale, e al primo in Europa, in termini di capacità geotermica installata. Siamo al secondo posto in Europa e al nono nel mondo per capacità installata di centrali idroelettriche. Intendiamo aumentare la percentuale di energia rinnovabile al 69% entro il 2053. Grazie all'iniziativa "Zero Waste", lanciata da mia moglie, Emine Erdogan, si prevede che il tasso di riciclaggio dei rifiuti salirà al 60% entro il 2035. È ampiamente riconosciuto che questi sforzi comportano un notevole input finanziario. A questo proposito, è fondamentale avere un accesso più equo alle risorse finanziarie per il clima e alle opportunità di trasferimento tecnologico", ha detto Erdogan, come riporta la presidenza della Repubblica di Ankara, facendo sapere che la Turchia è candidata ad ospitare nel 2026 la 31esima Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici.  

Ministero dell'Ambiente firma una lettera con la Fao: sostegno ad azioni climatiche globali

Sostegno ad azioni climatiche a livello globale, con investimenti in particolare in Medio Oriente, Africa e Stati insulari in via di sviluppo; implementazione dell'attuazione della Strategia sul cambiamento climatico e della Strategia della Fao sulla "Mainstreaming Biodiversity nei Settori Agricoli". Sono i punti principali della Lettera d'Intenti firmata dal ministro dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto, e dal direttore generale della Fao Qu Dongyu nel corso della Cop28. Una firma, spiega il Mase, che si colloca nel quadro della collaborazione che il ministero dell'Ambiente e della Sicurezza energetica ha avviato con la Fao già dal 2006.   

"Con la firma di oggi, rinnoviamo il nostro impegno a promuovere la crescita sostenibile della produttività agricola, l'adattamento ai cambiamenti climatici e la riduzione delle emissioni di gas serra", ha affermato il ministro. "Inoltre - ha aggiunto Pichetto - siamo fieri di sostenere la Global Bioenergy Partnership (Gbep), un'iniziativa nata nel 2005su proposta italiana, di cui quest'anno abbiamo la co-presidenza assieme all'Argentina". La Gbep mira a promuovere l'uso efficiente e sostenibile delle biomasse e dei biocombustibili, soprattutto nei Paesi in via di sviluppo. "Attraverso questo partenariato - ha aggiunto Pichetto - abbiamo contribuito all'elaborazione di indicatori di sostenibilità per la produzione e l'uso di bioenergie, con l'obiettivo di supportare politiche che aumentino la sostenibilità di tali risorse. A tal proposito - ha spiegato il ministro - siamo lieti che la FAO ospiterà a Roma la prossima Bioenergy Week nella prima metà del 2024". 

Bilaterale Meloni-Erdogan. L'Italia sollecita un intervento della Turchia per mediare in Medio Oriente

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha avuto un incontro con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni a margine del World Climate Action Summit di Cop28 a Dubai. Lo rende noto la presidenza turca. Nel corso dello scambio di vedute sono stati affrontati gli ultimi sviluppi della crisi a Gaza. Meloni, riferisce Palazzo Chigi, ha auspicato una nuova pausa umanitaria e sottolineato il ruolo della Turchia nell'evitare di allargare il conflitto al resto della regione.   Entrambi i leader, che si sono incontrati a margine dellaCop28 a Dubai, hanno riaffermato la volontà di contribuire alla sicurezza e alla stabilità in questa difficile fase della regione e l'importanza di iniziare sin d'ora a lavorare per una soluzione politica.

Meloni alla Cop28, l'intervento integrale: "La sicurezza alimentare è una priorità per tutti"

Modi propone di ospitare in India la Cop33 nel 2028

Il primo ministro indiano Narendra Modi (nella foto accanto a Meloni) ha offerto di ospitare la Cop33 sul clima, che si terrà nel 2028. "Il mondo intero ci guarda, Madre Natura ci guarda affinché proteggiamo il suo futuro. Dobbiamo avere successo", ha esortato Modi, il cui paese attualmente presiede il G20. L'India aveva già ospitato la Cop8 a Nuova Delhi nel 2002. La sua designazione per una nuova Cop richiede l'accordo di altre nazioni del blocco asiatico.

COP28 summit a Dubai, il Re del Bahrain Hamad bin Isa Al Khalifa, Giorgia Meloni e Narendra Modi Afp
COP28 summit a Dubai, il Re del Bahrain Hamad bin Isa Al Khalifa, Giorgia Meloni e Narendra Modi

Premier UK Sunak: "1,6 miliardi di sterline per foreste, investimenti privati, rinnovabili"

L'Iran lascia il summit: "No alla presenza di Israele"

I rappresentanti iraniani hanno abbandonato i negoziati alla conferenza delle Nazioni Unite sul clima per protestare contro la presenza di una delegazione israeliana. Lo ha annunciato il ministro dell'Energia di Teheran, Ali Akbar Mehrabian, capo della delegazione iraniana, secondo quanto riporta l'agenzia Irna. Gli iraniani considerano la presenza di Israele alla COP28 "contraria agli obiettivi e alle linee guida della conferenza e, in segno di protesta, stanno lasciando la sede della conferenza", ha fatto sapere Teheran.    

In mattinata il presidente iraniano Ebrahim Raisi aveva annunciato che non avrebbe partecipato ai lavori della COP28 di Dubai per la presenza "dei responsabili del regime sionista". Tra i leader presenti al vertice c'è anche il presidente israeliano Isaac Herzog, che oggi ha incontrato l'emiro del Qatar, Tamim bin Hamad Al-Thani.

Dall'Italia 130 milioni al fondo "Loss & Damage" per i paesi vulnerabili

L'Italia contribuirà con "130milioni di euro" al Fondo 'Loss & Damage', che consiste in aiuti ai Paesi più poveri e vulnerabili del mondo, in genere i più colpiti dal disastro climatico, sbloccato ieri nei negoziati della Cop28.

Meloni: "La sicurezza alimentare è parte fondamentale del piano Mattei per l'Africa"

"La sicurezza alimentare per tutti" è una delle "priorità strategiche della nostra politica estera" e "per questo motivo una parte molto importante del nostro progetto per l'Africa, il Piano Mattei, si rivolge al settore agricolo", ha detto la presidente del Consiglio nel suo intervento.

Erdogan a Dubai, in agenda clima, Gaza ed economia

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan si trova a Dubai dove oggi interverra' alla conferenza sul cambiamento climatico delle Nazioni Unite.  Il viaggio negli Emirati costituisce per il presidente turco l'occasione per rafforzare il legame con il piccolo Paese a sud est della penisola Arabica. Erdogan ha di recente ribadito l'impegno della Turchia a rispettare i parametri stabiliti dagli accordi di Parigi del 2015 e gli obiettivi fissati per il 2053, per raggiungere i quali i Paesi firmatari hanno aderito a un piano d'azione a partire dal 2020.  Nonostante l'aumento della produzione di energia solare ed eolica, il piano di Erdogan passa attraverso la creazione di due centrali nucleari. Allo stesso tempo il leader turco si e' assicurato forniture di gas da Russia e Azerbaigian e punta anche su un giacimento trovato nel mar Nero. La visita negli Emirati e' comunque l'occasione per dare nuovo slancio alle relazioni con il ricchissimo stato del Golfo Persico. In base a quanto riportano i media turchi, Erdogan incontrera' il presidente-principe Mohamed Bin Zayed al Nayhan (MBZ): il tema principale sul tavolo sara' la guerra in Medio Oriente e la situazione umanitaria nella Striscia di Gaza. 

 

Von der Leyen, un prezzo al carbonio per ridurre emissioni globali

"Se vogliamo mantenere il riscaldamento globale al di sotto del punto critico di 1,5 gradi, dobbiamo ridurre le emissioni globali. E c'e' un modo per farlo promuovendo al tempo stesso l'innovazione e la crescita. Dare un prezzo al carbonio". Lo ha detto la presidente della Commissione Europea Ursula Von der Leyen intervenendo ad uno degli eventi di Cop28 all'Expo di Dubai. "Oggi siamo qui per dare impulso a questo movimento globale" ha aggiunto. 

Cop28: Fao, il clima falcidia l'agricoltura per il 40% dei Paesi

Il 40% dei Paesi segnala perdite economiche in agricoltura esplicitamente legate al cambiamento climatico; un settore che diventa quindi sempre più strategico per creare un'economia resiliente e sostenibile. Da qui la necessità di migliorare i sistemi agroalimentari per arginare le perdite e i danni sempre più ingenti. E' quanto evidenzia il nuovo rapporto pubblicato dalla Fao, a margine della conferenza delle Nazioni Unite sul clima Cop28 a Dubai, che punta il dito sull'importanza di aumentare i finanziamenti destinati al settore primario. 

"La distribuzione dei finanziamenti per le perdite e i danni sarà la cartina di tornasole per il successo della Cop28", ha affermato il direttore generale della Fao QU Dongyu, precisando che "gli agricoltori si sono adattati ai cambiamenti dei loro ambienti, ma quello che stanno vivendo oggi va oltre la loro capacità. Loro sono i migliori investimenti nel rafforzamento della resilienza ai cambiamenti climatici".
Oggi il 35% degli attuali piani d'azione per il clima fa esplicito riferimento a questo tema, anche perché perdite e danni nei campi per molte comunità sono sinonimo di povertà, insicurezza alimentare e accesso limitato ai servizi. Secondo il rapporto gli eventi meteorologici estremi dominano le cause delle perdite economiche, con il 37% delle segnalazioni legate al settore primario. Tra il 2007 e il 2022 le perdite agricole hanno contribuito al 23% dell'impatto totale dei disastri in tutti i settori; solamente la siccità è responsabile del 65% delle perdite nel settore agricolo, che si traducono in 3,8 trilioni di dollari. Secondo gli autori, gli eventi climatici causeranno ulteriori perdite e danni sempre più impattanti sulla produttività e quindi sul sostentamento di coloro che dipendono dai sistemi agroalimentari". 

 

Clima, per 40 Petrol-stati rischio perdita 8mila miliardi

Quaranta paesi con un'elevata dipendenza economica dalle entrate del petrolio e del gas potrebbero veder calare i ricavi dai 17mila miliardi di dollari previsti in condizioni di business as usual a soli 9mila miliardi di dollari in una transizione coerente con la limitazione del riscaldamento globale a 1,8 gradi centigradi dal 2023 al 2040. Lo rileva un rapporto del think tank finanziario Carbon Tracker.
Gli Emirati Arabi Uniti, che ospitano la Cop28, sono uno dei 28 petrol-stati che rischiano di perdere più della metà del loro reddito previsto dai combustibili fossili entro il 2040 a causa dell'accelerazione della transizione energetica afferma il rapporto.
Le regioni del Medio Oriente e del Nord Africa potrebbero vedere collettivamente i ricavi da petrolio e gas diminuire del 45% in una transizione moderata rispetto a quello che potrebbero aspettarsi in una transizione lenta, mentre i paesi dell'America Latina, dei Caraibi e dell'Africa potrebbero vedere riduzioni maggiori. 

 

Cop28: von der Leyen, mercato carbonio sia soluzione globale

"Sappiamo tutti che se vogliamo mantenere il riscaldamento globale al di sotto del punto critico di 1,5 gradi dobbiamo ridurre le emissioni globali. Ed esiste un modo per ridurre le emissioni, promuovendo al tempo stesso l'innovazione e la crescita: dare un prezzo al carbonio. E' uno strumento guidato dal mercato. Il messaggio e' chiaro: stai inquinando? Devi pagare un prezzo. Vuoi evitare di pagarlo? Innovi e decarbonizzi". Lo ha dichiarato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, nel suo intervento al panel della Cop28 sul mercato del carbonio. La missione Ue a Dubai e' "stabilire il quadro per la cooperazione internazionale e stabilire un solido punto di riferimento per i mercati dei crediti di carbonio".
"La tariffazione del carbonio spinge il settore privato verso l'innovazione. Fa si' che i grandi inquinatori paghino un prezzo equo. E i ricavi possono essere reinvestiti nella lotta contro il cambiamento climatico, nell'innovazione e in una transizione giusta. Questo non e' solo uno degli strumenti piu' potenti nelle nostre mani. E' anche uno dei piu' testati e affidabili. I governi di tutti i continenti hanno intrapreso un viaggio simile. Paesi come lo Zambia(e il Kenya), che sono con noi oggi, e molti altri, dal Canada alla Cina, dalla Nuova Zelanda al Kazakistan", ha aggiunto. "Cio' che ci porta qui oggi e' la nostra determinazione a dare impulso a questo movimento globale. Lo scorso giugno a Parigi abbiamo lanciato un appello all'azione per creare piu' mercati del carbonio in linea con l'accordo di Parigi. Oggi si uniscono a noi l'Fmi, la Banca Mondiale e il Wto. Avete un ruolo essenziale nel sostenere e incentivare il cambiamento", ha evidenziato von der Leyen.  

 

Da Emirati via a Fondo per clima da 30 mld di dollari

Gli Emirati Arabi Uniti hanno annunciato la creazione di un Fondo per il clima da 30 miliardi di dollari. Lo ha annunciato il presidente emiratino Mohamed bin Zayed bin Sultan Al Nahyan intervenendo al World Climate Action Summit, il segmento di alto livello della Cop28 in corso a Dubai. Il Fondo ha l'obiettivo di stimolare 250 miliardi di dollari di investimenti entro il 2030.  

 

Lula: "il conto climatico è già arrivato"

Per il presidente del Brasile, Luiz Inacio Lula da Silva, "la scienza e la realtà dimostrano che il conto climatico è già arrivato". L'Amazzonia "sta attraversando la peggior siccità della sua storia" mentre "le tempeste e i cicloni colpiscono il sud del Brasile lasciando una scia di morte e distruzione". Lula si è espresso duramente contro l'inazione dei paesi sviluppati. "Il pianeta è stufo degli accordi sul clima infranti, di obiettivi trascurati, di discorsi eloquenti e vuoti. Abbiamo bisogno di atteggiamenti concreti", ha detto.   "Quanti leader mondiali sono effettivamente impegnati a salvare il pianeta? Solo lo scorso anno, il mondo ha speso più di 2000 miliardi di dollari  in armi. Importo che potrebbe essere investito nella lotta alla fame e nel contrasto al cambiamento climatico", ha aggiunto.  Lula ha quindi denunciato che "l''1% più ricco del pianeta continua ad emettere la stessa quantità di carbonio del 66%della popolazione mondiale" e che "il mondo ha naturalizzato disparità inaccettabili di reddito, genere e razza".   "Il Brasile è disposto a dare l'esempio", ha quindi detto Lula, sottolineando che gli obiettivi climatici del Brasile "ora sono più ambiziosi di quelli di molti paesi sviluppati".  "Lavoreremo in modo costruttivo, con tutti i paesi, per aprire la strada tra la COP 28 e la COP30, che ospiteremo nel cuore dell'Amazzonia e per rendere il mondo capace di accogliere con dignità tutti i suoi abitanti - e non solo una minoranza privilegiata", ha quindi concluso il leader sudamericano.

COP28 Climate Summit, Luiz Inacio Lula da Silva ap
COP28 Climate Summit, Luiz Inacio Lula da Silva

Lula, non abbiamo due pianeti Terra, affrontare rallentamento decarbonizzazione

"Non abbiamo due pianeti Terra" e "dobbiamo essere tutti fratelli". Il presidente brasiliano Ignacio Lula da Silva, parla all'assemblea plenaria del summit di alto livello di Cop28 all'Expo di Dubai. "Il mancato rispetto degli accordi sul clima minera' la credibilita' dell'accordo di Parigi" ha detto e, quindi, "ora e' il momento di discutere del rallentamento negli impegni sulla decarbonizzazione".

 

Raisi non partecipera' alla Conferenza sul Clima

Il presidente iraniano Ebrahim Raissi non sara' alla COP28 di Dubai per la presenza, in stato di guerra, "dei responsabili del regime sionista". Lo rende noto l'agenzia ufficiale Irna. L'Iran sara' rappresentato dal ministro dell'Energia Ali Akbar Mehrabian, che "illustrera' le posizioni del nostro Paese", ha aggiunto. Tra i circa 180 capi di Stato e di governo attesi, secondo gli organizzatori, entro il 12 dicembre, data teorica di conclusione della COP, c'e' il presidente israeliano Isaac Herzog, che approfittera' dell'occasione per condurre una serie di incontri diplomatici. In un'intervista telefonica con il suo omologo degli Emirati Abdallah bin Zayed Al-Nahyan, il ministro degli Esteri iraniano Hossein Amir-Abdollahian questa settimana si era rammaricato "della presenza" alla COP "dei responsabili del regime di occupazione per quanto riguarda i crimini di guerra e il genocidio" perpetrati da "il regime sionista". L'Iran, che non intrattiene relazioni diplomatiche con Israele, sostiene Hamas, soprattutto dopo il sanguinoso attacco sferrato il 7 ottobre dal movimento palestinese sul suolo israeliano. 

 

 

COP28 Climate Summit, Re Carlo III ap
COP28 Climate Summit, Re Carlo III

Guterres, a miglia da target Parigi, ma se agiamo ora giriamo interruttore

"Solo pochi giorni fa ero sul ghiaccio dell'Antartide che si scioglieva. Non molto tempo prima mi trovavo tra i ghiacciai del Nepal in scioglimento. Questi due luoghi sono lontani, ma uniti nella crisi. Il ghiaccio polare e i ghiacciai stanno scomparendo davanti ai nostri occhi, provocando il caos in tutto il mondo: da frane e inondazioni all'innalzamento del mare. Ma questo e' solo un sintomo della malattia che mette in ginocchio il nostro clima. Una malattia che solo voi, leader globali, potete curare" ha aggiunto Guterres parlando all'assemblea plenaria che vede nelle prime file, tra i tanti, la presidente della Commissione europea Ursula Von der Lyen, Re Carlo, il premier indiano Modi, il presidente brasiliano Lula, la presidente del consiglio italiana Giorgia Meloni, il presidente francese Macron, il principe saudita Mohammed Bin Salman, il cancelliere tedesco Scholz. "Come vediamo in questa regione, i conflitti stanno causando immense sofferenze ed intense emozioni. E il caos climatico sta alimentando il fuoco dell'ingiustizia. L'energia rinnovabile e' il dono che continua a dare. Fa bene al nostro pianeta, alla nostra salute e alle nostre economie. Pulendo la nostra aria. Soddisfare la crescente domanda energetica mondiale. Collegare milioni di persone all'elettricita' a prezzi accessibili. Portare stabilita' e sicurezza ai mercati. Risparmiando denaro: l'energia rinnovabile non e' mai stata cosi' economica" ha indicato Guterres.

 

COP28 Climate Summit, Antonio Guterres ap
COP28 Climate Summit, Antonio Guterres

Re Carlo III, prego perchè la Cop28 sia punto di svolta

Re Carlo III, prego perchè la Cop28 sia punto di svolta"Prego con tutto il cuore affinché la Cop28 sia un punto di svolta decisivo". Così Re Carlo III intervenendo al World Climate Action Summit della Cop28 a Dubai.

 

COP28 Dubai, Re Carlo III al summit ap
COP28 Dubai, Re Carlo III al summit

Al Jaber, petrolio e gas? serviranno nella transizione

"Non possiamo semplicemente spegnere il sistema energetico odierno mentre costruiamo quello di domani: altrimenti, rischiamo di bloccare il progresso socio-economico e minare il sostegno per una ambiziosa azione sul clima". A dirlo, in un'intervista al Corriere della Sera, Sultan Al Jaber, presidente della Cop28 che si e aperta ieri a Dubai parlando della transizione energetica.
Per Al Jaber "dobbiamo costruire una risposta alla crisi climatica che non lasci indietro nessuno: 750 milioni di persone non hanno accesso all'elettricità e la popolazione globale crescerà di 500 milioni entro il 2030. Dobbiamo venire incontro a questa domanda nella maniera più sostenibile e allo stesso tempo assicurare la sicurezza energetica, l'accessibilità e la convenienza". 

 

 

COP28, Macron a Dubai afp
COP28, Macron a Dubai

Emirati annunciano Fondo per clima da 30 miliardi dollari

Gli Emirati Arabi Uniti annunciano la creazione di un Fondo per il clima da 30 miliardi di dollari. A dare l'annuncio il presidente degli Emirati, sceicco Mohammed Bin Zayed, in apertura del World Climate Action summit alla Cop di Dubai. Il fondo sara' finalizzato a fornire soluzioni globali per il clima e risolvere il gap finanziario, con l'obiettivo di stimolare 250 miliardi di dollari di investimenti al 2030.

 

COP28 Dubai, summit con i massimi esponenti afp
COP28 Dubai, summit con i massimi esponenti

Card.Parolin pronuncerà discorso del Papa a Cop28 Dubai

"Posso confermare che il Cardinale Segretario di Stato, Pietro Parolin, presiederà la Delegazione della Santa Sede già presente a Dubai in occasione della COP28, per portare, nella giornata di sabato 2 dicembre, il contributo che avrebbe desiderato pronunciare il Santo Padre. Il giorno seguente, domenica 3 dicembre, insieme al Cardinale Prefetto del Dicastero per il Dialogo Interreligioso, Ayuso Guixot, il Segretario di Stato parteciperà alla programmata inaugurazione del Faith Pavillion". E' quanto dichiara il direttore della Sala stampa della Santa Sede, Matteo Bruni, rispondendo alle domande dei giornalisti. 

 

COP28 Dubai, Giorgia Meloni al summit ap
COP28 Dubai, Giorgia Meloni al summit

Guterres: fonti fossili sono un business obsoleto

"Ho un messaggio per i leader delle aziende di combustibili fossili: la vostra vecchia strada sta rapidamente invecchiando. Non raddoppiate su un modello di business obsoleto. Guidate la transizione verso le energie rinnovabili". Così il Segretario Generale delle Nazioni Unite, António Guterres, parlando in occasione della cerimonia di apertura del 'World Climate Action Summit', il segmento di alto livello della Cop28 in corso all'Expo City di Dubai.
"Non commettete errori - ha esortato ancora Guterres - la strada verso la sostenibilità climatica è anche l'unica strada percorribile per la sostenibilità economica delle vostre aziende. Esorto i governi ad aiutare l'industria a fare la scelta giusta, regolamentando, legiferando, fissando un prezzo equo al carbonio, ponendo fine ai sussidi ai combustibili fossili e adottando una tassa straordinaria sui profitti".

 

Michel (Ue), finestra per raggiungere obiettivi si restringe

"La finestra per raggiungere i nostri obiettivi climatici si sta restringendo. Non abbiamo il lusso del tempo. Dobbiamo aumentare le nostre ambizioni e dare una spinta collettiva per mantenere vivo l'obiettivo degli 1,5 gradi. Insieme, agiamo per proteggere il pianeta che i nostri figli erediteranno". Lo scrive su X il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, impegnato oggi alla Cop28 di Dubai. 

 

 

COP28 Climate Summit ap
COP28 Climate Summit

Guterres, la terra brucia, eliminare le fonti fossili

"Non possiamo salvare un pianeta in fiamme con un idrante di combustibili fossili. Dobbiamo accelerare una transizione giusta ed equa verso le energie rinnovabili. La scienza è chiara: il limite di 1,5 gradi è possibile solo se alla fine smetteremo di bruciare tutti i combustibili fossili. Non ridurre. Non diminuire. Eliminazione graduale, con un calendario chiaro". Così il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres aprendo il World Climate Action Summit della Cop28 A Dubai. Il Global Stocktake "deve impegnarsi a triplicare le energie rinnovabili; doppia efficienza energetica; e portare energia pulita a tutti entro il 2030". 

Cop28: Guterres, destino umanità in bilico, agire subito

“Proteggere il nostro clima è la più grande prova di leadership a livello mondiale. Il destino dell’umanità è in bilico”. Così il portoghese António Guterres, Segretario Generale delle Nazioni Unite, parlando in occasione della cerimonia di apertura del ‘World Climate Action Summit’, il segmento di alto livello della Cop28 in corso all’Expo City di Dubai. Dopo essersi congratulato col presidente della Conferenza, Sultan Ahmed Al Jaber, per l'inizio positivo dei lavori di ieri “con l'operatività storica del Fondo ‘Loss and Damage’”, Guterres si è rivolto ai leader presenti negli Emirati Arabi Uniti sottolineando che “i ghiacciai stanno scomparendo davanti ai nostri occhi, provocando il caos in tutto il mondo: da frane e inondazioni, all’innalzamento del mare. Ma questo è solo un sintomo della malattia che mette in ginocchio il nostro clima. Una malattia che solo voi, leader globali, potete curare”. “I segni vitali della Terra stanno venendo meno - ha quindi aggiunto -: emissioni record, incendi feroci, siccità mortali e l’anno più caldo di sempre. Siamo a chilometri dagli obiettivi dell’Accordo di Parigi, e a pochi minuti dalla mezzanotte per il limite di 1,5 gradi. Ma non è troppo tardi. Potete prevenire lo schianto planetario e l'incendio. Abbiamo le tecnologie per evitare il peggio del caos climatico, se agiamo ora. Abbiamo bisogno di leadership, cooperazione e volontà politica. E ne abbiamo bisogno adesso”.

 

Guterres, a miglia da target Parigi, ma se agiamo ora giriamo interruttore

"I segni vitali della Terra stanno venendo meno: emissioni record, incendi feroci, siccita' mortali e l'anno piu' caldo di sempre. Siamo a miglia dagli obiettivi dell'Accordo di Parigi, e a pochi minuti da mezzanotte per il limite di 1,5 gradi. Ma non e' troppo tardi. Abbiamo le tecnologie per evitare il peggio del caos climatico, se agiamo ora. Il Gruppo intergovernativo sui cambiamenti climatici ha tracciato un percorso chiaro verso un mondo a 1,5 gradi. Ma abbiamo bisogno di leadership, cooperazione e volonta' politica. E ne abbiamo bisogno adesso. Antonio Guterres, segretario delle Nazioni Unite lancia un accorato appello dal palco della cerimonia di apertura del summit ad alto livello della Conferenza sui cambiamenti climatici Cop28 a Dubai ai leader mondiali. "Il riscaldamento globale sta distruggendo i bilanci, facendo lievitare i prezzi dei prodotti alimentari, sconvolgendo i mercati energetici e alimentando una crisi del costo della vita. L'azione per il clima puo' far girare l'interruttore". "La sfida climatica non e' solo un altro problema nella tua casella di posta. Proteggere il nostro clima e' la piu' grande prova di leadership a livello mondiale. Il destino dell'umanita' e' in bilico".

 

Giorgia Meloni insieme a Narendra Modi e il Sultano al-Jaber nella foto di gruppo della Cop28 AP Photo/Peter Dejong
Giorgia Meloni insieme a Narendra Modi e il Sultano al-Jaber nella foto di gruppo della Cop28

Premier Meloni arrivata al summit, accolta da Presidente Eay e Guterres

La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, è appena arrivata nella sede della Conferenza The Expo City di Dubai per partecipare a Vertice globale Cop28. La premier è stata accolta dal Presidente degli Emirati Arabi Uniti, Mohamed bin Zayed Al Nahyan, e da Segretario Generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres. Dopo la foto di famiglia dei Capi di Stato e di Governo, prenderà il via la Cerimonia del World Climate Action Summit.

 

Cop28: 140 leader mondiali proveranno a dare impulso a negoziati

Piu' di 140 capi di Stato saliranno sul palco della COP28 a Dubai, venerdi' e sabato, per spiegare come intendono onorare e rilanciare gli impegni per risolvere una crisi climatica sempre piu' minacciosa. Il tutto senza poter evitare l'ombra del conflitto tra Israele e Hamas. La 28esima conferenza delle Nazioni Unite ha preso il via con successo giovedi', con la storica creazione di un fondo per compensare i Paesi vulnerabili per le perdite e i danni causati dal cambiamento climatico. Anche se le prime promesse di finanziamento - nell'ordine di 400 milioni di dollari - sono considerate poco piu' che simboliche rispetto alle necessita' reali, stimate in centinaia di miliardi.
Dietro questo segnale positivo, essenziale per allentare le tensioni tra i vari Paesi, resta ancora tutto in ballo, da qui alla fine della Cop28, il 12 dicembre, per correggere la traiettoria che sta portando l'umanita' verso un percorso irreversibile. Innanzitutto e' necessario rivedere "il ruolo dei combustibili fossili", come ha riconosciuto Sultan Al Jaber, presidente emiratino della COP28, sotto le luci dei riflettori per la sua leadership nell'industria petrolifera mondiale.
I risultati della prima giornata hanno visibilmente rafforzato la fiducia dell'emiratino, convinto di poter realizzare cio' che nessun evento 'Cop' ha mai fatto prima. Dopo tre giorni di tempesta mediatica per le accuse di conflitto di interessi, giovedi' sera era di nuovo sorridente e ha esortato le delegazioni dei Paesi ad "adottare una mentalita' diversa, a considerare che il compromesso e' essenziale" in questo tipo di discussioni.  
 

Cambiamenti climatici: più di 2 milioni di persone costrette a lasciare le loro case a causa di piogge e inondazioni

Più di due milioni di persone nel Corno d'Africa sono state costrette a lasciare le loro case a causa delle piogge torrenziali e delle inondazioni.Lo si evince da un conteggio dell'Afp compilato oggi in base ai dati dei governi e delle Nazioni Unite. Quasi 300 persone hanno perso la vita in Somalia, Kenya ed Etiopia mentre la regione è alle prese con il suo ultimo devastante disastro climatico. Le forti piogge, legate all'andamento meteorologico di El Nino,hanno colpito l'area, mentre la regione sta uscendo dalla peggiore siccità degli ultimi 40 anni che ha portato milioni di persone alla fame. "È una situazione terribile", ha denunciato l'organizzazione benefica Action Against Hunger, alla vigilia dell'inizio del vertice sul clima Cop28 a Dubai. "Le regioni che stanno lottando per riprendersi dagli impatti economici e ambientali di una prolungata siccità sono ora doppiamente gravate dalle inondazioni", si legge in una nota.Il Corno d'Africa è una delle regioni più vulnerabili ai cambiamenti climatici, anche se il contributo del continente alle emissioni globali di carbonio è una piccola frazione del totale. Gli eventi meteorologici estremi si stanno verificando con crescente frequenza e intensità. L'ultimo disastro ha esacerbato una profonda crisi umanitaria in Somalia, uno dei Paesi più poveri del pianeta che negli ultimi quindici anni ha combattuto anche una violenta insurrezione islamica.

impianto gas Pixabay
impianto gas

Antonio Guterres: "Stiamo vivendo il collasso climatico in tempo reale"

Fondo "Perdite e danni" ai Paesi vulnerabili, ora puntare all'eliminazione dei combustibili. Sultan al-Jaber: "Decisione storica"

Con la creazione del Fondo “Perdite e Danni”, si attua il principale risultato della Cop27 in Egitto dello scorso anno, quando il Fondo era stato approvato in linea di principio ma i contorni, oggetto di dibattito, non erano ancora stati definiti.

In conferenza stampa, è stato spiegato che ora l'attenzione “deve concentrarsi nell'affrontare la causa principale della crisi climatica: un piano per eliminare gradualmente i combustibili fossili in modo giusto e rapido”. Harjeet Singh, a capo della Global Political Strategy di Can International, ha commentato che “con una mossa lodevole, l'ospite della conferenza sul clima Cop28”, cioè gli Emirati Arabi Uniti, “ha promesso 100 milioni di dollari al Loss and Damage Fund, seguito da diverse nazioni ricche che hanno annunciato il loro sostegno finanziario. Sebbene questi fondi siano preziosi per avviare le attività del Fondo, è importante riconoscere che i costi della ricostruzione dagli effetti devastanti dei disastri climatici ammontano a centinaia di miliardi di dollari all'anno. I paesi ricchi, data la loro responsabilità storica molto più elevata, devono fare di più su una scala commisurata al loro impatto sulle emissioni di riscaldamento del pianeta”.

“Mi congratulo con le parti per questa decisione storica, un segnale positivo per il mondo e per il nostro lavoro”, ha commentato Sultan al-Jaber, presidente della Cop28.

Il video: Giorgia Meloni arriva a Dubai per partecipare alla Cop28

Slow Food: "Strategie sul cibo assenti dal 70% dei Piani climatici"

“Le strategie incentrate sull'alimentazione sono attualmente assenti da oltre il 70% dei piani climatici dei Paesi, ma tali piani sono uno strumento cruciale per abbandonare i metodi industriali di produzione alimentare a favore di metodi di coltivazione più sostenibili, ovvero l'agroecologia. Questo non solo proteggerebbe il pianeta ma aiuterebbe anche ad affrontare le radici della fame, a creare posti di lavoro, a migliorare la salute e a proteggere la biodiversità, in definitiva a costruire una prospettiva futura di pace e bellezza”. Lo afferma Barbara Nappini, presidente di Slow Food Italia nella giornata inaugurale della Cop28.

Amref-Ipsos: per il 90% degli italiani, l'emergenza climatica è una minaccia grave

Il 90% degli italiani ritiene che il cambiamento climatico rappresenti una grave minaccia per il mondo intero, soprattutto per la salute globale degli individui. Questo uno dei dati emersi dalla ricerca realizzata da Ipsos per Amref Italia per indagare sulla percezione degli italiani rispetto al cambiamento climatico e al suo impatto sulla salute in Africa e nel mondo. La terza edizione dell'indagine “Africa e salute: l'opinione degli italiani” è stata condotta in vista del primo Health Day all'interno di Cop28, che vedrà la partecipazione dei ministri della Salute di tutto il mondo per parlare del tema della salute globale, in relazione ai cambiamenti climatici, e a cui Amref sarà presente come portavoce delle istanze del continente africano.