La guerra in Ucraina, giorno 687

La Casa Bianca annuncia la fine dei fondi per Kiev. Pentagono: persa traccia di 1 miliardo in aiuti

Zelensky in Estonia e Lettonia, sollecita le munizioni Ue. La Procura di Kiev conferma l'uso di missili nordcoreani da parte russa. Missili su un albergo a Kharkiv, feriti
La Casa Bianca annuncia la fine dei fondi per Kiev. Pentagono: persa traccia di 1 miliardo in aiuti
SERGEY BOBOK / AFP
Kharkiv, hotel colpito da un attacco missilistico

Zelensky: Russia preparerà offensiva per la rielezione di Putin

La leadership militare russa cercherà di ottenere un certo successo nella guerra contro l'Ucraina prima della "rielezione" di Vladimir Putin. Pertanto, entro marzo, molto probabilmente gli occupanti cercheranno di avanzare. Lo ha affermato il presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky in un briefing con i media in Lettonia, secondo quanto riportato da Rbc Ucraina.
"Considerando che c'è una persona che si sta preparando per le elezioni, è più o meno chiaro che vogliono alcune piccole vittorie tattiche", ha detto il leader ucraino, secondo cui si possono prevedere azioni delle forze russe al fronte nelle prossime settimane e mesi. Il presidente ha aggiunto che la situazione al fronte è "molto difficile, perché non abbiamo abbastanza armi".

 

Pentagono: persa traccia di 1 miliardo di dollari di aiuti a Kiev

Le carenze nel monitoraggio da parte dei funzionari statunitensi hanno fanno sì che gli Usa non sono in grado di monitorare più di 1 miliardo di dollari in armi ed equipaggiamenti militari forniti all'Ucraina. E' quanto afferma un'audit del Pentagono pubblicata oggi. Secondo il rapporto dell’Ufficio dell’ispettore generale del dipartimento della Difesa, il 59% degli 1,7 miliardi di dollari in equipaggiamenti militari che gli Stati Uniti hanno fornito all’Ucraina e che erano destinati ad essere protetti da abusi o furti sono rimasti “scoperti”.
Mentre i funzionari dell’Amministrazione Biden hanno sottolineato che non ci sono prove che le armi siano state rubate, l’audit mette in discussione due anni di rassicurazioni da parte della Casa Bianca, secondo la quale un monitoraggio rigoroso avrebbe impedito che gli aiuti militari statunitensi forniti all’Ucraina venissero utilizzati in modo improprio.
I risultati dell'indagine renderanno probabilmente ancora più complicato il compito del presidente Joe Biden, che sta già lottando per ottenere l’approvazione del Congresso per ulteriori aiuti militari e finanziari alle forze ucraine, impegnate nella guerra contro la Russia. L'opposizione repubblicana alla Camera ha bloccato da mesi la richiesta di Biden al Congresso di 105 miliardi di dollari in più per Ucraina, Israele e altri obiettivi di sicurezza nazionale.

 

Ucraina e Lettonia firmano un accordo di cooperazione

Il ministro degli Esteri della Lettonia, Krisjanis Karins, e il suo omologo ucraino, Dmytro Kuleba, hanno sottoscritto un accordo bilaterale di cooperazione tecnica e finanziaria, mirante a facilitare la fornitura di assistenza per il ripristino delle infrastrutture civili dell'Ucraina e implementare le modalità di assistenza alla popolazione del paese.
Nello specifico, l'accordo prevede che le merci e i servizi importati nell'ambito dei progetti di assistenza tecnica e finanziaria siano esenti da dazi e speciali misure di supporto ai tecnici lettoni durante il loro soggiorno in Ucraina.

 

 

Casa Bianca: “Fondi finiti, stop ad aiuti all'Ucraina”

L'assistenza americana all'Ucraina nella sua guerra contro la Russia "si è interrotta": lo ha confermato il portavoce del consiglio per la sicurezza nazionale John Kirby dopo l'esaurimento dei fondi stanziati dal Congresso, mentre a Washington continuano i negoziati tra dem e repubblicani su un nuovo pacchetto di aiuti, che potrebbe essere legato a nuove misure di sicurezza al confine col Messico contro la crisi migratoria. 

 

Arrestato in Russia attivista pro guerra ma contro Putin

Sergei Udaltsov, un attivista russo favorevole alla guerra in Ucraina ma critico su Vladimir Putin,  è stato arrestato oggi per presunti reati di terrorismo. Lo ha detto il suo avvocato all'agenzia russa Tass. Udaltsov è il leader del Fronte di sinistra, un gruppo di partiti politici che si oppongono a Putin e sono affiliati al Partito Comunista. È stato tra i protagonisti delle grandi proteste in Russia del 2011-2012, le più partecipate nel Paese dal crollo dell'Urss, e per un breve periodo è stato alleato di Alexei Navalny. Rispetto ad altri attivisti dell'opposizione russa arrestati o condannati dopo l'inizio della guerra in Ucraina, Udaltsov è favorevole al conflitto e all'annessione della Crimea, pur restando critico nei confronti di Putin. Questa mattina Udaltsov ha scritto sui social che la polizia stava bussando alla sua porta per perquisire la sua casa.

L'avvocata di Udaltsov, Violetta Volkova, ha detto alla Tass che durante la perquisizione sono stati confiscati dispositivi elettronici e che nei confronti di Udaltsov è stato aperto un procedimento penale di "giustificazione del terrorismo". L'attivista è stato quindi portato via per essere interrogato e si trova in custodia cautelare. Volkova ha spiegato che domani Udaltsov non dovrebbe comparire in tribunale, aggiungendo che in caso di condanna rischia sino a sette anni di carcere. A dicembre, un tribunale di Mosca ha condannato Udaltsov a 40 ore di lavoro obbligatorio per aver violato le procedure relative all'organizzazione di una manifestazione dopo essere stato arrestato sulla Piazza Rossa, dove aveva tentato di sventolare una bandiera con l'immagine del dittatore sovietico Josef Stalin.
 

 

Zelensky: una tregua farebbe il gioco della Russia

Durante la sua visita in Estonia il presidente ucraino, Volodym Zelensky, ha escluso la possibilità di un cessate il fuoco in quanto, ha sostenuto, le forze russe potrebbero approfittarne per riarmarsi e riorganizzarsi prima di una nuova offensiva. "Una tregua sul campo di battaglia ucraino non significherà una pausa nella guerra", ha detto Zelensky. "Una pausa farebbe il gioco della Russia" che "potrebbe schiacciarci dopo", ha aggiunto. Zelensky ha osservato che Mosca starebbe acquistando proiettili di artiglieria e missili dalla Corea del Nord e droni dall'Iran. Quella di Tallinn è una delle tappe della visita di due giorni di Zelensky nei Paesi baltici, strenui sostenitori di Kiev nella guerra contro la Russia. Il presidente ucraino sta esercitando pressioni sugli alleati affinché forniscano maggiore sostegno al suo Paese, dopo aver già ricevuto miliardi di euro in aiuti militari dagli alleati occidentali.

 

Mosca: distrutte 3 roccaforti truppe Kiev a Bakhmut

Tre roccaforti delle truppe ucraine sono state distrutte dal fuoco dell'artiglieria russa nei pressi di Kleshcheyevka, un sobborgo di Bakhmut. Lo ha dichiarato all'agenzia Tass il consigliere del capo della Repubblica Popolare di Donetsk, Yan Gagin. "A nord e a sud di Kleshcheyevka, la nostra artiglieria ha distrutto tre roccaforti ucraine in un giorno e mezzo", ha detto Gagin. Il consigliere ha precisato che sono stati distrutti anche due veicoli corazzati delle truppe ucraine, oltre al personale che vi era a bordo.

 

Zelensky: meritiamo di essere invitati a prossimo summit Nato

L'Ucraina merita di essere invitata al prossimo vertice Nato a Washington. Lo ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, durante una conferenza stampa congiunta a Tallin con l'omologo estone, Alar Karis. Lo riporta Interfax Ucraina. "Sono sicuro che l'Ucraina se lo meriti più di chiunque altro - ha affermato Zelensky -. In primo luogo, l'Ucraina ha un esercito forte che rafforzerà sicuramente i Paesi della Nato dell'Europa orientale. Un esercito con esperienza militare: non in teoria, ma in pratica. Un esercito che ha utilizzato le armi della Nato in tempo di guerra sul campo di battaglia, non solo nell'addestramento militare".

 

Medvedev: 500.000 si sono arruolati nelle forze armate nel 2023

Circa mezzo milione di uomini, di cui 420.000 che hanno deciso di arruolarsi sotto contratto e 80.000 volontari, sono stati aggiunti alle forze armate russe nel corso del 2023. Lo ha detto l'ex presidente e attuale vice capo del consiglio di sicurezza nazionale, Dmitry Medvedev aggiungendo che gli obiettivi del Cremlino per l'incremento degli effettivi nelle forze armate "sono stati raggiunti pienamente ed entro il tempo stabilito".
 

Zelensky a Riga incontra Presidente Rinkevics

Il Presidente ucraino Volodymyr Zelenskyj ha incontrato a Riga il Presidente lettone Edgars Rinkevics.
I rappresentanti dei due Paesi - scrive l'agenzia ucraina Ukrinform - discuteranno della cooperazione bilaterale tra Ucraina e Lettonia, del sostegno ulteriore all'Ucraina nella lotta contro l'aggressione russa e delle questioni relative all'integrazione euro-atlantica dell'Ucraina.
Tra ieri ed oggi Zelensky ha visitato tutti i tre Paesi baltici.

 

Fonti Ue: nessun veto annuale a Budapest sugli aiuti a Kiev

"L'ipotesi di dare all'Ungheria un veto annuale sugli aiuti finanziari all'Ucraina non è un'opzione". Lo fa sapere un alto funzionario europeo commentando le trattative in corso in vista del Consiglio Europeo extra del 1 febbraio. L'obiettivo, al momento, è sempre quello di trovare un accordo a 27 sulla revisione del bilancio europeo accettabile anche per Budapest (si tratta di fornire 50 miliardi di euro nell'arco di 4 anni).
"Non abbiamo ancora chiesto ai leader d'impegnarsi in prima persona per convincere Viktor Orban", spiega la fonte. Al momento "è in corso un dialogo" al livello di sherpa, con Budapest da una parte e il Consiglio dall'altra. "Prima vediamo se si può trovare una soluzione e se questa soluzione poi è accettabile per gli altri", precisa di nuovo la fonte. "Ma non posso escludere che fra due giorni riceviamo una lettera da Orban", così come è successo prima del Consiglio Europeo di dicembre.

 

Zelensky: “Guerra potrebbe finire quest'anno, dipenderà da entità del sostegno europeo”

"La guerra potrebbe finire quest'anno, ma questo dipenderà da molti fattori, tra cui l'entità del sostegno che otteremo dagli stati dell'Unione europea". Lo ha affermato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, nel corso della conferenza stampa, seguita al bilaterale, tenutosi oggi pomeriggio a Riga, con il suo omologo lettone, Edgars Rinkevics.
"Non fornendo ora all'Ucraina tutto il supporto necessario, a rimetterci sarà l'Europa intera. La vittoria dell'Ucraina è la sola opzione sul tavolo", gli ha fatto eco il presidente lettone, ribadendo che il suo Paese continuerà ad assistere militarmente l'Ucraina fornendo armameni di vario tipo, tra cui elicotteri, obici, proiettili da 155 mm e droni. 

 

Procura di Kiev conferma uso missili nordcoreani da parte russa

Il procuratore generale ucraino, Andri Kostin, ha confermato l'uso da parte delle Forze armate russe di missili nordcoreani in territorio ucraino, come rivelato nei giorni scorsi dall'intelligence americana. "Per quanto riguarda la Corea del Nord, abbiamo ricevuto le prime prove dell'uso di missili di fabbricazione russa da parte dell'esercito russo", ha detto Kostin alla radio ucraina Suspilne, precisando che il missile sparato dalla Russia il 2 gennaio su Kharkiv proveniva da Pyongyang.

Forze ucraine: la Russia si prepara ad attaccare Chasiv Yar, nel Donbass

Le forze russe starebbero preparando un'offensiva su Chasiv Yar, centro abitato del Donbass poco a est di Bakhmut, secondo il comandante in capo delle forze di terra delle forze armate ucraine Oleksandr Syrskyi: "Il nemico sta cercando di creare condizioni favorevoli per un'offensiva su Chasiv Yar e ripristinare la posizione perduta nelle aree della cascata di laghi a est di Klishchiivka e Kurdiumovka, per le quali sono coinvolte unità di truppe aviotrasportate e unità di fucilieri motorizzati della Flotta del Nord", ha scritto su Telegram.

Pentagono: mal tracciati aiuti militari all'Ucraina per un miliardo

Più di 1 miliardo di dollari di missili a spalla, droni kamikaze e dispositivi per la visione notturna che gli Stati Uniti hanno inviato in Ucraina non sono stati adeguatamente tracciati dai funzionari americani. Lo rivela un nuovo rapporto del Pentagono diffuso dal New York Times. Il dossier solleva preoccupazioni che tali armi potrebbero essere state rubate o contrabbandate, in un momento delicato in cui il Congresso sta discutendo se inviare maggiori aiuti militari a Kiev (finora ha incontrato l'opposizione dei repubblicani). Il rapporto dell'ispettore generale del dipartimento della Difesa non offre alcuna prova che le armi siano state utilizzate in modo improprio dopo essere state spedite a un hub logistico militare statunitense in Polonia o inviate sui campi di battaglia dell'Ucraina. Tuttavia, ha scoperto che i funzionari della Difesa e i diplomatici americani a Washington e in Europa non sono riusciti a rendere conto in modo rapido o completo di quasi 40.000 armi che per legge avrebbero dovuto essere attentamente monitorate perché la loro tecnologia sensibile e le dimensioni relativamente piccole le rendevano molto interessanti per i contrabbandieri di armi.

Zelensky in Lettonia, incontra il presidente Rinkevics

Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, è a Riga per incontrare le autorità della Lettonia, incluso il suo omologo Edgars Rinkevics. In precedenza Zelensky aveva incontrato i leader estoni a Tallinn. 

Edgars Rinkevics e Volodymyr Zelensky AP Photo/Roman Koksarov)
Edgars Rinkevics e Volodymyr Zelensky

Russia, un centro abitato nella regione di Belgorod senza elettricità dopo un attacco ucraino

A causa di un attacco di droni ucraini, un centro abitato nella regione di Belgorod è rimasto senza elettricità. Secondo il governatore Vyacheslav Gladkov, il drone ha sganciato munizioni a frammentazione su una struttura infrastrutturale nel villaggio di Tyshanka. Cinquanta famiglie sono rimaste senza elettricità, nessuno dei residenti locali è rimasto ferito.

L'Ungheria reclama i fondi europei "indipendentemente dall'Ucraina"

"L'Ungheria ha diritto ai suoi fondi Ue, indipendentemente dall'Ucraina". Così il ministro degli Esteri ungherese, Péter Szijjártó, citato in un tweet Zoltan Kovacs, portavoce del premier magiaro, Viktor Orban. "Il ministro ha esortato a evitare un clima da bazar", spiega Kovacs, chiarendo che quella dei fondi europei congelati "non è una questione di negoziazione e che non dovrebbe essere mescolata con temi non collegati". "La nostra richiesta rimane chiara: dateci i fondi dell'Ue", ha proseguito Szijjártó, secondo cui i fondi dell'Ue, "risultato del lavoro europeo, compreso quello ungherese, dovrebbero essere distribuiti secondo la legge". Il ministro ha inoltre nuovamente criticato "le motivazioni politiche dietro il continuo blocco di porzioni significative dei fondi ungheresi". Szijjártó ha infine annunciato un "possibile incontro tra i ministri degli Esteri ungherese e ucraino a Uzhhorod", capoluogo della Transcarpazia, regione ucraina dove vive una minoranza ungherese, il 29 gennaio per "fare il punto sulla cooperazione bilaterale". Il ministro ha anche espresso la "volontà di negoziare con Andriy Yermak", capo di gabinetto del presidente ucraino Zelensky, in attesa di una proposta di data per l'incontro. 

Domenica a Davos un nuovo vertice per la formula di pace ucraina

 L'Ucraina e la Svizzera ospiteranno circa 120 consiglieri per la sicurezza nazionale domenica nella località turistica svizzera di Davos, ha dichiarato il Dipartimento degli Affari Esteri della Svizzera, l'ultimo di una serie di incontri per raccogliere il sostegno al piano di pace dell'Ucraina. L'incontro, che si svolge in vista del Forum economico mondiale che inizierà il giorno successivo, è il quarto di questo tipo e il più grande finora, dopo i precedenti incontri a Copenaghen, Gedda e più recentemente a Malta in ottobre. I leader speravano che l'incontro di Malta avrebbe portato alla definizione di una data per un vertice di pace globale per costruire una coalizione di sostegno al piano di pace in 10 punti dell'Ucraina, redatto dal Presidente Volodymyr Zelensky nel dicembre 2022. Tuttavia, i co-presidenti si sono limitati a una dichiarazione congiunta che fa riferimento all'impegno dei partecipanti per una pace giusta e duratura. A novembre, un alto funzionario di Kiev aveva detto all'agenzia Reuters che un vertice per iniziare ad attuare il piano "potrebbe" svolgersi nel febbraio 2024, poiché l'Ucraina teme che la guerra a Gaza renda più difficile ottenere il sostegno diplomatico per il suo progetto di pace. Il piano di Zelensky prevede il ripristino dell'integrità territoriale dell'Ucraina, il ritiro delle truppe russe, la protezione delle forniture alimentari ed energetiche, la sicurezza nucleare e il rilascio di tutti i prigionieri. I colloqui sulla formula di pace non coinvolgono la Russia, che ha lanciato la sua invasione su larga scala dell'Ucraina nel febbraio 2022 e ha occupato quasi un quinto del paese. La Russia ha rifiutato la "formula" di pace, affermando che sarebbe impossibile da attuare.

Volodymyr Zelensky: esito della guerra importante "per tutte le nazioni che vogliono la libertà"

"In questa battaglia si decide quale sarà l'atteggiamento globale nei confronti della libertà: sia ora, sia dopo di noi, e dopo i nostri figli e nipoti". Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel discorso del alla plenaria straordinaria del Riigikogu, il parlamento unicamerale dell'Estonia. "La libertà deve essere in grado di vincere nei confronti dalla tirannia" ha continuato. "Ed è per questo che questa guerra, iniziata dalla Russia contro di noi, contro l'Ucraina, è importante non solo per noi e non solo per il nostro continente, ma anche per tutte le nazioni che apprezzano la loro libertà o sognano di diventare libere. La tirannia deve perdere. La tirannia deve essere il perdente. Sempre. Sempre".

Il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy, al centro, con il presidente estone Alar Karis, al centro a destra, e il primo ministro estone Kaja Kallas, al centro a sinistra, posano per una foto di gruppo con i parlamentari dopo aver tenuto un discorso al Riigikogu, o parlamento estone, a Tallinn, Estonia, giovedì 11 gennaio 2024 AP Photo
Il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy, al centro, con il presidente estone Alar Karis, al centro a destra, e il primo ministro estone Kaja Kallas, al centro a sinistra, posano per una foto di gruppo con i parlamentari dopo aver tenuto un discorso al Riigikogu, o parlamento estone, a Tallinn, Estonia, giovedì 11 gennaio 2024

Dmitry Medvedev minaccia una risposta nucleare se l'Ucraina colpirà la Russia con missili occidentali

Se Kiev userà missili a lunga gittata forniti dall'Occidente contro postazioni di lancio in Russia, Mosca potrebbe rispondere con armi nucleari. Lo scrive l'ex presidente Dmitry Medvedev sul suo canale Telegram. La messa in atto di un piano del genere da parte di Kiev potrebbe essere considerata una "aggressione contro la Federazione russa con armi convenzionali che metta a rischio la stessa esistenza dello Stato", e quindi potrebbe far scattare una rappresaglia nucleare, ha affermato Medvedev. "Tutti gli eredi di Hitler, Mussolini, Pétain e gli altri che oggi in Europa sostengono i nazisti a Kiev, devono ricordarlo", conclude.

Volodymyr Zelensky sollecita le munizioni promosse della Ue. La premier estone Kaja Kallas: "Lo 0,25% del nostro Pil all'Ucraina, partner seguano l'esempio"

 "I leader europei garantiscano il milione di munizioni promesse l'anno scorso". Lo ha affermato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, nel corso della conferenza stampa seguita al bilaterale, tenutosi stamane a Tallin, con la sua omologa estone, Kaja Kallas. Zelensky ha, a tal proposito, invitato i leader occidentali a non limitarsi a dichiarazioni retoriche, ma ad aiutare militarmente l'Ucraina con decisioni concrete. Il presidente ucraino ha, inoltre, ribadito che il suo paese necessita di ulteriori concrete garanzie sulla futura adesione dell'Ucraina alle strutture della Nato e dell'Ue, ritenute le uniche garanzie di sicurezza a lungo termine per il paese. “Ci sono cittadini che sono andati all'estero in violazione delle regole dello stato ucraino. Questi uomini, se hanno l'età per la mobilitazione, dovrebbero essere in Ucraina e aiutare l'Ucraina. Si tratta di una questione etica e morale”, ha poi detto Zelensky, "chi rimane in Ucraina continua ad aiutare il paese anche non andando a combattere in prima linea", ha continuato Zelensky, "se vogliamo salvare l'Ucraina e l'Europa, ciascuno si deve porre una domanda sull'entità del proprio contributo all'Ucraina. Ci sono cittadini che sono sul campo di battaglia e cittadini che lavorano e pagano le tasse per sostenere i militari in modo che possa proteggere l'Ucraina". 

La Premier estone Kallas ha ribadito l'invito ai partner europei e della Nato a seguire l'esempio dell'Estonia, che tra il 2024 e il 2027 assegnerà all'Ucraina lo 0,25% del Pil. Kallas ha ricordato che l'Estonia ha deciso il sostegno a lungo termine all'Ucraina, in particolare, lo 0,25% del PIL del paese nei prossimi quattro anni andrà all'Ucraina come aiuto militare: "Speriamo che questo sia un esempio da seguire per gli altri, perché, come ha detto lo storico Timothy Snyder, sangue, sudore e lacrime sono ciò che è l'Ucraina. E oggi ci viene richiesto di avere una chiara comprensione di questo e l'autodeterminazione, nonché una ridistribuzione competente delle risorse al fine di fornirle all'Ucraina in modo che possa provvedere adeguatamente a se stessa", ha detto Kallas.

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky la prima ministra Estone Kaja Kallas AP Photo
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky la prima ministra Estone Kaja Kallas

Il sindacato dei giornalisti ucraini: l'attacco all'hotel un'intimidazione degli operatori dei media

Sergiy Tomilenko, presidente del sindacato nazionale dei giornalisti ucraini, ha dichiarato oggi: “La scorsa notte, la Russia ha sparato missili contro l'hotel di Kharkiv dove alloggiavano dei giornalisti. Questa è l'intimidazione degli operatori dei media per limitare la copertura della guerra nei media internazionali. No ai crimini di guerra della Russia contro i giornalisti”.

Autorità locali: attacco russo nel Donetsk, un morto vicino a Bakhmut

Almeno una persona è morta la notte scorsa in un massiccio attacco russo nella regione di Donetsk, nell'Ucraina orientale: lo ha reso noto su Facebook il capo dell'amministrazione militare regionale, Vadym Filashkin, come riporta Ukrinform. "Ad Avdiivka, la notte scorsa ci sono stati bombardamenti isolati e massicci bombardamenti di artiglieria al mattino", ha scritto Filashkin spiegando che "Krasnohorivka, Novomykhailivka e Heorhiivka sono finite sotto il fuoco nemico nella comunità di Marinka" e nel comune di Kurakhove "è stata colpita una zona industriale". Filashkin ha aggiunto che un liceo è stato danneggiato nella notte a Myrhorod, mentre la vittima si trovava a Zalizne, un villaggio vicino alla città di Toretsk. 

Vladimir Putin: la Russia è la prima economia in Europa

 La Russia è "pressata e strangolata da tutte le parti", ma superando la Germania, è diventata la prima economia in Europa "in termini di parità di potere d'acquisto" e la quinta nel mondo. Il presidente russo Vladimir Putin è arrivato a Khabarovsk, nell'Estremo Oriente, e ha affrontato temi economici, con un approccio chiaramente da campagna elettorale verso le presidenziali del 17 marzo. "Abbiamo superato l'intera Europa, ma pro capite dobbiamo ancora provarci. Pertanto c'è qualcosa su cui lavorare", ha osservato il capo dello Stato, al potere da 24 anni e che si candida per un altro mandato. Parlando con gli imprenditori, il presidente russo ha promesso che la crescita del PIL russo alla fine dell'anno sarà superiore al 4%. Il capo dello Stato russo ha poi affermato che l'aumento dei tassi da parte della Banca Centrale è temporaneo, "quando l'inflazione sarà contenuta, cambierà".

La Finlandia estende fino all'11 febbraio le restrizioni al confine con la Russia

Le autorità finlandesi hanno esteso le restrizioni al confine con la Federazione Russa fino all'11 febbraio. Il governo di Helsinki continua così la chiusura completa del traffico passeggeri al confine orientale sino al'11 febbraio. Lo ha detto l'esecutivo in una conferenza stampa trasmessa in streaming. Da metà dicembre tutte le stazioni di frontiera lungo il confine orientale - che è anche un confine Nato di oltre 1300 km con la Russia - sono chiuse al traffico passeggeri. La Finlandia ha già chiuso i primi valichi di frontiera il 17 novembre in risposta al fatto che le autorità russe spingevano deliberatamente i richiedenti asilo in Finlandia. Poiché la Russia continuava a dirottare cittadini di paesi terzi verso nord, alla fine di novembre tutti i valichi di frontiera sono stati chiusi. Le stazioni di confine di Vaalimaa e Niirala sono state aperte il 14 dicembre, ma a causa del perdurare di disturbi del traffico sul confine orientale, la chiusura completa ha dovuto essere ripristinata il giorno successivo. Il Ministero dell'Interno in un comunicato stampa afferma che, secondo le informazioni fornite dalle autorità, ci sono ancora immigrati nella zona vicina che aspettano l'apertura della frontiera orientale. Yle ha riferito ieri che quattro persone hanno attraversato il confine senza permesso a Parikkala .

Ue: aiuti alla Romania per i porti vicini all'Ucraina

La Commissione europea ha approvato, in base alle norme comunitarie sugli aiuti di Stato, un programma rumeno da 126 milioni di euro per sostenere gli investimenti nei porti che devono far fronte all'aumento dei flussi commerciali dopo la guerra della Russia contro l'Ucraina. La misura facilita i flussi commerciali da e verso l'Ucraina, in linea con gli obiettivi del piano d'azione dell'Ue "Solidarity Lanes". La Romania ha notificato alla Commissione i suoi piani per sostenere le imprese attive in alcuni porti rumeni affinché investano in strutture aggiuntive di movimentazione o stoccaggio per il trattamento delle merci deviate dalle loro normali rotte commerciali a causa della guerra della Russia contro l'Ucraina e del crollo delle rotte marittime dirette di esportazione dell'Ucraina. "Questo progetto da 126 milioni di euro consentirà alla Romania di ridurre le strozzature create dall'improvviso aumento delle merci in arrivo nei porti della costa del Danubio e del Mar Nero", ha spiegato la vice presidente della Commissione Margrethe Vestager. 

La Marina ucraina: la flotta russa del Mar Nero "è condannata senza Sebastopoli".

Il vice-ammiraglio della Marina ucraina Oleksiy Neizhpapa ha detto a Ukrainska Pravda che Novorossijsk, la base navale dove la Russia ha trasferito gran parte della flotta dopo gli attacchi ucraini a Sebastopoli, non è abbastanza grande per sostituirla completamente. "Sebastopoli è la base principale che soddisfa pienamente la manutenzione della flotta, la base di riparazione, diversi impianti di riparazione e campi di aviazione, tra cui Belbek e Kacha", ha detto, "a Novorossijsk, per esempio, non ci sono campi d'aviazione, né grandi impianti di riparazione, né depositi di armi, eccetera". Alla domanda se sia realistico aspettarsi che l'Ucraina attacchi ulteriormente Sebastopoli in modo che non possa essere utilizzata, il viceamministratore Neizhpapa ha risposto: "Questo è un lavoro che deve essere fatto. C'è un compito per il presidente, il comandante in capo delle forze armate, e noi lavoreremo".

L'Ucraina fortifica il confine settentrionale

Al confine dell'Ucraina con la Russia e la Bielorussia, l'esercito ucraino continua a costruire un sistema di ostacoli ingegneristici, ha affermato il comandante delle forze congiunte delle forze armate ucraine, il tenente generale Serhiy Naev. "Non c'è tempo per starsene con le mani in mano. Le Forze di Difesa sono proattive. Siamo impegnati ad aumentare il numero e l'efficacia dei gruppi di fuoco mobili di difesa aerea, il lavoro di controsabotaggio continua. Ma la cosa principale è che si stanno sviluppando linee difensive e si sta creando un potente sistema di barriere ingegneristiche. Tutto questo viene fatto per far sentire al sicuro i cittadini ucraini", ha detto il generale.

Fortificazioni anticarro vicino al confine russo nella regione di Chernihiv, 10 gennaio 2024 Serhiy Naiev / Telegram
Fortificazioni anticarro vicino al confine russo nella regione di Chernihiv, 10 gennaio 2024

Marina ucraina: le esportazioni di grano sono tornate al livello prebellico

L'attività del "corridoio del grano" alternativo attivato dall'ucraina ha raggiunto una capacità equivalente a quella dei normali transiti sul Mar Nero  prima dell'invasione su lara scala della Russia. 500 navi e più di 10 milioni di tonnellate di merci sono già passate attraverso di esso. Lo ha riferito RBC-Ucraina citando il rappresentante delle forze navali delle forze armate ucraine Dmitry Pletenchuk in onda alla tv ucraina.

Il presidente estone Alar Karis ha annunciato aiuti per 1,2 miliardi di euro all'Ucraina

Il presidente dell'Estonia, Alar Karis, ha annunciato, nel corso di una conferenza stampa a Tallinn, aiuti per 1,2 miliardi di euro a Kiev che dureranno fino al 2027. "L'Ucraina ha bisogno di armi più numerose e migliori. Le capacità dell'industria militare europea devono essere aumentate affinché l'Ucraina possa ottenere ciò di cui ha bisogno. Non domani, ma oggi. Non dovremmo avere restrizioni sulla fornitura di armi all'Ucraina", ha detto il presidente estone, citato dall'organo di stampa ucraino European Pravda. Durante la conferenza stampa insieme all'omologo ucraino Volodymyr Zelensky, Karis ha anche affermato di avere un piano per la ricostruzione dell'Ucraina e di ritenere che i beni russi congelati dovrebbero essere utilizzati a questo scopo. "La Russia non vuole solo conquistare l'Ucraina. Ha sfidato l'intero mondo democratico", ha concluso. Su X, il presidente ucraino ha ringraziato l'Estonia per "il suo incrollabile sostegno".

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky (a sinistra) e il presidente estone Alar Karis si incontrano in conferenza stampa a Tallinn, in Estonia, l'11 gennaio 2024. RAIGO PAJULA / AFP
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky (a sinistra) e il presidente estone Alar Karis si incontrano in conferenza stampa a Tallinn, in Estonia, l'11 gennaio 2024.

Dmitry Peskov: gli Stati Uniti fanno pressione sull'Europa sui sequestri "illegali" di beni russi

 Il Cremlino ha accusato giovedì gli Stati Uniti di cercare di fare pressioni sui Paesi europei per sostenere quella che, a suo dire, è un'idea illegale di sequestrare i beni russi congelati per contribuire a finanziare la ricostruzione dell'Ucraina, ha riferito l'agenzia di stampa statale Ria Novosti. Il portavoce Dmitry Peskov ha così replicato  a un rapporto dei media statunitensi che suggeriva che l'amministrazione Biden avesse appoggiato in linea di principio la proposta di legge per facilitare tali sequestri. Peskov ha sottolineato che Mosca non era stata informata dello sviluppo e che che questo sembrerebbe un tentativo provocatorio di fare pressione sui paesi europei, dove, a suo dire, si trovano i principali beni russi congelati all'estero della Russia, affinché sottoscrivessero il sequestro dei beni.

L'aeronautica ucriana: "Non abbiamo risorse per abbattere tutti gli S-300 di Mosca"

L'Ucraina "non ha mezzi sufficienti" per abbattere tutti i missili S-300 accumulati dall'esercito russo. Lo ha detto alla televisione ucraina il portavoce dell'aeronautica ucraina Yuriy Ihnat. Ihnat stava rispondendo alla domanda di un giornalista su come proteggere Kharkiv di fronte ai crescenti attacchi di missili balistici. "È chiaro che non abbiamo risorse sufficienti per abbattere le migliaia di missili S-300 che la Russia ha attualmente nei suoi magazzini. Pertanto, il metodo migliore è distruggere i lanciatori nell'area da cui vengono lanciati questi missili. Abbiamo bisogno di armi potenti e ad alta precisione per ridurre il numero di queste batterie che la Russia ha posizionato lungo la linea del fronte", ha affermato Ihnat.

Vladimir Putin: cruciale essere un passo avanti al nemico con i droni

 I droni sono utilizzati in guerra per "molti compiti" e quindi in questo settore "è molto importante essere avanti rispetto al nemico, un passo davanti": lo ha dichiarato il presidente russo Vladimir Putin in un incontro con degli imprenditori nell'estremo oriente russo nel pieno dell'invasione dell'Ucraina da parte delle truppe del Cremlino. Lo riporta la Tass

Vladimir Putin in un incontro con degli imprenditori nell'estremo oriente russo Getty Images
Vladimir Putin in un incontro con degli imprenditori nell'estremo oriente russo

I paesi baltici condannano Iran e Corea Nord per l'aiuto fornito alla Russia

 "Lituania, Lettonia ed Estonia condanano l'Iran e la Corea del Nord per le loro forniture di armi e munizioni alla Russia nell'ambito della guerra in Ucraina. Alla luce delle recenti notizie sull'acquisto e l'uso da parte della Russia di missili balistici a corto raggio dall'Iran e dalla Corea del Nord, ribadiamo ancora una volta la nostra richiesta di un'indagine delle Nazioni unite su tali trasferimenti di armi". Lo ha affermato il rappresentante permanente dell'Estonia presso le Nazioni unite, intervenendo a nome degli Stati baltici alla seduta di ieri del Consiglio di sicurezza dell'Onu. "Il recente atroce e calcolato assalto alle infrastrutture civili e critiche dell'Ucraina - ha continuato il diplomatico - rivela uno scioccante disprezzo per la vita umana e i principi della convivenza. L'entità della distruzione e della perdita di vite innocenti causate dalle azioni della Russia è riprovevole e richiede una risposta immediata e forte da parte della comunità globale". 

Zelensky: “Nessuna tregua, andrebbe a vantaggio della Russia”

“Un cessate il fuoco nella guerra russo-ucraina non porterebbe al dialogo politico e andrebbe solo a beneficio della Russia”, ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky durante la visita in Estonia. La tregua dei combattimenti andrebbe a vantaggio di Mosca perché consentirebbe di aumentare la fornitura di munizioni per le forze russe e di recuperare il deficit attuale. La Russia sta negoziando l'acquisto di missili dall'Iran e ha ricevuto più di un milione di munizioni dalla Corea del Nord, ha aggiunto il capo di stato ucraino.

Estonia: “L'Ucraina riceva tutte le armi necessarie”

“Non possiamo permetterci di mettere alcun limite al tipo di armi fornite all'Ucraina per raggiungere i suoi obiettivi militari e annullare le capacità di distruzione della Russia”, ha detto il presidente dell'Estonia, Alar Karis, nel corso della conferenza stampa seguita al bilaterale, tenutosi stamane a Tallinn, con il suo omologo ucraino, Volodymyr Zelensky. “L'Ucraina - ha aggiunto Karis - sta difendendo il mondo libero e democratico, ma le sue speranze di vittoria dipendono dal supporto Occidentale. Questa guerra dimostrerà il grado di coesione dell'occidente”. Il politico estone ha invitato, dunque, i Paesi europei a impegnarsi per una più efficace difesa comune e ad aumentare sensibilmente la produzione militare in modo da poter sostenere gli ucraini.

Kiev: “Dall'inizio del conflitto morti 367.620 soldati russi”

La Russia ha perso 367.620 soldati in Ucraina dall'inizio della guerra, il 24 febbraio dello scorso anno. Lo ha riferito lo Stato maggiore delle forze armate ucraine. Il numero include 830 vittime subite dalle forze russe nelle ultime 24 ore. Secondo il rapporto, la Russia avrebbe perso anche 6.050 carri armati, 11.238 veicoli corazzati da combattimento, 11.596 veicoli e serbatoi di carburante, 8.699 sistemi di artiglieria, 957 sistemi di razzi a lancio multiplo, 641 sistemi di difesa aerea, 329 aerei, 324 elicotteri, 6.834 droni, 23 imbarcazioni e un sommergibile.

Drone ucraino su Kaluga, a 200 chilometri da Mosca

Una stazione di pompaggio del gas nella città russa di Kaluga, 200 chilometri a sud-ovest di Mosca, è stata danneggiata da un drone lanciato delle forze ucraine. Lo rende noto il governatore della regione, Vladislav Shapsha. La stazione, situata nei sobborghi della città, ha subito danni ma non ci sono stati incendi né vittime, ha sottolineato Shapsha citato da Interfax. Un altro drone lanciato dalle forze di Kiev si è abbattuto sulla regione di Voronezh, confinante con l'Ucraina, e ha sfondato il tetto di un edificio non residenziale senza provocare vittime. Lo ha riferito il governatore, Alexander Gusev.

Volodymyr Zelensky è arrivato a Tallinn

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è arrivato nella capitale dell'Estonia, Tallinn. Lo riporta il ministro degli Esteri estone Margus Tsahkna. “È un grande onore accogliere a Tallinn i buoni amici e alleati Volodymyr Zelensky e Dmytro Kuleba. Diamo un messaggio forte e la conferma all'Ucraina che l'Estonia è fermamente al loro fianco e insieme vinceremo questa guerra”, ha scritto Tsahkna. 

Negli ultimi giorni colpita ripetutamente la città di Kharkiv

Nelle ultime due settimane la Russia ha intensificato gli attacchi aerei sulle città ucraine, causando decine di civili morti nei raid condotti con droni e missili. Kharkiv, a soli 30 km dal confine russo, ha subito ingenti danni a causa degli attacchi aerei russi da quando il presidente russo Vladimir Putin ha lanciato la sua invasione su vasta scala dell'Ucraina nel febbraio 2022. I russi considerano questa regione come “cuscinetto” per evitare nuovi attacchi sulla città russa di confine Belgorod.

Kharkiv, due missili russi S-300 distruggono un hotel: gli scatti fotografici della devastazione (Video)

Il sistema bancario ucraino è solido

La maggior parte delle banche ucraine dispone di capitale sufficiente e il sistema bancario nel suo complesso dispone di un elevato margine di sicurezza. Ciò è dimostrato dai risultati della valutazione della stabilità in termini di istituti bancari, pubblicati dalla Banca nazionale. L'aumento dei livelli di capitale richiesti sulla base dei risultati della valutazione di sostenibilità è stato stabilito solo per cinque banche, due delle quali a dicembre, avevano uno standard di adeguatezza superiore al livello richiesto.

Bloomberg: “A Davos gli Usa chiederanno a Zelensky un piano di guerra più chiaro”

Gli Stati Uniti vogliono che l’Ucraina definisca più chiaramente il suo piano per contrastare l’invasione russa mentre la guerra entra nel suo terzo anno e per questo solleveranno la questione con il presidente Volodymyr Zelensky a Davos la prossima settimana. Lo riporta Bloomberg, citando fonti. È probabile che il consigliere Usa per la sicurezza nazionale Jake Sullivan solleverà l'argomento con il leader ucraino a margine del World Economic Forum.

Nel 2023 sono transitate attraverso i porti del Danubio 29 milioni di tonnellate di merci. È record

Date le condizioni di sicurezza instabili nel Mar Nero, i porti del Danubio sono rimasti una delle rotte di esportazione più affidabili. Per questo motivo sono stati compiuti grandi sforzi per ottimizzare il loro funzionamento. Nel 2023 sono stati ottenuti risultati record: più di 29 milioni di tonnellate di merci sono transitate attraverso i porti del Danubio. Si tratta di un aumento di quasi 6 volte rispetto al periodo prebellico. Inoltre, il numero dei cantieri è raddoppiato: 13.045 unità rispetto alle 8.944 del 2022.

L'albergo distrutto da missili russi a Kharkiv (Video)

Bloomberg: Gli Stati Uniti chiederanno a Zelenskyj di chiarire i piani di guerra

Gli Stati Uniti vogliono che l’Ucraina migliori il suo piano per combattere l’invasione russa, poiché la guerra è ormai al suo terzo anno. I partner americani intendono discutere la questione con il presidente Volodymyr Zelenskyj la prossima settimana durante il Forum economico mondiale a Davos. Il motivo, secondo fonti di Bloomberg, sono gli attriti e i problemi sorti di recente tra Washington e Kiev. Gli Stati Uniti e l’Ucraina hanno avuto opinioni divergenti sulla strategia militare. Washington avrebbe preferito che l’Ucraina avesse concentrato la controffensiva dello scorso anno per sfondare le linee russe nell’Ucraina meridionale piuttosto che estendere le proprie risorse su un fronte più ampio. Mentre Kiev ha preferito esaurire le truppe russe e bloccarne la logistica, perché le Forze Armate ucraine non hanno copertura aerea e sarebbe stato più difficile per loro attuare una controffensiva a causa della perdita di personale. In secondo luogo, i funzionari di Washington temono che i disaccordi tra Zelenskyi e il comandante in capo delle forze armate Valery Zaluzhny stiano rallentando gli sforzi per sviluppare una nuova strategia.
 

Missili su Kharkiv. Colpito un albergo, undici i feriti

Due missili russi hanno colpito un hotel a Kharkiv, nel nord-est dell'Ucraina ferendo undici persone, tra cui una in condizioni molto gravi. Lo ha annunciato il sindaco della città Igor Terekhov. "Tra le vittime ci sono anche giornalisti turchi", ha aggiunto, senza specificarne il numero. Anche diversi altri edifici, tra cui due blocchi residenziali, e automobili sono stati danneggiati dall'attacco, ha aggiunto il sindaco. Secondo Oleg Synegoubov, capo dell'amministrazione militare regionale di Kharkiv, due missili russi S-300 hanno colpito l'hotel, situato nel quartiere Kyivskyi che ospitava 30 civili. Il ferito più grave è un uomo di 35 anni. Gli altri feriti sono tre uomini e sette donne ha proseguito. 1.00