La guerra di Gaza, giorno 152

In stallo i negoziati per il cessate il fuoco, Usa all'Onu chiedono una tregua di 6 settimane a Gaza

Hamas: "Noi flessibili, continueremo a negoziare". Israele approva la costruzione di 3500 alloggi in Cisgiordania. Oltre 30 razzi lanciati dal Libano. Oms: "Più di 8.000 pazienti devono essere evacuati da Gaza". Scontri Usa/Houthi nel Mar Rosso
In stallo i negoziati per il cessate il fuoco, Usa all'Onu chiedono una tregua di 6 settimane a Gaza
AP Photo/Mohammed Dahman
Gaza

Tajani: "Da lunedì un tavolo di coordinamento con Fao,Pam, Federazione Internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa

Su iniziativa del vice presidente del Consiglio e ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, l'Italia istituirà lunedì prossimo "Food For Gaza", un tavolo di coordinamento insieme a Fao, Programma Alimentare Mondiale (Pam) e Federazione Internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa (FICROSS). Lo ha reso noto la Farnesina."Sin dallo scoppio del conflitto, l'Italia è stata in prima linea nel garantire assistenza umanitaria a Gaza", si legge nel comunicato. "Ora dobbiamo far arrivare nella Striscia tutti gli aiuti alimentari di cui c'è bisogno. Vogliamo promuovere un'iniziativa umanitaria coordinata. L'ho chiamata 'Food for Gaza' per agevolare l'accesso degli aiuti alimentari, alleviare le sofferenze della popolazione e garantire la sicurezza alimentare nella Striscia di Gaza", ha commentato Tajani.     Il conflitto in corso ha causato un drammatico livello di insicurezza alimentare, il cui deterioramento potrebbe portare a una carestia nell'arco di due mesi con conseguenze ancora più tragiche per i civili, a partire da donne e bambini. "L'obiettivo di "Food for Gaza" è fare sistema con le organizzazioni attive sul campo per agevolare l'accesso degli aiuti. Il successo di un intervento coordinato sulla sicurezza alimentare della popolazione di Gaza potra' a sua volta facilitare le condizioni di uno sbocco politico cui l'Italia sta lavorando insieme ai partner internazionali", ha indicato il ministro

Cameron a Gantz:"Profondamente preoccupato per la prospettiva di un'offensiva israeliana su Rafah"

Il ministro degli Esteri britannico David Cameron ha avuto un incontro "difficile ma necessario" con il ministro della Guerra israeliano Benny Gantz, avvertendolo che la situazione umanitaria a Gaza non è migliorata e "questo deve cambiare". In una nota con un linguaggio insolitamente schietto considerato il gergo diplomatico, l'ex premier britannico ha detto che il suo paese è "profondamente preoccupato" per la prospettiva di un'offensiva israeliana su Rafah. "Ancora una volta ho fatto pressione su Israele perchè aumentasse il flusso di aiuti umanitari. Non stiamo vedendo miglioramenti sul campo. Questo deve cambiare", ha detto Cameron nella nota che ha diffuso attraverso i suoi social network.

il portavoce del dipartimento di Stato Usa, Matthew Miller: "Gli insediamenti continuano ad essere un ostacolo alla pace"

"Gli insediamenti continuano a essere un ostacolo alla pace. Gli insediamenti continuano a essere in contrasto con il diritto internazionale": lo ha detto oggi il portavoce del dipartimento di Stato Usa, Matthew Miller, rispondendo a una domanda della stampa sul via libera israeliano alla costruzione di 3.500 nuove unità abitanti in insediamenti in Cisgiordania."Questi insediamenti non solo danneggiano il popolo palestinese, ma indeboliscono anche la sicurezza di Israele e le prospettive di un accordo duraturo che garantirebbe una vera pace e una reale sicurezza al popolo israeliano", ha aggiunto

L' Arabia Saudita ha accusato Israele di voler ''giudaizzare'' la Cisgiordania con l'annunciata costruzione di 3.500 nuove case

L' Arabia Saudita ha accusato Israele di  voler ''giudaizzare'' la Cisgiordania con l'annunciata costruzione di  3.500 nuove case negli insediamenti. Il ministero degli Esteri di Riad descrive la mossa come un tentativo di ''giudaizzare gran parte della Cisgiordania, compresa Gerusalemme, in violazione di tutte le  risoluzioni internazionali, del diritto internazionale sui diritti  umani e della Carta delle Nazioni Unite, e contraddicendo gli sforzi  per raggiungere la pace e la stabilità nella regione''.

Secondo fonti palestinesi Hamas ha lasciato Il Cairo ed attende la risposta di Israele per la tregua

Hamas ha abbandonato il Cairo dopo una nuova giornata di intensi negoziati con il Qatar, l'Egitto e gli Usa come mediatori per raggiungere una tregua a Gaza e ora attende la risposta israeliana: lo hanno reso noto fonti palestinesi informate.

Il Segretario Generale della Croce Rossa Internazionale: "A Gaza i bambini muoiono di fame" (Video)

Il primo ministro spagnolo Pedro Sanchez:"E' più che ragionevole dubitare che Israele stia rispettando il diritto internazionale umanitario a Gaza"

''E' più che ragionevole dubitare'' che Israele stia rispettando il diritto internazionale umanitario nella  sua guerra contro Hamas nella Striscia di Gaza. Lo ha affermato il primo ministro spagnolo Pedro Sanchez. ''Credo che oltre 30mila morti  e la distruzione che sta subendo la Striscia di Gaza, dove ci vorranno decenni per ricostruire, suscitino dubbi più che ragionevoli che Israele stia rispettando il diritto umanitario internazionale'', ha  osservato Sanchez nel corso di una conferenza stampa a Brasilia con il presidente brasiliano Luiz Inazio Lula da Silva.

Il ministro Gantz incontrerà il premier Sunak a Londra. La missione in Usa e Gran Breatgna disapprovata da Netanyahu

Di ritorno in Israele dagli Usa -dove è stato ricevuto dai principali esponenti dell'amministrazione Biden, a partire dalla vicepresidente Kamala Harris - il leader centrista israeliano Benny Gantz, chefa parte del gabinetto di guerra, si accinge ad incontrare a Londra il premier Rishi Sunak. Lo ha appreso la televisionepubblica israeliana Kan. Gantz ha intrapreso questa missione malgrado l'aperto dissenso del premier Benyamin Netanyahu che ha ordinato agli ambasciatori di Israele a Washington e a Londra di non accompagnarlo negli incontri politici.

Esercito di israele individua ed elimina terrorista Hamas responsabile di aver lanciato razzi a Gaza

L'IDF e l'ISA hanno eliminato il terrorista di Hamas responsabile del lancio di razzi nel centro di Gaza.

In una nota lo Shin Bet afferma che: "I palestinesi della Striscia di Gaza che lavoravano in Israele prima del 7 ottobre non hanno fornito ai miliziani di Hamas"

I palestinesi della Striscia di Gaza che lavoravano in Israele prima del 7 ottobre non hanno fornito ai miliziani di Hamas informazioni di intelligence utili a condurre  l'attacco. E' quanto emerge da una indagine condotta dallo Shin Bet,  come riporta l'emittente Channel 12. L'indagine, durata mesi, è stata condotta su circa tremila palestinesi di Gaza che avevano un permesso di lavoro in Israele per verificare se avessero fornito a Hamas informazioni sulle comunità che sono state attaccate. Nessuno di loro, si legge nel rapporto, ha fornito ai miliziani informazioni utili al  massacro. ''Non c'è alcun elemento per ritenere che le persone sulle quali si è indagato abbiano passato informazioni a Hamas sfruttando il lavoro che svolgevano in Israele'', afferma Channel 12. Sono circa 16mila i  palestinesi della Striscia di Gaza che hanno un permesso di lavoro in  Israele, per cui l'indagine dello Shin Bet ha riguardato circa il 18  per cento della forza lavoro.

Gaza AP Photo/Mohammed Dahman
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Un missile lanciato oggi dallo Yemen ha colpito una nave nel Golfo di Aden. Ci sarebbero due morti e sei feriti

Un missile lanciato oggi dallo Yemen ha colpito una nave porta rinfuse nel Golfo di Aden,e l'equipaggio ha riportato almeno due morti e sei feriti. Lo ha reso noto un funzionario americano. Il missile ha causato "danni significativi" alla nave battente bandiera delle Barbados e registrata in Liberia, ha detto il funzionario, confermando che l'equipaggio "ha abbandonato la nave".

L'emittente araba Al Jazeera segnala attacco israeliano contro i palestinesi in fila per ricevere aiuti umanitari, a sud ovest di Gaza City

L'emittente al-Jazeera ha segnalato un nuovo attacco israeliano contro i palestinesi in fila per ricevere  aiuti umanitari, a sud ovest di Gaza City. Almeno otto i palestinesi rimasti feriti dal fuoco israeliano, riporta la tv, segnalando che la  distribuzione dei beni era in corso nella rotonda Nabulsi. Una settimana fa sono stati uccisi più di cento palestinesi in attesa  di aiuti alimentari e altri 760 sono rimasti feriti dopo essere stati colpiti dalle forze israeliane a Gaza.

Gaza AP Photo/Ohad Zwigenberg
Gaza

25 milioni all'Unrwa

Il Qatar ha promesso altri 25 milioni di dollari a sostegno dell'Unrwa, l'agenzia Onu per i palestinesi finita nell'occhio del ciclone dopo le accuse rivolte da Israele ad alcuni suoi operatori nella Striscia di Gaza. 

Cargo colpito nel Mar Rosso

Tre membri dell'equipaggio della nave True Confidence risultano dispersi e altri quattro hanno riportato gravi ustioni dopo che il cargo, battente bandiera delle Barbados, è stata colpito e danneggiato al largo dello Yemen. 

L'armatore ha fatto sapere che la nave è stata colpita a poco più di 90 km a sud-ovest di Aden, presumibilmente da un missile lanciato dai ribelli yemeniti Houthi. Il cargo è alla deriva a causa di un incendio a bordo. 

Idf, catturati 250 terroristi

L'Idf, le forze di difesa israeliane hanno annunciato di aver catturato 250 agenti di Hamas e della Jihad islamica palestinese, alcuni dei quali avrebbero partecipato all'attacco terroristico del 7 ottobre e sono membri della forza d'élite Nukhba di Hamas, durante il raid in corso nel complesso residenziale di Hamad Town, a Khan Younis, nel sud di Gaza. 

Le truppe israeliane si spostano vicino al confine con la Striscia di Gaza, nel sud di Israele AP Photo/Ohad Zwigenberg, File
Le truppe israeliane si spostano vicino al confine con la Striscia di Gaza, nel sud di Israele

Hamas chiede la liberazione di Marwan Barghouti

Hamas avrebbe chiesto il rilascio di Marwan Barghouti, considerato il leader per eccellenza della Resistenza palestinese e di un'altra serie di detenuti palestinesi di alto profilo condannati per terrorismo nella proposta finale, non negoziabile, consegnata ai mediatori egiziani. È quanto riferisce il sito di notizie Rai al-Youm, citato da Times of Israel, precisando che tra i punti indicati si propone lo scambio con gli ostaggi una settimana dopo l'entrata in vigore di un cessate il fuoco permanente.
Oltre alla liberazione di Barghouti, si richiede la scarcerazione del principale produttore di bombe di Hamas, Abdullah Barghouti, il capo del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina Ahmad Sadat, Ibrahim Hamed, ex comandante dell'ala militare di Hamas in Cisgiordania, e Abbas al-Sayed, un membro anziano di Hamas responsabile della pianificazione di attentati che hanno ucciso decine di israeliani.
Lo Stato ebraico dovrebbe anche rilasciare tutti i detenuti malati, chiunque abbia più di 60 anni o meno di 18 anni, e tutte le donne, nonché 57 persone liberate nell'accordo di Gilad Shalit e nuovamente arrestate. Secondo la proposta di Hamas, Israele dovrebbe accettare di ritirarsi completamente da Gaza prima del rilascio di un secondo gruppo di ostaggi. Il Movimento islamico chiede inoltre la completa libertà di movimento a Gaza e il libero accesso agli aiuti.
 
 

Marwan Barghouti AP
Marwan Barghouti

Aiuti umanitari

L'Egitto ha continuato anche oggi a consegnare aiuti umanitari alla striscia di Gaza, sia via terra dal valico di Rafah, sia per via aerea in varie parti della striscia, con la collaborazione degli Emirati Arabi Uniti. Una fonte della sicurezza egiziana responsabile del valico di Rafah ha detto che anche alcuni paesi arabi e non solo stanno fornendo aiuti umanitari e medici: tra questi Qatar, Bahrein, Giordania, Francia e Belgio. Si prevede inoltre l'arrivo e il lancio di ulteriori aiuti umanitari dagli Stati Uniti e dal Canada nelle prossime ore.

Netanyahu tra i respondabili della strage del monte Meron nel 2021

Una Commissione statale d'inchiesta israeliana ha indicato il primo ministro Benjamin Netanyahu come uno dei numerosi funzionari responsabili del disastro del monte Meron del 2021, dove 45 religiosi ortodossi morirono nella calca durante una celebrazione. La commissione ha addossato la responsabilità anche al presidente della Knesset, che era ministro della Pubblica sicurezza al momento del disastro, e al capo della polizia Kobi Shabtai, insieme a molti altri funzionari. Secondo la Commissione Netanyahu avrebbe ignorato gli avvisi che erano arrivati sul suo tavolo in merito alla scarsa sicurezza del sito. 

Aiuti a Gaza dall'Unione europea

L'Unione Europea sta studiando la possibilità di paracadutare aiuti nella Striscia di Gaza, così come fatto dagli Usa o di creare un “corridoio” attraverso Cipro. Lo ha detto un portavoce della Commissione Europea, precisando però che l'Ue "non dispone di mezzi" per farlo e dunque l'operazione andrebbe condotta o attraverso "organizzazioni internazionali" o grazie "a uno Stato membro", attivando il meccanismo di protezione civile, che "non è stato mai usato a questo scopo" .

La foto dei nuovi insediamenti pubblicata su X dal ministro delle finanze

IsraeleProgetto di insediamento in Cisgiordania Bezalel Smotrich , ministro delle finanze su X
IsraeleProgetto di insediamento in Cisgiordania

Tre mila cinquecento nuovi alloggi in Cisgiordania

La commissione israeliana per la progettazione ha approvato la costruzione di 3500 alloggi nella città-colonia di Maaleh Adumim (fra Gerusalemme e Gerico), nel villaggio di Keidar e ad Efrat, presso Betlemme. Questi progetti, ha riferito la radio militare,  erano stati annunciati circa una settimana fa, in seguito ad un attentato palestinese. ''Nell'ultimo anno - ha scritto su X il ministro della finanze Bezalel Smotrich - abbiamo autorizzato 18.515 alloggi'' in Cisgiordania: ''I nostri nemici vogliono indebolirci, e noi continuiamo a costruire e a rafforzarci''.

 

Cameron avverte Gantz: la pazienza con Israele è al limite

"La pazienza verso Israele si sta esaurendo" in seno alla comunità internazionale e anche da parte di alleati affidabili come il Regno Unito. È l'avvertimento rivolto da David Cameron, titolare degli Esteri nel governo Tory di Rishi Sunak, al ministro israeliano Benny Gantz (esponente d'opposizione entrato nel gabinetto di guerra di Netanyahu dopo l'escalation con Hamas) in arrivo a Londra da Washington. Cameron, parlando alla Camera dei Lord britannica, ha sottolineato di aver indirizzato "tutta una serie di moniti" agli israeliani sulla necessità di garantire più umanitari ai palestinesi della Striscia di Gaza.

Gli Stati Uniti chiedono una tregua di 6 settimane nella risoluzione Onu

Gli Stati Uniti hanno rivisto il testo della bozza di risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell'Onu per sostenere "un cessate il fuoco immediato di circa sei settimane a Gaza insieme al rilascio di tutti gli ostaggi": lo riportano i media internazionali. 

La bozza iniziale degli Stati Uniti mostrava il sostegno ad un “cessate il fuoco temporaneo” nella guerra tra Israele e Hamas. Washington ha posto finora il veto su 3 progetti di risoluzione, 2 dei quali avrebbero richiesto un cessate il fuoco immediato. Gli Usa hanno detto che intendono concedere tempo per i negoziati sulla loro bozza e che non si precipiteranno al voto.

Media: "In stallo i colloqui per un cessate il fuoco a Gaza"

I negoziati per arrivare a un cessate il fuoco nella guerra tra Israele e Hamas sembrano essere in fase di stallo, quando mancano ormai pochi giorni alla scadenza non ufficiale dell'inizio del Ramadan: lo scrive oggi il Guardian

Due giorni di colloqui tra Hamas e mediatori internazionali al Cairo non hanno prodotto alcun progresso significativo - secondo funzionari palestinesi - dopo che Israele ha rifiutato di inviare una delegazione all'ultimo round di negoziati. Benjamin "Netanyahu non vuole raggiungere un accordo" e "la palla ora è nel campo degli americani" per spingere il primo ministro israeliano a tornare al tavolo, ha detto ai media il capo della divisione politica di Hamas a Gaza, Basem Naim.

Secondo un anonimo funzionario citato dall'emittente egiziana Al-Qahera News, vicina ai servizi di intelligence del Paese, "i negoziati sono difficili ma continuano".

Ministero della Salute di Gaza: più di 30.700 morti nella striscia, oltre 72mila i feriti

È salito ad oltre 30.700 il bilancio dei morti tra i palestinesi della Striscia di Gaza dall'inizio dell'offensiva terrestre dell'esercito israeliano. A darne notizia è stato il ministero della Salute della Striscia, controllata da Hamas. "Il bilancio dell'aggressione israeliana sale a 30.717 martiri e 72.156 feriti dal 7 ottobre", ha annunciato il ministero in un comunicato, precisando che nelle ultime 24 ore sono stati registrati "nove massacri" che hanno fatto 86 morti e 113 feriti.

Hamas: "Noi flessibili, continueremo a negoziare per il cessate fuoco"

Hamas ha affermato di aver "mostrato la flessibilità necessaria" per raggiungere un accordo che fermi l'aggressione contro il popolo palestinese, ma Israele "continua a sottrarsi ai suoi doveri". 

Il movimento palestinese ha indicato che Israele sta eludendo gli obblighi dell'accordo e ciò che prevede un cessate il fuoco permanente, il ritorno degli sfollati e il ritiro dalla Striscia di Gaza. 

Parlando nel corso di una conferenza stampa a Beirut, il portavoce del gruppo, Osama Hamdan, ha affermato che il movimento ha presentato negli ultimi due giorni la sua visione della proposta presentata dai mediatori per completare l'accordo sullo scambio di prigionieri con Israele, sottolineando l'adesione delle fazioni palestinesi al cessate il fuoco, al ritiro completo delle forze di occupazione da Gaza Striscia, il ritorno degli sfollati e l'avvio delle operazioni di ricostruzione.

Wfp: "Convoglio di aiuti respinto dall'Idf, poi saccheggiato da persone disperate"

Il Programma Alimentare Mondiale (World Food Program) ha riferito che il suo primo tentativo in due settimane di portare aiuti alimentari nel nord di Gaza è stato bloccato dalle Forze di Difesa Israeliane, precisando che il convoglio di 14 camion è stato "respinto" a un posto di blocco e successivamente è stato saccheggiato da una folla di "persone disperate". Ieri l'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) aveva dichiarato che i bambini stanno morendo di fame nel nord di Gaza. Il mese scorso, il Wfp aveva annunciato che avrebbe sospeso le consegne di aiuti alimentari nel nord di Gaza fino a quando non ci fossero state condizioni che consentissero una distribuzione sicura.

Oltre 30 razzi lanciati dal Libano verso Kiryat Shmona

Oltre 30 razzi sono stati lanciati dal Libano verso Kiryat Shmona, nel nord di Israele, dei quali 17 sono caduti in aree aperte e 13 sono stati intercettati dalle difese aeree dell'Idf. Hezbollah ha rivendicato la responsabilità del lancio di razzi , affermando che è stato condotto in risposta agli attacchi israeliani su Hula. 

L'Idf ha risposto, colpendo due siti di lancio situati a Taybeh e Aarab El Louaizeh, nel Libano meridionale, che erano stati utilizzati da Hezbollah per colpire l'area di Kiryat Shmona. L'esercito israeliano ha colpito inoltre strutture militari appartenenti a Hezbollah a Dibbine e Ayta ash Shab.

Oms: "Più di 8.000 pazienti devono essere evacuati da Gaza"

L'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) ha affermato che più di 8.000 persone devono essere trasferite fuori da Gaza per cure mediche. Richard Peeperkorn, rappresentante dell'Oms per Gaza e Cisgiordania, ha detto ai giornalisti che circa 6.000 persone dovevano essere evacuate per ferite e disturbi legati alla guerra, fra le quali pazienti con lesioni da trauma multiplo, ustioni e amputazioni. Altre 2.000 sono pazienti che necessitano di cure per cancro e altre gravi malattie croniche. 

L'Oms ha affermato che spostare questi pazienti fuori da Gaza allevierebbe parte della pressione sui medici e sugli ospedali che stanno lottando per continuare a funzionare in una zona di guerra.

Wsj: mediatori propongono tregua di pochi giorni per guadagnare tempo

I mediatori di un accordo tra Israele e Hamas avrebbero proposto una tregua a breve termine della durata di solo pochi giorni per guadagnare tempo e costruire fiducia tra Israele e Hamas mentre gli sforzi per una pausa più completa di sei settimane sembrano indirizzati a un momentaneo fallimento: lo riferisce oggi il Wall Street Journal. L'idea è stata portata avanti sia dalla parte americana che da quella araba ai colloqui al Cairo, sottolinea il giornale.

Iran: "I Paesi islamici interrompano i rapporti con Israele"

"I Paesi islamici dovrebbero interrompere immediatamente i loro rapporti diplomatici e gli scambi commerciali con il regime sionista. Non dovrebbero limitarsi a rilasciare dichiarazioni politiche": lo ha detto ai media ieri sera a Jeddah il ministro degli Esteri iraniano, Hossein Amirabdollahian, in occasione della riunione d'emergenza dell'Organizzazione per la cooperazione islamica (Oic) sulla Palestina. 

Israele persegue un approccio pericoloso a Gaza, che sta cancellando la storia e l'identità della Palestina nei territori occupati, ha affermato Amirabdollahian, aggiungendo che "i sionisti dovrebbero essere processati davanti alla Corte internazionale di giustizia, come criminali di guerra". Amirabdollahian ha anche chiesto l'espulsione di Israele dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite e un referendum in Palestina per porre fine al conflitto a Gaza.

Asean e Australia: "Serve un cessate il fuoco immediato a Gaza"

I leader dell'associazione delle nazioni del Sudest asiatico (Asean) e dell'Australia hanno chiesto un cessate il fuoco immediato e duraturo a Gaza, definendo la situazione umanitaria nel territorio palestinese "terribile". "Chiediamo un cessate il fuoco umanitario immediato e duraturo", hanno affermato in un comunicato i leader di oltre dieci nazioni - tra cui Indonesia e Malesia a maggioranza musulmana - dopo giorni di trattative diplomatiche sul testo della dichiarazione.

La carovana solidale degli aiuti italiani a Gaza è ferma al confine, come centinaia di altri camion

Trump al fianco di Israele sulla guerra di Gaza: "Si deve risolvere un problema"

Donald Trump esprime sostegno alla guerra di Israele a Gaza in uno dei suoi commenti più espliciti sull'offensiva di Tel Aviv. 
"Sì", ha risposto l'ex presidente in un'intervista su Fox News alla domanda se fosse "nel campo di Israele". L'intervistatore ha poi chiesto se l'ex presidente fosse "d'accordo" con il modo in cui Israele stava conducendo la sua offensiva a Gaza. "Si deve risolvere un problema", ha risposto Trump. Il presidente Joe Biden, che Trump sfiderà per la Casa Bianca a novembre, è sotto crescente pressione sia a livello internazionale che da parte della sua stessa base democratica per il suo sostegno a Israele, mentre il bilancio delle vittime a Gaza aumenta vertiginosamente e lo spettro della carestia incombe.

Nel video Reuters, l'effetto del lancio di aiuti sulla folla affamata a Gaza

Battaglia nel Mar Rosso, gli USA abbattono missili e droni Houthi

Le forze statunitensi hanno abbattuto un missile balistico antinave e tre sistemi aerei senza pilota di attacco unidirezionale lanciati dalle aree dello Yemen controllate dagli Houthi verso la USS Carney nel Mar Rosso. Lo ha reso noto il Comando Centrale degli Stati Uniti. Le forze statunitensi hanno successivamente distrutto tre missili antinave e tre navi di superficie senza pilota per legittima difesa, ha affermato Centcom in una nota.

Poco prima erano stati gli stessi Houthi a rivendicare l'attacco contro due cacciatorpediniere americane nel Mar Rosso.

Il Programma Alimentare Mondiale: “Un convoglio di aiuti per Gaza nord è stato respinto da Israele”

Un convoglio con 14 camion di aiuti alimentari inviato nel nord di Gaza dal Programma Alimentare Mondiale, l'agenzia alimentare delle Nazioni Unite, è stato respinto dall'esercito israeliano dopo un'attesa di ore al check point di Wadi Gaza. 

I camion sono stati deviati e poi fermati da un gran folla di gente disperata che ha saccheggiato il cibo portando via circa 200 tonnellate di derrate. "Sebbene il convoglio di oggi non sia riuscito ad arrivare al nord per fornire cibo alle persone che stanno morendo di fame, il Pam continua a esplorare ogni mezzo possibile per farlo", ha affermato il vice direttore dell'Agenzia Carl Skau. L'agenzia aveva sospeso le consegne il 20 febbraio a causa delle precarie condizioni di sicurezza.

Media israeliani: Hamas sta verificando dove sono gli ostaggi a Gaza

Negli ultimi giorni Hamas ha tentato di accertare i luoghi in cui sono detenuti gli ostaggi israeliani nella Striscia di Gaza per non far naufragare le trattative di un cessate il fuoco con Israele: è quanto riporta la rete televisiva israeliana Channel 12. Per  questo motivo Israele è pronto a dare "un'opportunità finale" alla  possibilità di un accordo.

Lo Stato ebraico ha infatti posto come condizione per non abbandonare il negoziato di avere un elenco degli ostaggi che verrebbero rilasciati durante la prima fase della eventuale tregua.

3 civili uccisi da raid israeliano nel sud del Libano

Un uomo, una donna e il loro figlio di 25 anni sono stati uccisi da un attacco israeliano che ha preso di mira una casa a Houla, una città del Libano meridionale confinante con Israele. Lo ha riferito l'agenzia di stampa ufficiale libanese Ani. 

"I tre civili, Hassan Hussein, sua moglie, Rouwaïda Moustafa, e il loro figlio di 25 anni, Ali Hussein, sono stati uccisi nel raid nemico che ha preso di mira una casa a tre piani a Hula", ha detto l'agenzia di stampa nazionale. Le operazioni di ricerca sotto le macerie proseguono, dice l'Ani.

Netanyahu: "Israele si impegna a mantenere la libertà di culto durante il Ramadan"

Israele si impegnerà a mantenere la libertà di culto per i musulmani nel complesso della moschea di Al-Aqsa sul Monte del Tempio di Gerusalemme durante il Ramadan. Lo ha affermato il premier Benjamin Netanyahu. "La politica di Israele è sempre stata e sarà sempre quella di mantenere la libertà di culto per tutte le religioni. Ci siamo sempre comportati in questo modo durante le festività del Ramadan e ci comporteremo così anche adesso", le sue parole riportate dal Times of Israel. "Faremo di tutto per mantenere la libertà di culto sul Monte del Tempio, pur mantenendo adeguatamente le esigenze di sicurezza e protezione, e consentiremo al pubblico musulmano di celebrare la festa", ha concluso

Camera, ok a missione Aspides e Levante, “nel mar Rosso per difenderci”

Nell'aula della Camera passa con 274 sì la risoluzione del M5s sulle 3 nuove missioni internazionali che il governo chiede di autorizzare. Nel documento, votato anche dalla maggioranza, si sottolinea come la missione 'Aspides' nel mar Rosso sia di carattere difensivo e non offensivo. La risoluzione è stata approvata per parti separate visto che si è deciso di votare tutti insieme i dispositivi delle mozioni che autorizzavano le tre mozioni. 

Si tratta, ha detto il ministro degli esteri Tajani, "di compiti di autodifesa estesa, cioè la neutralizzazione di attacchi che abbiano come bersagli navi mercantili scortati e il contrasto a eventuali tentativi di sequestri delle imbarcazioni". Aspides, ha insistito Tajani, "non è diretta contro nessuno ma a difesa di un principio, la libertà di navigazione. Solo così si può assicurare sicurezza e benessere alla regione". 

La Camera ha autorizzato anche la missione italiana conosciuta come "Levante" che impegna il governo a farsi promotore di un'azione diplomatica volta a favorire la consegna del materiale di natura umanitaria anche attraverso la creazione di corridoi marittimi verso posti nella Striscia di Gaza". Sono state messe in votazione tutte le parti delle mozioni presentate che prevedevano il via libera a questa missione e sono state approvate all'unanimità.