I manifestanti hanno risposto con i Twisted Sister

Nuova Zelanda, la Macarena e Barry Manilow a tutto volume per disperdere i no vax

Nella capitale neozelandese le autorità hanno tentato di sgomberare i manifestanti accampati fuori dal Parlamento diffondendo messaggi e musica in loop

Non li ha fermati il ciclone Dovi e nemmeno Barry Manilow e la "Macarena" sembrano aver dissuaso i manifestanti anti vaccino per il Covid 19, accampati da giorni davanti al Parlamento della Nuova Zelanda. Lo riporta la Bbc.

Le autorità di Wellington domenica hanno tentato una tattica insolita per disperderli usando i diffusori per "sparare" a tutto volume il greatest hits di Barry Manilow con pezzi come "Mandy" o "Could It Be Magic", canzoni di James Blunt, e la "Macarena", il super hit anni '90 dei Los del Río. L'idea è stata del presidente del Parlamento Trevor Mallard che la settimana scorsa ha proposto di "disturbare" i manifestanti usando il sistema audio per diffondere messaggi sui vaccini oltre che, appunto, la musica in loop. Mallard ha lanciato la sua provocazione attraverso i social raccogliendo nuovi suggerimenti per la 'playlist' da parte degli utenti.

In precedenza la polizia aveva provato a sgomberare la zona attivando gli irrigatori sul prato dove si erano accampati. Ma i manifestanti hanno reagito scavando trincee e costruendo sistemi improvvisati di drenaggio per deviare l'acqua, secondo quanto riporta Associated Press.

Anche la tecnica "sonora" non sembra aver ottenuto i risultati sperati. I manifestanti che si oppongono all'obbligo vaccinale contro il coronavirus e si ispirano al 'Freedom Convoy' dei camionisti in Canada, sono ancora fuori dal Parlamento dove si sono accampati circa una settimana fa bloccando le strade circostanti con le loro auto e camion.

Secondo quanto riporta la CNN, invece di disperdersi, i manifestanti hanno reagito alla musica ballando e hanno anche risposto suonando "We're Not Gonna Take It", celebre hit anni '80 della band americana Twisted Sister, già adottato come inno dai camionisti canadesi. Inoltre sono arrivate le critiche sia da parte di agenti di polizia sia da alcuni esponenti dell'opposizione che hanno puntato il dito contro il presidente del Parlamento. Secondo i critici questo approccio ha rafforzato la determinazione dei manifestanti.

Il primo ministro Jacinda Ardern non ha per il momento rilasciato commenti sull'utilizzo della musica.