Palazzo Madama

Giorgia Meloni alle opposizioni: "Criticate ferocemente. Ma fermatevi prima di danneggiare l'Italia"

Il video del discorso integrale della premier in Senato per le comunicazioni del governo in vista del Consiglio europeo dei prossimi 23 e 24 marzo

Dalle questioni migratorie alle politiche energetiche. Dall’invio di armi all’Ucraina ai temi economici. Le comunicazioni della presidente del Consiglio Giorgia Meloni in Senato, in vista del Consiglio europeo dei prossimi 23 e 24 marzo, abbracciano tutti i temi dell’agenda politica di queste settimane. E la premier li tocca uno per uno in un discorso di ampio respiro, più volte interrotta dagli applausi e nel silenzio delle opposizioni, che la ascoltano attente. “L'Italia ha tutte le carte in regola per recitare in Europa un ruolo da protagonista e non da comprimario” scandisce il capo del governo, attorniata dai ministri e con accanto Adolfo Urso e Raffaele Fitto.

“Il prossimo Consiglio, il terzo per questo governo, ha nella sua agenda sfide prioritarie per l'Ue, Ucraina, migrazioni, energia. In questa fase complessa, l'Ue è chiamata al compito più arduo degli ultimi decenni: assicurare la sicurezza, proteggere il tessuto economico, predisporre a cambiamenti radicali che potrebbero profilarsi nei nuovi equilibri globali” dichiara Meloni nell’aula di Palazzo Madama.

Nel corso del suo intervento, la premier ha anche rivolto un appello alle opposizioni: “La battaglia politica, per chi ha idee credibili, si può efficacemente condurre senza dipingere l'avversario come un mostro. C'è un limite da non superare, oltre al quale, per colpire l'avversario, si mette in cattiva luce la nazione intera, gettando ombre sugli uomini e le donne della nostra Guardia costiera, delle forze dell'ordine che invece dobbiamo ringraziare perché da sola l'Italia si sta caricando di responsabilità che dovrebbero essere condivise da altri. E addirittura si finisce per danneggiare la posizione dell'Italia sui tavoli negoziali”. Infine, l’appello: “Criticate ferocemente il governo, me, le scelte che facciamo, i provvedimenti, le nostre eventuali mancanze. Ma vi prego, fermatevi un secondo prima di danneggiare l'Italia, perché questo fa la differenza”.