Il ricordo

Cutro, il pescatore che recuperava i corpi: "Mi inginocchio da italiano e chiedo scusa ai parenti"

Vincenzo Luciano ogni mattina torna su quella spiaggia, non riesce più a entrare in mare o a tirare su le reti. Il suo ricordo di un anno fa, quando sono morte 94 persone tra cui 35 minori per il naufragio del caicco Summer Love

Vincenzo Luciano è uno dei pescatori di Steccato di Cutro che all'alba del 26 febbraio 2023 combatteva con tutte le sue forze per provare a salvare dal mare i naufraghi del caicco Summer Love. Ha raccolto cadaveri e non può smettere di pensarci. “Ci vengo ogni mattina. I ricordi restano. Vengo qui e penso… qui ne ho trovato uno, qui ne ho trovato un altro…”, racconta.
“C’è gente che ancora non è riuscita a fare un bagno al mare, io non ce la faccio. Ho messo i piedi in acqua e mi vengono in mente quei bambini con gli occhi aperti”, dice da quella spiaggia in cui il vento e il mare sono nervosi come quel giorno di febbraio di un anno fa.
Non riesce più a tirare le reti, quando gli amici lo portano in barca, gli sembra di tirare su cadaveri. “Io mi inginocchio per terra e chiedo scusa, da italiano, ai parenti delle vittime”, conclude Vincenzo.