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MONDO

La reazione di Teheran

L'iran contro il MuslimBan di Donald Trump. "Sarà ricordato come un grande regalo agli estremisti"

La decisione del presidente americano Donald Trump di vietare l'ingresso negli Stati Uniti ai cittadini di sette Paesi musulmani, tra cui l'Iran sarà ricordata nei libri di storia come un grande regalo agli estremisti e ai loro sostenitori", perchè "la discriminazione collettiva aiuta il reclutamento dei terroristi, approfondendo le divisioni sfruttate dai demagoghi estremisti per accrescere i propri ranghi", ha scritto su twitter il Ministro degli Esteri Javad Zarif

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Iran
Il cambio della guardia alla Casa Bianca segna un'inversione a U in molti campi della politica americana. Non ultimo lo storicamente travagliato rapporto con l'Iran, con il quale faticosamente l'Amministrazione Obama aveva intessuto un dialogo culminato nella sigla dell'accordo con il quale Teheran si impegnava ad accantonare il programma nucleare per scopi militari.

Ed è proprio da Teheran - inserita tra i 7 paesi msulmani messi all'indice dall'ordine esecutivo di Donald Trump - che in queste ore arrivano le reazioni più stizzite. E un avvertimento autorevole. 


La decisione del presidente americano Donald Trump di vietare l'ingresso negli Stati Uniti ai cittadini di sette Paesi musulmani, tra cui l'Iran, è "un grande regalo agli estremisti", ha scritto su Twitter il ministro degli Esteri iraniano Mohammad Javad Zarif.

"#MuslimBan sarà ricordato nei libri di storia come un grande regalo agli estremisti e ai loro sostenitori", perchè "la discriminazione collettiva aiuta il reclutamento dei terroristi, approfondendo le divisioni sfruttate dai demagoghi estremisti per accrescere i propri ranghi", mentre "la comunità internazionale ha bisogno di dialogo e cooperazione per affrontare alla radice la violenza e l'estremismo in maniera globale e inclusiva", ha scritto Zarif. Trump ha firmato un ordine esecutivo che ha sospeso per 120 giorni l'ingresso nel Paese di tutti i rifugiati, ha vietato a tempo indefinito l'ingresso ai rifugiati siriani e ha bloccato per 90 giorni l'arrivo dei cittadini di sette Paesi a maggioranza musulmana: Iran, Iraq, Libia, Somalia, Sudan, Siria e Yemen. 




Ieri Teheran ha annunciato che adotterà il principio di reciprocità, vietando l'ingresso in Iran ai cittadini americani. Ma Zarif ha precisato su Twitter che tale misura non verrà applicata agli americani già in possesso di regolare visto: "A differenza degli Stati Uniti la nostra decisione non è retroattiva. Quanti hanno un visto di ingresso valido saranno accolti con piacere". Le agenzie di viaggi di Teheran hanno fatto sapere ieri di essere state invitate dalle compagnie aeree, tra cui Emirates, Etihad e Turkish Airlines, a non vendere biglietti aerei per gli Stati Uniti; le stesse compagnie avrebbero fatto sapere che gli iraniani con visto per l'America non saranno presi a bordo.