Uno dei tre nomi nella rosa di candidati del centrodestra

Chi è Letizia Moratti, la lady di ferro in lotta contro la droga e ministra per Berlusconi

Vanta un curriculum d'eccezione (record di "prime volte"), a cui aggiungerebbe quella di prima presidente donna della Repubblica

Chi è Letizia Moratti, la lady di ferro in lotta contro la droga e ministra per Berlusconi
Ansa
Letizia Moratti

Nella sua ultradecennale carriera pubblica ha incassato una lunga serie di “prime volte”: prima presidente della Rai, prima sindaca di Milano, prima presidente del consiglio di amministrazione di una banca (UBI), prima assessore alla Sanità della Regione Lombardia, ruolo che ricopre tuttora.

Nata Brichetto Arnaboldi, esponente della ricca borghesia milanese, figlia di un aristocratico che aveva partecipato alla Guerra di liberazione, Letizia Moratti porta il cognome del defunto marito Gian Marco, sposato nel 1973 dopo l’annullamento del precedente matrimonio del petroliere con Lina Sotis. Con il coniuge sostiene convintamente, e finanzia, l’attività della Comunità di San Patrignano di Vincenzo Muccioli, impegnata nella lotta contro la droga e nel recupero dei tossicodipendenti. In famiglia, trova un contraltare nella cognata Milly, moglie del presidente dell’Inter Massimo Moratti e fratello di Gian Marco, più vicina a posizioni di centrosinistra.

Il primo incarico risale al 1994, quando per volere di Silvio Berlusconi, appena diventato premier, diventa presidente della tv di Stato. Ricoprirà quella carica per due anni. A fine Novanta è presidente e amministratore delegato della News Corp Europe, holding del gruppo del tycoon delle telecomunicazioni Rupert Murdoch.

Torna ad un ruolo pubblico nel 2001, dopo la vittoria del centrodestra alle elezioni politiche di quell’anno: è ministro della Pubblica istruzione, dell’università e della ricerca nel secondo e terzo governo Berlusconi, firmando una contestata riforma della scuola, che porta il suo nome.

Nel 2006 viene eletta al primo turno sindaca di Milano col 52% dei voti. Durante il mandato, incassa la designazione della sua città ad ospitare l’Expo 2015 e compie una scelta che avrà importanti conseguenze per il futuro di Milano: designa come city manager Beppe Sala, attuale suo successore sulla poltrona di Palazzo Marino. Ricandidata nel 2011 per una seconda consiliatura, viene battuta da Giuliano Pisapia, che lei aveva accusato di un furto d'auto in gioventù (mai commesso). Altri inciampi non le sono mancati (un abuso edilizio per la casa del figlio e le consulenze super pagate quando era prima cittadina). Ma, dopo anni di low profile, in cui ha cercato quasi di farsi dimenticare, è tornata alla ribalta un anno fa, chiamata da Attilio Fontana a ricoprire il ruolo di assessore alla Sanità della Lombardia, con il preciso obiettivo di risollevare la sua regione dalla grande crisi sanitaria del Covid.