La corsa al Quirinale

Il centrodestra unito: oggi candidiamo Berlusconi al Colle

Gli alleati del Cavaliere restano diffidenti sui numeri. Delusi e preoccupati nel Pd. M5S: candidatura irricevibile. Renzi: oggi è solo melina

Il centrodestra unito: oggi candidiamo Berlusconi al Colle
(Ansa)
Silvio Berlusconi

"Il centrodestra, che rappresenta la maggioranza relativa nell'assemblea chiamata a eleggere il nuovo capo dello Stato, ha il diritto e il dovere di proporre la candidatura al massimo vertice delle istituzioni. I leader della coalizione hanno convenuto che Silvio Berlusconi sia la figura adatta a ricoprire in questo frangente difficile l'alta carica con l'autorevolezza e l'esperienza che il paese merita e che gli italiani si attendono. Gli chiedono pertanto di sciogliere in senso favorevole la riserva fin qui mantenuta".

Con questa nota il centrodestra ha fatto quadrato sulla candidatura dell'ex premier a capo dello Stato, al termine di un vertice di due ore e mezza iniziato a pranzo a Villa Grande, residenza romana dell'ex premier.

Melanzane alla parmigiana, branzino al forno e calamari alla griglia, contorno di carciofi sono stati serviti a tutti i convenuti: ovviamente Giorgia Meloni e Matteo Salvini per Fratelli d'Italia e Lega, poi il n.2 di Forza Italia, Antonio Tajani, e il segretario Udc Lorenzo Cesa, Luigi Brugnaro, sindaco di Venezia e presidente di Coraggio Italia, Maurizio Lupi per i centristi di Noi con l'Italia, il senatore di Fdi Ignazio La Russa e infine Gianni Letta, ex sottosegretario alla presidenza del Consiglio e da sempre fedelissimo del Cavaliere.

"L'incontro - proseguono i leader - è servito a ribadire l'unità di intenti del centrodestra. Nel confermare il reciproco rispetto per le diverse scelte in ordine al governo Draghi, i leader della coalizione concordano sulla necessità di un percorso comune e coerente, che va dalla scelta del nuovo capo dello Stato alle prossime elezioni politiche, valorizzando anche le occasioni di convergenza parlamentare sui contenuti che da sempre sono patrimonio comune della coalizione. La figura del nuovo presidente della Repubblica deve garantire l'autorevolezza, l'equilibrio, il prestigio internazionale di chi ha la responsabilità di rappresentare l'unità della nazione".


Gianni Letta a Palazzo Chigi

In queste ore i fari puntati, sia nel centrosinistra che nel centrodestra, sono su Gianni Letta. L'ex sottosegretario alla presidenza del Consiglio si sta spendendo per cercare di evitare il muro contro muro in Parlamento, al vertice si sarebbe limitato a sottolineare la necessita' di verificare i numeri sulla candidatura di Berlusconi prima di andare avanti. 

Fonti parlamentari azzurre riferiscono che Letta si tiene aperta l'ipotesi di convincere, eventualmente, Berlusconi a fare un passo indietro, qualora nel centrodestra si accertasse l'impraticabilità' dell''operazione Cav'. Per questo motivo avrebbe incontrato, poco prima del vertice del centrodestra, il capo di gabinetto del premier a palazzo Chigi.


No al proporzionale, ma Brugnaro non firma

A margine dell'incontro del centro-destra sulla imminente elezione del capo dello Stato, Silvio Berlusconi, Matteo Salvini, Giorgia Meloni, Lorenzo Cesa e Maurizio Lupi confermano a nome dei loro partiti di essere impegnati, in vista delle future elezioni politiche, a non modificare l'attuale legge elettorale in senso proporzionale. Lo rende noto un comunicato sottoscritto da tutti tranne dal leader di Coraggio Italia, Luigi Brugnaro.