Esplosioni a Donetsk. Si rimbalzano le responsabilità

Per la Tass: "Sono in atto bombardamenti su Donetsk". La Reuters conferma le esplosioni, ma non si esprime sulle cause. Gli Usa: "Ancora disinformazione russa"

Esplosioni a Donetsk. Si rimbalzano le responsabilità
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Evacuazione da Donetsk, un territorio controllato da militanti filo-russi nell'Ucraina orientale

Su Donetsk, la capitale di una delle repubbliche separatiste ucraine in mano ai filo russi, sarebbero caduti vari colpi di mortaio. Lo riporta un corrispondente dell'agenzia di stampa russa Tass. Le forze filorusse di Donetsk hanno anche accusato le forze di sicurezza ucraine di usare armi probite dagli accordi di Minsk per continuare a colpire obiettivi nell'autoproclamata Repubblica. Solo venerdì altre esplosioni si erano verificate a Donetsk e a Lugansk.

Secondo la denuncia dei filorussi, presentata al Centro di controllo e coordinamento del cessate-il-fuoco, i soldati di Kiev avrebbero usato mortai per colpire insediamenti abitati. Il bombardamento avrebbe preso di mira Donetsk e le città d Dokuchayevsk, Oktyabr, Sosnovskoye, Aleksandrovka e Spartak. Altri obiettivi sono stati colpiti con granate e ordigni proibiti, secondo i filorussi.

L'agenzia di stampa Reuters conferma che nella notte si sono sentite varie forti esplosioni sentite nel centro di Donetsk, ma l'agenzia sottolinea che l'origine delle esplosioni non è affatto chiara. Al momento non c'è stato alcun commento da parte delle autorità di Kiev. Il dipartimento di stato degli Stati Uniti continua a parlare di disinformazione. Il suo portavoce Ned Price ha twittato che "Vediamo ulteriori prove della disinformazione russa utilizzata per creare pretesti a un possibile attacco all'Ucraina", le cosiddette "false flag.

Nell'altra repubblica separatista, quella di Lagansk il portavoce della milizia popolare Ivan Fliponenko ha affermato che le unità delle forze armate ucraine dispiegate nella regione ucraina orientale del Donbass sono state messe "in piena allerta da combattimento", mentre il governo di Kiev continua il suo rafforzamento militare nell'area. Ieri le repubbliche separatiste hanno annunciato la mobilitazione generale ed evacuato migliaia di residenti verso la confinante regione russa di Rostov.

"L'Occidente dovrebbe rendere note le sanzioni che intende applicare alla Russia prima che Mosca attacchi l'Ucraina": lo ha detto, in una intervista alla Cnn, il presidente ucraino Volodymyr Zelenskiy. Zelensky, che partecipa alla conferenza di Monaco sulla sicurezza, ha detto che "non abbiamo bisogno delle vostre sanzioni dopo che ci sarà stato il bombardamento o che il nostro Paese non avrà piu' confini. L'elenco delle sanzioni serve a loro e a noi per sapere che cosa succede se iniziano la guerra". 

Il presidente finlandese, Sauli Niinisto, ha paragonato la crisi in Ucraina agli eventi che precedettero l'invasione sovietica della Finlandia nel 1939. "Tutto quello che accade in Ucraina, tutto quello che accade nel mondo occidentale al momento, mi ricorda quello che accadde in Finlandia", ha detto Niinisto alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco. "Stalin pensava che avrebbe diviso la nazione e sarebbe stato facile arrivare e invadere la Finlandia", ha aggiunto Niinisto, "accadde l'esatto opposto, il popolo si unì, e vediamo lo stesso in Ucraina".