La guerra in Ucraina

Ancora raid a Mariupol, colpite case e università. Johnson: temo uso armi chimiche da parte di Mosca

Mosca dice di avere il controllo dei quartieri occidentali della città. Allarme della Croce Rossa: mancano cibo e carburante. Sono 1.207 i corpi rimossi dalle strade della città

Ancora raid a Mariupol, colpite case e università. Johnson: temo uso armi chimiche da parte di Mosca
AP Photo/Evgeniy Maloletka
Ucraina, edifici danneggiati dai bombardamenti a Mariupol

Sono 1.207 i corpi rimossi dalle strade di Mariupol, all'indomani del tragico bombardamento. A fare i conti è il vice sindaco Serhiy Orlov con Bbc. Secondo quanto riportato dal New York Post, il conto esatto delle vittime non è al momento possibile: gli obitori della città sono pieni e si è iniziato a seppellire i corpi in fosse comuni.

Catastrofe umanitaria

Ci sono ancora  molte persone a Mariupol che stanno rimanendo senza cibo per i figli: l'allarme arriva dal Comitato internazionale della Croce Rossa che avverte del rischio di tumulti nella città portuale, dove circa 400mila persone sono assediate da oltre una settimana.  In città mancano acqua e riscaldamento e, secondo il team della Croce Rossa, ci sono già adesso risse per il cibo e anche per il carburante. Inoltre, sono state saccheggiate farmacie e negozi e, con la temperatura che la notte scende anche a -5 gradi, è molto difficile riscaldarsi. Secondo la Croce Rossa, c'è il rischio che la gente cominci ad ammalarsi. 

L'allarme del Consiglio comunale

"La città di Mariupol è sull'orlo di una catastrofe umanitaria". Anche il Consiglio comunale della città ucraina interviene sulla drammatica situazione. I beni di prima necessità stanno "diminuendo di giorno in giorno. La situazione è "critica" continua il comunicato, riferisce la Cnn, e con gli ingressi bloccati alla città, non c'è modo di consegnare cibo e acqua. L'ospedale pediatrico a Mariupol è stato bombardato ieri nonostante la Russia abbia accettato una pausa di 12 ore nelle ostilità per consentire l'evacuazione di civili. Il Consiglio comunale ha pubblicato un video dell'ospedale devastato e ha accusato le forze russe di aver sganciato diverse bombe. "La distruzione è enorme", ha detto il Consiglio. "L'edificio della struttura medica dove sono stati curati di recente i bambini è completamente distrutto".

La versione di Mosca del bombardamento

"L'ospedale pediatrico di Mariupol era usato come base del battaglione Azov", non c'erano pazienti. È la lapidaria spiegazione fornita oggi dal ministro degli Esteri Serghei Lavrov, facendo riferimento al presunto ruolo del reparto militare di estrema destra inquadrato nelle forze armate di Kiev all'indomani dei bombardamenti di ieri, durante i quali secondo fonti locali sarebbero rimaste uccise tre persone tra cui una bambina. Da parte occidentale “assistiamo a pianti patetici”, ha aggiunto. Stride tuttavia, rispetto alla sicurezza di Lavrov, quanto dichiarato più o meno in contemporanea dal portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov: "Chiederemo senz'altro informazioni ai nostri militari perché, come voi, non abbiamo una informazione chiara su ciò che è accaduto e i militari ci daranno spiegazioni".

Nella notte invece, in un messaggio in russo, il presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky aveva parlato del raid sulla struttura sanitaria come di "crimine di guerra", aggiungendo: "Un ospedale per bambini, un reparto maternità. Come minacciavano la Federazione Russa? Non abbiamo fatto né avremmo mai niente come questo crimine di guerra nelle città del Donetsk o del Lugansk, o di qualche altra regione"

Intanto, dopo i molteplici tentativi falliti di evacuare la popolazione civile (non ce ne sarebbero altri all'orizzonte), prosegue l'assedio della città, di grande importanza strategica per Mosca perché il suo controllo permetterebbe una continuità territoriale tra Donbass, Crimea e la regione di Kherson conquistata all'inizio dell'offensiva, e taglierebbe fuori l'Ucraina da ogni accesso al Mar D'Azov: "Ora a Mariupol c'è un attacco aereo degli occupanti russi - si legge oggi sul canale Telegram del municipio - Le bombe hanno colpito le case. Colpito anche l'edificio dell'università nel centro della città. Registrato anche una attacco nell'area del Teatro Drammatico". 

In mattinata il ministro della Difesa russo aveva fatto sapere di avere il controllo dei quartieri occidentali della città. Le autorità locali stimano che in "nove giorni di continui bombardamenti della popolazione civile" i morti siano oltre 1.200, e  che ci siano "mezzo milione di persone senza luce, acqua, riscaldamento e comunicazioni". La stima sulle vittime potrebbe essere parziale: "Non sappiamo quanti sono perché non riusciamo a raccogliere tutti i corpi e contarli", ha detto il vicesindaco Sergei Orlov.

Quest'oggi, l'agenzia Associated Press ha pubblicato alcune fotografie, come quella qui sotto, che mostrano uomini che, a Mariupol, gettano corpi chiusi in sacchi di plastica nera in una fossa comune. Il fotoreporter di AP Evgeniy Maloletka, che ha scattato le immagini, riferisce di "quaranta (corpi) arrivati martedì e almeno altri 30 mercoledì".

Cadaveri nelle fosse comuni a Mariupol AP Photo / Evgeniy Maloletka
Cadaveri nelle fosse comuni a Mariupol

“Nella città di Mariupol in questo momento c'è una catastrofe”. racconta padre Pavlo Tomaszewski, un sacerdote cattolico che è riuscito a fuggire sabato dall'assedio. "La città - prosegue - viene bombardata ogni giorno. La zona dove si trova il nostro monastero è stata bombardata per quattro giorni senza sosta. Ogni 2-5 minuti qualcosa volava sopra nel cielo. Hanno sparato dappertutto. Ho visto nel 2014 quando ci hanno attaccato alla periferia della città. Ma un attacco così, non l'ho mai visto prima. Hanno sparato senza fermarsi un attimo! La gente si è rifugiata negli scantinati. La città è circondata dai russi. Non consentono l'arrivo degli aiuti umanitari. A causa dei bombardamenti, non c'è acqua, luce o gas. Le persone hanno cominciato a saccheggiare i negozi. Tutto sembra una catastrofe, come un'apocalisse! Non ci sono quasi più riserve di acqua e cibo". A confermare resoconti come questo ci sono le foto satellitari diffuse in questi giorni, che mostrano chiaramente gli ingenti danni alle infrastrutture civili dentro e intorno alla città, comprese aree residenziali, grattacieli, negozi di alimentari e centri commerciali.

Johnson: temo uso armi chimiche da parte di Mosca 
Il premier britannico Boris Johnson rilancia i timori espressi dal direttore della Cia William Burns sul possibile uso di armi chimiche in Ucraina da parte della Russia. "E' una cosa che fanno", ha detto Johnson in un'intervista all'emittente tv Sky News. "Iniziano dicendo che ci sono armi chimiche che sono state ammassate dai loro avversari o dagli americani. E così, quando loro stessi impiegano le armi chimiche - e temo che lo facciano - hanno questa sorta di 'maskirovka' (inganno militare russo, ndr) o falsa storia pronta da usare", ha detto il premier.