IL PUNTO ALLE 6

Guerra in Ucraina: che cosa è successo questa notte 29 marzo

Oggi nuovi negoziati in Turchia. Dal suo account personale nuovo attacco di Biden a Putin. Il portavoce del Cremlino: dal presidente Usa parole allarmanti. Zelensky: ci sarà un gruppo di esperti per valutare efficacia delle sanzioni a Mosca

Guerra in Ucraina: che cosa è successo questa notte 29 marzo
EPA/Marcin Obara
Joe Biden

Occhi puntati (e speranze riposte) su Istanbul dove si tiene il nuovo giro di negoziati tra le delegazioni ucraina e russa. Intanto lo scontro a distanza tra Washington e Mosca continua tra conferenze stampa, tweet e interviste tv mentre gli scontri (meno a distanza) proseguono sul terreno, tra avamposti riconquistati dall'esercito ucraino (Irpin) e città assediate dai russi (Mariupol). 

  • Joe Biden torna ancora sul discorso di Varsavia che tante reazioni aveva provocato. Dopo aver detto in conferenza stampa: "Non mi scuso, stavo esprimendo l'indignazione morale che ho provato", nella notte italiana interviene su twitter (non dal profilo ufficiale del presidente ma da quello personale): "Un dittatore deciso a ricostruire un impero non cancellerà mai l'amore di un popolo per la libertà. La brutalità non distruggerà mai la volontà di essere liberi. L'ucraina non sarà mai una vittoria per la Russia.


     
  • Nelle stesse ore il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, rilascia un'intervista al network americano Pbs: le parole del presidente Joe Biden rispetto al fatto che Vladimir Putin non può restare al potere perché è un tiranno, sono state "piuttosto allarmanti" e sono da ritenere un "insulto personale". Così Peskov che torna anche sulla questione atomica: la Russia userebbe armi nucleari solo nel caso di una "minaccia all'esistenza" del Paese ripete, spiegando che invece "qualsiasi risultato dell'operazione in Ucraina, ovviamente, non è un motivo per l'uso di un'arma nucleare". "Abbiamo un concetto di sicurezza che afferma molto chiaramente che solo quando c'è una minaccia per l'esistenza dello stato, nel nostro paese, possiamo usare e useremo effettivamente armi nucleari" ha aggiunto. 
  • Non mancano le parole del presidente ucraino Volodymir Zelensky che, nel suo nuovo video messaggio, ha ammesso che la situazione resta difficile nel nordest nelle aree di Chernihiv, Sumy e Kharkhiv, a oriente nel Donbas e a sud con Mariupol totalmente circondata dai soldati russi tanto che per tutta la giornata non è stato possibile aprire corridoi umanitari dalla città portuale sul mar d'Azov. 
  • Zelensky ha anche detto che, dopo aver perso Irpin, le truppe di Mosca stanno provando a riorganizzarsi. Il presidente ha poi annunciato la creazione di un gruppo di esperti, ucraini e internazionali, che possa controllare l'efficacia delle sanzioni comminate a Mosca verificando che non vengano aggirate. 
  • A proposito della situazione sul campo. Lo stato maggiore ucraino, citato dal Kyiv Independent, afferma che l'esercito continua a mantenere la difesa 'circolare' di Mariupol e a scoraggiare l'avanzata russa nella regione di Chernihiv. "Il comando delle forze di occupazione russe - sostiene ancora lo stato maggiore - sta compensando il declino delle proprie forze di combattimento sparando indiscriminatamente colpi di artiglieria e lanciando bombe a razzi, per distruggere le infrastrutture delle città ucraine". 
  • Nelle ultime 24 ore l'aviazione ucraina ha colpito 17 bersagli aerei russi. Lo riferisce il comando delle Forze aeree ucraine su Facebook, come riporta il sito di Ukrinform. In particolare, "sono stati colpiti otto aerei, tre elicotteri, quattro droni e due missili da crociera". 
  • La guerra è anche informatica. C'è stato un potente cyberattacco ieri contro Ukrtelecom: internet (che dall'inizio della guerra rappresenta per molti ucraini uno dei pochi mezzi per avere informazioni e comunicare) non ha funzionato per il 70% degli utenti. Lo ha reso noto la stessa compagnia nazionale di telecomunicazioni precisando che nel corso delle ore si è andata ristabilendo la normalità.