I pagamenti trattenuti da Banca Centrale russa da ritenersi "un prestito"

Commissione Europea: "Acquistare il gas russo pagando in rubli è aggirare le sanzioni"

Le autorità russe hanno messo in atto un sistema molto sofisticato che coinvolge una serie di passaggi, nei pagamenti, di cui non si potrà avere il controllo

Commissione Europea: "Acquistare il gas russo pagando in rubli è aggirare le sanzioni"
Ansa
Gasdotto Yamal

"La Russia ha prefigurato un sistema che implica una serie di tappe che fanno sì che le imprese importatrici di gas che pagano in euro o in dollari non possono considerare pienamente effettuata la transazione fino a quando non c’è stata la conversione in rubli. Di conseguenza si tratta di un sistema che aggira le sanzioni'. 

Lo ha indicato il portavoce della Commissione europea secondo la quale il fatto che l'ammontare in divisa viene trattenuto dalla Banca centrale russa per un periodo non specificato e poi convertito a un tasso dalla stessa banca centrale stabilito, configura tale procedura come un prestito di fatto. Ancora ieri la presidente della Commissione Ursula von der Leyen aveva ribadito che il meccanismo dei due conti da aprire presso Gazprombank in valuta e in rubli viene considerato una violazione delle sanzioni.

"La domanda che viene posta è se rispettare il decreto violerebbe le sanzioni. La risposta chiara è sì,  e stiamo stanno dando linee guida agli Stati membri per spiegare il perché", ha aggiunto Mamer riferendosi al decreto russo sul pagamento del gas in cui si chiede alle società europee l'apertura di un secondo conto presso Gazprombank per la conversione in rubli dei pagamenti fatti in euro o in dollari. 

"Le autorità russe hanno messo in atto un sistema molto sofisticato che coinvolge una serie di passaggi e significa che le società pagheranno in una valuta e il loro pagamento verrà convertito in rubli da qualcun altro a un tasso di cambio e con dei tempi su cui non abbiamo controllo", ha chiarito Mamer."Abbiamo un quadro per le sanzioni, deciso dagli Stati membri, ed è la base per l'analisi su quali azioni possano venir fatte", ha precisato.

Le reazioni

La Finlandia non pagherà il gas russo in rubli malgrado la richiesta della Russia ai Paesi europei di farlo. Lo ha affermato il ministro finlandese incaricato degli Affari europei, Tytti Tuppurainen. Secondo la Reuters, Tuppurainen ha spiegato ai giornalisti che la Finlandia avrebbe cercato di uscire da tutta l'energia fossile russa il prima possibile. Per poi aggiungere: "La posizione della Finlandia è chiara. Sosteniamo dure sanzioni...e siamo pronti a sanzionare anche il gas".

"L'Ungheria non ha dubbi sul proprio obbligo di pagare il gas russo nel modo che garantisca la sua regolare fornitura".  Lo ha detto oggi a Zagabria, dovesi trova in visita ufficiale, il ministro degli Esteri ungherese Péter Szijjártó, confermando l'intenzione di Budapest di pagare il gas ai fornitori russi in rubli. "L'approvvigionamento dell'energia è materia di sicurezza nazionale e il governo ha il dovere di garantire la sicurezza ai cittadini", ha affermato Szijjártó in una conferenza stampa congiunta con il collega croato Gordan Grlic-Radman.

Intanto dopo lo stop arrivano forniture di gas russo, ma dalla Germania e di gas americano dagli Usa alla Polonia. Le seconde via mare, le prime tramite il tubo Yamal-Europa in aumento di un altro 3,5%. "Questa è la seconda consegna di LNG per PGNiG questa settimana! La nave a metano Isabella ha fornito dagli USA circa 90 milioni di metri cubi. La consegna odierna è la quattordicesima quest'anno e la 162a dall'inizio delle operazioni" ha twittato la compagnia polacca.