L'aggressione russa

Gazprom taglia il 40% di gas alla Germania, volano i prezzi. Berlino: "Per ora nessun problema"

La stretta per "motivi tecnici", Siemens: "Manca la turbina, colpa delle sanzioni". Schizza il prezzo del gas, picchi fino a 100 euro (+20%)

Gazprom taglia il 40% di gas alla Germania, volano i prezzi. Berlino: "Per ora nessun problema"
NIKOLAY DOYCHINOV/AFP via Getty Images
stabilimenti Lukoil

Una stretta per "motivi tecnici", ma la Germania perde quasi un quarto del proprio fabbisogno di gas: il colosso russo Gazprom ha annuncia la riduzione del 40% delle forniture che arrivano alla Germania attraverso il Nord Stream 1: potrà erogare 100 milioni di metri cubi di gas al giorno - contro i 167 milioni finora recapitati dal gasdotto russo. Una decisione legata, ufficialmente, alla mancanza di una turbina della Siemens - bloccata dalle sanzioni - ma che ha spaventato l'Europa ed i mercati con prezzi volati alle stelle, in rialzo in chiusura delle contrattazioni del 16%, dopo aver sfondato in giornata i 100 euro al megawattora.    

Il tweet del colosso Gazprom che dettaglia i motivi della stretta sul flusso del gas.

Spiega con un comunicato ufficiale Gazprom, al gasdotto - quello principale utilizzato per i rifornimenti dalla Russia - manca un pezzo che ne inficia il funzionamento, a causa di "ritardi nelle consegne della riparazione effettuata dalla Siemens (che ha confermato la circostanza). A stretto giro il governo tedesco ha fatto sapere di aver avviato delle verifiche: "Al momento la sicurezza degli approvvigionamenti continua ad essere garantita", così una portavoce del ministero dell'Economia e del Clima, guidato da Robert Habeck.

Gasdotto Getty
Gasdotto

La nota di Siemens
La Siemens Energy, il gruppo tedesco che ha effettuato la riparazione a Montreal, chiarisce di non poter riconsegnare la turbina "a causa delle sanzioni disposte dal Canada contro Mosca, per la guerra in Ucraina: i due governi ne sono informati e si lavora ad una soluzione sostenibile".

La reazione dei mercati
Ma la notizia del taglio ha impattato immediatamente sui mercati: il gas europeo è schizzato subito dopo la notizia, ed ha concluso la giornata in forte rialzo a 97 euro (+16,3%) per megawattora, dopo aver superato nel corso della giornata, ad Amsterdam, picchi di 100 euro. Secondo quanto scrive il principale quotidiano finanziario tedesco, Handelsblatt, la riduzione è già scattata: con una consegna di 112 milioni di metri cubi attraverso il gasdotto (cioè il 30% in meno del previsto). 

La corsa alla riduzione della dipendenza dal gas di Putin
Il fabbisogno medio quotidiano in Germania è di circa 230 milioni (anche se d'estate è inferiore), una riduzione di 67 milioni di metri cubi corrisponde a circa un quarto della necessità energetica tedesca (la parte basata sul gas). La Germania sta lavorando intensamente per ridurre al minimo la dipendenza del Paese dal gas russo, dipendenza già scesa dal 55% al 35%
"Se questa situazione dovesse durare solo qualche giorno non sarebbe un problema per il mercato europeo del gas - il commento di tenore rassicurante dell'esperto Andreas Schroeder ad Handelsblatt. 
Berlino da sempre si è detta contraria all'ipotesi di un immediato embargo del gas russo, perché questo comporterebbe conseguenze di difficilissima gestione sia nell'industria che nella vita privata dei tedeschi, secondo quanto affermato più volte dal governo Scholz.