Il dibattito tra i pentastellati

M5s, Conte: "Grave che Draghi si intrometta, ma l'atteggiamento con il governo non cambia"

"Il nostro obiettivo è sostenere gli interessi degli italiani", dice il presidente del M5s. "Io e il Movimento siamo sotto attacco"

M5s, Conte: "Grave che Draghi si intrometta, ma l'atteggiamento con il governo non cambia"
ansa/riccardo antimiani
Il presidente del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, commenta i risultati delle elezioni amministrative

"Il nostro atteggiamento, che ho sempre definito leale, costruttivo, corretto nei confronti del governo, non cambia neppure di fronte a episodi che reputo così gravi. Perché il nostro obiettivo non è sostenere Draghi, il nostro obiettivo è sostenere e tutelare gli interessi degli italiani", dice piccato il presidente del M5s Giuseppe Conte conversando con i giornalisti. E rispondendo a chi gli domandava circa alcune indiscrezioni, secondo cui il premier Mario Draghi avrebbe chiesto a Beppe Grillo di rimuoverlo dal Movimento, Conte conferma e attacca: "Vorrei precisare che Grillo mi aveva riferito di queste telefonate, vorrei chiarire che siamo una comunità, lavoriamo insieme. Lo trovo sinceramente grave che un premier tecnico che ha avuto da noi investitura, si intrometta nella vita di forze politiche che lo sostengono per altro".

Poi ha aggiunto: "Noi sin qui abbiamo sempre sostenuto e continuiamo a sostenerlo con lealtà, correttezza, non nascondendo i passaggi difficili per noi, che ci procurano sofferenza. Sono rimasto sinceramente sconcertato". Ad alimentare tensione e polemiche è stata oggi un'intervista pubblicata su Il Fatto Quotidiano al sociologo Domenico De Masi: "Grillo mi ha raccontato che Mario Draghi gli ha chiesto di rimuovere Giuseppe Conte dal M5s, perché inadeguato" ha dichiarato il professore emerito di Sociologia del Lavoro all'università Sapienza di Roma, coordinatore scientifico della scuola di formazione del M5S, che avrebbe incontrato il garante del Movimento a Roma. "Il tema dell'incontro è stato la situazione del Movimento, e la crisi innescata dalla scissione di Luigi Di Maio - dice- Grillo mi ha detto che ha rapporti frequenti con Draghi, cosa che ha raccontato anche ai deputati delle commissioni, mi risulta. Mi ha spiegato che il premier gli manda messaggi sulle cose da fare, sui provvedimenti da approvare, insomma sul rapporto da tenere con il governo".

Un'intervista che ha scatenato la reazione del leader pentastellato: "Io sono attaccato quotidianamente per distruggere il Movimento" sostiene Conte. "È sotto gli occhi di tutti, io personalmente e il Movimento siamo sotto attacco, perché alcune posizioni non rientrano nel pensiero diffuso, dominante - ha aggiunto - Qui sono in gioco i valori della democrazia. Le forze politiche sono il pilastro delle nostre istituzioni democratiche. Sbaglierebbe qualcuno che può godere o sghignazzare di questi passaggi".

Infine, sulla scelta fatta da Di Maio osserva Conte: "Si conferma che le ultime iniziative, tra cui la costituzione di un nuovo gruppo" capitanato da Luigi Di Maio,  "rispondono a logiche e manovre di Palazzo".

Intanto il garante del M5S, Beppe Grillo, durante una delle riunioni in corso con i senatori cinque stelle a Palazzo Madama, a quanto si apprende, conferma di essere contrario a deroghe sul limite dei due mandati per gli eletti del Movimento, ma sul punto si confronterà con il leader pentastellato "a cui spetta l'ultima parola".