Sempre più allarmante la situazione colera ad Haiti: le Nazioni Unite hanno espresso preoccupazione per quello che, nel linguaggio formale dell’ufficialità, è stato definito “marcato aumento” dei contagi ma che appare ormai, di fatto, come una pericolosa esplosione di casi sospetti, che sono quasi raddoppiati in pochi giorni.
“Fino a pochi giorni fa l'aumento era graduale, ma ora assistiamo a una crescita chiara e preoccupante, e la situazione si complica” ha scritto la coordinatrice umanitaria dell'Onu nel paese, Ulrika Richardson. La malattia, sebbene mortale, è “prevenibile e curabile”, quindi “è necessaria un'azione immediata”, ha aggiunto, sottolineando la risposta “rapida e decisa” di autorità e Ong.
“Secondo il ministero della Salute haitiano il numero di casi sospetti è quasi raddoppiato tra il 20 e il 23 ottobre, da circa 1000 a quasi 2000”, ha sottolineato da parte sua il portavoce del Palazzo di Vetro Stephane Dujarric. Precisando che “secondo Unicef, i bambini sotto i 14 anni rappresentano quasi la metà di questi casi sospetti”, e la carenza di carburante sta rendendo il lavoro degli operatori umanitari “molto più difficile”.