Il colosso energetico russo

L'ad di Gazprom: "Nessuna garanzia" che l'Ue abbia abbastanza gas per l'inverno

In caso di "inverno particolarmente freddo", Alexei Miller ipotizza una "carenza di 800 milioni di metri cubi, un terzo del consumo dell'Unione"

L'ad di Gazprom: "Nessuna garanzia" che l'Ue abbia abbastanza gas per l'inverno
EPA/ANATOLY MALTSEV via Ansa
Alexei Miller, presidente del Consiglio di amministrazione di Gazprom

"Non vi è alcuna garanzia che l'Europa riesca a superare l'inverno con le scorte di gas attuali". Lo ha detto Alexei Miller, presidente del Consiglio di amministrazione di Gazprom, il colosso energetico statale russo. Una previsione che sembra rispondere indirettamente a quanto affermato solo ieri dal direttore esecutivo dell'Agenzia internazionale per l'energia Fatih Birol, secondo il quale "i paesi europei affronteranno l'inverno senza importanti interruzioni di rifornimenti e senza blackout, perché  gli stoccaggi di gas hanno raggiunto circa il 90%". Riguardo all'Italia, analoga rassicurazione era stata avanzata recentemente dal ministro per la Transizione ecologica Roberto Cingolani.

 I dati sugli stoccaggi di gas negli impianti europei dovrebbero essere valutati nel contesto di una logistica alterata, ha affermato Miller: "Oggi abbiamo una logistica diversa, diverse fonti di approvvigionamento di gas per il mercato europeo. L'onere che ricadrà sugli impianti europei di UGS (underground gas storage, ndr) sarà probabilmente molto più alto rispetto agli anni precedenti". La Germania ha il più grande volume di iniezione di gas, ha detto Miller: “Apparentemente la Germania inietterà circa 20 miliardi di metri cubi. Durante i precedenti periodi autunnali e invernali, la Germania ha consumato 60 miliardi o più, il che significa che negli impianti Ugs c'è abbastanza gas per 2-2,5 mesi al massimo. Ci sono previsioni diverse, a seconda della temperatura, ce ne sono alcune ottimistiche e altre pessimistiche secondo cui le riserve negli stoccaggi saranno a circa il 5% a marzo 2023. Intere città possono restare al freddo in poco tempo. Gazprom forniva tra i 600 milioni e gli 1,7 miliardi di metri cubi al giorno durante i picchi invernali quando arriva l'anticiclone freddo 'Bestia dall'est'. Gli esperti oggi stimano una carenza di 800 milioni di metri cubi di gas in Europa se ci fosse un inverno particolarmente freddo e questo è un terzo di tutto il consumo europeo”

“Cosa accadrà nel 2023-2024?”, si chiede infine Miller, "è chiaro che la crisi energetica non durerà poco ma è di natura sistemica". Preoccupazioni per gli stoccaggi futuri sono state avanzate in questi giorni anche dall'amministratore delegato di Eni Claudio Descalzi.