Calcio malato

Dino Baggio, continuano le polemiche sulle sue parole: "Sostanze lecite 30 anni fa erano sicure?"

Raducioiu: "Facevo flebo con un liquido rosa". Dossena: "Quando ho iniziato negli anni '70 mi è capitato di prendere il Micoren come tanti". Brambati: "Prendevo il Micoren come caramelle. Anche io sono preoccupato"

Dino Baggio, continuano le polemiche sulle sue parole: "Sostanze lecite 30 anni fa erano sicure?"
combo (foto Ansa/LaPresse/Getty Images)
Beppe Dossena, Massimo Brambati e Florin Raducioiu

Dino Baggio, dopo aver espresso i suoi dubbi sugli integratori assunti e considerati leciti negli anni in sui giocava sui campi di calcio, oggi ha rilasciato una lunga intervista a Rainews 24 per chiarire le sue affermazioni dei giorni scorsi, ma il polverone sulle sue dichiarazioni continua a sollevarsi. Altri calciatori hanno iniziato a porsi delle domande e ricordare cosa accadeva negli spogliatoi negli anni in cui frequentavano i terreni di gioco, seppur nessun legame è mai stato provato tra malattie e farmaci assunti.

"Sì, prendevo Micoren, che all'epoca non era sostanza proibita ma poi diventò proibitissima, come fossero caramelle -  queste le parole di Massimo Brambati, ex di Torino e Bari tra le altre, oggi opinionista televisivo, all'Italpress -, c'era un uso smodato di questo farmaco ma non solo, anche flebo in cui non so bene cosa ci fosse dentro e un altro preparato chiamato Animina. All'epoca ho fatto diversi esami antidoping, tutti negativi, si trattava di farmaci leciti. Due anni dopo sono diventate tutte sostanze super dopanti e non ce le hanno date più. Oggi, quando c'è una morte inaspettata, ti vengono in mente certe cose che prendevi".

Anche Beppe Dossena si aggiunge al dibattito: "Ho letto le dichiarazioni di Dino Baggio, mi sembra un ragazzo equilibrato e credo che ponga una  questione importante. Con tutti i soldi che girano non mondo del  calcio si potrebbero anzi dovrebbero fare studi più approfonditi sul  fatto che ci possa essere una maggiore incidenza di alcune malattie  tra gli ex calciatori", riferisce all'Adnkronos il campione del mondo del 1982, e campione d'Italia della Sampdoria nel '91, insieme a Vialli "Sono preoccupato, lo ammetto. C'è sempre stato il doping, comunque sia robe strane non sono mai state prese. Però col tempo bisogna vedere se certi integratori fanno bene oppure no". 

Quando ho iniziato da ragazzo negli anni '70 mi è capitato di  prendere il Micoren come tanti, poi negli anni sono stato molto più  attento a quello che mettevo nel mio corpo - prosegue l'ex centrocampista - “All'epoca soprattutto tra i giovani calciatori c'era un po'  di ignoranza e leggerezza. Dagli anni '90 in poi c'è stata una sempre maggiore attenzione e penso che adesso nessuno prenda più roba di cui  non si conosca e non sia sicura”.

In merito alla questione delle sostanze assunte negli anni '90, arrivano anche le dichiarazioni Milan Florin Raducioiu, l'ex attaccante di Bari, Verona, Brescia: "Facevo flebo con un liquido rosa, lo  ricordo perfettamente. Lo ammetto ho anche preso delle medicine. Chiamerò il medico che ci seguiva a Brescia per saperne di più e capire cosa ho preso negli anni. Non sapevo cosa ci fosse dentro le flebo. Ci è sempre stato detto che erano vitamine, di glucosio per la precisione. A Milano prendevamo altre pillole. L'ho detto prima della morte di Vialli. Dobbiamo domandarci perché si verificano queste morti premature".