John Elkann, erede designato da Gianni Agnelli a prendere in mano non solo il futuro dell'ex Fiat, ora Exor, ma anche della Juventus, in una intervista rilasciata a La Stampa e Repubblica in occasione dell'anniversario della scomparsa dell'Avvocato, commenta così la situazione del club bianconero:
"La Juventus non è il problema, ma è e sarà sempre parte della soluzione. Qui è in gioco il futuro della serie A e del calcio italiano, che sta diventando marginale e irrilevante", dice Elkann che parla di sentenza ingiusta, “E' la squadra italiana più amata e seguita: rappresenta il nostro calcio nazionale. L'ingiustizia di questa sentenza è evidente: in molti l'hanno rilevato, anche non di fede bianconera, e noi ci difenderemo con fermezza per tutelare l'interesse dei tifosi della Juve e di tutti quelli che amano il calcio”
Tra le tante passioni del nonno, scomparso il 24 gennaio 2003, c'erano sicuramente al primo posto il calcio e la sua Juventus che oggi lo ricorda così sui suoi social:
Ed anche in memoria del nonno, John Elkann conclude: "In questi 100 anni di vita insieme abbiamo attraversato periodi di grandi soddisfazioni e di grandi difficoltà: negli ultimi 20 anni la Juventus ha vinto 11 scudetti sul campo, 6 supercoppe italiane, 5 coppe Italia, più i successi delle Women. Il titolo mondiale del 2006 e l'europeo del '21 sono stati vinti da una Nazionale con forte dorsale juventina. E con la vittoria dell'Argentina quest'anno, la Juve è la squadra con più giocatori che hanno conquistato un campionato del mondo. Spero che insieme alle altre squadre e al Governo possiamo cambiare il calcio nel nostro Paese, per costruire un futuro sostenibile e ambizioso".