Il papa emerito Benedetto XVI

La morte di Ratzinger. Parolin: ha fallito chi con due papi voleva creare caos

Grazie alla "fede della Chiesa e alla vicinanza tra i due Pontefici", così Parolin, Segretario di Stato vaticano

La morte di Ratzinger. Parolin: ha fallito chi con due papi voleva creare caos
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Pietro Parolin

“La contingenza storica che ha visto convivere nello stesso tempo due Successori di Pietro ha configurato per la Chiesa una situazione istituzionale inedita, che poteva anche essere delicata. Qualcuno magari ha pensato di approfittarne, e magari ci ha anche provato, per spargere confusione. Ma non è riuscito nel suo intento“. A parlare è il Cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato vaticano al Corriere della Sera. 

Questo non è avvenuto "per la fede del Papa e del Papa emerito e per le preghiere del Popolo di Dio, che li ha sempre abbracciati e sostenuti tutti e due. La fede del Popolo di Dio è sempre connotata da un affetto istintivo nei confronti del Successore di Pietro".

Inoltre, continua Parolin, "la prossimità fraterna tra papa Francesco e il Papa emerito Benedetto XVI l'abbiamo vista tutti. L'affetto espresso nei loro abbracci, negli sguardi nelle parole che si scambiavano nei loro incontri è stato per tanti motivo di commozione e di consolazione". 

Per Parolin "l'affetto tra Benedetto XVI e Papa Francesco ha reso manifesta anche la loro consonanza di sguardo davanti al mistero palpitante della Chiesa. Certo, loro hanno avuto temperamenti, sensibilità , idee, preferenze, percorsi esistenziali diversi. Anche questo fa parte della bellezza della Chiesa e dello stesso ministero dei Successori di Pietro", perché "nessun Papa è il clone di un altro Papa".

"Dopo la sua rinuncia e il mio ritorno in Vaticano lo andavo a trovare una volta all'anno, a Natale - ricorda il segretario di stato vaticano - Mi trasmetteva sempre una sensazione di grande serenità e di pace profonda. Più che incontri di cortesia erano momenti di preghiera: egli continuava a intercedere per la Chiesa, chiedendo al Signore di custodirla e di consolarla" dopo la rinuncia "si è spogliato anche del Papato. È  rimasta la sua fede nuda. Quella di chi rende lode con gratitudine al Signore anche per aver nascosto le cose importanti ai sapienti e ai dotti e averle rivelate ai piccoli. Per questo credo -conclude Parolin- che anche  le caricature malevoli costruite da qualcuno per denigrare la sua persona verranno spazzate via come pula, nella memoria lunga della Chiesa".