Papa Francesco è a Kinshasa, in Congo, accolto da una folla festante e colorata

Si tratta della 40esima visita apostolica internazionale del pontefice. Poi andrà in Sud Sudan, che accoglie per la prima volta nella storia il capo della Chiesa Cattolica. Il ritorno a Roma è previsto domenica prossima

Papa Francesco è a Kinshasa, in Congo, accolto da una folla festante e colorata
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Papa Francesco sulla pista dell'aeroporto di Kinshasa, in Congo

Una folla festante e colorata accoglie Papa Francesco a Kinshasa, capitale della Repubblica democratica del Congo. Lungo il boulevard Lumumba, l'arteria che collega l'aeroporto al centro della megalopoli africana, decine di migliaia di persone sventolano bandiere e cartelli di benvenuto. Pienissimi i lati della via e i cavalcavia. Diverse persone si sono arrampicate anche sui tetti delle botteghe e delle case. Molti coloro che indossano gli abiti tradizionali e sventolano bandiere.

Il pontefice, al suo quarantesimo viaggio internazionale, il quarto in un Paese africano, è stato accolto dalle autorità civili e religiose congolesi all'aeroporto della capitale. Tra loro il primo ministro, Jean-Michel Sama Lukonde, e l'arcivescovo di Kinshasa, il cardinale Fridolin Ambongo Besungu. Presente anche il Nunzio apostolico nella Repubblica Democratica del Congo, monsignor Ettore Balestrero.

Quello in Congo e Sud Sudan è un viaggio voluto da tempo da papa Francesco (si sarebbe dovuto svolgere la scorsa estate), più volte rinviato a causa dei problemi al ginocchio.

Il Papa si sta recando nella residenza ufficiale del presidente della Repubblica, Felix Tshisekedi Tshilombo, il Palais de la Nation, situato a La Gombe, a nord di Kinshasa, sulle rive del fiume Congo. Terminata la visita di cortesia, il primo intervento pubblico di Francesco: l'incontro con le autorità, la società civile e il corpo diplomatico. Al termine, il trasferimento alla Nunziatura apostolica.

L'accoglienza a Papa Francesco in Congo ap photo
L'accoglienza a Papa Francesco in Congo
Le strade della capitale congolese affollate per l'arrivo del Papa ap photo
Le strade della capitale congolese affollate per l'arrivo del Papa

Per domani, al mattino, è prevista la celebrazione della messa all’aeroporto, secondo il messale romano per le diocesi dello Zaire, per la pace e la giustizia. La celebrazione eucaristica sarà in francese e in lingala. Nel pomeriggio, presso la Nunziatura apostolica, previsti due incontri: il primo con le vittime della violenza in corso nell'est del Paese, nel quale vi sarà l'assunzione dell'impegno a perdonare da parte delle vittime presenti; e poi con i rappresentanti di alcune opere caritative (Telema Ongenge, Lebbrosi dell'ospedale del la Rive, Associazione Fasta, Centro Dream, Sordomuti del villaggio Bondeko, ciechi delle Scuole di Petite Flamme del Movimento dei Focolari e Monache Trappiste di Mvanda).

Un'agenda fitta di impegni, quella di Francesco nel corso del suo viaggio africano: per il 2 febbraio è previsto l'incontro con i giovani e i catechisti allo Stadio dei Martiri di Pentecoste. Al termine, nella Nunziatura apostolica, si svolgerà la visita del primo ministro Sama Lukonde Kyenge. Nel pomeriggio, nella cattedrale di Notre-Dame du Congo, alle 16.30, l'incontro di preghiera con i sacerdoti, i diaconi, i consacrati, le consacrate e i seminaristi. Infine, in Nunziatura, si svolgerà in privato il consueto dialogo con i Gesuiti presenti nel Paese.

La folla, composta di decine di migliaia di persone, accoglie lungo le strade di Kinshasa l'arrivo del Pontefice ap photo
La folla, composta di decine di migliaia di persone, accoglie lungo le strade di Kinshasa l'arrivo del Pontefice

Venerdì 3 febbraio Papa Francesco si sposterà in Sud Sudan dopo aver incontrato i vescovi della Conferenza episcopale nazionale del Congo, che riunisce i vescovi delle 48 circoscrizioni ecclesiastiche del Paese. La partenza è prevista per le 10.40 e l'arrivo alle 15 (14, ora italiana) nella capitale del Sud Sudan, Giuba. Con Francesco, arriveranno in Sudan anche l'arcivescovo di Canterbury, Justin Welby, e il moderatore dell'assemblea generale della Chiesa di Scozia, Iain Greenshields.

Bergoglio, all'aeroporto di Giuba, sarà accolto dal presidente della Repubblica del Sud Sudan, Salva Kiir Mayardit. Dopo un breve colloquio, il trasferimento al Palazzo presidenziale per la visita di cortesia. Sempre nel Palazzo presidenziale avrà luogo, a seguire, l'incontro con i vicepresidenti della Repubblica: Riek Machar Teny Dhurgo (SPLM-IO), James Wani Igga (SPLM), Taban Deng Gai (SPLM-IO), Rebecca Nyandeng Garang De Mabior, moglie di John Garang, e Hussein Abdelbagi (South Sudan Opposition Alliance). Al termine l'incontro con le autorità, la società civile e il corpo diplomatico presso il giardino del Palazzo presidenziale.

Sabato 4 febbraio Papa Francesco alle 9 (le 8 in Italia), nella cattedrale di Santa Teresa, incontrerà i vescovi, i sacerdoti, i diaconi, i consacrati, le consacrate e i seminaristi. Al termine, in Nunziatura, l'incontro privato con i membri della Compagnia di Gesù. Nel pomeriggio, alle 16.30 (15.30 in Italia) l'incontro con gli sfollati interni nella Freedom Hall, accanto al Mausoleo “John Garang”, dove poi si svolgerà alle 18 (17 in Italia) la preghiera ecumenica.

Domenica 5 febbraio, alle 8.45 ora locale, Francesco celebrerà, sempre nel Mausoleo “John Garang”, la Santa messa, al termine della quale è previsto il trasferimento all'aeroporto di Giuba per il rientro a Roma. Dopo la cerimonia di congedo, il decollo è previsto alle 11.30 locali e l'arrivo a Roma Fiumicino alle 17,15.

 

Stamane, Papa Francesco è partito poco prima delle 8.30 da Fiumicino. Prima della partenza, ha inviato il consueto telegramma di saluto a Sergio Mattarella: “Nel momento in cui mi accingo a compiere un viaggio apostolico nella Repubblica democratica del Congo e in Sud Sudan, mosso dal vivo desiderio di incontrare i fratelli nella fede e gli abitanti di quelle care nazioni, recando un messaggio di pace e di riconciliazione, mi è gradito rivolgere a lei, signor Presidente, l’espressione del mio deferente saluto, che accompagno con fervide preghiere per il bene e la prosperità dell’intero popolo italiano”. Poi, l'incontro con una decina di migranti e rifugiati dalla Repubblica Democratica del Congo e dal Sud Sudan prima di mettersi in viaggio. Quindi, seduto sulla sedia a rotelle, è stato imbarcato a bordo del volo ItaAirways che lo ha portato a Kinshasa.