Il rischio di un blitz alla kermesse

Sanremo, allarme anarchici dopo il caso Cospito: Festival blindato con 250 agenti

Viminale spedisce rinforzi, Questore: "Anche l'unità antiterrorismo e specialisti della cyber sicurezza". Minacce ricevute dal Resto del Carlino: "A Bologna ci sarà un grave attentato"

Sanremo, allarme anarchici dopo il caso Cospito: Festival blindato con 250 agenti
Ansa
Teatro Ariston esterno

Precauzione si, ma forse qualcosa di più: il timore che la grande visibilità mediatica del festival più amato dagli italiani attivi le possibilità di un blitz degli anarchici a Sanremo. Gli occhi degli 007 dello stato, che forse - il condizionale è d'obbligo  - potrebbero già avere intercettato messaggi che adombrino una qualche azione da mettere a segno nei giorni della kermesse. Mentre è di oggi la minaccia ricevuta in una telefonata al quotidiano Il Resto del Carlino: "A Bologna ci sarà un grave attentato, in relazione ai fatti di Cospito".

Le decisioni del Comitato per l'ordine e la sicurezza
Sarà di sicuro un Festival "blindato", con 250 agenti sul campo, il Viminale ha spedito rinforzi. Ma colpisce la presenza anche di reparti dell'unità antiterrorismo e specialisti della cyber sicurezza. Nel mirino degli inquirenti il web, i social: uno dei veicoli prediletti della comunicazione delle frange eversive. Ma anche il modo più tempestivo per spostarsi, attivarsi, scansare la presenza delle forze dell'ordine: elemento spesso  strategico in diverse azioni messe in atto dai movimenti che agiscono - anche - con atti eclatanti.

Foto ufficiale della scenografia di Sanremo 2023 ansa
Foto ufficiale della scenografia di Sanremo 2023

Attivata una "Unità di crisi" Polizia-Rai
Controlli in mare per la "Costa Smeralda" - la nave da crociera attraccata nel porto, che sarà un palcoscenico galleggiante - metal detector ai varchi della "zona rossa" attorno all'Ariston, reparti della prevenzione crimine, un dispositivo "Rafforzato a prescindere da una allerta specifica per garantire la sicurezza dell'evento", così all'Ansa il questore di Imperia, Giuseppe Peritore.
Nel corso del tavolo tecnico - ha detto il questore - è stato intensificato il controllo sul territorio, con un "presidio fisso rinforzato sugli obiettivi dove si svolgono le manifestazioni", e - continua Peritore - "Per la gestione delle operazioni, attivata una unità di crisi, in commissariato a Sanremo, con rappresentanti di tutte le forze di polizia e componenti della Rai".

Il video dell'incendio di due giorni fa di 2 auto della Polizia Locale di Milano sul quale indaga anche l'antiterrorismo: trovate molotov anche in un parco vicino al luogo delle fiamme.

L'escalation delle "azioni dimostrative"
A seguito della minaccia terroristica degli anarchici legata al caso-Cospito, sarà insomma un Festival di Sanremo monitorato con la massima attenzione. Di sfondo, il salto di qualità delle azioni, finora mantenute a livello dimostrativo, e le convergenze con altre formazioni dell'area antagonista e - in nome della lotta al "41 bis" - con mafiosi detenuti. 
 

Il video con le cinque auto incendiate nella sede della Telecom a Roma: su una cabina elettrica, sempre afferente alla sede Telecom, apparse scritte contro il 41 bis.

Piantedosi, monitorate "Possibili evoluzioni delle minacce"
E l'offensiva anarchica preoccupa ed il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, che ieri ha presieduto al Viminale una riunione del Comitato di analisi strategica antiterrorismo, per fare il punto sulle "possibili evoluzioni" della minaccia, mentre sono state già innalzate le misure di sicurezza sui potenziali obiettivi, dalle sedi diplomatiche a quelle istituzionali, dai magistrati alle carceri. 
 

Il video dell'aggressione ad una troupe del Tg2: nel blitz un gruppo a volto coperto ha lanciato oggetti contro l'istituto penitenziario di Opera (Milano), dove è detenuto Cospito.

La serie di attentati incendiari in Italia ed all'estero, accompagnati da una serie di manifestazioni di piazza e rivendicazioni sul web. Un doppio livello che è il modus operandi di questa galassia eversiva. 
Secondo quanto filtra dalle forze dell'ordine, i "siti d'area" - e lo stesso Cospito - invitano a proseguire la lotta fino all'eliminazione del 41 bis, il cosiddetto carcere duro, ed i messaggi che filtrano dalla detenzione sono seguiti con molta attenzione: il detenuto pescarese è tutt'ora un punto di riferimento per gli anarchici ed regime di detenzione del 41 bis è stato disposto proprio per tagliare le  
comunicazioni con il suo mondo: fuori dalle mura degli istituti di pena - questa la "ratio" del regime a cui è sottoposto - c'è la possibilità che la battaglia per Cospito faccia proseliti tra i militanti dei movimenti antagonisti, che rappresenti un elemento di unificazione delle diverse istanze cosiddette "antisistema".

Nel filmato, l'arrivo lo scorso 30 gennaio di Alfredo Cospito nel carcere di Opera (Milano): il detenuto aveva lasciato il carcere di Sassari a causa delle sue condizioni di salute: nel penitenziario lombardo, è stato portato nel servizio di assistenza integrata, cioè nell'ex centro clinico.

La condanna del Tribunale
Alfredo Cospito, nato a Pescara (ma trapiantato a Torino da anni), è stato condannato per aver gambizzato nel 2012 l'Ad di Ansaldo Nucleare,  Roberto Adinolfi, e per aver piazzato due ordigni esplosivi fuori da una caserma di Cuneo nel 2006.

Il ritorno di fiammate eversive 
Il rischio che il "caso Cospito" - in sciopero della fame dall'Ottobre dello scorso anno- porti alle estreme conseguenze la sua protesta, come quello che diventi quindi un martire, alimentando la crescita di consenso attorno all'area anarco-insurrezionalista: un ritorno di fiammate eversive, che già in un passato - non tanto lontano - hanno sferzato il paese.

E per questo, la vigilanza sarà massima tra antiterrorismo ed intelligence, anche al Festival di Sanremo.