Fuga dal Sudan

Avviata evacuazione italiani. Tajani: "Entro questa notte nostri connazionali arriveranno in Italia"

File di convogli lasciano il Paese, non senza pericoli. Gb e Usa evacuano connazionali. Tajani: '"Situazione molto complicata, ma tutti gli italiani a Khartoum stanno bene". Nessuna conferma del convoglio francese attaccato

Ore frenetiche per la fuga dal Sudan in piena guerra civile da 9 giorni. File di convogli stanno lasciando il paese col personale delle ambasciate e loro connazionali. Dietro c'è l'accordo con i due eserciti rivali in guerra, ma resta la preoccupazione per l'incolumità dei civili, anche sudanesi. 600 le vittime da quando è cominciato il conflitto tra l'esercito regolare (Saf) e le milizie ribelli (Rsf). 

Fonti che arrivano da diplomatici sul posto parlano di situazione "estremamente preoccupante". A Khartoum "il passaggio sicuro dei cittadini stranieri è ancora in fase di negoziazione, l'esercito potrebbe usare il processo per migliorare la propria immagine", scrive Bloomberg. "Nessuno è in grado di stabilire un percorso terrestre sicuro per la fuga dei civili".

La difesa italiana ha avviato l'operazione di evacuazione degli italiani: "Già decollati due c-130 dell'aeronautica militare alle 13.55 ora italiana da Gibuti alla volta di Khartoum con a bordo personale delle forze speciali dell'esercito italiano e dei carabinieri. La sicurezza degli aeroporti è assicurata dai fucilieri dell'aria dell'aeronautica militare", ha spiegato il ministro della difesa Guido Crosetto. “Entro questa notte arriveranno in Italia” , ha detto il ministro degli esteri Antonio Tajani

L'unità di crisi della Farnesina, insieme alla Presidenza del Consiglio e ai Servizi di Sicurezza lavorano sin dall'inizio del conflitto per rimpatriare i nostri connazionali - 150 circa - tutti a Khartoum.  L'evacuazione dei connazionali avviene con velivoli militari da Gibuti, insieme agli italiani ci sono membri della Nunziatura apostolica e cittadini di altri Paesi europei. 

"I nostri connazionali sono stati contattati, anche durante la notte, dall'Unità di crisi del ministero. Chiamati uno per uno: stanno tutti bene e raggiungeranno la nostra ambasciata. Di più non posso dirvi per ragioni di sicurezza", ha precisato il capo della Farnesina arrivando al Salone del Mobile di Milano. 

Anche Belgio, Paesi Bassi, Germania e Regno Unito stanno evacuando le loro ambasciate. Mentre è mistero su un convoglio di 300 cittadini francesi: sarebbe stato attaccato durante l'evacuazione via terra e un cittadino francese sarebbe rimasto ferito. Lo riferisce la Reuters, mentre le truppe regolari sudanesi e i paramilitari Rsf si accusano a vicenda per l'azione pubblicando post sui social. Nessuna conferma però arriva da Parigi.

L'Unhcr parla di 20.000 persone in fuga da quando è cominciato il conflitto il 15 aprile. L'esodo potrebbe riguardare milioni di persone, in fuga soprattutto dalla regione occidentale del Darfur per cercare rifugio nel vicino Ciad dove ci sono già 400mila rifugiati sudanesi. "Con la crisi in Sudan aumenteranno le partenze dei profughi", dicono le ong che lavorano sul posto come Sos Mediterranée. Aluni operatori umanitari restano per garantire le cure necessarie, fanno sapere.

Ancora non è chiaro da quale aeroporto possano partire i cittadini stranieri, alcuni lasciano via mare. Le autorità aeroportuali hanno prorogato la chiusura dello spazio aereo fino al 30 aprile, lo si legge in una nota dell'aeroporto internazionale di Khartoum. "Le forze armate annunciano anche che qualsiasi violazione dello spazio aereo avrà una risposta decisa". 

L'aeroporto di Karthoum sarebbe sotto il controllo dei ribelli delle RFS. Il generale Abdel Fattah al-Burhan, ha ribadito che "tutti gli aeroporti in Sudan sono sotto controllo militare, ad eccezione" degli scali "di Khartoum e Nyala, continuerò a difendere l'unità del paese", scrive su twitter l'emittente al-Hadath. In un video (qui sotto) dell'agenzia Reuters la situazione di estrema tensione con le milizie paramilitari Rsf del generale Dagalo che controllano le strade tra colpi di artiglieria pesante al grido di Allah Akbar!

Per quanto riguarda Mosca, quasi tutti i cittadini russi che si trovano a Khartoum sono stati trasferiti nella sede dell'ambasciata russa.  "Attendono di essere evacuati senza pericoli".

Nella notte un centinaio di membri del personale dell'ambasciata americana di Karthoum, e le rispettive famiglie, è stato evacuato mediante elicotteri. Sarebbero però 19000 gli americani in Sudan. “L'evacuazione militare del personale dell'ambasciata statunitense in Sudan è stata completata”, ha annunciato Biden tornando a chiedere la fine di una violenza "inconcepibile".