Giornata Mondiale di Preghiera per la Cura del Creato

L'appello di Papa Francesco: "Poniamo fine a questa insensata guerra al Creato"

Il messaggio del pontefice rivolto alle vittime dell'ingiustizia ambientale, poi la forte raccomandazione a che si ponga fine all'era dei combustibili fossili anche per la Cop28 prevista a Dubai a fine anno

L'appello di Papa Francesco: "Poniamo fine a questa insensata guerra al Creato"
Ap Photo
Papa Francesco

Porre fine all'insensata guerra al creato, stando a fianco delle vittime dell'ingiustizia ambientale. È il monito del Papa nel messaggio per la Giornata Mondiale di Preghiera per la Cura del Creato, che si celebrerà il 1 settembre, presentata oggi in Vaticano. Il tema, caro a Bergoglio, "la cura della casa comune" annunciato, sin dall'inizio del suo pontificato, con l'Enciclica del 2015 Laudato Sì. Questa settimana è dedicata alla parabola ispirata al Santo Padre da San Francesco d'Assisi, e che il Papa ha rivolto alle vittime dell'alluvione in Emilia Romagna.

"Ascoltiamo l'appello a stare a fianco delle vittime dell'ingiustizia ambientale e climatica, e a porre fine a questa insensata guerra al creato. Vediamo gli effetti di questa guerra in tanti fiumi che si stanno prosciugando", il grido di dolore del Pontefice che punta il dito contro il "consumismo rapace, alimentato da cuori egoisti" che "sta stravolgendo il ciclo dell'acqua del pianeta".

Bergoglio entra nel dettaglio della questione climatica che riguarderà il vertice Onu dedicato alla salvaguardia dell'Ambiente guardando con preoccupazione all' "uso sfrenato di combustibili fossili" e all' "abbattimento delle foreste" che "stanno creando un innalzamento delle temperature e provocando gravi siccità. Spaventose carenze idriche affliggono sempre più le nostre abitazioni, dalle piccole comunità rurali alle grandi metropoli. Inoltre, industrie predatorie stanno esaurendo e inquinando le nostre fonti di acqua potabile con pratiche estreme come la fratturazione idraulica per l'estrazione di petrolio e gas, i progetti di mega-estrazione incontrollata e l'allevamento intensivo di animali".

Il Santo Padre, nel messaggio, invita a compiere passi coraggiosi: "Il Gruppo intergovernativo delle Nazioni Unite sul cambiamento climatico afferma che un'azione urgente per il clima può garantirci di non perdere l'occasione di creare un mondo più sostenibile e giusto. Possiamo, dobbiamo evitare che si verifichino le conseguenze peggiori. Uniamo le nostre mani e compiamo passi coraggiosi affinché la giustizia e la pace scorrano in tutta la Terra".

Il Pontefice indica la strada che la Chiesa deve seguire: "Come possiamo contribuire al fiume potente della giustizia e della pace in questo Tempo del Creato? Cosa possiamo fare noi, soprattutto come Chiese cristiane, per risanare la nostra casa comune in modo che torni a pullulare di vita? Dobbiamo decidere di trasformare i nostri cuori, i nostri stili di vita e le politiche pubbliche che governano le nostre società".

Francesco invita al rispetto dell'ambiente nel quotidiano: "Cerchiamo di essere il più possibile attenti alle nostre abitudini e scelte economiche, così che tutti possano stare meglio: i nostri simili, ovunque si trovino, e anche i figli dei nostri figli. Collaboriamo alla continua creazione di Dio attraverso scelte positive: facendo un uso il più moderato possibile delle risorse, praticando una gioiosa sobrietà, smaltendo e riciclando i rifiuti e ricorrendo ai prodotti e ai servizi sempre più disponibili che sono ecologicamente e socialmente responsabili". 

Alluvione nel Conselice Twitter/@Tg3web
Alluvione nel Conselice

Il Papa, nel messaggio, chiede poi la trasformazione delle politiche pubbliche che "governano le nostre società e modellano la vita dei giovani di oggi e di domani. Politiche economiche che favoriscono per pochi ricchezze scandalose e per molti condizioni di degrado decretano la fine della pace e della giustizia". 

Da qui il monito anche per la Cop28: "I leader mondiali presenti al vertice COP28, in programma a Dubai dal 30 novembre al 12 dicembre di quest'anno, devono ascoltare la scienza e iniziare una transizione rapida ed equa per porre fine all'era dei combustibili fossili. Secondo gli impegni dell'Accordo di Parigi per frenare il rischio del riscaldamento globale, è un controsenso consentire la continua esplorazione ed espansione delle infrastrutture per i combustibili fossili. Alziamo la voce per fermare questa ingiustizia verso i poveri e verso i nostri figli, che subiranno gli impatti peggiori del cambiamento climatico. Faccio appello a tutte le persone di buona volontà affinché agiscano in base a questi orientamenti sulla società e sulla natura", ha concluso il pontefice.