Ospedale Sacco di Milano

Un uomo è morto per una crisi settica, contagiato da più batteri tra cui "Candida auris"

Il 79enne era arrivato 2 settimane fa dalla Grecia dove era stato ricoverato per 8 mesi in terapia intensiva in seguito a una patologia cerebrale. "Il quadro era estremamente grave sotto vari aspetti", ha detto il responsabile rianimazione del Sacco

Un uomo è morto per una crisi settica, contagiato da più batteri tra cui "Candida auris"
ANSA
Ospedale Sacco di Milano. Dai test a cui era stato sottoposto l'uomo all'inizio della sua degenza al Sacco erano emerse diverse positività, tra cui, le più importanti, a due batteri multiresistenti e alla Candida auris , "un quadro clinico che si riscontra spesso in pazienti lungodegenti e defedati", hanno riferito fonti mediche all'agenzia Agi.

Un uomo di 79 anni è morto all'ospedale Sacco di Milano questa mattina a causa di una setticemia provocata da diverse infezioni batteriche e da una funginea da “Candida auris”: ma quest'ultima, secondo quanto si apprende da fonti sanitarie, non sarebbe da ritenere la causa della morte. La vittima era arrivata nell'ospedale milanese - specializzato in infettivologia - due settimane fa dalla Grecia dove era stato ricoverato per otto mesi in terapia intensiva in seguito a una patologia cerebrale. La “Candida auris” - spiegano alcune fonti - in questo momento è comunque ritenuta un'allerta sanitaria negli Stati Uniti d'America.

Dai test a cui era stato sottoposto l'uomo all'inizio della sua degenza al Sacco erano emerse diverse positività, tra cui, le più importanti, a due batteri multiresistenti e alla Candida auris , "un quadro clinico che si riscontra spesso in pazienti lungodegenti e defedati", hanno riferito fonti mediche all'agenzia Agi: "è molto improbabile che ci sia un legame diretto tra il decesso del paziente e la positività alla Candida Auris". 

"Il quadro era estremamente grave sotto vari aspetti", ha detto all'Adn Kronos Antonio Castelli, responsabile della Rianimazione dell'ospedale Sacco di Milano. Castelli, evidenziando che la Candida auris da cui il 79enne era infetto "è stata testata ed è risultata fortunatamente sensibile a un antifungino della classe farmacologica normalmente più attiva verso questo tipo di germe. Abbiamo immediatamente iniziato la somministrazione" ma la condizione del paziente "era globalmente  compromessa", a rischio di morte "a prescindere da qualsiasi insulto batterico o fungino. La causa del decesso - conclude il medico - non è stata la Candida auris, germe verso il quale avevamo adottato una precisa e mirata terapia".

I familiari erano stati avvertiti dai medici che erano molto poche le possibilità di sopravvivenza proprio per questa situazione complessiva precaria, a prescindere dalla presenza della Candida Auris.