Voci critiche

Berlusconi, Rosy Bindi: "Santificazione non fa bene all'Italia, inopportuno il lutto nazionale"

Il microbiologo e senatore PD Andrea Crisanti contesta anche la scelta dei funerali di Stato: "Evasore fiscale, iscritto a una loggia eversiva, ha assunto "lo stalliere" affiliato alle cosche. Non ha avuto alcun rispetto per lo Stato"

Berlusconi, Rosy Bindi: "Santificazione non fa bene all'Italia, inopportuno il lutto nazionale"
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Rosy Bindi (LaPresse)

La volta in cui Berlusconi le disse in tv “lei è più bella che intelligente” la rivediamo in queste ore replicata in spezzoni televisivi che si ripetono. “Io gli risposi ”non sono una donna a sua disposizione". Lui non mi ha mai più chiesto scusa ma io non ho rimpianti: non so se quelle scuse le avrei accettate". A dirlo, ospite di Un Giorno da Pecora, su Rai Radio1, è Rosy Bindi, ex ministra ed esponente del Partito Democratico. Critica quella che chiama “santificazione” del personaggio Berlusconi e precisa: "I conti col berlusconismo non sono stati fatti quando era vivo spero che verranno fatti ora. Berlusconi - ha proseguito Bindi - non è stato solo un politico, ha fatto l'imprenditore in un certo modo, porta con sé tanti misteri e non riesco ad esaltarlo nelle sue capacità imprenditoriali". Come mai? "Se non avesse avuto la protezione della politica non sarebbe stato un grande imprenditore". Sulle esequie istituzionali si dice d'accordo, ma ha riserve sul lutto nazionale: ''I funerali di Stato sono previsti ed è  giusto che ci siano ma il lutto nazionale per una persona divisiva  com'è stato Berlusconi secondo me non è una scelta opportuna''.

Molto critico invece anche sui funerali di Stato è il senatore Pd Andrea Crisanti: "Comprendo con sincera empatia il dolore che la scomparsa di Silvio Berlusconi crea non solo nei suoi affetti personali, ai quali vanno le mie più sentite condoglianze, ma anche alla sua comunità politica e a un intero sistema Paese che con il suo operato e la sua figura si è identificato. Tuttavia, non posso non esprimere la mia ferma contrarietà ai funerali di Stato, che ritengo inopportuni, così come il lutto nazionale per il nostro ex presidente del Consiglio". E rincara la dose motivando così la sua posizione: “non dobbiamo dimenticare che alcune sue azioni non hanno avuto alcun rispetto per lo Stato che rappresentava. Ha evaso le tasse e frodato il fisco, sentenza definitiva nel processo Mediaset, per la quale ha scontato la sua pena ed è stato interdetto anche dai pubblici uffici; non ha avuto rispetto per lo Stato quando si è iscritto consapevolmente a una loggia massonica che aveva una chiara matrice eversiva, tessera n.1816 della P2; non ha avuto rispetto per lo Stato quando, forse con leggerezza, aveva tra i suoi impiegati, con le mansioni di “stalliere” una persona affiliata alle cosche mafiose". 

"L'avrà fatto per leggerezza o con consapevolezza? Non lo sapremo mai, ma sicuramente non merita - dice ancora Crisanti - funerali di Stato né il lutto nazionale. Non posso non domandare alla comunità politica: che insegnamento diamo ai nostri giovani sul valore della politica e dell'etica istituzionale? Che vince sempre il Potere? E che messaggio diamo a tutte le persone che queste cose non le fanno? Se davvero vogliamo costruire una società più giusta, rifuggiamo le ipocrisie. Oggi diciamo addio a Berlusconi, una tragedia umana senza dubbio. Ma è ancora più tragico per il nostro Paese - dice ancora l'esponente Pd - che ci vorrà ancora molto tempo per seppellire la sua eredità di etica della politica".

Andrea Crisanti Ansa
Andrea Crisanti

A Crisanti risponde a distanza Maurizio Gasparri (senza nominarlo): “Il dolore di queste ore che precedono i funerali del nostro leader Silvio Berlusconi non mi consente di rispondere con le parole adeguate ad un neo senatore che si permette di offendere la memoria di un autentico statista”.

"A costui - precisa Gasparri - dico che ci sarà  il tempo e il luogo per rispondere alle sue affermazioni offensive, che dimostrano una qualità morale infima". "Se la sua sapienza nella medicina è pari a quella dimostrata con certe affermazioni, poveri malati. Dovrebbe essere un medico - conclude il vicepresidente FI del Senato - ma pare più un paziente in stato mentale confuso".