Lo studente egiziano dell'UniBo

Patrick Zaki condannato a tre anni. Noury: "Intervenga governo italiano", Meloni: "Abbiamo fiducia"

La sentenza emessa oggi a Mansura, in Egitto. Lo studente egiziano dell'UniBo portato via in manette tra le urla dei familiari. A Rainews.it l'appello di Riccardo Noury di Amnesty Italia: "Intervenga il governo italiano"

Patrick Zaki condannato a tre anni. Noury: "Intervenga governo italiano", Meloni: "Abbiamo fiducia"
Ansa
Patrick Zaki dopo l'udienza a Mansoura

Dopo oltre un anno di processo e una marea di rinvii, oggi Patrick Zaki "è stato condannato a tre anni" di carcere per “diffusione di notizie false” per alcuni articoli scritti sui social. La notizia arriva all'Ansa da uno dei 4 legali dell'attivista al termine dell'udienza odierna presso il Tribunale per reati contro la sicurezza a Mansura, in Egitto. 

Al termine della lettura della sentenza lo studente egiziano dell'Università di Bologna è stato portato via dall'aula in manette, attraverso il passaggio nella gabbia degli imputati, tra le grida della madre della fidanzata e degli amici.

L'ong Eipr per la quale lavorava Zaki su twitter ha scritto che "Patrick è stato arrestato in tribunale in vista di un suo trasferimento al carcere di Gamasaa", nel governatorato di Dakahlia, sulla costa del delta del Nilo.

La notizia ha suscitato indignazione e commenti tra le forze politiche italiane e non solo. "Il nostro impegno per una soluzione positiva del caso di Patrick Zaki non è mai cessato, continua, abbiamo ancora fiducia", ha assicurato la presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

A Rainews.it Riccardo Noury di Amnesty international ha lanciato l'appello al governo italiano affinché intervenga per la scarcerazione. La sentenza "E' il "peggiore degli scenari possibili", ha scritto su twitter il portavoce che ha seguito l'odissea giudiziaria dello studente egiziano sin dall'inizio. 

I legali di Zaki hanno promesso ricorso, ma si tratta di una sentenza inappellabile a causa delle ferree leggi egiziane in materia di terrorismo. Se si sommano i 22 mesi già scontati in custodia cautelare, il giovane deve scontare ancora 14 mesi di carcere. La sentenza però segue un iter particolare:  dovrà essere sottoposta alla firma del presidente egiziano Al-Sisi che potrebbe decidere anche un'altra sorte per Patrick, compresa la grazia. Ed è qui che i legali possono opporre ricorso.

Sotto processo in Egitto dal 2020, impegnato a favore dei diritti umani e sotto accusa per opinioni politiche espresse sui social, Zaki è stato scarcerato dopo quasi due anni di detenzione preventiva nel dicembre 2021. Il 6 luglio di quest'anno si è laureato collegato in videoconferenza con l'Università di Bologna con una tesi su giornalismo, media e impegno pubblico. Il suo desiderio più grande è poter tornare in Italia per studiare.

"Conoscendolo troverà la forza per andare avanti, per portare avanti questa sua lotta, non credo si arrenderà", ha detto un collega di studio dall'Italia.