Il nuovo assetto azzurro

Buffon nuovo capodelegazione della Nazionale: "Sono felice. Con Vialli un rapporto straordinario"

Presentato a Coverciano l'erede di Gianluca Vialli. L'ex portiere azzurro sull'avvicendamento sulla panchina azzurra: "Da Mancini scelta inaspettata, la Federazione si è mossa bene e velocemente". Gravina: "Un monumento è tornato a casa"

Buffon nuovo capodelegazione della Nazionale: "Sono felice. Con Vialli un rapporto straordinario"
Claudio Villa/Getty Images
Gianluigi Buffon

La gioia, la confidenza con l'aria di casa, respirata a lungo in tante esperienze internazionali. "Esser qui mi rende un uomo felice, torno in un ambiente che penso di conoscere abbastanza bene. Dovrò mettere anche io un piccolo mattone in tutte le dinamiche che andremo a vivere". Lo evidenzia Gianluigi Buffon, nel giorno della presentazione da nuovo capodelegazione dell'Italia, ruolo ricoperto prima da Vialli. "Con lui - rimarca - avevo un rapporto straordinario: aver la presunzione di poter essere da subito al pari suo sarebbe sbagliato, cercherò di essere sempre me stesso". "E' un cruccio - sottolinea - non aver fatto il mio sesto Mondiale, ma la vita mi ha saputo ripagare. Che Italia vorrei? Generosa e capace di tornare a emozionare".

Gianluigi Buffon Claudio Villa/Getty Images
Gianluigi Buffon

"In questi giorni - prosegue Buffon - sono stato accanto al presidente Gravina e a Spalletti, ho sentito parlare di concetti, valori, emozioni che sono imprescindibili se si vuole arrivare ad un obiettivo. Penso che l'Italia abbia trovato l'uomo giusto al momento giusto. Quella di Mancini - chiude - è stata una scelta inaspettata. Ma la Figc si è mossa in maniera celere, e soprattutto bene".

Gabriele Gravina Ipa
Gabriele Gravina

''Sabato abbiamo parlato di un nuovo capitolo della storia azzurra che non può fermarsi, oggi un'altra bellissima giornata, uno dei più grandi monumenti della nostra storia, torna finalmente a casa'', afferma il presidente federale Gabriele Gravina. ''Sabato ho parlato di orgoglio di appartenenza e identità, con 214 convocazioni e 176 presenze Gigi è l'azzurro con più presenze, è l'emblema di ciò che ho detto - aggiunge -. Quando lui ha smesso ufficialmente di giocare siamo tornati alla carica. E appena gliel'ho proposto lui ha citato Vialli e Riva. Sono convinto che Gigi possa entrare nell'olimpo azzurro, lo è già come calciatore fra gli immortali, penso diventerà tale anche come dirigente. Scegliendo lui e Spalletti penso, come presidente federale, di aver onorato la maglia azzurra'', conclude.