Sul web pubblicavano messaggi d'odio rivolti contro il mondo occidentale, gli ebrei e le comunità lgbt+, ricorrendo anche ad iconografie, immagini caricaturali stilizzate e meme di matrice suprematista e neonazista, tese ad esaltare la figura di Hitler, delle SS e di terroristi di estrema destra italiani. Delle donne scrivevano che “non sono peggio degli animali ma è bene tenerle in casa come schiave”. È quanto è emerso dalle indagini avviate dalla procura di Brescia su segnalazione dei servizi di intelligence e che ha portato oggi all'arresto di due operai di 20 e 22 anni di origini pakistane, mentre una terza persona resta indagata a piede libero e a una quarta è stata perquisita l'abitazione seppure non risulti indagata. “Ci preoccupa la giovane età dei soggetti e la pesante radicalizzazione. I reati contestati sono apologia aggravata dalla finalità di terrorismo, diffusione di idee fondate sulla superiorità o sull'odio razziale, incitando alla discriminazione o a commettere atti di violenza nei confronti di persone in quanto appartenenti ad un gruppo nazionale, etnico o razziale”. Emerge come vanno a braccetto esaltazione della Jihad e messaggi suprematisti", ha sottolineato il procuratore aggiunto Silvio Bonfigli.
Le indagini sono cominciate nell'ottobre del 2022 e, spiega la procura, hanno permesso di rilevare come i due giovani si siano costantemente impegnati nel creare, condividere ed esaltare sul web contenuti apologetici riguardanti Al-Qaeda, Stato islamico, Jihad Islamica Palestinese e in generale la pratica del martirio. I messaggi sui social, peraltro, oltre a caratterizzarsi per la radicalità di matrice confessionale, si sono progressivamente connotati per una peculiare forma di radicalizzazione che coniuga la matrice religiosa con un profondo sentimento antisemita ed omofobo. Dopo il 7 ottobre , gli indagati hanno palesato la propria vicinanza e il proprio plauso nei confronti dei brutali attacchi ai civili israeliani.
TGR Lombardia