La morte di Wissam Hassan al Tawil, comandante militare della forza d'élite Radwan di Hezbollah, segue l'assassinio di Saleh al-Arouri da parte di Israele la scorsa settimana a Beirut, l'omicidio dunque fa salire ulteriormente le tensioni tra Hezbollah e Israele.
Il dirigente militare è stato ucciso oggi nel sud del Libano, è Hezbollah a darne notizia attribuendone la responsabilità ad un raid israeliano. Hezbollah ha detto che Tawil è morto “sulla strada per Gerusalemme”, frase usata dal movimento musulmano sciita per i combattenti uccisi da Israele.
Hajj Jawwad era il suo nome di battaglia, i militari diffondono le sue foto insieme al leader Hasan Nasrallah, e con il generale iraniano Qasem Soleimani, ex comandante della forza Qods dei Pasdaran, ucciso da un raid Usa 4 anni fa a Baghdad, ma anche con Imad Mughniye, capo militare di Hezbollah ucciso a Damasco nel 2008 in un attentato attribuito a Israele. Un'operazione di comunicazione e martirizzazione all'ennesima potenza, dunque.
Il segretario generale di Hezbollah, Nasrallah, aveva già promesso una raffica di missili su Israele come risposta per la morte di Arouri.
Finora circa 130 combattenti di Hezbollah sono stati uccisi in tre mesi di combattimenti con Israele iniziati l'8 ottobre, un giorno dopo l'attacco di Hamas, al Tawil è il militare più importante tra quelli deceduti in questa guerra. Bombardamenti reciproci e scontri sono in corso, quasi senza sosta, tra l’esercito israeliano ed Hezbollah al confine fra Israele e Libano, un paese in cui Hezbollah è fortemente radicato