Navalny, il corpo è stato riconsegnato alla madre Lyudmila

Lo scrive la portavoce su X: "I funerali sono ancora in sospeso". La mamma si trova ancora a Salechard. Oggi scadevano i termini, in base alla legge russa, per riconsegnare il corpo dopo gli accertamenti sulle cause della morte

Navalny, il corpo è stato riconsegnato alla madre Lyudmila
reuters
la madre di Alexei Navalny, Lyudmila Navalnaya

Il corpo di Alexei Navalny, il principale oppositore del Cremlino, è stata restituito alla madre Lyudmila. Lo ha reso noto la portavoce Kira Yarmysh su X: "Grazie di cuore a tutti coloro che insieme a noi lo avevate richiesto".  Per quanto riguarda i funerali dice che “restano in sospeso”. La madre del dissidente si trova ancora in Siberia, a Salekhard, la località più vicina alla colonia carceraria dove Navalny è morto e dove la donna si è trasferita subito dopo. 

Le autorità russe le avevano dato ieri un ultimatum, minacciando che se non avesse accettato di tenere funerali segreti il corpo di Alexei sarebbe stato sepolto nella colonia penale dove è morto. Lei si è rifiutata di negoziare.

Il team del dissidente aveva detto in precedenza che il Cremlino voleva evitare il funerale pubblico, che potrebbe trasformarsi in una dimostrazione di sostegno al movimento di Navalny, il più noto oppositore di Putin. Il leader russo non ha ancora pronunciato una parola sulla morte del dissidente.

Oggi scadevano i termini, in base alla legge russa, per riconsegnare il corpo dopo gli accertamenti sulle cause della morte. 

Il decesso, secondo la versione ufficiale delle autorità della cittadina nel circolo polare artico, sarebbe avvenuto per cause naturali e improvvise. La mamma aveva trascorso 22 ore all'interno della sede del comitato investigativo pregando di poter riavere la salma del figlio e aveva annunciato una causa legale per violazione della legge sulla restituzione delle spoglie dei detenuti alla famiglia.

Nella ultime 48 ore si erano moltiplicati i video-appelli di artisti, musicisti, scrittori, che chiedevano a Putin la restituzione del corpo alla famiglia.