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Romania: il dramma di Filippo Mosca, detenuto in pessime condizioni igieniche nel carcere-lager

Condannato per droga, fino a ieri sera in una cella di 23 mq con 24 persone, piena di topi, una latrina e materassi con le cimici. La madre: "Trasferito in una cella più comoda, gli hanno dato materassi nuovi. Ma è solo per la pressione mediatica"

Romania: il dramma di Filippo Mosca, detenuto in pessime condizioni igieniche nel carcere-lager
Ansa
Filippo Mosca

Sono stati traferiti, ieri sera, in una cella più piccola e sicura, che può ospitare al massimo sei persone, i ragazzi siciliani detenuti nel carcere di Porta Alba a Costanza, in Romania: fra questi, Filippo Mosca, il ventinovenne di Caltanissetta arrestato con alcuni amici il 3 maggio scorso e condannato a 8 anni e 3 mesi di reclusione per traffico internazionale di droga.

Lo ha fatto sapere Ornella Matraxia, madre di Filippo; che sempre ieri, in serata, aveva detto: “L'hanno comunicato questa mattina a Filippo e nel pomeriggio li hanno trasferiti, per allontanarli da altri detenuti violenti, in una cella con bagno e doccia. Gli hanno detto che anche l'ora d'aria la trascorreranno in un cortile separato rispetto agli altri detenuti, per motivi di sicurezza”.

La donna mostra un leggero sollievo, ripensando alle condizioni disumane di detenzione a cui era sottoposto il figlio, denunciate da lei stessa: topi e scarafaggi; sovraffollamento indecente, 24 persone in 23 metri quadrati; una latrina per tutti, per i bisogni fisiologici; cibo scadente, punizioni per chi dorme di giorno.

“Sono migliorate le condizioni di sicurezza – aggiunge la signora Matraxia - ma certamente non sono rispettati neanche lontanamente gli standard detentivi europei”.

Fino ad oggi Filippo Mosca, che si dichiara con forza innocente e ha pure rifiutato il patteggiamento proposto dall'accusa, era detenuto in una cella piena di topi e cimici ed era costretto a espletare i bisogni fisiologici nel bagno comune, realizzato con un buco nel pavimento. “Filippo mi ha riferito che oggi gli hanno fatto trovare pure dei materassi nuovi e che c'è un via vai di gente e operai che cerca di risistemare la struttura, probabilmente per paura di qualche controllo dall'esterno”.

“Questo trasferimento – prosegue la mamma del 29enne nisseno – è certamente frutto della pressione mediatica, che è arrivata pure sui media della Romania. È un primo passo, speriamo adesso che Filippo possa avere, finalmente, un processo giusto e, soprattutto, che possa ottenere presto gli arresti domiciliari già chiesti dai difensori. Per questo chiedo ai media e alle istituzioni italiane di non calare l'attenzione”.