Serie A

Acerbi assolto per assenza di prove dall'accusa di insulti razzisti a Juan Jesus

Il giudice sportivo: L'ingiuria “risulta essere stata percepita dal solo calciatore ‘offeso’ senza il supporto di alcun riscontro esterno”. L’SSC Napoli: “Restiamo basiti. Non aderiremo più a iniziative di mera facciata contro le discriminazioni”

Acerbi assolto per assenza di prove dall'accusa di insulti razzisti a Juan Jesus
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Francesco Acerbi durante Inter-Napoli

Gerardo Mastrandrea, giudice sportivo della Serie A, ha deciso di non squalificare Francesco Acerbi, difensore dell'Inter e della Nazionale, in seguito alle accuse di razzismo che gli erano state mosse da Juan Jesus, difensore del Napoli, e che si riferivano a quanto avvenuto nel corso della partita di campionato finita 1-1 a San Siro. Non è stato quindi applicato l'articolo 28 del codice di giustizia sportiva che prevede fino a dieci giornate di squalifica. Mastrandrea ha “ritenuto che non si raggiunge nella fattispecie il livello minimo di ragionevole certezza circa il contenuto sicuramente discriminatorio dell'offesa recata”.

Il giudice sportivo ha motivato la sentenza di assoluzione con il fatto che, anche se Acerbi non ha “disconosciuto” l'offesa, ma solo il suo “contenuto discriminatorio... senza che per questo venga messa in discussione la buonafede” di Juan Jesus, l’insulto “risulta essere stato percepito dal solo calciatore ‘offeso’, senza dunque il supporto di alcun riscontro probatorio esterno, che sia audio, video e finanche testimoniale”.

Sul caso arriva il comunicato ufficiale dell’SSC Napoli, pubblicato sul sito della società con il titolo “#IOSTOCONJJ”. Queste le parole del club azzurro: “Il signor Acerbi non è stato sanzionato. A questo punto il colpevole dovrebbe, per la ‘giustizia’ sportiva, essere Juan Jesus, che avrebbe accusato un collega ingiustamente. Non è ragionevole pensare che abbia capito male”.

Il Napoli argomenta così la sua posizione: “Il principio di maggiore probabilità di un evento, ampiamente visibile dalla dinamica dei fatti e dalle sue scuse in campo, che nella giustizia sportiva è preso in considerazione, scompare in questa sentenza. Restiamo basiti. Inoltre, se quanto accaduto in campo, lo dice la sentenza, ‘è sicuramente compatibile con l’espressione di offese rivolte... dal calciatore interista, e non disconosciute nel loro tenore offensivo e minaccioso dal medesimo’, perché non irrogare a quest’ultimo alcuna sanzione?”

La nota prosegue in un incalzare di domande: “Perché, poi, lo dice sempre la sentenza, ‘essendo raggiunta sicuramente la prova dell’offesa’, nessuna decisione è stata assunta dalla ‘giustizia’ sportiva al riguardo per punire il responsabile? Restiamo ancor più basiti. Il Napoli non aderirà più a iniziative di mera facciata delle istituzioni calcistiche contro il razzismo e le discriminazioni, continueremo a farle da soli, come abbiamo sempre fatto, con rinnovata convinzione e determinazione”.

Nessuna dichiarazione ufficiale sulla vicenda compare invece al momento sul sito dell’Inter. L’assoluzione arriva proprio mentre il calciatore del Real Madrid, Vinicius, lancia in lacrime l’ennesimo grido d’allarme contro il razzismo nel mondo del calcio.

Il presunto episodio di razzismo tra Acerbi e Juan Jesus durante Inter vs Napoli LaPresse
Il presunto episodio di razzismo tra Acerbi e Juan Jesus durante Inter vs Napoli

Gli ultimi casi dal 2020 in poi, tra Serie B e Lega Pro, avevano portato fino a dieci giornate di squalifica. Mastrandrea ha preso in considerazione anche le valutazioni che Giuseppe Chinè, alla guida della procura della Figc, ha fatto sul materiale video e audio raccolto nei tre giorni precedenti alle audizioni dei due calciatori.

Quando si è ritrovato in videoconferenza di fronte al procuratore federale, Juan Jesus ha ribadito di aver subito un insulto razzista: “Acerbi mi ha detto: ‘Vai via nero, sei solo un negro’. Ha ammesso poi di aver sbagliato e mi ha chiesto scusa aggiungendo: ‘Per me negro è un insulto come un altro’". Il difensore nerazzurro, anche lui collegato da remoto, ha ribadito la sua versione: “Non ho mai pronunciato frasi razziste, Juan Jesus mi ha frainteso”.