Bruxelles

Consiglio Ue, ultimo giorno dedicato all'economia. Meloni: "Bene Letta e Draghi su cambiare Europa"

Enrico Letta ha presentato il suo rapporto dedicato al futuro del mercato unico: "Non una Bibbia, ma una cassetta degli attrezzi". In mattinata bilaterale della presidente del Consiglio con von der Leyen sulle politiche migratorie

Dopo una prima giornata dedicata al multilateralismo e alla difficile situazione internazionale in particolare in Ucraina e in Medio Oriente, sul tavolo dei Ventisette leader sono arrivati i temi economici. Oltre ai piani nazionali per la ripresa, si è discusso di strategie per la competitività.

Al centro del dibattito il mercato dei capitali che l’Unione europea ancora deve costruire, e a cui ha fatto riferimento anche Mario Draghi nel suo discorso di anticipazione del report per la Commissione dell'altro ieri.  

E poi oggi Enrico Letta ha presentato il suo report sul futuro del mercato unico. La discussione ha portato via più tempo del previsto, si doveva concludere alle 14, è finita alle 17.30. "Per la prima volta da molto tempo sulla competitività e gli investimenti abbiamo avuto una discussione approfondita. Abbiamo avuto bisogno di diverse ore, è stata una riunione difficile ma abbiamo fatti passi importanti a preso decisioni sostanziali" ha detto il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel al termine del vertice.

“Non è la Bibbia ma una cassetta degli attrezzi” aveva detto Letta anticipando il rapporto. "Significa che qui avete un set di strumenti, molte possibilità di scelta e l'utilizzo di alcuni di questi strumenti può essere immediatamente fattibile, altri richiedono molto più tempo. Quindi questo è lasciato alla discussione. Se ne discuterà nei prossimi mesi, nella campagna per le elezioni europee, perché penso che alla fine sarà il voto dei cittadini a prendere le decisioni". 

"Le mie proposte sono realistiche e pragmatiche. Non è un sogno. Non propongo alcuna modifica del trattato. Voglio essere molto chiaro, perché so benissimo che proporre modifiche al trattato oggi significa non essere molto concreti o non poter avere risultati immediati. Naturalmente, non è il modo per me di dire che non abbiamo bisogno di modifiche al trattato". 

"Alle quattro libertà esistenti (di movimento dei beni, dei servizi, dei capitali e delle persone), voglio aggiungere una quinta, intangibile se vogliamo. E questo non contraddice quanto ho detto riguardo alla modifica dei trattati perché è possibile farlo sulla base dei trattati esistenti - spiega -. C'è l'articolo 179 del Trattato, che si concentra in particolare sulla ricerca. Quindi penso che possiamo dare un grande impulso lì, sull'Ai, l'innovazione, lo spazio, i dati".

"La questione fondamentale del mercato unico è quella evitare la frammentazione: ci sono ostacoli che sono ferme da anni e anni. Ho ripreso molte idee dal bel rapporto Monti del 2010, perché in 14 anni l'Ue non ha voluto applicare le sue raccomandazioni. Quindi oggi dobbiamo spingere davvero perché c'è un divario tra l'Ue e gli Usa".

 

Enrico Letta e Ursula von der Leyen a Bruxelles, Consiglio Ue 18 aprile 2024 ANSA
Enrico Letta e Ursula von der Leyen a Bruxelles, Consiglio Ue 18 aprile 2024

"Sia Mario Draghi che Enrico Letta, due europeisti, ci dicono che l'Europa va cambiata: questo è il dibattito che va fatto". Così la premier Giorgia Meloni nel punto stampa al termine del Consiglio europeo, aggiungendo che il rapporto sul mercato interno presentato al Vertice Ue dall’ex premier Letta è “un lavoro interessante, e ci sono tanti spunti che secondo me prendono sicuramente spunto dal lavoro che sta facendo il Governo italiano”. 

"Alla fine dei passi in avanti sono stati fatti ed è molto importante - ha sottolineato la premier - Chiaramente è un dibattito che va ripreso, sarà lungo ma già averlo fissato nelle conclusioni del Consiglio non era scontato". 

"Questo era l'ultimo Consiglio Europeo" prima delle elezioni “nonostante il lavoro fatto in questo anno e mezzo, spero che quando ci rincontreremo saremo in mezzo a un'Europa diversa, più capace di difendere i propri interessi e con un rapporto meno ideologico e più pragmatico nel rispetto delle esigenze dei cittadini” ha detto ancora la presidente del Consiglio.

Bilaterale Meloni-von der Leyen

La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha incontrato questa mattina all'Europa Building, prima della ripresa dei lavori del Consiglio, la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. Al centro del colloquio, un aggiornamento sugli esiti della visita in Tunisia, anche in relazione al processo di attuazione del Memorandum e del Piano Mattei, le iniziative concrete che si possono realizzare alla luce delle conclusioni sulla situazione dei rifugiati siriani in Libano e un confronto sui temi della competitività europea in vista della discussione di stamattina tra i leader.

Bruxelles, Giorgia Meloni incontra Ursula von der Leyen LaPresse
Bruxelles, Giorgia Meloni incontra Ursula von der Leyen

Palazzo Chigi, in una nota, aveva espresso soddisfazione per l’esito della discussione di ieri sul Libano: "tema aggiunto in agenda su impulso italiano per valutare le ulteriori iniziative che l’Unione Europea può mettere in campo a favore della stabilità della nazione mediorientale. 

“I Capi di Stato e di Governo UE - aggiunge il Governo - si sono infatti impegnati a continuare a sostenere le persone più vulnerabili in Libano, compresi i rifugiati, gli sfollati interni e le comunità ospitanti in difficoltà, nonché a fornire sostegno per combattere la tratta e il traffico di esseri umani. In particolare, è stata indicata l’urgente necessità di porre in essere le condizioni per un ritorno sicuro, volontario e dignitoso dei rifugiati siriani. In vista dell'ottava conferenza di Bruxelles sulla Siria, in programma il prossimo giugno, il Consiglio Europeo ha inoltre chiesto all’Alto rappresentante e alla Commissione di rivedere e rafforzare l'efficacia dell'assistenza dell'UE ai rifugiati e agli sfollati siriani in Siria e nella regione”.