Scontro sulla sanità pubblica

Meloni: "Il Pd fa la morale ma noi abbiamo aumentato i fondi". Schlein: "Nel Pnr tagli da 1,2 mld"

È scontro sulla sanità con uno scambio di accuse tra la premier e la segretaria Dem. Intanto a Bologna il sindacato dei camici bianchi: "L'autonomia differenziata uccide la sanità pubblica del sud"

Meloni: "Il Pd fa la morale ma noi abbiamo aumentato i fondi". Schlein: "Nel Pnr tagli da 1,2 mld"
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tappo video tg3 i Sancini 19,26 su appello per la sanità

“Non mi vengano a fare la morale sui soldi alla sanità. - Parole dure nei confronti del Partito democratico quelle che la Presidente del consiglio Giorgia Meloni utilizza a Potenza dove è intervenuta, come Presidente di Fratelli d'Italia, alla chiusura della campagna elettorale per le Regionali. ”La segretaria del Pd Schlein ha detto che le tasse sono belle, perché ci si paga la sanità. Noi siamo il governo che ha messo più soldi della storia d'Italia sulla sanità" - dice Giorgia Meloni - "Siamo intervenuti sui medici gettonisti, una bella cosa che si è inventata la sinistra, che è la vera privatizzazione della sanità pubblica. E Bisogna continuare a lavorare. Il problema - prosegue - è capire come i soldi si spendono e in passato è stata sbagliata la programmazione come il numero chiuso a Medicina e siamo noi, oggi, che lo stiamo superando. Stiamo lavorando", ha aggiunto.

 

Giorgia Meloni alla chiusura della Campagna elettorale a Potenza attacca il Pd sulla sanità frame tv
Giorgia Meloni alla chiusura della Campagna elettorale a Potenza attacca il Pd sulla sanità

Noi siamo il governo che ha messo più soldi della storia d'Italia sulla sanità

Giorgia Meloni, presidente del Consiglio dei ministri

Quell'intervento a Potenza della presidente del Consiglio non è piaciuto alla segretaria del Pd Elly Schlein.

"Meloni sui fondi alla sanità viene smentita dal suo stesso governo: nella legge di bilancio emerge chiaramente che la spesa sanitaria sul PIL sta scendendo fino a livelli precedenti alla pandemia. I dati sono sotto gli occhi di tutti e il decreto Pnrr certifica un ulteriore taglio di 1,2 miliardi di euro alla sanità che tocca anche la messa in sicurezza degli ospedali. E non è solo il partito democratico a denunciarlo ma le regioni stesse, anche quelle amministrate dalla destra: invece di cercare di nascondere evocando improbabili fake news, la Presidente del consiglio si faccia spiegare gli effetti delle sue disastrose riforme da governatori del centro destra che, per voce di Fedriga, parlano apertamente di smantellamento del sistema sanitario nazionale" - così Elly Schlein, replicando alle parole della presidente del consiglio - "Invece che fare propaganda Meloni metta più risorse e sblocchi il tetto alle assunzioni per evitare che i reparti si svuotino e le liste d'attesa continuino ad allungarsi. Invece come al solito butta la palla in tribuna e non è un caso che lo faccia a pochi giorni dalle elezioni e alla vigilia di una settimana parlamentare in cui l'autoproclamata patriota dovrà esaudire in silenzio i desideri secessionisti di Salvini e Calderoli'', conclude la segretaria del Pd. 

 

Elly Schlein, segretaria del Partito Democratico frame tv
Elly Schlein, segretaria del Partito Democratico

I dati sono sotto gli occhi di tutti e il decreto Pnrr del governo certifica un ulteriore taglio di 1,2 miliardi di euro alla sanità che tocca anche la messa in sicurezza degli ospedali

Elly Schlein, segretaria Partito Democratico

E mentre le due leader si confrontano sui tagli alla sanità, le profonde differenze tra Nord e Sud in materia di salute mettono a rischio la coesione sociale del Paese. E il disegno di legge sull'Autonomia differenziata all'esame del Parlamento, invece di colmare questo divario, rischia di ampliarlo ulteriormente, dividendo l'Italia in due: una a Nord, con sanità e cittadini di serie A, e una a Sud, con sanità e cittadini di serie B. E' questo  il timore di Anaoo-Assomed, l'associazione dei medici e dirigenti sanitari italiani, che emerge dal convegno nazionale a Bologna "Autonomia differenziata. Quali rischi per il Servizio Sanitario Nazionale?" 

 

Pierino di Silverio, segretario nazionale Anaao Assomed Tgr Calabria
Pierino di Silverio, segretario nazionale Anaao Assomed

Rischiamo la disgregazione sociale perché con la riforma Calderoli verrebbe meno uno dei due pilastri del Welfare State, ovvero il diritto alla salute per tutti gli individui sancito dalla nostra Costituzione

Pierino di Silverio - segretario nazionale Associazione Nazionale Medici Dirigenti - Assomed

I numeri - secondo l'associazione - parlano da soli: l'aspettativa di vita al Sud è minore di ben 20 anni rispetto al Nord, i tassi di mortalità al Sud sono quasi il doppio rispetto al Nord, la speranza di vita in buona salute al Nord è maggiore di 20 anni rispetto al Sud e la mortalità infantile al Sud è doppia rispetto al Nord

Il divario si estende anche ai servizi sociali. A Bolzano si spendono 583 euro, mentre a Messina solo 53 euro. Le Regioni del Sud, mediamente più giovani, ricevono una quota pro capite inferiore del 2,6% (-45,5 euro) rispetto a quelle del Nord e del Centro, a causa di un'iniqua ripartizione del Fondo sanitario nazionale. "Rischiamo la disgregazione sociale perché con la riforma Calderoli verrebbe meno uno dei due pilastri del Welfare State, ovvero il diritto alla salute per tutti gli individui sancito dalla nostra Costituzione", sottolinea Pierino di Silverio, segretario nazionale Anaao Assomed. 

"Qualora venisse introdotta, i livelli essenziali di assistenza (Lea) - aggiunge Di Silverio - non sarebbero più in capo al ministero della Salute, ma rientrerebbero nelle competenze delle Regioni. In poche parole questo significa che ogni Regione potrebbe decidere quali prestazioni erogare gratuitamente e quali no. Si potrebbe arrivare al paradosso per cui una determinata visita potrebbe essere gratuita in Lombardia e a pagamento in Calabria".