L'invasione russa

Guerra in Ucraina, G7: l'annuncio dello stop al petrolio russo per consentire forniture alternative

La cronaca minuto per minuto: giorno 74
Guerra in Ucraina, G7: l'annuncio dello stop al petrolio russo per consentire forniture alternative
Reuters
Bombe russe su una scuola-rifugio nel Lugansk

Oltre 170 civili evacuati da Mariupol sono giunti a Zaporizhzhia

Oltre 170 civili evacuati da Mariupol, di cui circa 40 dall'acciaieria Azovstal, sono arrivati a Zaporizhzhia, città del Sud-Est dell'Ucraina diventata un centro di accoglienza per le persone che fuggono dalle zone occupate dalle truppe russe. Ci sono anche bambini e persone anziane, una delle quali in sedia a rotelle. Hanno viaggiato su 8 pullman "dall'inferno di Mariupol", ha sottolineato su Twitter la coordinatrice umanitaria delle Nazioni Unite per l'Ucraina, Osnat Lubrani. "Questa nuova operazione porta a oltre 600 il numero totale di persone evacuate dalla zona", ha aggiunto Lubrani in una nota. 

Il segretario Onu Guterres "inorridito" dall'attacco alla scuola nella regione di Lugansk

Il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, è "inorridito" dall'attacco e ha chiesto che i civili siano risparmiati. Lo ha affermato il suo portavoce, Stephane Dujarric, dopo la denuncia del presidente Zelensky al G7. Guterres, ha detto il portavoce, "riafferma che i civili e le infrastrutture civili devono essere sempre risparmiati in tempo di guerra". L'attacco, ha aggiunto, "ci ricorda ancora una volta che in questa guerra, come in tanti conflitti, sono i civili a pagare il prezzo più alto". 

Trudeau annuncia la riapertura dell'ambasciata canadese a Kiev e nuovi aiuti militari

Justin Trudeau ha annunciato a Kiev in una conferenza stampa congiunta con il presidente ucraino Zelensky la riapertura dell'ambasciata canadese. Il premier di Ottawa ha promesso inoltre altri aiuti militari, compresi droni, armi di piccole dimensioni, munizioni e fondi per lo sminamento. Trudeau ha detto anche che il Canada toglierà i dazi su tutti i prodotti importati dall'Ucraina per il prossimo anno. "E' chiaro che Putin è responsabile per odiosi crimini di guerra e deve risponderne", ha aggiunto. 

Zelensky: sono 60 i morti nella scuola bombardata dai russi nella regione di Lugansk

Sono 60 le persone rimaste uccise nella scuola bombardata sabato dai russi nell'Est dell'Ucraina: lo ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. "Ieri, nel villaggio di Bilohorivka, nella regione di Lugansk, una bomba russa ha ucciso 60 civili", ha affermato Zelensky in collegamento video con i leader del G7. I media ucraini avevano riferito che all'interno della scuola si erano rifugiate 90 persone e che circa 30 erano state tratte in salvo.

Di Maio a 'Che tempo che fa': non possiamo dare armi per colpire il suolo russo

"Quello che ha detto Giuseppe Conte sulla legittima difesa in Ucraina credo sia condivisibile. Dobbiamo supportare l'Ucraina e il suo esercito per la sua legittima difesa e allo stesso tempo l'Italia continuerà a lavorare per la pace. Ma non possiamo pensare di fornire armi per colpire il suolo russo". Lo ha detto il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, a 'Che tempo che fa' su Rai3. 

Scholz: "Non porteremo la Nato in guerra. Mai più conflitti mondiali"

"Non prenderemo alcuna decisione che porti la Nato in guerra. Questo resta". Lo dice il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, nel discorso alla nazione che sarà trasmesso stasera in tv, secondo il testo diramato dalla cancelleria. "Il fatto che non ci debba essere più una guerra mondiale, e certamente non una guerra fra potenze nucleari, anche questo è un insegnamento dell'8 maggio", ha aggiunto con riferimento alla commemorazione della capitolazione tedesca nel Secondo conflitto mondiale. "Abbiamo tratto una lezione centrale dalla storia catastrofica del nostro Paese tra il 1933 e il 1945, e questa lezione è: mai più guerra, mai più genocidio. Mai più tirannia", ha incalzato il cancelliere, riferendosi anche alle scelte compiute dalla Germania di fronte al conflitto in Ucraina. Ecco perché Berlino "non procede da sola" nelle scelte, ogni decisione "viene condivisa nel modo più stretto con i partner" della Nato.

Draghi al G7: avanti con il sesto pacchetto di sanzioni. Fare ogni sforzo per il cessate il fuoco

"Dobbiamo continuare a sostenere l'Ucraina" e "dobbiamo andare avanti con il sesto pacchetto di sanzioni nei confronti della Russia". Lo ha detto il presidente del Consiglio Mario Draghi alla videoconferenza dei leader del G7. Draghi ha poi ribadito l'importanza di uno stretto coordinamento per perseguire la pace promuovendo un immediato cessate il fuoco e negoziati credibili. "Dobbiamo fare ogni sforzo per aiutare a raggiungere quanto prima un cessate il fuoco e per dare nuovo slancio ai negoziati di pace", ha detto il premier, "il nostro impegno e la nostra unità sono essenziali".

La dichiarazione finale del G7: Putin non deve vincere la guerra

"Restiamo uniti nella nostra decisione che il presidente Putin non deve vincere questa guerra contro l'Ucraina. Lo dobbiamo alla memoria di quelli che hanno combattuto per la libertà nella Seconda guerra mondiale, continuare a combattere per essa oggi, per il popolo dell'Ucraina, dell'Europa e della comunità globale": è quanto si legge nella conclusione della dichiarazione finale della video call tra i leader del G7, che si sono impegnati ad aumentare i costi per Putin con nuove sanzioni o inasprendo quelle già esistenti. 

G7: proseguiremo nell'assistenza militare all'Ucraina

"Il G7 ha rassicurato il presidente Zelensky della nostra continua disponibilità ad assumere ulteriori impegni per aiutare l'Ucraina a garantire il suo futuro libero e democratico, in modo tale che l'Ucraina possa difendersi ora e scoraggiare futuri atti di aggressione. A tal fine, perseguiremo la nostra continua assistenza militare e di difesa alle forze armate ucraine, continueremo a sostenere l'Ucraina nella difesa delle sue reti contro gli incidenti informatici ed espanderemo la nostra cooperazione, anche in materia di sicurezza delle informazioni. Continueremo a sostenere l'Ucraina nell'aumentare la sua sicurezza economica ed energetica". Così il comunicato diffuso dalla Casa Bianca al termine del G7 virtuale sull'Ucraina.

Zelensky al G7: "L'obiettivo è il ritiro completo dei russi"

Le azioni di Putin in Ucraina rappresentano "una vergogna" per la Russia e per il suo popolo. Lo si legge nella dichiarazione del G7 dopo il vertice in videoconferenza con il leader ucraino Zelensky. L'unico risultato sarà far crescee “l'isolamento economico della Russia”. Zelesky nel suo intervento ha detto: “L'obiettivo è il ritiro completo dei russi”.

G7: stop al petrolio russo in tempi che consentano forniture alternative

I paesi del G7 si impegnano a "eliminare progressivamente o a mettere al bando le importazioni di petrolio russo", ma con modalità e tempistiche "ordinate" e tali da "assicurare al mondo tempo per reperire forniture alternative". Lo si legge nel comunicato diffuso nel corso del vertice straordinario dei leader in teleconferenza, sotto la presidenza di turno della Germania, ma diffuso dai canali della Casa Bianca. Le sette maggiori economie avanzate si impegnano anche a collaborare con i vari partner "per assicurare forniture di energia globali stabili e sostenibili, a prezzi abbordabili per i consumatori, anche accelerando la riduzione della dipendenza complessiva sui combustibili fossili - si legge - e la transizione verso energie pulite, in linea con i nostri obiettivi climatici". L'impegno sul petrolio è tra quelli assunti nell'ambito delle misure sanzionatorie contro la Russia a seguito dell'invasione dell'Ucraina. La terminologia utilizzata sembra avere tonalità più ponderate rispetto all'ipotesi di completa messa al bando del petrolio russo entro fine anno, su cui da giorni dibattono, dividendosi, i Paesi Ue.

Iniziata la videoconferenza dei leader G7 con Zelensky. Sul tavolo gli aiuti all'Ucraina e le sanzioni a Mosca

E' iniziata la videoconferenza dei leader del G7 a cui partecipa anche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Lo ha riferito un funzionario della Casa Bianca citato da Cnn. L'incontro, che si svolge appositamente un giorno prima delle celebrazioni annuali della Giornata della Vittoria in Russia, si concentrerà sugli ultimi sviluppi della guerra in Ucraina, sul sostegno a Kiev e su una dimostrazione di "continua unità del G7". All'ordine del giorno anche nuove sanzioni contro Mosca.

Il portavoce di Trudeau: il premier incontrerà Zelensky a Kiev

Il premier canadese Justin Trudeau incontrerà a Kiev il presidente ucraino Volodymyr Zelensky per "ribadire il fermo sostegno del Canada al popolo ucraino". Lo ha detto alla Cnn il portavoce del governo canadese, Cecely Roy, dopo che il sindaco di Irpin ha riferito della visita di Trudeau nella città a nord-ovest della capitale ucraina semidistrutta dalle truppe russe.

Il premier canadese in visita a sorpresa a Irpin

Visita a sorpresa del premier canadese Justin Trudeau a Irpin, a nord-ovest di Kiev, occupata dalle truppe russe all'inizio del conflitto. Lo ha annunciato il sindaco Oleksandr Markushyn sul proprio account Telegram, pubblicando le foto della visita: "Ho appena avuto l'onore di incontrare il premier canadese Justin Trudeau, venuto a Irpin per vedere con i suoi occhi tutto l'orrore che gli occupanti russi hanno causato alla nostra città".

Visita a sorpresa della first lady americana Jill Biden

Visita a sorpresa della first lady americana, Jill Biden, nella piccola città di Uzhhorod, nell'estremo sud-ovest dell'Ucraina. Come riporta la Cnn, Jill Biden ha incontrato la first lady ucraina, Olena Zelenska, in una scuola convertita in rifugio per sfollati. "Volevo venire per la festa della mamma - ha detto Biden alla first lady ucraina - il popolo degli Stati Uniti sta con il popolo dell'Ucraina".

I filorussi di Donetsk dicono che il vicepremier di Mosca è a Mariupol

Il vicepremier russo Marat Khusnullin si è recato a Mariupol e nella città di Volnovacha, 60 km a nord del centro portuale sul mar d'Azov, "per valutare le opere di ricostruzione" dopo il conflitto. Lo ha annunciato il leader filorusso di Donetsk, Denis Pushilin, citato dalla Tass.

Slitta ancora accordo su sanzioni UE alla Russia

Ennesimo slittamento per l'accordo tra gli Stati membri dell'Ue sul sesto pacchetto di sanzioni contro la  Russia per la guerra in Ucraina, che comprende un graduale embargo  sulle importazioni di petrolio da Mosca. Il Coreper, il comitato dei  rappresentanti permanenti degli Stati presso l'Ue, è terminato poco  fa, senza che il pacchetto sia stato approvato, come in teoria avrebbe dovuto, anche se, secondo fonti diplomatiche europee, il Consiglio "è  unito sulla necessità di adottare un sesto pacchetto di sanzioni".

Metsola a mezz'ora in più: possiamo fare molto di più, combattono per noi

"Abbiamo fatto molto per l'Ucraina, ma possiamo fare molto di più. Loro combattono per noi". Lo ha detto il presidente del Parlamento europeo. Roberta Metsola, nel corso di una intervista rilasciata a Lucia Annunziata per 'Mezz'ora in più' il programma domenicale di Raitre.

Bono e The Edge a Kiev improvvisano concerto nella metropolitana

Bono e David Howell Evans (The Edge) degli U2 sono arrivati a Kiev e intorno alle 13 italiane hanno improvvisato un concerto nella stazione della metropolitana di Khreshchatyk. Il frontman e il chitarrista della mitica band irlandese hanno cantato classici del loro repertorio: 'Sunday Bloody Sunday', 'Desire' e 'With or without you'. L'apparizione a sorpresa è arrivata mentre le sirene d'allarme aereo risuonavano nella capitale ucraina.

Militari Azovstal: "Il morale è alto, siamo simbolo di resistenza armata"

''Il nostro morale è ancora alto''. Lo ha  dichiarato, nel corso di una conferenza stampa via Zoom, il  responsabile dell'intelligence del reggimento Azov, Ilya Samoilenko,  asserragliato nelle acciaierie Azovstal. ''Tutto il mondo ci guarda''  perché ''siamo diventati il simbolo della resistenza armata'' e per  questo ''combatteremo fino alla fine, non possiamo arrenderci'' perché ''sarebbe un grande regalo per il nemico''. Sono ''più di 25mila le persone che sono  morte a Mariupol, in gran parte civili'', nel sud dell'Ucraina,  assediata dalle forze armate russe. ha detto anche Azov, Ilya Samoilenko, asserragliato nelle acciaierie  Azovstal. "Abbiamo ancora provviste, armi, ma tutte le nostre scorte sono limitate, non ne abbiamo ricevute di nuove. Abbiamo ancora acqua, munizioni, armi personali". Lo ha affermato il vice comandante del battaglione Azov asserragliato nell'acciaieria a Mariupol, Svyatoslav Kalina Palamar

Conferenza stampa da dentro l'Azovstal, non possiamo negoziare con questi animali

"Ora i nostri politici stanno provando a negoziare con quegli animali. Ma non ricordano cosa hanno fatto? Non possiamo parlare con questa gente. Il nostro obiettivo è eliminare la minaccia". Lo ha detto il vicecomandante del battaglione Azov, Svyatoslav Kalina Palamar, in una conferenza stampa online dall'acciaieria Azovstal assediata. "Qui stiamo difendendo il mondo libero. Non stiamo difendendo solo l'Ucraina, ma anche il mondo libero", aggiunge.

Ucraina: il 9 maggio alto rischio di bombardamenti massicci sulle nostre città

"Siccome le forze russe non possono proclamare importanti successi al fronte prima del Giorno della vittoria, il rischio di bombardamenti massicci sulle città ucraine in questi giorni è più alto", pertanto ai cittadini viene chiesto "di prestare particolare attenzione ai segnali di allarme aereo, alla vigilia e nei giorni di 8 e 9 maggio". È l'appello lanciato dal Centro per la lotta alla disinformazione del Consiglio di sicurezza e difesa nazionale dell'Ucraina, aggiungendo: "Invitiamo a prestare particolare attenzione ai segnali di allarme aereo, nonché a seguire le regole in caso di coprifuoco.

Forti esplosioni segnalate a Odessa e a Mykolaiv

"Forti esplosioni" sono state segnalate a Odessa e Mykolaiv. Lo riporta Ukraina 24.

Putin: dovere comune prevenire la restaurazione del nazismo

E' un dovere comune prevenire la restaurazione del nazismo: lo ha detto oggi il presidente russo Vladimir Putin congratulandosi tra l'altro con i leader delle autoproclamate repubbliche di Donetsk e Lugansk. Lo riporta la Tass, che cita il Cremlino.

Russia: distrutti 4 aerei, 4 elicotteri, 3 droni e un mezzo da sbarco

Le forze armate russe hanno distrutto nelle ultime 24 ore quattro aerei, quattro elicotteri, tre droni e un mezzo da sbarco ucraino nelle vicinanze dell'isola dei Serpenti, nel Mar Nero: lo ha riferito il ministero della Difesa a Mosca.     Il ministero della Difesa russo ha lasciato intendere che le forze ucraine hanno tentato di effettuare uno sbarco fallito sulla piccola isola tra sabato pomeriggio e l'inizio di domenica, forse un tentativo di Kiev -riferiscono vari media russi - di rovinare a Mosca le celebrazioni del Giorno della Vittoria sulla Germania nazista, forse la festa più importante in Russia.    "Nel corso della notte sull'isola di Zmiinyi, le forze di difesa aerea russe hanno abbattuto altri due bombardieri Su-25 e un elicottero Mi-24 dell'aviazione ucraina, nonché un drone Bayraktar-TB2 nelle vicinanze dell'isola". Il comando militare russo ha aggiunto che in una giornata "in quest'area sono stati abbattuti quattro aerei ucraini, quattro elicotteri, di cui tre mezzi da sbarco con truppe a bordo, tre droni Bayraktar-TB2 e un mezzo da sbarco".   L'isolotto, situato a 143 chilometri da Odessa, è stato occupato dalla Marina russa il 24 febbraio, lo stesso giorno in cui la Russia ha lanciato la sua cosiddetta "operazione militare speciale" in Ucraina.

Ucraina: dall'inizio della guerra uccisi 25.500 soldati russi

Sono almeno 25.500 i soldati russi uccisi in Ucraina dall'inizio dell'invasione: lo rende noto l'esercito di Kiev. Nel suo aggiornamento sulle perdite subite finora da Mosca, l'esercito indica che dopo 74 giorni di conflitto si registrano anche 199 caccia, 156 elicotteri e 360droni abbattuti. Inoltre le forze di Kiev affermano di aver distrutto 1.130 carri armati russi, 509 pezzi di artiglieria,2.741 veicoli blindati per il trasporto delle truppe, 92 missili da crociera, 179 lanciamissili, 12 navi, 1.961 tra veicoli e autocisterne per il trasporto del carburante, 86 unità di difesa antiaerea e 39 unità di equipaggiamenti speciali.

Russia: distrutta una corvetta ucraina ad Odessa

Il ministero della Difesa russo ha comunicato la distruzione questa notta ad opera dell'areonautica militare di Mosca  di una corvetta della Marina ucraina nella regione di Odessa. Mentre sarebbero stati centrati da missili russi  il centro di comunicazione dell'aeroporto militare di Chervonoglinskoye nell'area di Artsyz e il posto di comando di una brigata meccanizzata nella regione di Pyatikhatka.

Zelensky: "Mai più guerra? Dal 24 febbraio cancellata la parola 'mai"

Con un messaggio-video in occasione dell'8 maggio -il Giorno della Vittoria in Europa, la sconfitta della Germania nazista- il presidente ucraino Voldymyr Zelensky ha voluto paragonare gli orrori della Seconda Guerra mondiale a quello che sta succedendo in Ucraina. "Avevamo detto 'mai piu''. Mai più? Provate a chiederlo agli ucraini. La parola 'mai' è stata cancellata il 24 febbraio". 

Stampa ucraina: 2 morti e 60 dispersi sotto le macerie della scuola di Lugansk

E' di sessanta dispersi e due morti il primo bilancio riferito dalle fonti di stampa ucraina che citano il governatore ucraino del distretto Sergey Gaidaigiver, del raid russo nella regione di Lugansk che ha colpito una scuola-rifugio nella città di Bilohorivka.

Intelligence britannica: "Errori di pianificazione minano i progressi russi"

"Presupposti imprecisi nei piani ed errori di gestione continuano a minare" i progressi russi in Ucraina: lo rileva l'intelligence militare britannica nel suo ultimo aggiornamento sulla situazione sul campo, un aggiornamento dedicato alla catena di comando nell'esercito russo, messa in difficoltà dal fatto che alti comandanti sono rimasti uccisi sul campo.

L'esercito russo è al momento una forza "lenta a rispondere alle battute d'arresto e incapace di modificare il suo approccio sul campo di battaglia", si legge nel suo ultimo bollettino.    E secondo i militari britannici "è probabile che questi problemi persistano" considerata "la relativa mancanza di esperienza nel comando degli ufficiali" che sono stati promossi al posto di quelli uccisi sul campo di battaglia. 

Kyiv Independent: sirene suonano in quasi tutto il Paese

Le sirene d'allarme antiaeree hanno risuonato questa mattina in quasi tutte le regioni ucraine: lo riporta il Kyiv Independent. 

Zelensky ringrazia Onu e Croce rossa per evacuazione Azovstal

“Oltre 300 persone sono state salvate: donne e bambini”, ha annunciato nella notte il presidente ucraino  Volodymyr Zelensky, esprimendo pubblicamente "gratitudine alle Nazioni Unite e alla Croce Rossa internazionale per aver portato a termine la prima fase della missione di evacuazione" della acciaieria-città Azovstal di Mariupol dove civili e militari nazionalisti ucraini del battaglione Azov vivono sotto assedio russo.

Il medico: "Dentro acciaieria ci sono feriti gravi e non ci sono medicine"

"Molti soldati sono in gravi condizioni. Sono feriti e senza medicine. Cibo e acqua si stanno esaurendo". Sono queste le condizioni dei militari ucraini assediati dentro l'acciaieria Azovstal di Mariupol, secondo quanto riferito al medico militare Yevgenia Tytarenko dal marito, rimasto intrappolato nell'impianto con i suoi colleghi. "Resterò fino alla fine", ha scritto l'uomo, anche lui medico militare, in un messaggio letto dalla Afp.

Kadyrov rivendica presa di Popasna ma Kiev smentisce

Il leader ceceno Ramzan Kadyrov ha rivendicato su Telegram di aver preso con le proprie truppe il controllo della città di Popasna, nella regione di Luhansk, ma Kiev smentisce. "Pesanti combattimenti per la città proseguono", ha fatto sapere Oleksiy Arestovych, consigliere del presidente Zelensky.

Berlino: la guerra in Ucraina rafforzerà la coesione del G7

In vista del vertice dei sette grandi di oggi, il portavoce del cancelliere tedesco Olaf Scholz si è detto sicuro che la guerra in Ucraina renderà "la coesione del G7 più importante che mai". La Germania, cui spetta la presidenza dell'organismo, ha fatto sapere che il vertice in programma oggi, il terzo dall'inizio dell'anno, sarà dedicato "in particolare alla situazione in Ucraina" senza aggiungere ulteriori dettagli.

Mosca: nel Giorno della vittoria sulla Germania nazista i caccia russi formeranno una "Z" in cielo

Saranno 77, come gli anni dalla fine della Seconda guerra Mondiale, gli aerei e gli elicotteri che voleranno in parata sopra Mosca lunedì 9 maggio, Giorno della Vittoria che commemora il ruolo dell'Unione sovietica nella guerra contro la Germania nazista. Lo ha comunicato il ministero della Difesa russo, confermando che otto caccia sorvoleranno la Piazza Rossa formando la lettera "Z", a sostegno del "personale militare russo che partecipa a un'operazione militare speciale in Ucraina", come la Russia definisce il conflitto iniziato il 24 febbraio.

Dal Regno Unito ulteriori aiuti militari per 1,3 miliardi di sterline

Il Regno Unito fornirà all'Ucraina altri 1,3 miliardi di sterline (1,6 miliardi di dollari) in aiuti militari. Il nuovo impegno è quasi il doppio della precedente spesa del Regno Unito per l'Ucraina. Secondo il governo, questo è il livello più alto di pagamenti militari dai conflitti in Iraq e Afghanistan. Il governo britannico ha anche fatto sapere che a fine maggio il primo ministro Boris Johnson incontrerà le principali società di difesa per discutere dell'aumento della produzione in risposta alla crescente domanda causata dalla guerra in Ucraina.

Esercito di Kiev distrugge 14 obbiettivi aerei russi

L'esercito ucraino ha distrutto 14 obiettivi aerei russi nelle ultime 24 ore. Lo ha fatto sapere un portavoce delle forze aeree di Kiev specificando in particolare che sono stati abbattuti un elicottero, undici droni e due missili.

Podoloyak: la Russia sta ritirando le forze dalla Siria per portarle in Ucraina

“La Russia sta ritirando le forze dalla Siria lasciando le basi militari all'Isis''. Lo ha scritto su Twitter il consigliere del presidente ucraino Mikhail Podolyak citando i media israeliani. ''Mosca cede le sue posizioni nella regione e getta qualche (piccola) legna da ardere nel cratere della guerra in Ucraina. Tutto secondo il piano, giusto? Ebbene, il piano era fantastico” scrive Podolyak ironicamente.