La Francia in fiamme

Sesta notte di tensione, Macron ai ministri: "Garantire la calma". La nonna di Nahel: "Fermatevi"

Vertice all'Eliseo, oggi incontro con i presidenti delle Camere e domani con i sindaci. Città blindate, polizia nelle strade, situazione più tranquilla quasi ovunque. Ieri proteste anche in Svizzera e Belgio.
Sesta notte di tensione, Macron ai ministri: "Garantire la calma". La nonna di Nahel: "Fermatevi"
Ansa

Sesta notte di tensione, per ora 49 fermi. Situazione più tranquilla che nelle notti precedenti

Sono 49 i fermi preventivi in Francia a livello nazionale nella sesta notte di proteste a seguito dell'uccisione del 17enne Nahel a Nanterre martedì da parte di un poliziotto durante un controllo stradale. È quanto riferisce la tv all-news francese Bfmtv, citando il ministero dell'Interno. Il dato è aggiornato alle 23.30.

La notte si presenta tranquilla quasi ovunque in tutto il Paese. Gli unici momenti di tensione si sono registrati a Neully-sur-Marne, a est di Parigi, con qualche gruppo di giovani disperso dalla polizia con gas lacrimogeni.

Lione, la polizia disperde un corteo di estrema destra

A Lione, un centinaio di persone legate ai movimenti di estrema destra sono state disperse dalla polizia. Il gruppo, come testimoniato da video sui social, aveva marciato nelle strade scandendo slogan nazionalisti. La situazione era stata finora calma in città, dove ci sono uomini delle forze speciali e unità specializzate nella guerriglia urbana. 

Alla periferia di Lione, precisamente a Vaulx-en-Velin, è anche scoppiato un incendio, le cui cause sono ignote, ma che comunque secondo la Prefettura non è collegato ai disordini. 

Macron ai ministri: "Fate il possibile per garantire il ritorno alla calma"

Durante la riunione con il governo all'Eliseo, il presidente francese Emmanuel Macron ha chiesto ai suoi ministri di "continuare a fare tutto il possibile per ripristinare l'ordine e garantire il ritorno alla calma". Lo riferisce l'emittente Bfmtv, citando alcuni partecipanti all'incontro. 

Macron ha anche detto loro che "il governo deve continuare a stare al fianco della polizia, dei gendarmi, dei magistrati, dei cancellieri dei tribunali, dei vigili del fuoco e dei rappresentanti eletti che si sono mobilitati giorno e notte per cinque giorni".
 

Un grande incendio è in corso a Vaulx-en-Velin vicino a Lione

Condannati i primi due manifestanti fermati: condizionale e ore di servizio alla comunità

In Francia, sono arrivate le prime condanne per le persone fermate nei disordini innescati dalla uccisione di Nahel, il 17enne morto per gli spari di un poliziotto durante un controllo di polizia. Quattro mesi di carcere con la condizionale, e insieme 140 ore di servizio alla comunità e l'obbligo di seguire un corso di educazione civica: è la pena inflitta a due giovani, già noti alla polizia e che erano stati arrestati nella notte tra il 29 e il 30 giugno a Saint-Germain-le's-Corbeil per aver dato fuoco a barricate e infranto vetri in strada per rallentare l'avanzata della polizia. Lo riferisce Le Parisien.

Macron 'calmo e determinato', dicono i partecipanti alla riunione di stasera

Un Emmanuel Macron "calmo e determinato" è stato descritto da alcuni dei ministri che hanno partecipato stasera alla riunione dell'Eliseo per "fare il punto della situazione" dell'ordine pubblico in Francia dopo i giorni difficili seguiti all'uccisione del giovane Nahel. La riunione è stata voluta dal presidente con l'ordine del giorno di "ristabilire l'ordine e tornare alla calma". Macron ha raccomandato ai ministri presenti di ricordare che "il governo resta al fianco della polizia, dei magistrati e dei sindaci". Il presidente - si è appreso - incontrerà domani il presidente del Senato, Gérard Larcher, e la presidente dell'Assemblée National, Yael Braun-Pivet. Quanto alla premier, Elisabeth Borne, riceverà domani i capigruppo dei partiti in Parlamento.

Macron riceverà martedi' i sindaci dei comuni danneggiati

Il presidente francese Emmanuel Macron ricevera' martedi' all'Eliseo gli oltre 220 sindaci dei comuni che hanno subito danni nei disordini innescati dall'uccisione, da parte di un agente, di un 17enne di origine maghrebina. Lo scrivono fonti che hanno partecipato all'incontro di questa sera all'Eliseo.

Terminata riunione di Macron con la premier Borne e i ministri

È terminata dopo circa un'ora e mezza la riunione all'Eliseo tra il presidente francese, Emmanuel Macron, la premier Elisabeth Borne, e sette dei loro ministri, per fare il punto sulla situazione di crisi scatenata dalle proteste per la morte di Nahel, il giovane di origine algerina ucciso martedì da un poliziotto. Alla riunione, erano presenti tra gli altri il ministro dell'Interno Gerald Darmanin e il Guardasigili, Eric Dupond-Moretti.

Francia: iniziato il vertice all'Eliseo, Macron riunito con ministri sull'ondata di proteste

È in corso il vertice all'Eliseo per fare il punto sulla situazione dell'ondata di violenze seguite alla morte di Nahel, ucciso martedì da un poliziotto. Alla riunione con il presidente Emmanuel Macron ci sono la premier Borne, il ministro dell'Interno Darmanin e il Guardasigilli Dupond-Moretti.

I manifestanti hanno incendiato la mediateca Jean-Macé a Metz, le immagini dell'edificio in fiamme

Nelle altre città, nelle banlieue, ma anche nei piccoli centri che speravano di sfuggire all'ondata di rabbia e violenza, si cerca di arginare casseur e black bloc ma il compito appare difficile perché i commando di ragazzi che partono per saccheggiare negozi, appiccare incendi o semplicemente devastare tutto quello che capita a tiro sono difficili da anticipare. Fra gli episodi che hanno provocato più emozione, l'incendio di una mediateca a Metz la notte scorsa, con i documenti e il materiale informatico andati in fiamme per un danno incalcolabile. L'istituto avrebbe festeggiato l'anno prossimo 30 anni di attività. 

 

Prime cancellazioni nelle prenotazioni dei turisti stranieri

Il clima di disordine spaventa i turisti starnieri. La violenza urbana ha provocato la cancellazione delle prenotazioni delle vacanze da parte di molti stranieri, in particolare americani, una clientela cruciale per Parigi e la Francia. "Se queste rivolte continueranno, non gioverà all'immagine della Francia a un anno dai Giochi Olimpici" ha detto preoccupato il responsabile dell'Ufficio del Turismo di Parigi Jean-François Rial.

Il ministro dell’Interno francese Darmanin, anche stasera dispiegati 45mila agenti

Il ministro dell'Interno francese, Gérald Darmanin, ha tenuto nel pomeriggio una riunione sulla sicurezza, durante la quale ha deciso per stasera di mantenere il dispiegamento dello stesso numero di agenti degli ultimi due giorni, cioè 45mila fra poliziotti e gendarmi in tutta la Francia. Lo riporta l'emittente Bfmtv. Il dispiegamento giunge nel contesto delle proteste e delle violenze che proseguono da quando martedì un 17enne, identificato solo con il nome Nahel, è stato ucciso da un poliziotto a Nanterre durante un controllo stradale.

Scholz: "Preoccupato per quello che accade in Francia"

Il cancelliere tedesco ha detto di essere “preoccupato” per la prosecuzione delle rivolte urbane in Francia, che hanno portato al rinvio della prevista visita di Stato del presidente Emmanuel Macron in Germania. “Stiamo ovviamente guardando con preoccupazione” ciò che sta accadendo in Francia, “e sono assolutamente convinto che il capo dello Stato francese troverà il modo di garantire che la situazione migliori rapidamente”, ha detto Scholz in un'intervista all'emittente pubblica ARD.

L'appello della nonna di Nahel: "Fermatevi, non distruggete"

Fermatevi, non distruggete” implora la nonna di Nahel, lanciando un appello alla calma dopo la quinta notte consecutiva di disordini in molte città della Francia per protesta contro la morte del nipote. “Alla gente che sta distruggendo tutto, io dico - ha esortato Nadia, intervistata da BFM TV - che non rompano le vetrine, che non distruggano le scuole, gli autobus. Fermatevi, sono delle mamme che prendono l'autobus, ci sono delle mamme per la strada”.

La nonna di Nahel: "Ce l'ho solo con chi l'ha ucciso, meno male che c'è la polizia"

La nonna di Nahel assicura di avercela solo con il poliziotto che ha ucciso suo nipote, ma non con gli altri agenti. “Meno male che ci sono” afferma la donna, parlando con Bfmtv, dopo aver lanciato un appello alla calma. “Ho fiducia nella giustizia”, assicura poi. E su chi compie violenze in nome di Nahel: “Lo usano come pretesto”.

Autorizzato l'uso di droni per acquisire immagini a Parigi e dintorni

Un decreto prefettizio autorizza l'uso di droni a Parigi per acquisire immagini nel quadro della situazione di violenze e incidenti conseguenti all'uccisione di Nahel. Il decreto autorizza l'acquisizione, la registrazione e la trasmissione di immagini mediante droni a Parigi e in alcuni comuni circostanti, oltre ai comuni di Seine-Saint-Denis, a partire da questa sera alle 18 e fino a lunedì alle 6.

La premier dopo la visita a Haÿ-les-Roses: "Alcuna violenza non resterà impunita"

La prima ministra francese, Elisabeth Borne, ha assicurato oggi ai sindaci di Francia, dopo l'attacco con un'auto-ariete contro la casa del primo cittadino di Haÿ-les-Roses, nella Val-de-Marne, vicino a Parigi, che il governo “non lascerà impunita alcuna violenza” e che la “massima fermezza” sarà applicata nelle sanzioni. “Non lasceremo nulla impunito - ha dichiarato la premier in visita nella cittadina con il ministro dell'Interno, Gérald Darmanin, per esprimere il suo sostegno al sindaco Vincent Jeanbrun (Les Républicains) - saremo al fianco dei sindaci”.

Nimes, poliziotto salvato dal giubbotto anti-proiettile nella notte tra venerdì e sabato

Un agente di polizia, ferito da un colpo di pistola, è stato protetto dal suo giubbotto anti-proiettili durante le violenze urbane a Nimes nella notte tra venerdì e sabato, lo ha annunciato oggi la procura che ha aperto un'indagine per tentato omicidio. Lo scrive Le Figaro.

Scalzone: "La rivolta è una risposta al potere che ammazza, dilagherà"

L'ex terrorista Oreste Scalzone, condannato in Italia a 8 anni per reati legati al terrorismo eversivo e dal 1981 al 2007 in Francia con la copertura politica della dottrina Mitterand, si esprime sulle proteste in corso Oltralpe: “Questa rivolta è una risposta al potere che ammazza, dilagherà”.

Scalzone aggiunge anche che “la ribellione è lo sbocco naturale”, “io sto con loro”.

La premier Borne in visita al sindaco aggredito con tre ministri

La premier francese Élisabeth Borne è arrivata a Haÿ-les-Roses, dove è venuta ad esprimere il suo appoggio al sindaco, il cui domicilio è stato attaccato la notte scorsa dai rivoltosi. Il primo cittadino ha intanto reso noto che la moglie, ferita nell'agguato, “viene operata oggi e ha scoperto che non potrà camminare per tre mesi. Ma soprattutto si preoccupa per i bambini, è la nostra prima preoccupazione”. Borne è accompagnata nella sua visita dai ministri dell'Interno, Gérald Damarnin, della Transizione ecologica, Christophe Béchu, e delle Collettività territoriali, Dominique Faure.

Crosetto: "Situazione preoccupante, le disuguaglianze vanno affrontate in modo serio"

Situazione molto preoccupante. Siamo molto vicini perché è una situazione difficile da gestire per il governo francese. Ci auguriamo che finisca perché non è accettabile la violenza che è scoppiata e che sta colpendo non soltanto la Francia e le istituzioni ma molti cittadini francesi. C'è paura in tutta la Francia. Da fuori non puoi che osservare e augurarti che cessi. Ma questo deve insegnarci che le disuguaglianze che si sono create negli ultimi vent'anni vanno affrontate in modo serio. Penso che anche l'Europa deve porsi il tema”: lo ha detto il ministro della Difesa Guido Crosetto.

Bruxelles, nuove proteste per la morte di Nahel: 34 fermi

Nuove proteste e nuovi fermi in Belgio sulla scia delle violenze esplose nelle banlieue francesi. La polizia del quartiere centrale di Ixelles, secondo quanto riferito dall'agenzia di stampa Belga, ha fermato in tutto 35 persone, 31 delle quali minorenni, che - dopo essersi dati appuntamento sui social network - nella tarda serata di ieri si sono radunate nella piazza di Louise, di fronte al Palais de Justice, nel tentativo di “turbare l'ordine pubblico”.

I fermi, di carattere amministrativo, sono stati disposti per consentire agli agenti di procedere con le identificazioni dei giovani. In seguito, dopo aver avvertito i genitori, i minori sono stati rilasciati. Nella notte tra giovedì e venerdì le tensioni si erano per la prima volta estese dalla Francia al Belgio con alcune proteste scoppiate nella zona sud del centro cittadino di Bruxelles, non lontano dalla Gare du Midi. Una forte mobilitazione della polizia federale aveva portato a 94 fermi, per la gran parte nei confronti di minori.

Frattura alla tibia per la moglie del sindaco di Haÿ-les-Roses

La moglie del sindaco di Haÿ-les-Roses, la cui abitazione è stata presa di mira da un'auto in corsa, ha una frattura alla tibia, una “lesione abbastanza grave”, affermano le autorità, stando a quanto riferisce la Bbc. Non ci sono invece aggiornamenti sulle condizioni dei due figli della coppia, di cinque e sette anni.

La donna è fuggita dalla casa con i bambini dopo che i rivoltosi hanno sfondato il cancello e dato fuoco all'auto in un attacco che il sindaco Vincent Jeanbrun ha detto avrebbe avuto come obiettivo dare fuoco alla casa stessa. Mentre fuggiva con i suoi figli, gli aggressori hanno sparato contro di loro dei razzi pirotecnici.

Vertice all'Eliseo alle 19:30 con Macron

Il presidente francese Emmanuel Macron terrà un vertice all'Eliseo alle 19:30 di questa sera, per fare il punto sulla situazione delle rivolte che stanno scuotendo la Francia.

Netanyahu: "Ondate di antisemitismo in Francia"

“Il governo israeliano segue con apprensione gli episodi e le ondate di antisemitismo che investono la Francia”: lo ha detto il premier Benyamin Netanyahu nella riunione di governo a Gerusalemme. “Abbiamo assistito negli ultimi giorni - ha aggiunto - ad attacchi criminali contro obiettivi ebraici. Condanniamo con forza questi attacchi e appoggiamo il governo francese nella sua lotta all'antisemitismo”.

L'attacco alla casa del sindaco

Proteste in Belgio, 35 fermi 'preventivi' a Bruxelles

Un totale di 35 persone, 31 minorenni, sono state fermate e identificate a Bruxelles per avere organizzato una protesta a seguito dell'uccisione del giovane Nahel in Francia. Lo riferisce l'agenzia di stamba Belga. Secondo l'agenzia, la polizia di Bruxelles-Ixelles ha effettuato 35 fermi amministrativi, dopo che sui social network erano stati pubblicati inviti a nuove manifestazioni.I partecipanti si sono dati appuntamento nei pressi di una piazza della capitale e, secondo Belga, sarebbero stati sollecitati a turbare l'ordine pubblico. Venerdi' la polizia di Bruxelles-Ixelles aveva arrestato 94 persone, e quella della zona nord della capitale belga, 7. Nel caso dei minorenni, spiega ancora Belga, la polizia ha avvisato le famiglie di venire a prendere i giovani. 

Borne condanna attacco a sindaco, 'intollerabile'

La premier francese Elisabeth Borne ha condannato come un "fatto intollerabile", l'attacco nella notte con un'auto contro l'abitazione del sindaco di L'Haÿ-les-Roses (Val-de-Marne), e ha promesso che "i colpevoli saranno perseguiti con la massima fermezza". Lo riferisce Matignon, la sede del premier, in una nota.

Attaccata la casa del sindaco di Haÿ-les-Roses, ferita la moglie

Vincent Jeanbrun, sindaco di  Haÿ-les-Roses, nel Val-de-Marne, e portavoce dei Républicains, ha  denunciato su Twitter l'attacco sferrato la notte scorsa contro la sua abitazione, dove si trovavano la moglie e i figli, e dove un gruppo di rivoltosi, dopo aver sfondato il cancello di ingresso a bordo di  un'auto, ha incendiato il veicolo con l'intento, secondo persone  vicine a Jeanbrun, di dare fuoco alla casa. "Mia moglie e i miei figli in stato di shock e feriti", ha scritto nel post alle due del mattino, poi ritirato. L'uomo si trovava in municipio, la cui sede era protetta da filo  spinato e altre barriere a seguito dei numerosi attacchi subiti le  notti precedenti. Di guardia all'edificio la polizia nazionale e  quella municipale. Un gruppo di individui si è però riunito davanti  all'abitazione del sindaco, che non era protetta dalle forze  dell'ordine e dove si trovavano la moglie e i figli piccoli. Anche  l'auto di famiglia è stata data alle fiamme. Gli assalitori sono  fuggiti per l'arrivo dei vigili del fuoco e della polizia.      

Ex premier Valls: violenza dipende da crisi autorità Stato

"C'è violenza nella società francese, forse più che altrove in Europa. Io credo dipenda da una crisi dell'autorità, che da noi ha effetti più gravi. La Francia è un Paese giacobino, verticale, dove lo Stato tradizionalmente è molto forte, la spina dorsale della nazione. La crisi dell'autorità dello Stato, per esempio nella scuola, porta a rimettere tutto in discussione". Lo afferma l'ex primo ministro francese Manuel Valls in un'intervista al 'Corriere della Sera'."Al tema generale della crisi dell'autorità si aggiunge il fatto che nelle banlieue si sono concentrati gli immigrati e i loro discendenti, essenzialmente di origine africana", aggiunge Valls, sottolineando che "parte di loro non si sono integrati, non si sono assimilati, non amano la Francia, le sue istituzioni, i suoi simboli. È un fatto, non so come dirlo altrimenti". Inoltre, aggiunge l'ex primo ministro, "sono crollate le grandi istituzioni politiche", e l'Islam "ha preso un ruolo importante, forse eccessivo. Si è perso tutto quel che costituiva la coesione di una società. Per non parlare della perdita di autorità dei genitori".Per Valls, non è una questione di povertà: "A me non sembra", sottolinea, "è stato speso molto denaro, in quei quartieri ci sono mediateche, centri commerciali, scuole, commissariati, locali pubblici, quelli che in queste notti vengono dati alle fiamme. Nanterre, per esempio, dove viveva Nahel, non è una città povera. Ci sono abitanti poveri, certo sono molto aiutati, sostenuti".

Sociologo Kokoreff: "Nelle rivolte la storia si ripete"

 "La storia sociale delle rivolte si ripete. Dagli anni 70, tutte le rivolte urbane in Francia obbediscono allo stesso scenario. Un giovane vittima di razzismo muore a seguito di un'interazione violenta con un poliziotto. L'emozione collettiva porta alla rivolta. Le ‘marce bianche’ fanno appello alla calma, ma la rivolta continua per alcuni giorni alimentata dalla repressione poliziesca". Così al Fatto Quotidiano il sociologo francese Michel Kokoreff.   "Nel 2005 le rivolte erano durate circa tre settimane - ricorda - Con il ritorno dell'ordine pubblico, le promesse di soluzione e di deghettizzazione dei quartieri sono volate via. Oggi non siamo nelle stesse condizioni. Mi sembra più appropriato il legame con George Floyd, nel 2019".  

Ministero Interno: 719 arresti nella notte

Sale a 719 il bilancio degli arresti effettuati nella notte dalle forze dell'ordine in Francia in seguito alle proteste scatenate nel Paese dalla morte del giovane Nahel, il ragazzo ucciso da un agente di polizia. E' il nuovo dato fornito dal ministero dell'Interno francese secondo quanto riferisce l'agenzia AFP.

Secondo il nuovo rapporto ancora provvisorio del ministero dell'Interno francese, nella notte sono rimasti feriti 45 poliziotti e gendarmi, 577 veicoli e 74 edifici sono stati dati alle fiamme, mentre 871 incendi sono stati registrati su strade pubbliche. 

Quinta notte di tensione

Notte tranquilla a Nanterre, presidiato tribunale

"E' una notte tranquilla a Nanterre. Sette furgoni della polizia presidiano il tribunale, gli agenti controllano i telefoni". E' quanto si legge sull'edizione online di Le Monde che ha fatto il punto sulla situazione della cittadina alla periferia di Parigi dove martedì scorso è stato ucciso dalla polizia il giovane Nahel Merzouk, scatenando proteste e violenze urbane in tutta la Francia. A Nanterre è stata inviata una compagnia di polizia dalla Normandia come rinforzo. Anche nel complesso residenziale Pablo Picasso dove risiedeva il giovane Nahel la situazione è tranquilla. A poca distanza ci sono ancora i rottami di molte auto carbonizzate che non sono ancora state rimosse. 

Il ministero aggiorna il bilancio, 486 gli arresti

Il ministero dell'Interno francese ha aggiornato il bilancio degli arresti nel Paese: è salito a 486 il numero delle persone arrestate a seguito delle violenze urbane scatenate dall'uccisione di un giovane da parte della polizia a Nanterre.   A Parigi e nella sua periferia gli arresti sono stati 162.

Ministro degli Interni, "notte più tranquilla"

 "E' una notte più tranquilla grazie all'azione decisiva delle forze dell'ordine". Lo scrive su twitter il ministro degli interni francese, Gérald Darmanin, che sta seguendo l'evoluzione della situazione dal centro di comando di Parigi, dove è giunta anche la premier Elisabeth Borne che ha detto: "Sono venuta per riaffermare alla polizia il mio pieno sostegno e quello del governo". Darmanin ha poi specificato che gli arresti effettuati dall'inizio della serata sono stati 427.

Rivolta contagia Svizzera, scontri a Losanna

Ha contagiato anche la Svizzera la protesta violenta che fa seguito all'uccisione da parte della polizia di un giovane a Nanterre, nella banlieue parigina: in serata sono stati segnalati incidenti nel centro di Losanna, come riporta il media online '20 minutes'. Violenze urbane e saccheggi si sono verificati nel quartiere Flon. Sono stati danneggiati e saccheggiati un negozio della Fnac e un negozio di scarpe. Circa 200 persone hanno poi affrontato le forze di polizia giunte sul posto in assetto anti sommossa. 

Superati i 1300 arresti dall'inizio della protesta

La polizia ha arrestato 1.311 persone da quando sono iniziate le violente proteste per l'uccisione martedì scorso di Nahel M. da parte di un poliziotto nel sobborgo occidentale di Parigi, Nanterre.    Le autorità francesi hanno inviato truppe supplementari nelle città più critiche - Lione, Grenoble e Marsiglia, dove la notte precedente si sono verificati i disordini più gravi - per far fronte alla quinta notte di proteste. 

Decine di arresti a Parigi, Lione e Marsiglia

Nelle ultime ore, a seguito delle disposizioni del governo, sono stati effettuati decine di arresti a Parigi, Lione, Marsiglia.

380mila euro raccolti da una colletta per l'agente che ha ucciso Nahel

In due giorni di raccolta fondi, una colletta organizzata dall'ex portavoce del Rassemblement National (estrema destra di Marine Le Pen) Jean Messiha (ora con Reconquete di Eric Zemmour) in favore del poliziotto di Nanterre responsabile della morte di Nahel, ha totalizzato stasera 380.000 euro. Parallelamente, un'altra colletta in favore della madre del ragazzo ucciso si è appena avvicinata ai 68.000 euro.

Parigi, 37 arresti preventivi agli Champs-Élysées

Controlli della polizia sono stati effettuati in serata a Parigi, in particolare sugli Champs-Élysées. Secondo i media francesi, la questura di Parigi parla di 375 controlli preventivi e 37 arresti per “porto d'arma”. La prefettura segnala che le persone arrestate portavano oggetti che potevano costituire un'arma o che potevano fungere da proiettile, presentando un pericolo per l'incolumità delle persone e dei beni.

Darmanin: "L'età media dei manifestanti fermati è di 17 anni"

Sono dinamici, connessi e, secondo le autorità, spesso “molto giovani”. Questo il profilo di alcuni dei manifestanti che in questi giorni in Francia hanno pianto “la loro rabbia” dopo la morte di Nahel. “L'età media è di 17 anni”, ha dichiarato oggi il ministro dell'Interno Gérald Darmanin, in riferimento alle persone fermate. Alcuni di loro hanno già iniziato a comparire nei tribunali della regione parigina. Sono studenti delle superiori, in formazione professionale, baristi, giovani appena maggiorenni e molti dei quali con la fedina penale pulita.