La guerra Israele-Hamas, giorno 28

Il capo di Hezbollah: il 7 ottobre decisione palestinese. Blinken: Hamas non può restare al potere

Media: Zelensky presto in Israele. Tajani: altri 7 italo-palestinesi usciti da Gaza. Forze di difesa israeliane: neutralizzati i tunnel nel nord-est di Gaza. Onu: sfollati il 70% dei palestinesi della Striscia

📹 Immagini in diretta dal confine tra Israele e Gaza (Reuters)

Immagini delle detonazioni nei tunnel di Hamas scoperti dalle forze israeliane

Israele: “Colpita cellula che tentava di sparare dal Libano”

"Una cellula terroristica ha tentato di lanciare missili anticarro verso l'area del Kibbutz Yiftah, nel nord di Israele. La cellula terroristica è stata colpita da un carro armato dell'Idf". Lo scrivono le forze di difesa israeliane sul loro account Telegram. Inoltre, secondo i militari, "un terrorista si è avvicinato alla zona di confine dal Libano vicino alla comunità di Shlomi ed è stato ucciso da un aereo dell'Idf". 

 

Blinken: mantenere calma e stabilità in Cisgiordania

Il Segretario di Stato americano, Antony Blinken, e il ministro israeliano del gabinetto di guerra, Benny Gantz, hanno discusso degli sforzi per "mantenere la calma e la stabilità in Cisgiordania", afferma il Dipartimento di Stato nella lettura del loro incontro di oggi.
Blinken ha poi detto che i funzionari israeliani gli hanno promesso che avrebbero condannato la violenza dei coloni, avrebbero agito per fermarla e avrebbero ritenuto responsabili i responsabili. Blinken e Gantz hanno anche discusso durante il loro incontro degli sforzi per garantire il rilascio dei circa 240 ostaggi a Gaza, dice il rapporto statunitense. "Blinken ha riaffermato che gli Stati Uniti sostengono il diritto di Israele a difendersi dal terrorismo in linea con il diritto internazionale umanitario", afferma il Dipartimento di Stato, utilizzando un argomento utilizzato nelle sue letture degli incontri con il presidente Isaac Herzog e il presidente dell'opposizione Yair Lapid. Nel suo incontro con Herzog, Blinken ha anche discusso degli sforzi per "aumentare il ritmo e il volume dell'assistenza umanitaria che entra a Gaza per essere distribuita ai civili palestinesi e prevenire la diffusione del conflitto".
Sia con Gantz sia con Lapid, Blinken ha sottolineato "che gli Stati Uniti restano impegnati a promuovere una soluzione a due Stati come il modo migliore per raggiungere una soluzione giusta e duratura al conflitto israelo-palestinese", afferma il Dipartimento di Stato.

 

Media: 20 morti in attacco a scuola gestita da Onu che ospitava sfollati

La scuola Osama Ben Zaid, gestita dalle Nazioni Uniti, nel quartiere di Saftawi a nord di Gaza e che ospitava sfollati palestinesi interni, sarebbe stata colpita. Lo riferisce 'Al Jazeera' che cita il ministero della Salute di Gaza, controllato da Hamas. Secondo il ministero ci sarebbero almeno 20 morti dopo un attacco che il ministero attribuisce agli israeliani. Decine di persone sarebbero rimaste ferite. I sopravvissuti sono stati trasportati d'urgenza all'ospedale indonesiano di Gaza City.

 

Da Gaza arrivate in Italia la piccola Minerva e la mamma

Minerva, la bimba italiana di sei anni, che proprio oggi festeggia il suo compleanno, con le sua mamma palestinese Bayan Alnayyar,  e l'operatore umanitario Jacopo Intini, con sua moglie palestinese Amal, sono arrivati questa sera in Italia. A Fiumicino il papà ha accolto con commozione la bimba, stanca ma sorridente, un pupazzo di Minnie in mano ed un palloncino con scritto Happy Birthday, e sua moglie. Il gruppo, che era riuscito a  lasciare Gaza attraversando il valico di Rafah, è sbarcato intorno alle 21 all'aeroporto di Fiumicino con un volo di linea Ita Airways proveniente dal Cairo. All'arrivo il gruppo è stato assistito da personale della guardia di finanza aeroportuale. 

 

Ministero Sanità Gaza: 2 le ambulanze colpite, 15 morti

Sono due le ambulanze prese di mira oggi in raid di Israele a Gaza City e sono 15 le persone rimaste uccise. È quanto afferma il portavoce del ministero della Sanità di Gaza, Ashraf al-Qudra. Lo riporta Al-Jazeera. Secondo quanto Al-Qudra ha ricostruito in conferenza stampa, Il primo veicolo è stato preso di mira alla rotonda di Ansar a Gaza City, l'autista dell'ambulanza è stato ferito e anche un paramedico ha riportato ferite critiche ed è ancora in sala operatoria. Sempre secondo il portavoce, il convoglio medico è poi tornato indietro e una seconda ambulanza è stata presa di mira quando è arrivata al cancello del complesso ospedaliero di Al-Shifa; in questo secondo attacco il bilancio, secondo Al-Qudra, sarebbe stato di 15 morti e 16 feriti.

 

Londra: due arresti a sit-in filo-palestinese a King's Cross

Due persone sono state arrestate durante un sit-in filo-palestinese alla stazione di King's Cross a Londra dopo che la manifestazione era stata vietata. Lo ha riferito la polizia dei trasporti britannica (Btp) citata da Sky News. Durante la protesta, la folla ha cantato "cessate il fuoco adesso", "Palestina libera" e "in migliaia, in milioni, siamo tutti palestinesi". Un video pubblicato su X sembra mostrare un uomo avvolto in una bandiera palestinese che grida "Palestina libera" mentre viene portato via dalla stazione da tre agenti. Altri sembrano gridare il controverso slogan "dal fiume al mare" mentre i manifestanti rispondono "la Palestina sarà libera". In alcuni clip si può vedere anche uno striscione che accusa Israele di genocidio.
"La manifestazione all'interno della stazione è terminata. I passeggeri possono accedere normalmente alla stazione e i treni non subiscono interruzioni", ha poi annunciato Btp. Il ministro dei Trasporti Mark Harper aveva in precedenza affermato che "l'attività di protesta alla stazione è classificata come illegale e chiunque vi prenda parte sarà soggetto ad arresto".

 

Ministero Gaza smentisce Israele: ambulanza non era usata da Hamas

Il portavoce del ministero della Sanità di Gaza, Ashraf al-Qudra, nel corso di una conferenza stampa tenuta davanti all'ospedale Al-Shifa di Gaza City ha respinto quanto detto dall'esercito di Israele, che sostiene che l'ambulanza colpita in un raid aereo oggi nel nord della Striscia fosse usata da Hamas. Lo riporta Al-Jazeera. L'Idf sostiene che l'ambulanza venisse usata per trasportare armi.

 

Droni disarmati Usa volano su Gaza

Gli Stati Uniti hanno confermato per la prima volta di aver fatto volare droni di sorveglianza disarmati sulla Striscia di Gaza. Lo rende noto la Bbc.
Il portavoce del Pentagono, il generale di brigata Pat Ryder, ha dichiarato che i droni stavano operando a "supporto degli sforzi di recupero degli ostaggi".
"Gli Stati Uniti stanno effettuando voli di droni disarmati su Gaza, oltre a fornire consulenza e assistenza per sostenere il nostro partner israeliano mentre lavorano nei loro sforzi per il recupero degli ostaggi", si legge nella dichiarazione. "Questi voli di droni sono iniziati dopo l'attacco del 7 ottobre di Hamas contro Israele".(AGI)Mal

 

Israele: a Jabalia c'era una roccaforte di Hamas

L'esercito israeliano (Idf) riferisce di avere avuto informazioni di intelligence secondo cui nel campo profughi di Jabaliya, nel nord della Striscia di Gaza, più volte attaccato, c'era una a roccaforte di Hamas. Secondo l'Idf - riporta il Times of Israel - il grande complesso militare serviva alle forze d'élite Nukhba di Hamas e all'unità di intelligence del gruppo terroristico nell'area di Jabaliya. L'esercito israeliano afferma che circa 50 terroristi di Hamas sono stati uccisi durante l'assalto alla roccaforte e che 2 soldati israeliani sono stati uccisi durante i combattimenti. L'Idf afferma di aver recuperato piani operativi di Hamas, mappe, carte di comando e controllo, dispositivi di comunicazione e dati personali di comandanti e operatori del gruppo terroristico; aggiunge che il materiale è ora oggetto di ricerca e "sarà utilizzato dall'Idf nei futuri combattimenti". Sempre secondo il resoconto fornito dall'esercito, l'unità che si è occupata di questo centro di Hamas "è entrata nella roccaforte stessa, ha combattuto duri scontri con i terroristi, ne ha uccisi parecchi, ha distrutto i tunnel e ha portato con sé importanti materiali di intelligence".

 

Colpito Istituto francese, Parigi chiede spiegazioni

"Abbiamo reso pubblico oggi che l'Istituto francese di cultura a Gaza è stato colpito pochi giorni fa in un modo che ha suscitato stupore, incomprensione e che ha portato la Francia a chiedere spiegazioni alle autorità israeliane". Lo ha detto la ministra degli Esteri francese, Catherine Colonna, alla France Presse.
"Cerchiamo di capire come un istituto culturale francese possa essere il bersaglio di un attacco israeliano. Siamo quindi in dialogo con i nostri partner israeliani a diversi livelli", ha aggiunto. Ha continuato dicendo che Israele ha il diritto di difendersi ma deve anche rispettare il diritto internazionale umanitario.
"Cioè, proteggere le popolazioni civili e adottare misure concrete per proteggere le popolazioni civili", ha affermato, aggiungendo che anche gli operatori delle Nazioni Unite e dei media devono essere protetti.

 

La guerriglia di Hamas contro i tank di Israele

Hamas: 13 morti nel raid israeliano su un'ambulanza a Gaza

Il ministero della Sanità di Hamas ha annunciato che nell'attacco israeliano contro un'ambulanza all'ingresso del più grande ospedale di Gaza sono morte 13 persone. Israele da parte sua ha confermato di aver preso di mira il veicolo utilizzato, secondo lui, "da una cellula terroristica di Hamas".
"Il massacro dell'ambulanza ha provocato 13 morti e 26 feriti", ha affermato il portavoce del ministero Ashraf al-Qidreh. Queste ambulanze - ha aggiunto - trasportavano diverse persone ferite destinate ad essere ricoverate in Egitto".

 

L'Honduras richiama per consultazioni l'ambasciatore in Israele

Il governo dell'Honduras ha annunciato oggi di aver deciso di richiamare per consultazioni a Tegucigalpa il suo ambasciatore in Israele. Lo riferisce Radio America FM.
Secondo la fonte consultata dall'emittente, la decisione riguarda "le violazioni del diritto internazionale umanitario da parte di Israele nella Striscia di Gaza".
Nei giorni scorsi l'America Latina si è distinta per iniziative legate al conflitto, con il presidente della Bolivia, Luis Arce, che ha disposto la rottura delle relazioni con Israele, mentre i presidenti di Colombia e Cile, Gustavo Petro e Gabriel Boric, hanno, come fatto oggi dall'Honduras. richiamato in patria i loro ambasciatori in Israele. 

 

Onu: "Allarmante situazione diritti umani in Cisgiordania"

Mentre l'attenzione è rivolta agli attacchi subiti da Israele e alle ostilità nella Striscia di Gaza, "la situazione nella Cisgiordania occupata, compresa Gerusalemme Est, è allarmante e urgente, a fronte delle crescenti e molteplici violazioni dei diritti umani dei palestinesi". E' quanto ha denunciato oggi la portavoce dell'Alto Commissario Onu per i diritti umani, Liz Throssell. "Dal 7 ottobre al 2 novembre, 132 palestinesi, tra cui 41 bambini, sono stati uccisi in Cisgiordania: 124 dalle forze israeliane e otto dai coloni. Due soldati israeliani sono stati uccisi", ha precisato in una dichiarazione, denunciando "un aumento significativo della violenza dei coloni, che era già a livelli record, con una media di sette attacchi al giorno". "Abbiamo documentato che, in molti di questi episodi, i coloni erano accompagnati da membri delle forze israeliane, oppure i coloni indossavano uniformi e portavano fucili dell'esercito - ha affermato Throssell - oltre alla quasi totale impunità per la violenza dei coloni, temiamo che i coloni armati abbiano agito con il consenso e la collaborazione delle forze e delle autorità israeliane".

 

Domani riunione ministri Giordania, Egitto e paesi Golfo con Blinken

I ministri degli Esteri di Giordania, Egitto, Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti e Qatar terranno domani nel regno hamshemita una riunione per fare il punto sulla guerra tra Hamas e Israele e sulla drammatica situazione umanitaria a Gaza a seguito della quale incontreranno il segretario di Stato americano, Antony Blinken. Lo ha annunciato il portavoce del ministero degli Esteri di Amman, Sufian al-Qudah, citato dall'agenzia Petra. Alla riunione parteciperà anche un esponente dell'Organizzazione per la liberazione della Palestina (Olp).

 

Israele: eliminati dieci comandanti di Hamas

''Abbiamo eliminato 10 terroristi di Hamas equivalenti a comandanti di battaglioni e di brigata, guidavano i combattimenti contro le nostre forze. Hanno progettato la strage terribile del 7 ottobre e hanno impartito ordini ai loro sottoposti''. Lo ha affermato il portavoce militare Daniel Hagari. 

 

Nasrallah: "Quello che ha fatto Hamas il 7 ottobre è solo opera sua"

Oxfam: mezzo milione di civili intrappolati a nord di Gaza

La situazione per circa 500.000 civili palestinesi e per gli oltre 200 ostaggi israeliani e di altri Paesi intrappolati nel nord di Gaza è sempre più preoccupante, dato che sono stretti in un "assedio nell'assedio". E' l'allarme lanciato da Oxfam di fronte alla morsa imposta dalle forze israeliane su Gaza City e sul nord della Striscia. "Siamo sfuggiti alla morte due volte -  raccontava ieri un operatore di Oxfam - Ci sentiamo come topi in gabbia. Gaza City è chiusa, e abbiamo appreso che le persone in viaggio per trovare un rifugio nel sud sono rimaste uccise durante un attacco aereo. Sembra che stiano per bombardare l'area. A Shifa la situazione è un incubo: le fogne sono state danneggiate e le mosche sono dappertutto. Il rumore dei droni in cielo non ci lascia mai".
"Condividiamo quello che abbiamo con altre dieci famiglie. - ha aggiunto Alhasan Swairjo, un altro operatore di Oxfam che si trova con la famiglia nel nord di Gaza - Nei mercati sta finendo tutto e dipendiamo dal cibo in scatola. I panifici non hanno elettricità e senza carburante avranno autonomia solo qualche giorno ancora. Facciamo il pane in casa, ma non sappiamo se nei prossimi giorni avremo abbastanza gas per cucinare. I nostri figli soffrono, non capiscono perché ci siamo trasferiti, perché' Israele ci spara. Non riusciamo a spiegargli quanto sta accadendo. Stiamo lottando per sopravvivere".

 

Giornalista disperato in diretta tv annuncia morte collega

Stava trasmettendo in diretta tv dall'ospedale Nasser, nel sud della Striscia di Gaza, raccontando delle ondate di vittime palestinesi che continuavano ad arrivare dai pesanti bombardamenti di Israele quando il giornalista Salman al-Bashir si è trovato a dovere annunciare la morte di un collega, Mohammed Abu Hatab, 49 anni, corrispondente di Palestine TV, una rete di proprietà dell'Autorità Palestinese della Cisgiordania, rivale politica di Hamas. Mohammed Abu Hatab era una delle vittime caricate nell'obitorio dell'ospedale, insieme a 10 membri della sua famiglia. Cercando le parole per descrivere il significato della perdita di Abu Hatab per lui e per l'emittente, Al-Bashir è crollato per l'emozione, scoppiando in uno sfogo in diretta e si è tolto il giubbotto antiproiettili: "Non ce la facciamo più, siamo esausti. "Stiamo per essere uccisi. Uno per uno", ha detto, mentre la conduttrice in studio da Ramallah ha iniziato a piangere. "Nessuno guarda a noi, alla portata di questo disastro e ai crimini che stiamo vivendo a Gaza", ha detto. Poi, sempre con il microfono in mano, si è tolto appunto il giubbotto antiproiettili con la scritta PRESS e anche l'elmetto. "Queste giacche e questi caschi di protezione non ci proteggono", ha detto, gettando a terra l'attrezzatura. "Niente protegge i giornalisti. ... Perdiamo le nostre vite senza motivo", ha aggiunto.

 

Ambasciatore Israele contro Sanders: Hamas va sconfitta

L'ambasciatore israeliano negli Stati Uniti, Michael Herzog, ha rivolto un rimprovero diretto a un parlamentare statunitense, il senatore Bernie Sanders, per aver criticato l'operazione militare israeliana a Gaza. Sanders aveva scritto ieri che "il disastro a Gaza non puo' continuare. Il mondo deve agire per salvare vite innocenti. Ma proprio come è fondamentale una risposta umanitaria, è altrettanto importante tracciare un percorso verso una soluzione a due Stati e una Palestina democratica. Israele non puo' bombardare la via verso una soluzione a lungo termine". L'ambasciatore Herzog gli ha risposto oggi: "Chi vuole vedere una Palestina democratica deve sostenere la sconfitta di Hamas. 16 anni di governo di Hamas a Gaza, da quando ha preso il potere con un sanguinoso colpo di stato, hanno prodotto solo miseria per i cittadini di Gaza, decine di migliaia di razzi lanciati contro centri abitati israeliani (di cui quasi 9.000 dall'inizio di questa guerra), e numerosi scontri armati con Israele, culminati nell'attacco terroristico inimmaginabilmente atroce del 7 ottobre. Come propone Sanders di sconfiggere questi estremisti genocidi, che si nascondono dietro civili innocenti e li usano come scudi umani?".

 

Hamas: “Gli ultimi attacchi di Israele riflettono la loro difficile situazione sul terreno”

Gli ultimi attacchi di Israele nella Striscia di Gaza riflettono la "difficile situazione" di Tel Aviv sul terreno. A sostenerlo, secondo quanto riferisce 'Al Jazeera', è il responsabile dell'ufficio politico di Hamas, Ismail Haniyeh, in una dichiarazione in cui denuncia gli ultimi attacchi israeliani contro ambulanze e strutture mediche nella Striscia di Gaza. "Questi massacri - sottolinea - sono un riflesso della difficile situazione in cui si trova l'occupante e le sue forze di terra mentre vengono combattute dai nostri combattenti della resistenza, che stanno difendendo la nostra terra e vendicando migliaia di martiri", sostiene Haniyeh.
"La resistenza continuerà a difendere il nostro popolo con tutte le sue forze", aggiunge Haniyeh sottolineando di aver invitato il vicino Egitto ad aprire completamente il valico di frontiera di Rafah e ha invitato le persone nella regione e nel mondo a "continuare a esprimere la loro rabbia" in risposta a Israele e ai suoi alleati.
Haniyeh ha anche esortato la comunità internazionale a sostenere le sue "responsabilità umanitarie, morali e politiche" e ad attuare le risoluzioni delle Nazioni Unite che chiedono la fine del "genocidio commesso contro il nostro popolo a Gaza".

 

Ambasciatore Israele a Onu mostra filmato 7 ottobre: “Lo proietteremo a Hollywood”

L'ambasciatore israeliano all'Onu, Gilad Erdan, ha proiettato ai colleghi diplomatici delle Nazioni Unite il filmato del governo di Tel Aviv con le immagini delle bodycam e di altre telecamere dei terroristi di Hamas sulle atrocità perpetrate il 7 ottobre, e ora vuole portarlo a Hollywood. Secondo il Times of Israel, infatti, Erdan ha spiegato che la prossima settimana proietterà il filmato per 150 influencer a Los Angeles, si spera a Hollywood. "Dobbiamo lavorare dal basso verso l'alto negli Stati Uniti - ha detto - in modo che i decisori del Congresso e della Casa Bianca siano influenzati dall'opinione pubblica, dalla consapevolezza che questa non è un'organizzazione che vuole il dialogo, e che la nostra operazione non si fermerà finché Hamas non sarà mai più in grado di compiere tali atrocità".

 

Borrell sente Cohen: “Evitare morte civili e permettere aiuti”

Evitare la morte di civili a Gaza e migliorare l'accesso umanitario alla Striscia. Lo ha chiesto l'Alto rappresentante dell'Unione europea per la politica estera, Josep Borrell, nel corso di un colloquio telefonico con il ministro degli Esteri israeliano, Eli Cohen. Borrell ha sottolineato "la necessità di proteggere i civili, evitare vittime civili e migliorare l'accesso umanitario" a Gaza, in un nuovo appello rivolto a Israele affinché agisca in conformità con il diritto internazionale, accettando pause nel conflitto e l'apertura di corridoi umanitari per consentire il flusso costante di aiuti umanitari ai palestinesi. Borrell ha espresso la sua solidarietà e il suo impegno per la sicurezza di Israele dopo l'attacco senza precedenti di Hamas e ha sottolineato le mediazioni in corso per la liberazione degli ostaggi, ribadendo che l'Ue è pronta a sostenere gli sforzi di stabilizzazione a Gaza e a lavorare per rilanciare il processo politico per la soluzione a due Stati.

Scritte contro Israele nel centro di Roma

Scritte ingiuriose contro Israele sono comparse oggi su un muro nei pressi del Ministero della Cultura in via del Collegio romano a Roma. Tra queste anche una in inglese e una in arabo. Le scritte sono state vergate con una bomboletta spray e sono state già rimosse. Sull'episodio indaga la polizia. 
 

 

Israele: “Armi e cellula di Hamas a bordo dell'ambulanza colpita”

L'esercito israeliano ha fatto sapere di aver colpito "un' ambulanza identificata dalle forze come usata da una cellula terroristica di Hamas in prossimità della loro posizione nella zona di battaglia". Lo ha detto il portavoce militare secondo cui nell'attacco "sono stati uccisi diversi operativi". L'esercito - dopo aver sottolineato che presto darà ulteriori informazioni - ha sostenuto che "il metodo delle operazioni di Hamas è di trasferire operativi del terrore e armi nelle ambulanze". Poi ha ribadito che quella "è una zona di guerra". 

Ambulanza colpita davanti all'ospedale di Shifa, a Gaza

Gallant: gli attacchi contro Hamas aumenteranno

"L'attacco sistematico ai terroristi di Hamas continuerà e aumenterà", ha detto il ministro della Difesa israelianoYoav Gallant durante un incontro al Comando meridionale delle forze armate a Beersheba. Lo rende noto l'ufficio del ministro citato dai media. Gallant ha affermato che le truppe israeliane che operano nella Striscia di Gaza stanno avanzando, "stanno colpendo duramente il nemico secondo il piano". 

 

In Israele Blinken vede anche leader opposizione Lapid

Durante la sua visita in Israele, il segretario di Stato Usa Antony Blinken ha incontrato anche il leader dell'opposizione, Yair Lapid. Lo ha riferito il dipartimento di Stato americano, precisando che Blinken ha ribadito il fermo sostegno di Washington al diritto di Israele di difendersi, fermo restando la necessità di adottare tutte le misure possibili per proteggere i civili. I due hanno anche discusso degli sforzi in corso per garantire il rilascio degli ostaggi tenuti da Hamas a Gaza.
Il capo della diplomazia Usa ha anche ribadito l'impegno Usa a favore della soluzione dei due Stati per due popoli come modo migliore per raggiungere una soluzione giusta e duratura al conflitto israelo-palestinese. Nei giorni scorsi, Politico segnalava che secondo l'amministrazione Biden il premier israeliano Benjamin Netanyahu avrebbe i giorni contati a causa delle conseguenze dell'attacco di Hamas e della guerra che ne è scaturita. Funzionari americani tengono quindi contatti con alcuni alti esponenti israeliani, tra cui Benny Gantz, oggi parte del governo di emergenza, e lo stesso Lapid. 

 

Israele: "Non abbiamo colpito l'edificio dell'Afp a Gaza"

"Non c'è stato alcun attacco dell'esercito israeliano all'edificio" della France presse a Gaza, ha dichiarato alla stessa Afp un portavoce militare israeliano spiegando che il report è stato "controllato più volte".

 

Oms, Tedros: “Scioccato per attacchi ad ambulanze che evacuano pazienti”

"Totalmente scioccato dalle notizie di attacchi alle ambulanze che evacuano i pazienti vicino all'ospedale Al-Shifa di Gaza". Attacchi che "hanno provocato morti, feriti e danni". Sono le parole del direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), Tedros Adhanom Ghebreyesus che su X rilancia il suo appello in difesa del sistema sanitario dell'area al centro dello scontro tra Israele e Hamas. "Ribadiamo - scrive - pazienti, operatori sanitari, strutture e ambulanze devono essere protetti in ogni momento. Sempre. Cessate il fuoco ora".

 

Gallant:, operazione a Gaza procede "secondo i piani"

Le truppe israeliane nella Striscia di Gaza avanzano "secondo i piani" e gli attacchi ad Hamas "continueranno e aumenteranno". Lo ha affermato il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant, sottolineando che i militari stanno "colpendo il nemico duramente".

 

Scholz sente il Re di Giordania: “Cruciale evitare allargamento del conflitto”

Colloquio telefonico tra il cancelliere tedesco Olaf Scholz e re Abdullah di Giordania a quasi un mese dall'inizio del conflitto tra Israele e Hamas. "Il cancelliere e il sovrano hanno concordato sull'importanza di prevenire un allargamento del conflitto nella regione", ha fatto sapere il portavoce del governo tedesco, Steffen Hebestreit. Secondo il portavoce, Scholz e re Abdullah sono d'accordo sul fatto che una soluzione duratura che consenta a israeliani e palestinesi di vivere in pace e sicurezza risieda solo nella soluzione dei due stati. Scholz ha ribadito l'impegno della Germania a garantire "accesso costante e sicuro" agli aiuti umanitari per la popolazione nella Striscia di Gaza. Berlino ha aumentato gli aiuti umanitari per la Striscia di Gaza, nel mirino delle operazioni israeliane dall'attacco del 7 ottobre.

 

I soldati israeliani ispezionano i tunnel di Hamas appena scoperti sotto Gaza City

Macron: lotta contro terrorismo non giustifica attacco a civili

"La lotta contro il terrorismo non giustifica il fatto di sacrificare dei civili". Lo ha detto il presidente francese, Emmanuel Macron, pur riaffermando il diritto di Israele a "difendersi". "La lotta contro il terrorismo non è l'attacco indiscriminato contro le popolazioni civili", ha affermato ancora Macron, secondo quanto riportano i media francesi.

 

Lavrov sente omologo Iran: “Serve cessate il fuoco immediato”

La necessità di un "cessate il fuoco immediato" e di "fornire assistenza umanitaria" nella Striscia di Gaza è stata evidenziata dal ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, nel corso di un colloquio telefonico con il suo omologo iraniano, Hossein Amir-Abdollahian. Lo ha riferito l'agenzia Tass, citando una nota del ministero degli Esteri russo, secondo cui i due ministri hanno espresso "preoccupazione per lo scontro armato in corso nella Striscia di Gaza".
Lavrov, prosegue il comunicato, ha anche informato Amir-Abdollahian degli sforzi russi in sede di Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite volti ad allentare le tensioni e a risolvere la crisi attraverso canali politici e diplomatici. "Sono state toccate anche una serie di altre questioni di attualità di reciproco interesse", ha aggiunto la nota.
 

 

Lavoratori palestinesi in Israele denunciano: siamo stati torturati

Alcuni sono stati prelevati sul posto di lavoro e portati via, altri sono stati arrestati mentre chiedevano informazioni alle autorità. E' la storia di alcuni lavoratori palestinesi in israele che sono stati spediti nella Striscia di Gaza dopo che Tel Aviv ha annullato i loro permessi di lavoro. Molti di questi lamentano di essere stati "detenuti, torturati e picchiati" dall'esercito israeliano mentre erano bloccati nel paese dall'inizio della guerra con Hamas. Ora si trovano al valico di frontiera di Kerem Shalom al confine tra la Striscia di Gaza e Israele.
"All'inizio della guerra ci siamo recati dall'esercito israeliano perché i nostri permessi (di lavoro) erano stati cancellati. Siamo stati detenuti per 25 giorni e siamo appena stati rilasciati. Non abbiamo idea di cosa stia succedendo adesso o della situazione a Gaza", racconta un palestinese che non ha voluto fornire il suo nome.
"Hanno fatto irruzione e ci hanno catturato. Siamo stati sottoposti a tortura elettrica e ci hanno scatenato addosso i cani. Che altro possiamo dire? Poi ci hanno trasportato in un campo che non è nemmeno degno di accogliere animali". "E' stato un vero film dell'orrore, continuo e senza fine. I servizi segreti ci hanno sottoposto a interrogatori incessanti. Siamo solo lavoratori, non sappiamo niente, cerchiamo solo di guadagnarci da vivere. Non sappiamo niente", ha detto Sabry Fayez.
"Alcuni sono morti il primo giorno, altri il secondo. Alcuni sono morti di sete", ha concluso Fayez.

 

Media: “Nasrallah è stato a Damasco da Assad”

Il segretario generale di Hezbollah, Hasan Nasrallah, sarebbe stato di recente a Damasco per un incontro con il leader siriano Bashar al-Assad avvenuto non più di due settimane fa. E' quanto ha scritto il giornale libanese al-Joumhouria, una notizia rilanciata dai media israeliani e del Paese dei Cedri nel giorno del primo discorso pubblico di Nasrallah dall'attacco del 7 ottobre di Hamas in Israele. Secondo le notizie riportate, la visita a Damasco sarebbe avvenuta nel quadro degli "sforzi di coordinamento" e di valutazione delle "opzioni per affrontare la guerra con Israele come preparativo per ogni possibilità nella prossima fase".

 

Netanyahu a Hezbollah:, costi inimmaginabili se fate errori

Qualsiasi errore compiuto dai nemici di Israele sul fronte nord comporterà' "perdite inimmaginabili". E' la minaccia lanciata dal premier israeliano Benjamin Netanyahu dopo il discorso del leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah..

 

Scritte contro Israele su muri ministero Cultura a Roma

Scritte contro Israele sono apparse alcuni giorni fa sui muri esterni del ministero della Cultura, in via del Collegio Romano, nella Capitale. Le scritte sono state realizzate con una bomboletta spray nera. Una, in arabo, recitava 'Maledetta la madre di Israele' ed è già stata rimossa. Un'altra, 'Fuck Israel' è ancora visibile sul muro di fronte al MiC.

 

La piccola Minerva, dopo aver lasciato Gaza, è in partenza dal Cairo per l'Italia

La piccola Minerva e l'operatore umanitario Jacopo Intini, alcuni degli italiani che hanno lasciato Gaza attraversando il valico di Rafah, stanno tornando in Italia. E' quanto riferisce all'ANSA una fonte che ha seguito i loro movimenti, precisando che il piccolo gruppo ha raggiunto lo scalo egiziano nelle scorse ore.
Oltre alla bambina e alla sua mamma, Bayan Alnayyar, ci sono anche Intini, operatore dell'ong Ciss e sua moglie palestinese Amal.
I quattro dalla loro uscita dalla Striscia sono stati ospitati all'ospedale italiano Umberto I del Cairo, assistiti dall'Ambasciata italiana, dal Consolato e dalle suore comboniane che lavorano nella struttura.

 

Comunità ebraica Spagna: raggiunti livelli di antisemitismo mai visti

In Spagna siamo arrivati a "livelli di antisemitismo che non si vedevano da molti anni". Lo ha detto a LaPresse Isaac Benzaquén, presidente della Federazione delle comunità ebraiche di Spagna (Fcje), confermando che dopo l'attacco di Hamas del 7 ottobre e la guerra a Gaza, sono aumentati i casi di antisemitismo nel Paese iberico. "Ci sono state molestie nei confronti di studenti ebrei in alcune università, c'è stato un tentativo di assalto alla sinagoga di Melilla" e irruzioni in "negozi ebraici" con "insulti e intimidazioni" ai proprietari, nonché "un assalto a un hotel di Barcellona il cui proprietario è ebreo", ha raccontato, affermando che è difficile fare una stima numerica degli attacchi rivolti alla comunità ebraica in quanto non tutto ciò che accade viene denunciato alla Federazione. Facendo un confronto tra la Spagna e altri Paesi europei, Benzaquén ha spiegato che la situazione, rispetto al numero di attacchi antisemiti, non è paragonabile poiché "la comunità ebraica spagnola è più piccola e poco visibile", "pochissime persone" ad esempio "sanno dove si trova una sinagoga". "In Spagna", tuttavia, "c'è un tipo particolare di antisemitismo: gli stereotipi contro gli ebrei sono rimasti dopo quasi cinque secoli di assenza degli ebrei. C'è antisemitismo senza conoscere gli ebrei", ha aggiunto il presidente della Fcje.

 

Usa: "Hezbollah o altri attori non cerchino di sfruttare il conflitto tra Israele e Hamas"

Hezbollah, né nessun altro attore, statale o no, non deve cercare di approfittarsi del conflitto tra Israele e Hamas". E' quanto ha detto un portavoce del consiglio di Sicurezza Nazionale della Casa Bianca in risposta al discorso del leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah.
"Non vogliamo entrare in una guerra di parole", ha aggiunto, senza quindi replicare direttamente agli attacchi di Nasrallah che ha detto che gli Stati Uniti sono responsabili della guerra a Gaza e si oppongono al cessate il fuoco. "Gli Stati Uniti non cercano l'escalation né l'allargamento del conflitto che Hamas ha lanciato contro Israele", ha poi concluso il portavoce americano.

 

Il ministro degli Esteri iraniano: "Ammirabili" le posizioni dei paesi latinoamericani "contro il regime sionista dell'apartheid"

"Le posizione anti oppressiva da parte dei Paesi dell'America Latina come Venezuela, Bolivia, Cuba, Nicaragua, Brasile e altri nella lotta contro il regime sionista dell'apartheid è ammirabile". Lo ha scritto su X il ministro degli Esteri iraniano, Hossein Amirabdollahian. "Il continuo massacro di donne e bambini e la distruzione di scuole, ospedali, moschee e chiesa da parte del regime sono orribili esempi di crimini contro l'umanità e genocidio", ha aggiunto il ministro degli Esteri della Repubblica islamica. 

Forze di difesa israeliane: attaccati obiettivi in Libano

Fonti delle forze di difesa israeliane fanno sapere che sono stati colpiti un centro di comando e due postazioni anticarro delle milizie sciite di Hezbollah, nel sud del Libano. Gli attacchi sono avvenuti in territorio libanese, nella zona frontaliera a ridosso di Yiftach

Mattarella: da 70 anni non si trova una soluzione condivisa

I vili attacchi terroristici portati da Hamas lo scorso 7 ottobre contro inermi cittadini dello Stato di Israele - dai bambini agli anziani - hanno alimentato drammaticamente l'irrisolto conflitto israelo-palestinese, con migliaia di morti su entrambi i fronti, pagando un prezzo elevato per un contrasto che da oltre settant'anni dilania la regione senza che si sia pervenuti, responsabilmente, a una soluzione condivisa". Lo ha detto il presidente Sergio Mattarella alla cerimonia di consegna delle onorificenze dell'Ordine Militare d'Italia.

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Channel 12: Zelensky in Israele la settimana prossima

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si recherà in Israele la settimana prossima. Lo riporta l'emittente israeliana Channel 12 che fa sapere che la visita potrebbe avvenire già lunedì o martedì, visto che i preparativi sono già "in fase avanzata". Zelensky si era offerto di recarsi in Israele più di due settimane fa, ma Israele ha ritenuto che fosse prematuro dato che la guerra era ancora in una fase iniziale.

Il ministero degli Esteri francese: molto preoccupati per le vittime civili a Gaza

La Francia esprime "vivissima preoccupazione dinanzi al numero di  vittime civili a Gaza, che ammonta a diverse migliaia e dinanzi alla grave situazione umanitaria" nella Striscia: è quanto si legge in una nota diffusa dal ministero degli Esteri della Francia. Nel comunicato, Parigi torna a condannare gli  "attacchi contro i siti delle Nazioni Unite e del personale umanitario, il cui lavoro è indispensabile alle popolazioni civili di Gaza, come anche contro la sede di media", dopo l'attacco che ieri ha causato gravi danni all'ufficio Afp di Gaza City. "Il diritto internazionale umanitario - avverte la diplomazia transalpina - impone in ogni luogo e in ogni momento chiari principi di distinzione, di necessità di proporzionalità e di precauzione. La protezione dei civili è sia un imperativo morale sia un obbligo internazionale. Chiediamo che Israele adotti misure concrete in questo senso". Per Parigi, "una tregua umanitaria è oggi necessaria, come andiamo dicendo dai primi giorni di questa operazione, per consentire la protezione dei civili e la consegna dell'aiuto umanitario in modo sufficiente e duraturo, nonché permettere l'assistenza ai feriti". Quanto alla posizione della Francia su Hamas, prosegue il Quai d'Orsay, "è nota: è una organizzazione terrorista che commette atti terroristici. La popolazione civile a Gaza non deve pagare per i crimini di Hamas. Dobbiamo ad ogni costo evitare la trappola tesa da Hamas e dagli estremisti di ogni tipo che vogliono alimentare l'odio per le prossime generazioni. Ricordiamo la nostra esigenza di una liberazione immediata di tutti gli ostaggi detenuti a Gaza"

Casa Bianca a Hezbollah: non approfittate della guerra

Gli Usa hanno sollecitato Hezbollah a non "approfittare" della guerra tra Israele e Hamas dopo che il leader dei militanti libanesi ha detto che "tutte le opzioni" sono aperte. "Noi e i nostri partner siamo stati chiari: Hezbollah e altri attori - statali e non statali - non dovrebbero cercare di trarre vantaggio dal conflitto in corso", ha detto un portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale.

Hamas: un convoglio di ambulanze è stato bombardato dall'esercito israeliano

Un convoglio di ambulanze partito dall'ospedale di Shifa verso il valico di Rafah e' stato bombardato dall'esercito israeliano. Lo dice il ministero della Sanita' di Gaza controllato da Hamas. Secondo quanto riferisce il ministero palestinese, sono decine i morti e i feriti a seguito dell'attacco, avvenuto vicino all'ingresso dell'ospedale di Gaza City. Un altro attacco e' avvenuto vicino all'ospedale Al-Quds.

Colloquio Iran-Qatar: necessari cessate il fuoco e l'invio di aiuti a Gaza

Il ministro degli Esteri iraniano Hossein Amirabdollahian ha avuto un colloquio telefonico riguardo alla situazione in Israele e Palestina con l'omologo e premier del Qatar, Mohammad bin Abdulrahman Al Thani. Durante il colloquio sono state discusse iniziative per un cessate il fuoco temporaneo a Gaza ed è stato sottolineato il bisogno di una fine immediata "dei crimini di Israele" e l'invio di aiuti verso la Striscia, fa sapere il ministero degli Esteri di Teheran.

Antony Blinken: "Determinati a evitare altri fronti con Iran o Hezbollah" (Video)

Forze di difesa israeliane: colpita cellula terroristica a Gaza, molti morti

L'esercito israeliano ha dichiarato di aver ucciso nelle ultime ore "numerosi" terroristi nella Striscia di Gaza, mentre l'offensiva di terra avanza. Le forze di terra hanno identificato una cellula terroristica che usciva da un tunnel e un aereo l'ha colpita. In un altro scontro, ha reso noto l'esercito, numerosi uomini armati sono usciti da un tunnel all'interno di un edificio e hanno aperto il fuoco contro le forze israeliane. Le truppe hanno risposto al fuoco, uccidendone alcuni di loro. L'esercito ha rilasciato un video dell'attacco aereo. 

Hamas: bombe israeliane vicino all'ospedale di Gaza City

Le autorità di Hamas hanno denunciato un bombardamento israeliano nei pressi del principale ospedale di Gaza City, l'Al Shifa, con diverse vittime.

Hassan Nasrallah, capo di Hezbollah: "Siamo già in guerra, siamo pronti al sacrificio" (Video)

Borrell (Ue) a Cohen (Israele): neessario proteggere i civli

Colloquio telefonico tra l'Alto rappresentante dell'Ue, Josep Borrell, e il ministro degli Esteri israeliano, Eli Cohen. "Ho parlato oggi a Eli Cohen per esprimere solidarietà da parte dell'Ue e impegno per la sicurezza d'Israele, nonché sostegno agli sforzi di mediazione per liberare gli ostaggi e per sottolineare la necessità di proteggere i civili, evitare vittime civili e migliorare l'accesso umanitario", riferisce Borrell su X. "Sono urgentemente necessarie pause umanitarie per garantire la consegna sicura degli aiuti, come richiesto anche dal presidente Usa Joe Biden e dal segretario di Stato Antony Blinken", aggiunge Borrell. "L'Ue - scrive ancora il capo della diplomazia europea - è pronta a sostenere gli sforzi di stabilizzazione a Gaza e resta impegnata a favore della soluzione dei due Stati quale unica opzione praticabile per raggiungere una pace duratura".

Biden: gli americani ancora a Gaza torneranno a casa

"Torneranno a casa": così Joe Biden ha risposto ad una domanda su quale sia il suo messaggio agli americani ancora a Gaza. 

Tajani: finora 17 tra italiani e familiari evacuati da Gaza

Anche oggi prosegue l'uscita di cittadini stranieri dalla Striscia di Gaza verso l'Egitto. Dopo i primi due gruppi di italiani che hanno lasciato la Striscia ieri e mercoledì scorso, oggi sono giunte in Egitto, attraverso il valico di Rafah, altre 10 persone, doppi cittadini italo-palestinesi e famigliari palestinesi al seguito. Assistiti dal personale dell'Ambasciata d'Italia in Egitto, sono in viaggio verso il Cairo da dove, prossimamente, voleranno in Italia. Lo riferisce la Farnesina. "Con il transito odierno da Rafah sono 17 le persone fra cittadini italiani, doppi cittadini italo-palestinesi e famigliari palestinesi che abbiamo messo in sicurezza. Anche oggi è un risultato positivo, visto che fra queste persone ci sono due giovani donne incinte, e una signora anziana particolarmente fragile", ha commentato il vice presidente del Consiglio e ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Antonio Tajani. "Continuiamo a seguire da vicino, attraverso l'Unità di Crisi, l'Ambasciata a il Cairo e il Consolato Generale a Gerusalemme, le persone tutt'ora presenti nella Striscia, fra cui due connazionali che lavorano per la Croce Rossa Internazionale e le Nazioni Unite, e che nei giorni scorsi hanno deciso di rimanere a Gaza per continuare ad aiutare le persone che hanno bisogno", ha concluso il vicepremier.

Gravi danni all'ufficio di Gaza dell'agenzia France Presse

L'ufficio dell'agenzia France Presse nella striscia di Gaza ha subito gravi danni ieri a causa di un attacco israeliano. Lo rendono noto i collaboratori dell'AFP sul posto. Pronta la reazione dell'agenzia da Parigi, che "condanna con la massima fermezza questo attacco al suo ufficio di Gaza City", ha dichiarato il presidente, Fabrice Fries. "La localizzazione dell'ufficio - ha precisato Fries - era nota a tutti ed era stata ricordata a più riprese negli ultimi giorni, proprio per prevenire un attacco del genere e consentirci di continuare a testimoniare con le immagini sul terreno". Secondo le immagini in diretta della telecamera Afp che trasmette 24 ore su 24 da Gaza City, l'attacco è avvenuto ieri sera pochi minuti prima della mezzanotte locale. 

Blinken: impressionante sia svanita la memoria del massacro. Determinati a evitare altri fronti

 "È impressionante" che la brutalità del massacro avvenuto in Israele sia "svanita" nella memoria di così tante persone. "Ma questo non avviene né in Israele né negli Stati Uniti". È stato il commento del segretario di Stato Antony Blinken, dopo aver visto immagini dell'esecuzione di due genitori israeliani di fronte ai figli da parte di commando di Hamas, e la loro successiva noncuranza. Ha poi affermato che hli Stati Uniti sono stati chiari nell'affermare la loro determinazione affinché non si crei un secondo o un terzo fronte nel conflitto, aggiungendo che Washington è impegnata a scoraggiare l'aggressione di qualsiasi parte: lo ha detto il segretario di Stato americano Antony Blinken in conferenza stampa a Tel Aviv dopo l'incontro con i leader israeliani.  "Per quanto riguarda il Libano, gli Hezbollah e l'Iran, siamo stati molto chiari fin dall'inizio: siamo determinati a non aprire un secondo o un terzo fronte in questo conflitto", ha detto Blinken rispondendo a una domanda se gli Stati Uniti sarebbero disposti a usare la loro potenza di fuoco nella regione per colpire obiettivi in Libano e in Iran.

Antony Blinken in conferenza stampa a Tel Aviv Jonathan Ernst/Pool Photo via AP
Antony Blinken in conferenza stampa a Tel Aviv

Sirene di allarme in decine di città nel centro e sud di Israele

L'allarme missili in arrivo è stato attivato in decine di città e località nel centro e nel sud di Israele, tra cui Ashkelon, Karmei Yossef, Zikim.

Netanyahu: niente pausa umanitaria senza il rilascio degli ostaggi

''Non accetteremo una pausa umanitaria fino a quando gli ostaggi siano stati restituiti'': lo ha affermato il premier Benyamin Netanyahu in una dichiarazione alla nazione. Netanyahu ha ribadito che Israele continua ad opporsi all'ingresso di combustibile nella Striscia.

Israele ai cittadini: "Crescente antisemitismo", riconsiderare i viaggi all'estero

Israele ha invitato i propri cittadini a riconsiderare i viaggi all'estero alla  "luce del crescente antisemitismo". Lo ha fatto sapere la Sicurezza nazionale d'intesa con il ministero degli esteri. 

Hamas: 14 morti nei raid israeliani contro gli sfollati

Almeno 14 palestinesi sono rimasti uccisi in un bombardamento israeliano mentre fuggivano dal nord della Striscia di Gaza verso il sud del territorio. Lo riferisce il ministero della Sanità di Hamas. "L'occupazione (Israele, ndr) sta commettendo un nuovo massacro contro gli sfollati. Quattordici persone, tra cui donne e bambini, sono state uccise", ha detto il portavoce del ministero Ashraf al-Qidreh. Secondo testimoni, l'attacco è avvenuto sulla strada costiera Al-Rashid che collega il nord al sud della Striscia di Gaza.

Nasrallah: "Siamo già in guerra dall'8 ottobre. I nostri compagni raggiungeranno la Palestina da Iraq e Yemen"

"Alcuni si aspettavano che io oggi annunciassi la guerra. Ma siamo in guerra dall'8 ottobre. A Gaza si sta combattendo una battaglia decisiva, come non è mai stata combattuta finora. I nostri compagni partigiani in Iraq e in Yemen si sono attivati e hanno preso iniziative contro obiettivi nemici, e raggiungeranno la Palestina. Gli Stati Uniti devono essere considerati responsabili per i crimini perpetrati da Israele a Gaza". Sono alcuni passaggi del lungo discorso del capo di Hazbollah, Hassan Nasrallah, trasmesso oggi in televisione. "Mi rivolgo a tutti i leader dei paesi petroliferi arabi: non date più petrolio a Israele, non vi chiediamo di mandare i soldati, ma di avere il minimo di onore e di cessare di inviare petrolio a Israele", ha detto inoltre. 

Hassan Nasrallah AP Photo/Hussein Malla
Hassan Nasrallah

Blinken: Hamas non può restare al potere a Gaza

 ''Non è possibile, non si deve tornare alla situazione che c'era prima del 7 ottobre'': lo ha affermato il segretario di Stato Antony Blinken in una conferenza stampa a Tel Aviv. ''L'idea che Hamas resti responsabile a Gaza non è accettabile. Abbiamo discusso con i nostri partner diverse possibilità per fare in modo che un 7 ottobre non si ripeta mai più: occorre un quadro più grande, una visione di pace e di sicurezza nella regione. La strada da imboccare - secondo Blinken - resta quella di due Stati per due popoli. Il modo in cui Israele conduce la sua campagna per sconfiggere Hamas è importante. È la cosa giusta e lecita da fare, e se non lo fa, fa il gioco di Hamas e di altri gruppi terroristici". 

“Con Netanyahu - ha proseguito Blinken - abbiamo discusso di pause umanitarie” a Gaza, “Israele si è impegnato a facilitare l'ingresso di assistenza umanitaria. Dall'ingresso di nessun camion di aiuti a Rafah siamo adesso arivati a 100 camion. Si tratta di un progresso significativo. La popolazione là è in uno stato di bisogno disperato, e deve ricevere cibo, medicine, acqua e combustibile. Penso che maggiore assistenza sarà fornita in seguito”.

"Gli Usa hanno risposto e continueranno a farlo agli alleati dell'Iran nella regione", ha aggiunto. Quanto alla situazione all'interno della Striscia, ha affermato: "Ho visto immagini di bambini palestinesi estratti dalle macerie, quando guardo i loro occhi vedo i miei figli. Ad Hamas non interessa del benessere dei palestinesi, è cinica e mostruosa, li usa come scudi umani".

La conferenza stampa di Antony Blinken a Tel Aviv Jonathan Ernst/Pool Photo via AP
La conferenza stampa di Antony Blinken a Tel Aviv

Israele, il ministro della Difesa Gallant: niente tregua senza rilascio degli ostaggi

"Non vi sarà alcun cessate il fuoco a Gaza a meno che gli ostaggi non siano rilasciati": lo ha ribadito il ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant. Gallant, le cui dichiarazioni sono state riportate dal quotidiano israeliano Ha'aretz, ha parlato al termine del suo incontro con il Segretario di Stato americano Antony Blinken, in visita in Israele.

Nasrallah: il 7 ottobre "un'operazione sacra e grande" ma "decisa al 100% dai palestinesi"

"La sofferenza del popolo palestinese in questi decenni è stata grande, soprattutto ora che" in Israele "c'è un governo di destra che sta violando i diritti umani": lo afferma il leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah, nel discorso pronunciato in occasione della “Festa dei martiri caduti sulla via di Gerusalemme”, mentre migliaia di persone ascoltano il discorso trasmesso da un maxi schermo in piazza a Beirut. Per il leader degli Hezbollah prima del 7 ottobre "sul fronte palestinese vi erano quattro questioni urgenti. Le migliaia di prigionieri palestinesi nelle carceri israeliane; la questione della moschea di al Aqsa a Gerusalemme; l'assedio di Gaza per quasi vent'anni; i pericoli che incombono sulla Cisgiordania, compresi gli insediamenti israeliani, le uccisioni e gli arresti quotidiani. Tutti questi problemi erano pressanti per i palestinesi e la loro resistenza prima del 7 ottobre".  L'operazione "sacra e grande" del 7 ottobre, ha proseguito, è stata frutto di "una decisione presa al 100% dai palestinesi. La decisione non è stata condivisa con altre fazioni della resistenza islamica. Loro hanno deciso ed eseguito". L'operazione del 7 ottobre "ha mostrato come non è mai accaduto prima tutta la debolezza e la fragilità di Israele… Israele è una entità che sta tremando. Quando vediamo i generali americani correre in Israele e aprire i depositi di armi statunitensi per l'esercito israeliano, e vediamo Israele chiedere, dal primo giorno, 10 miliardi di dollari… questo sarebbe un paese in grado di stare in piedi da solo? I governanti israeliani non imparano dalle lezioni del passato,  fissano sempre degli alti obiettivi nelle loro guerre, non hanno imparato dalle varie guerre su Gaza, non hanno imparato dalla guerra del Libano del 2006... dichiarano obiettivi che poi non riescono a raggiungere", ha detto Nasrallah, invocando inoltre l'apertura di corridoi umanitari.

Sostenitori di Hezbollah in piazza durante il discorso di Nasrallah EPA/WAEL HAMZEH via Ansa
Sostenitori di Hezbollah in piazza durante il discorso di Nasrallah

Sirene d'allarme in diverse città del sud di Israele

Le sirene d'allarme stanno suonando in diverse città del Sud di Israele, tra cui Netivot. 

Il leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah: "La battaglia contro l'occupante sionista è legittima, siamo pronti al sacrificio"

 "La nostra battaglia è pienamente legittima, dal punto di vista legale e religioso, contro l'occupante sionista": lo ha detto il leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah, in un discorso pubblico, pronunciato da una località non meglio precisata e trasmesso in diretta tv in occasione della 'Festa dei martiri caduti sulla via di Gerusalemme', in riferimento ai circa 60 combattenti di Hezbollah uccisi dall'8 ottobre a oggi negli scontri con l'esercito israeliano nel sud del Libano. "Il nostro dovere è dare tutto, credere in questa chiamata, siamo pronti al sacrificio, a dare tutto", ha aggiunto. Quanto alle vittime di Gaza, "sono tutti martiri, si stanno muovendo verso un altro mondo enunciato dai profeti, ora sono lì dove non ci sono dittature e non ci sono sionisti"

Hassan Nasrallah Reuters
Hassan Nasrallah

È iniziato il discorso del leader di Hezbollah Hassan Nasrallah

Folla a Beirut per il discorso di Hassan Nasrallah Reuters
Folla a Beirut per il discorso di Hassan Nasrallah

Meloni, contenti per notizia degli italo-palestinesi usciti da Gaza

- "Siamo contenti" per la notizia che altri italo -palestinesi con i loro familiari siano usciti da Gaza e messi in sicurezza. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni nel corso della conferenza stampa tenuta al termine del Consiglio dei ministri.

Blinken: Israele ha "diritto" e "obbligo" di "difendersi

Il segretario di Stato americano Antony Blinken ha ribadito, durante una nuova visita a Tel Aviv, che Israele ha "il diritto" e "l'obbligo" di "difendersi" per garantire che l'attacco del 7 ottobre "non possa più ripetersi". "Restiamo convinti che Israele abbia non solo il diritto ma anche l'obbligo di difendersi e di fare tutto ciò che è in suo potere per garantire che il 7 ottobre non si ripeta mai più", ha detto in merito all'attacco senza precedenti del gruppo integralista islamico palestinese Hamas sul suolo israeliano, dopo un incontro con il presidente israeliano Isaac Herzog.

Tajani: altri 7 italo-palestinesi usciti da Gaza

"Anche oggi abbiamo messo in sicurezza 10 persone da Gaza. Sono 7 italo-palestinesi più i loro familiari. Tra loro due giovani donne incinte. Stanno bene e in viaggio per Il Cairo. Continuiamo a lavorare per la pace in Medio Oriente e dare priorità agli aspetti umanitari". Lo scrive il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani su Twitter.

Israele: sparato un missile anticarro dal sud del Libano

 Un missile anticarro è'stato sparato dal sud del Libano verso Israele, senza fare danni o feriti. Lo hanno riferito le forze armate dello Stato ebraico che hanno risposto con colpi di artiglieria. A breve è atteso il discorso del leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah, che parlerà per la prima volta dall'avvio della guerra tra Israele e Hamas

Onu: sfollati il 70% dei palestinesi di Gaza

Il portavoce dell'Ufficio delle Nazioni Unite per il Coordinamento degli Affari Umanitari (Ocha), Jens Laerke, ha affermato che il numero di sfollati nella Striscia di Gaza è salito a quasi 1,5 milioni, pari a circa il 70% della popolazione. L'Oche ha fatto sapere che quasi 700.000 persone sono ospitate in quasi 150 strutture dell'agenzia delle Nazioni Unite per i palestinesi, più di quattro volte la capacità prevista. "Questo significa che in alcuni rifugi fino a 240 persone vivono in aule di 40-60 metri quadrati", ha dichiarato l'Ocha.

Netanyahu a Blinken: non entrerà carburante nella Striscia

L'ufficio del primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha fatto sapere -al termine dell'incontro con il segretario di Stato americano Antony Blinken- che "nessun tipo di carburante entrerà nella Striscia di Gaza". Lo riferisce la stampa locale.

Blinken: faremo il possibile per liberare gli ostaggi

"Siamo determinati a fare tutto il possibile per riportarli indietro sani e salvi per stare con le loro famiglie e i loro cari". È quanto ha affermato il Segretario di stato americano Antony Blinken, parlando degli ostaggi a cui assicura "stiamo pensando in ogni singolo momento". Blinken si trova in visita in Israele e ha tenuto una breve conferenza stampa dopo aver incontrato il primo ministro Benjamin Netanyahu e il presidente  Isaac Herzog.

Il premier iraniano Ebrahim Raisi: le bombe su Gaza ricordano la guerra tra Iraq e Iran

"Abbiamo vissuto quello che vediamo oggi in Palestina durante la guerra imposta". Lo ha affermato il presidente iraniano Ebrahim Raisi in riferimento alla guerra tra Iran ed Iraq degli anni '80, sottolineando un sostegno da parte degli Usa a Saddam Hussein in quel conflitto. "Oggi, la stessa corrente moralmente nell'errore e la stessa America che ha creato i disastri durante la guerra imposta commettono atrocità in Palestina", ha detto Raisi, come riporta Irna, durante un discorso a Sanandaj, nel Kurdistan iraniano. "La stessa corrente che ieri ha distrutto le città del Kurdistan e del Khuzestan sta oggi distruggendo le case dei palestinesi", ha aggiunto il presidente iraniano in riferimento al conflitto tra Teheran e Baghdad negli anni '80. "Sono stati uccisi 4000 bambini palestinesi, dove verranno messi sotto inchiesta questi crimini?", ha chiesto Raisi. 

Hamas: 1200 bambini sotto le macerie

Almeno 1.200 bambini si trovano sotto le macerie degli edifici colpiti dai raid aerei israeliani nella Striscia di Gaza. È quanto afferma il portavoce del ministero della Sanità palestinese, Ashraf al-Qudra, in conferenza stampa a Gaza. Lo riporta Al Jazeera. Secondo i dati da lui forniti: 136 paramedici sono stati uccisi, 25 ambulanze sono state distrutte e almeno 800 feriti in condizioni mediche critiche dovrebbero lasciare Gaza per essere curati.

Ashraf Al Qudra, portavoce del ministero della Salute di Gaza Al Jazeera english
Ashraf Al Qudra, portavoce del ministero della Salute di Gaza

Sette famiglie israeliane denunciano Hamas alla Corte penale internazionale per crimini di guerra e contro l'umanità

L'avvocato francese François Zimeray ha annunciato oggi a Parigi di aver depositato una denuncia per crimini di guerra, crimini contro l'umanità e genocidio presso la Corte penale internazionale (Cpi) in nome di diverse famiglie di vittime israeliane dell'attacco di Hamas il 7 ottobre. Zimeray chiede, tra l'altro, al procuratore della Cpi di "considerare l'opportunità di spiccare un mandato d'arresto internazionale nei confronti dei capi di Hamas". L'attacco del 7 ottobre rappresenta "l'esecuzione di un dichiarato progetto di genocidio da parte dei suoi autori", dichiara Zimeray, aggiungendo: "Dinanzi al negazionismo in tempo reale, la verità va difesa, queste atrocità devono essere conosciute e iscritte nella memoria collettiva". L'avvocato rappresenta nove famiglie di vittime israeliane, "tutte civili, di cui numerose si trovavano al rave party 'Tribe of Nova', festival di musica, luogo di incontro e di pace nel deserto del Negev", ha affermato. Nella denuncia si precisa che "i terroristi di Hamas non hanno smentito i crimini commessi, che hanno del resto ampiamente diffuso e documentato, e che la materialità dei fatti non può essere messa in discussione". "Dinanzi alla barbarie, la forza del diritto deve prevalere", sottolinea il legale ai microfoni di Radio Classique. "Per cautela - ha continuato - diffido delle qualifiche eccessive. Ma mi sono reso conto con i miei collaboratori che la qualifica di genocidio è pertinente". Zimeray dice di essersi rivolto alla Cpi in quanto "erede'' del processo di Norimberga."Ciò che la comunità internazionale ha costruito di meglio per far fronte alle atrocità di massa", ha concluso.

Migliaia in piazza per il discorso del leader di Hezbollah, Hasan Nasrallah

Migliaia di persone, seguaci di Hezbollah, stanno affluendo nelle piazze della periferia sud di Beirut, roccaforte del movimento armato filo-iraniano, il discorso del segretario generale del Partito, Hasan Nasrallah, previsto per le 15 locali (le 14 in Italia). La tv al Manar di Hezbollah mostra le immagini dei vari assembramenti, con una folta partecipazione di donne e bambini

Migliaia attendono a Beirut il discorso di Nasrallah Al-Manar Tv / Twitter
Migliaia attendono a Beirut il discorso di Nasrallah

Times of Israel: Israele ha smesso di avvisare Mosca sugli attacchi in Siria

Israele, dall'inizio della guerra contro Hamas e altri gruppi alleati dell'Iran, ha smesso di avvisare le autorità russe in anticipo degli attacchi compiuti in Siria. Lo riporta Times of Israel. Fino all'avvio delle ostilità Israele ha sempre informato in anticipo Mosca sugli attacchi contro il trasferimento di armi dalla Siria al Libano.

Forze di difesa israeliane: colpita una cellula di Hezbollah in Libano

L'esercito israeliano (Idf) ha colpito una cellula terroristica di Hezbollah in Libano e ha preso di mira le infrastrutture del gruppo sciita in seguito ad attacchi diretti al suolo israeliano. Lo riporta il quotidiano Yedioth Ahronot, nell'imminenza dell'atteso discorso del leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah, il primo dall'inizio della guerra Israele-Hamas. Un carro armato delle Idf ha aperto il fuoco contro una cellula terroristica che stava tentando di lanciare missili anticarro dal Libano nella regione israeliana del Monte Dov, ha reso noto Idf. Nell'incidente, un soldato ha riportato ferite non gravi e un riservista è stato ferito leggermente da un veicolo aereo senza pilota.

Onu: danneggiate 50 strutture dell'Unrwa

Circa 50 strutture dell'Unrwa (Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l'occupazione dei rifugiati palestinesi nel Vicino Oriente) sono state danneggiate nella Striscia di Gaza durante l'attuale escalation del conflitto israelo-palestinese. Lo ha dichiarato l'Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari (Ocha). "Circa 50 strutture dell'Unrwa sono state danneggiate dai combattimenti dall'inizio del conflitto", si legge nel comunicato. L'organizzazione ha aggiunto che quasi 700 mila persone si sono rifugiate nelle 149 strutture dell'Unrwa, quasi quattro volte la capacità prevista. Il 7 ottobre, il movimento palestinese Hamas ha lanciato migliaia di razzi dalla Striscia di Gaza in un attacco senza precedenti e in un'incursione armata nelle zone di confine meridionali di Israele, spingendo il primo ministro dello Stato ebraico, Benjamin Netanyahu, a dichiarare il Paese "in guerra". In risposta all'attacco a sorpresa di Hamas, l'esercito israeliano ha mobilitato 300 mila riservisti, ha lanciato diverse ondate di attacchi aerei e il 28 ottobre Netanyahu ha annunciato che le truppe israeliane avevano sfondato le porte di Gaza e proceduto alla seconda fase della guerra per distruggere le infrastrutture di Hamas e recuperare gli ostaggi. Israele ha tenuto l'enclave palestinese senza rifornimenti di base dal 9 ottobre, anche se il 16 ottobre ha riavviato le forniture di acqua al sud di Gaza, dove centinaia di migliaia di civili sono attualmente sfollati. Molti Paesi hanno invitato Israele e Hamas a cessare le ostilità e a negoziare un cessate-il-fuoco. Si moltiplicano anche gli appelli per una soluzione a due Stati come unico modo possibile per raggiungere una pace duratura nella regione. Le ostilità hanno provocato finora più di 1400 morti e quasi 5500 feriti in Israele e più di 9 mila morti e 32 mila feriti nella Striscia di Gaza, secondo gli ultimi dati disponibili.

Sergei Lavrov: urgente il cessate-il-fuoco tra Israele e Hamas

È necessario adottare misure urgenti per un cessate il fuoco del conflitto israelo-palestinese: lo ha detto il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov dopo un incontro con il suo omologo kuwaitiano. Dopo il cessate il fuoco, ha aggiunto Lavrov, è necessario tornare ai negoziati diretti tra Israele e Palestina. Lo riferisce l'agenzia russa Tass

Sergei Lavrov, ministro degli Esteri della Federazione Russa Tass/Telegram
Sergei Lavrov, ministro degli Esteri della Federazione Russa

Netanyahu mostra a Blinken i video dell'orrore di Hamas del 7 ottobre

 Il premier Benyamin Netanyhau ha mostrato al segretario di stato Usa Antony Blinken parti del film preparato dall'esercito "sugli orrori e la strage compiuta da Hamas il 7 ottobre scorso". Lo ha fatto sapere l'ufficio del premier. L'incontro allargato di Blinken con il gabinetto di guerra è ancora in corso. 

Forze di difesa israeliane: neutralizzati i tunnel Hamas nel nord-est di Gaza

L'esercito israeliano ha scoperto e neutralizzato tunnel di Hamas a Beit Hanoun nel nord est della Striscia ad appena sei chilometri, dall'altra parte del confine, dalla cittadina israeliana di Sderot. Lo ha fatto sapere il portavoce militare secondo cui soldati dell'unità 'Yahalom' insieme a corpi corazzati, hanno individuato l'imbocco dei tunnel e li hanno riempiti di esplosivo neutralizzandoli.

Preoccupazione Onu per i lavoratori palestinesi rimandati a Gaza

Israele ha rimandato nella striscia di Gaza "migliaia" di lavoratori palestinesi. Secondo le autorità israeliane, circa 18.500 palestinesi avevano un permesso di lavoro in Israele quando è scoppiata la guerra. L'Onu si dice "seriamente preoccupata per il ritorno dei lavoratori palestinesi da Israele nella striscia di Gaza. 

Cremlino: "Speculazioni basate sul nulla" quelle su Wagner che aiuterebbe Hezbollah

Il gruppo Wagner 'de facto' non esiste e le speculazioni sul suo conto di solito si basano sul nulla: lo ha detto ai giornalisti il portavoce della presidenza russa, Dmitry Peskov, rispondendo a una domanda su come il Cremlino commenti la notizia data dal Wall Street Journal secondo cui gli Stati Uniti sono preoccupati dal fatto che i mercenari del gruppo Wagner in Siria possano trasferire sistemi missilistici antiaerei al gruppo Hezbollah. "Abbiamo già detto che di fatto tale gruppo non esiste, quindi tutti questi argomenti, di regola, non si basano su nulla, non hanno nulla dietro", ha detto Peskov. Lo riferisce l'agenzia di stampa russa Ria Novosti

Lavoratori palestinesi respinti al confine Gaza-Israele

Onu: "Allarmante e urgente" la situazione in Cisgiordania

La situazione nella Cisgiordania occupata "è allarmante e urgente" segnala l'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, sottolineando in particolare la violenza dei coloni israeliani contro la popolazione palestinese. La situazione in Cisgiordania, inclusa Gerusalemme Est, è "allarmante e urgente tra le crescenti violazioni (dei diritti umani, ndr) e di diversa natura che continuano", ha dichiarato Elizabeth Throssell, portavoce dell'Alto Commissariato durante il regolare briefing dell'Onu a Ginevra.

Hamas: pronti a un accordo sugli ostaggi se Israele rilascia i prigionieri palestinesi

Hamas è pronto a un "accordo globale" sulla questione dello scambio di ostaggi con Israele. Lo ha detto Ghazi Hamad, dirigente di Hamas in Libano, in un'intervista alla Nbc News. "Vogliamo che queste persone tornino a casa", ha detto Hamad. "E vogliamo anche che i nostri prigionieri tornino a casa. Quindi penso che ora siamo pronti ad accordo completo per tutti gli ostaggi, sia militari che civili", ha spiegato, aggiungendo che Israele deve "rilasciare tutti i prigionieri dai centri di detenzione israeliani". Alla domanda di Nbc News per spiegare i continui appelli di Hamas per un cessate il fuoco da una parte e l'impegno a continuare ad attaccare Israele dall'altra, Hamad ha risposto: "Cosa volete che facciamo? Che ci fermiamo?". "No, vogliamo continuare a combattere contro l'occupazione", ha detto. "Questo è il nostro diritto legale ed è conforme al diritto internazionale. Secondo tutti i regolamenti e la legge. In Europa si combatte contro i nazisti", ha aggiunto paragonando il trattamento dei palestinesi per mano degli israeliani al genocidio commesso dai nazisti. Infine, alla domanda su cosa farebbe Hamas in cambio della cessazione dell'attacco di Israele a Gaza, Hamad ha insistito: "Vogliamo fermare l'aggressione, le uccisioni e i massacri del nostro popolo. Dopo di che, possiamo parlare di tutto, degli ostaggi, dei prigionieri, ma prima devono fermare l'aggressione".

Stato di massima allerta nel nord di Israele

"Nel nord di Israele siamo in stato di massima allerta. Siamo pronti a reagire a qualsiasi evento abbia luogo oggi, o nei prossimi giorni": lo ha detto il portavoce militare, Daniel Hagari, descrivendo quella che ha definito una "accresciuta attività degli Hebzollah, che ieri nel nord di Israele hanno colpito Kiryat Shmona e Safed, ferendo persone". "L'Iran - ha aggiunto - continua con le sue attività sovversive ed incita i suoi fiancheggiatori inviando loro armi, così come è avvenuto in Ucraina, in Iraq e nello Yemen". "L'Iran - ha affermato - vuole distrarci dalla nostra guerra a Gaza.

Onu: servono 1,2 miliardi dollari in aiuti Gaza e Cisgiordania

L'Onu stima le necessità di aiuto per la popolazione di Gaza e della Cisgiordania in 1,2 miliardi di dollari (circa 1,13 miliardi di euro) fino alla fine del 2023, come ha indicato in un comunicato l'agenzia incaricata del coordinamento  degli affari umanitari (Ocha). "Il costo per rispondere alle necessità di 2,7 milioni di persone  è stimato in 1,2 miliardi di dollari per la popolazione di Gaza e per  500.000 persone nella Cisgiordania. aggiungendo che l'appello al fondo lanciato inizialmente il 12 ottobre "è insufficiente". 

Il Papa ad Abu Mazen: cordoglio per le vittime civili

Emergono i contenuti della telefonata tra il Papa Francesco e il presidente dell'Autorità palestinese Abu Mazen. Il colloquio ha riguardato "gli ultimi sviluppi in Palestina, a Gaza, in Cisgiordania e Gerusalemme" e il pontefice avrebbe anche espresso tristezza per le vittime civili. Da parte sua, il leader palestinese ha ringraziato Papa Francesco per i suoi sforzi volti a consolidare la pace nella regione e ha sottolineato l'importanza che il Vaticano continui a chiedere un cessate il fuoco. 

Sicurezza dei civili e aiuti umanitaria priorità Usa

Il portavoce del dipartimento di Stato americano, Matthew Miller, sottolinea su X che ''anche se Israele ha il diritto di difendersi, il modo in cui lo fa è importante. A Tel Aviv discuteremo di dare priorità alla sicurezza dei civili e di fornire assistenza umanitaria ai palestinesi di Gaza''.

 

Gerusalemme: chiuso l'accesso alla moschea al Aqsa

Le autorità israeliane hanno chiuso ai palestinesi l'accesso alla moschea di al Aqsa a Gerusalemme in occasione del venerdì di preghiera islamico, per timore di disordini. Gli abitanti musulmani di Gerusalemme si sono radunati alla Porta dei Leoni per la preghiera dell'alba.  

La moschea Al Aqsa nella città vecchia di Gerusalemme

Gerusalemme, la moschea al Aqsa Ansa
Gerusalemme, la moschea al Aqsa

Ospedale Al-Quds, almeno 21 feriti e diversi contusi nella Striscia di Gaza

Un attacco aereo israeliano nell'area dell'ospedale al Quds, nella Striscia di Gaza, ha provocato 21 feriti e molti altri contusi, ha dichiarato venerdì la Società della Mezzaluna Rossa Palestinese. Bashar Murad, direttore dell'ospedale al Quds, ha dichiarato che i raid dello stato ebraico nelle vicinanze dell'ospedale si sono intensificati, con proiettili che sono caduti nelle adiacenze della struttura medica, dove migliaia di persone si sono rifugiate. La Società della Mezzaluna Rossa ha dichiarato che un bambino e un uomo sono stati uccisi nei recenti bombardamenti. “Ventuno feriti e molti contusi si sono verificati quando i vetri interni dell'ospedale al Quds di Gaza sono andati in frantumi e parte del controsoffitto è caduta. La maggior parte delle persone colpite erano donne e bambini”, ha dichiarato la Società della Mezzaluna rossa palestinese. L'incidente ha causato grande “paura e panico” tra i civili della zona, ha aggiunto la Mezzaluna Rossa.

Riprendono a suonare le sirene nelle comunità israeliane vicine a Gaza

Suonano le sirene nelle comunità israeliane che si trovano nei pressi di Gaza, dopo circa 12 ore di relativa calma. Lo ha fatto sapere il portavoce militare israeliano.

Gaza city, duri combattimenti nei pressi dell'ospedale Al-Quds

Aspri combattimenti sono in corso a Gaza city, nelle immediate vicinanze dell'ospedale Al-Quds. Da quanto emerge alcune persone sono rimaste uccise. Le forze israeliane, secondo fonti locali, avrebbero bombardano alti edifici nelle vicinanze del nosocomio, situato nel rione di Tel al-Hawa, nel lato meridionale della città. E ora i 14 mila sfollati, che si trovano nell'ospedale, temono per la loro vita.

Mosca invia due aerei di aiuti umanitari a Gaza

La Russia ha inviato in Egitto, alla Mezzaluna rossa egiziana, due aerei Il-76 con aiuti umanitari diretti “ai civili della Striscia di Gaza”. Lo rende noto il ministero per le emergenze precisando che l'iniziativa scaturisce da un decreto della Presidenza. In totale, ci sono 28 tonnellate di beni fra farmaci e dispositivi medici. Sarà la Mezzaluna rossa egiziana a seguire la consegna degli aiuti russi a Gaza.
 

Telegram limita l'accesso ai canali pro-Hamas

Telegram ha iniziato a limitare l'accesso a diversi canali affiliati ad Hamas. Lo scrive Al Jazeera, spiegando che l'account ufficiale del gruppo armato palestinese, quello delle Brigate Qassam, e il canale di notizie Gaza Now non sono più accessibili sulle versioni dell'app di messaggistica scaricate da Google Play o dall'App Store di Apple. Gaza Now, spesso allineato e alleato dei principi seguiti da Hamas, è passato, ad esempio, da 343 mila a quasi 1,9 milioni di iscritti con un enorme pubblicazione di video, foto e testimonianza dalla Striscia e da altri territori in guerra. Telegram, secondo molti analisti, è stato ampiamente utilizzato da Hamas per promuovere il suo messaggio contro Israele e per trasmettere, spesso in tempo reale, video violenti e immagini dei suoi attacchi alle comunità israeliane nel Sud del Paese.

Israele rimanda a casa migliaia di lavoratori e operai transfrontalieri: “Basta contatti con Gaza”

Migliaia di lavoratori e operai transfrontalieri di Gaza in Israele e in Cisgiordania sono stati rimandati a Gaza. Le foto circolano ampiamente su Internet e si vedono gli operai che rientrano nell'enclave assediata, molti attraverso il valico di Kerem Shalom, a Est di Rafah. “Israele sta tagliando tutti i contatti con Gaza. Non ci saranno più lavoratori palestinesi da Gaza”, ha annunciato il gabinetto di sicurezza di Tel Aviv.

Ucciso Mustafa Dalul, comandante del Battaglione “Sabra Tel al-Hawa” di Hamas

“Mustafa Dalul, comandante di Hamas, è stato ucciso”, ha annunciato l'esercito israeliano. Dalul era il comandante del battaglione ''Sabra Tel al-Hawa' e fin dall'inizio della guerra avrebbe avuto “un ruolo centrale nell'organizzare il combattimento con le truppe nella Striscia”. Lo ha fatto sapere il portavoce militare, secondo cui “in questi anni Dalul ha ricoperto una serie di incarichi nei battaglioni di Hamas e nella brigata di Gaza city”.

Erdogan: “A Gaza un mese di crimini contro l'umanità”

Il presidente turco Recep Tayyip Erdoğan, in un conferenza ad Astana, in Kazakistan, è tornato a parlare del conflitto: “Niente può scusare quello a cui abbiamo assistito dal 7 ottobre e spiegare questa brutalità. A Gaza sono stati commessi crimini contro l'umanità esattamente per 28 giorni”. Così Erdogan è tornato a chiedere un cessate il fuoco e ha ribadito la proposta per una “conferenza di pace internazionale” per porre fine al conflitto in Israele e Palestina. Il leader turco ha aggiunto che finora Ankara ha inviato dieci aerei con aiuti umanitari destinati alla popolazione della Striscia.

Il segretario di stato americano arriva al Ben Gurion

L'arrivo di Antony Blinken AP
L'arrivo di Antony Blinken

Il Segretario di Stato degli Usa, Antony Blinken, è arrivato a Tel Aviv

Il segretario di Stato americano Antony Blinken è atterrato a Tel Aviv, prima tappa del suo nuovo tour nella regione per cercare che il conflitto Israele-Hamas non si allarghi all'interno Medio Oriente. Blinken sta per incontrare Netanyahu e dopo l'incontro si riunirà con i membri del gabinetto di guerra israeliano, il presidente Isaac Herzog e il leader dell'opposizione Yair Lapid. Il capo della diplomazia statunitense cercherà di convincere Israele ad adottare pause umanitarie per far arrivare altri aiuti umanitari nella Striscia di Gaza e creare un clima più favorevole al rilascio degli ostaggi tenuti prigionieri da Hamas. Partendo da Washington ha assicurato che chiederà a Israele di assumere “misure concrete” per minimizzare il pericolo per i civili a Gaza e impedire una escalation del conflitto nella regione.

4 morti palestinesi a Jenin durante il raid notturno dell'esercito israeliano (Video)

Fonti mediche hanno riferito che quattro palestinesi sono stati uccisi e 12 feriti in un raid notturno dell'esercito israeliano nel campo profughi di Jenin, durato circa nove ore. Morti che si sommano ad altre morti in Cisgiordania. Sarebbero almeno 7 i palestinesi uccisi nella notte nel territorio “non in guerra”: due palestinesi sono morti nel campo profughi di al-Fawwar, a sud di Hebron, dove si registrano anche cinque feriti, e uno nel campo profughi di Qalandiya, vicino a Ramallah.

Aereo militare giapponese evacua 46 persone da Israele

Un aereo militare delle forze giapponesi ha evacuato 46 persone da Israele a causa dell'aggravarsi della situazione nella regione. Si tratta della seconda operazione di questo tipo dall'avvio delle ostilità tra lo stato ebraico e il gruppo militante di Hamas. A inizio settimana il governo di Tokyo aveva chiesto ai propri cittadini presenti in Israele se desiderassero lasciare il Paese a seguito dell'interruzione dei voli delle compagnie aeree commerciali diretti in Giappone. Secondo i ministeri della difesa e degli affari esteri, 20 cittadini giapponesi, 15 sudcoreani, quattro cittadini vietnamiti e una persona con passaporto di Taiwan hanno espresso il desiderio di lasciare Israele.

Emirati Arabi: “Rischio di una guerra regionale più reale”

Il ministro degli Affari esteri degli Emirati Arabi Uniti ha avvertito che la temperatura nella regione “si sta avvicinando al punto di ebollizione. Il rischio di ricadute regionali e di ulteriore escalation è reale, così come il rischio che gruppi estremisti approfittino della situazione per promuovere ideologie che ci terranno bloccati in cicli di violenza”, ha detto Noura al-Kaabi in una conferenza ad Abu Dabi ripresa da al Jazeera. Al-Kaabi ha aggiunto che lo Stato del Golfo, che nel 2020 ha stabilito piene relazioni diplomatiche con Israele in un accordo mediato dagli Stati Uniti, sta lavorando “incessantemente” per garantire un cessate il fuoco umanitario. “Deve essere compiuto ogni sforzo per proteggere i civili e porre immediatamente fine a questo conflitto”, ha detto al-Kaabi.

“Morti 4 soldati israeliani”

L'esercito israeliano ha annunciato la morte di altri quattro soldati, tra quelli che prendono parte all'offensiva di terra nella Striscia di Gaza. Al momento, secondo il conteggio del quotidiano israeliano Haaretz, i soldati uccisi combattendo contro Hamas sono 23.

Media Israeliani: “Hamas contatta le famiglie degli ostaggi”

Hamas ha inviato un messaggio di testo in ebraico ai parenti dei civili rapiti nel sud di Israele e portati nella Striscia di Gaza. Lo sostiene Kan News, dicendo che il messaggio era firmato dalle Brigate di al-Qassam, il braccio armato di Hamas. “Questo è un messaggio di Al-Qassam - si legge - Abbiamo offerto al vostro governo uno scambio di prigionieri, ma non è stato accettato”. Il testo continua: “Questo è il nostro messaggio: il rilascio di tutti i prigionieri sionisti in cambio del rilascio di tutti i prigionieri palestinesi”.

Esercito d'Israele: “A Gaza eroica battaglia, andiamo avanti”

Una “eroica battaglia” sarebbe avvenuta nella notte nella Striscia di Gaza. Lo fanno sapere le forze di difesa israeliane: “Loro sono stati uccisi e noi continuiamo la nostra operazione fino alla vittoria. Soldati israeliani si sono scontrati con alcune squadre terroristiche all'interno della Striscia. Nonostante il fuoco pesante da parte dei terroristi, le forze a terra hanno diretto attacchi aerei di aerei e artiglieria. I terroristi sono stati uccisi e il pericolo per le truppe è stato eliminato”.

Le forze israeliane stanno operando all'interno della città di Gaza che hanno circondato da tre lati, ha reso noto il generale Herzi Halevi. I militari sono “al cuore” del Nord della Striscia. Poco prima, il Premier Benjamin Netanyahu aveva rivendicato “successi impressionanti”, con i militari “oltre la periferia di Gaza City”.

Palestinesi evacuano i feriti dopo l'attacco aereo nel campo profughi di Bureij Ap
Palestinesi evacuano i feriti dopo l'attacco aereo nel campo profughi di Bureij

L'ipotesi lanciata dal sito Usa, Politico: “Il premier israeliano Netanyahu non potrà restare a lungo”

Il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, potrebbe non restare in carica a lungo. È su questa ipotesi che si starebbe muovendo la Casa Bianca, secondo quanto riporta il sito americano Politico che cita fonti dell'amministrazione americana. Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ne avrebbe parlato con lo stesso Netanyahu forse già durante il viaggio fatto in Israele. Biden si sarebbe spinto così in avanti dal consigliare al premier israeliano di condividere le cose che ha appreso in questo tempo con il suo eventuale successore. Nonostante ufficialmente il viaggio di Biden a Tel Aviv abbia rappresentato un gesto simbolico di sostegno al premier, in realtà il presidente Usa avrebbe consigliato privatamente a Netanyahu di muoversi con cautela per non allargare la guerra e spinto lo stesso premier israeliano a mettere al primo posto la soluzione dei due Stati.

Droni Usa su Gaza in cerca di ostaggi

Gli Stati Uniti hanno fatto volare dei droni di sorveglianza su Gaza alla ricerca degli ostaggi presi da Hamas. Lo riporta Reuters che parla di colloqui con due funzionari statunitensi che hanno chiesto di rimanere anonimi. I voli andrebbero avanti da oltre una settimana.

La Camera Usa approva aiuti a Israele per 14,3 miliardi di dollari, annunciato scontro in Senato

La Camera dei rappresentanti americana, a maggioranza repubblicana, ha approvato un disegno di legge che prevede 14,3 miliardi di dollari di aiuti a Israele, andando così allo scontro con il Senato a guida democratica e la Casa Bianca contrari a un disegno di legge che non preveda l'assistenza militare sia a Israele sia all'Ucraina. Il leader della maggioranza al Senato, Chuck Schumer, ha definito il disegno di legge della Camera una “proposta profondamente imperfetta” che il Senato non accetterà. Da parte sua, il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale, John Kirby, ha fatto sapere che presidente Joe Biden porrà il veto a un disegno di legge che includa i finanziamenti solo per Israele. Come riportato dalla Cnn, la legge ha ottenuto 226 voti a favore e 196 contrari: due repubblicani si sono opposti al disegno di legge, mentre 12 democratici lo hanno sostenuto.

Raffaella Cosentino raccoglie la voce del padre di uno dei tanti "arresti amministrativi" di Israele nella Cisgiordania occupata

CNN: La Siria fornirà a Hezbollah i missili russi terra-aria SA-22

Il presidente siriano Bashar al-Assad ha accettato di fornire al gruppo libanese Hezbollah un sistema di difesa missilistico di fabbricazione russa fornito da Mosca a Damasco per la propria difesa. Lo riporta la Cnn, citando due fonti al corrente dell'intelligence Usa, secondo cui sarà l'organizzazione russa Wagner, attiva in Siria, a consegnare il sistema missilistico terra-aria SA-22.
Le fonti non hanno saputo precisare se il sistema sia già stato consegnato o quanto manchi alla sua consegna. Anche il Wall Street Journal ha riferito del ruolo del gruppo russo nella consegna dell'SA-22 a Hezbollah, senza però menzionare il presidente siriano.
 

Il cielo sopra la Striscia di Gaza (Video)

Israele trattiene i fondi per Gaza dalle entrate fiscali palestinesi

Il governo israeliano annuncia che trasferirà come dovuto le entrate fiscali all'Autorità nazionale palestinese, trattenendo però i fondi destinati alla Striscia di Gaza gestita da Hamas. "Israele sta tagliando ogni contatto con Gaza - ha annunciato il governo su Twitter - non ci saranno più lavoratori palestinesi provenienti da Gaza. I lavoratori di Gaza che erano in Israele il giorno dello scoppio della guerra verranno rimandati a Gaza".
Come ricorda il Times of Israel, gli Stati Uniti avevano sollecitato Israele a trasferire i fondi all'Autorità Palestinese. Secondo quanto riportato dalla radio dell'esercito, il ministro delle Finanze, Bezalel Smotrich, si è astenuto, il ministro della Sicurezza nazionale, Itamar Ben-Gvir, si è opposto, mentre il resto del governo ha approvato il trasferimento dei fondi.
 

Il Papa parla con Abu Mazen, tristezza per le vittime e impegno per la pace e per gli aiuti

Il presidente palestinese Abu Mazen ha avuto un colloquio telefonico con Papa Francesco sugli ultimi sviluppi in Palestina, riporta l'agenzia di stampa palestinese Wafa.
"Nel corso del colloquio, il presidente Abu Mazen ha espresso il suo apprezzamento per il ruolo e gli sforzi di Papa Francesco nel sostenere le iniziative per la pace nella regione e nel mondo - ha riferito Wafa - e il presidente Abu Mazen ha sottolineato l'importanza vitale che il Vaticano porti avanti i suoi sforzi per garantire un cessate il fuoco immediato dell'aggressione israeliana a Gaza, sottolineando la necessità di risparmiare ai civili gli orrori della guerra".
Il leader palestinese ha anche rimarcato la necessità di "porre fine al terrorismo dei coloni contro il popolo palestinese in Cisgiordania e a Gerusalemme Est" e ha ribadito "il netto rifiuto dello sfollamento forzato dei palestinesi da Gaza, Cisgiordania o Gerusalemme". Abu Mazen ha poi sottolineato l'importanza di arrivare a una "soluzione politica basata sulla legittimità internazionale per raggiungere la libertà, l'indipendenza e la sovranità del popolo palestinese".
Secondo l'agenzia di stampa palestinese, Papa Francesco ha sottolineato "l'importanza di raggiungere la pace e porre fine alla guerra nella regione e nel mondo, nonché l'urgente necessità di fornire assistenza umanitaria a tutti in modo tempestivo". Infine il Pontefice "ha espresso profonda tristezza per le vittime civili e ha assicurato che rimarrà in contatto con il presidente per ulteriori consultazioni e assistenza".
 

Ancora scontri a Jenin, in Cisgordania, 2 palestinesi uccisi

Due palestinesi sono stati uccisi dalle forze israeliane a Jenin, nel nord della Cisgiordania. Lo ha reso noto il ministero della Sanità palestinese, citato da Haaretz. 
Il ministero ha riferito anche di quattro feriti.
 

Israele: milizie iraniane schierate nel sud del Libano a sostegno di Hezbollah

"La milizia iraniana dell'Imam Hossein, originariamente di stanza in Siria, è stata schierata nel sud del Libano nel tentativo di sostenere Hezbollah". Lo afferma l'Idf (le Forze armate israeliane). "La milizia - proseguono i militari israeliani - è coinvolta negli scontri con l'IDF e in attività terroristiche contro Israele, mettendo a rischio la vita del popolo libanese. L'IDF è ben preparato a rispondere con fermezza a qualsiasi minaccia in qualsiasi scenario"

Un raid israeliano uccide il corrispondente della Tv palestinese con 11 suoi familiari

Il giornalista Muhammed Abu Hatab, corrispondente della Tv Palestinese, è stato ucciso in un attacco israeliano sulla sua casa a Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza. Lo rende noto l'emittente spiegando che Abu Hatab aveva lasciato da 15 minuti la postazione di trasmissione quando è stato colpito a morte. Nel raid israeliano sono morti anche undici membri della famiglia del giornalista, tra cui la moglie, il figlio e il fratello. Abu Hatab è il 36esimo operatore dell'informazione che ha perso la vita dall'inizio della guerra tra Hamas e Israele. Secondo il  Committee to Protect Journalists le vittime sono 31 palestinesi, quattro israeliani e un libanese.

Media: Netanyahu sta valutando le richieste americane per un cessate il fuoco

Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, sta valutando le richieste americane per un breve cessate il fuoco umanitario. Lo riferiscono il Kan News in lingua ebraica e il 'Times of Israel'. Un funzionario israeliano afferma che è possibile un cessate il fuoco di diverse ore. Il Segretario di Stato americano Antony Blinken sarà oggi in Israele per discutere, tra le altre questioni, di un cessate il fuoco

Il portavoce dell'esercito israeliano: "Terminate le operazioni di accerchiamento di Gaza City"

Le operazioni dell'esercito israeliano per l'accerchiamento di Gaza City sono state completate: lo ha annunciato il portavoce delle forze armate dello Stato ebraico, Daniel Hagari. "Le operazioni per accerchiare Gaza City sono terminate, sono in corso attacchi contro gli avamposti, i quartier generali, i siti e le infrastrutture di lancio dei missili di Hamas" ha concluso Hagari, le cui dichiarazioni sono state riportate dal quotidiano israeliano Ha'aretz.

Il portavoce dell'ala militare di Hamas: "Gaza sarà la maledizione di Israele"

Il portavoce dell'ala militare di Hamas, Abu Obeida, ha affermato che "Gaza sarà la maledizione della storia per Israele". In un messaggio audio, Abu Obeida ha aggiunto che i soldati israeliani "ritorneranno a casa dentro sacchi neri".

Esperti dell'Onu tornano a chiedere un cessate il fuoco umanitario

Gli esperti delle Nazioni Unite hanno chiesto un cessate il fuoco umanitario a Gaza per consentire agli aiuti di raggiungere coloro che ne hanno più bisogno. Un cessate il fuoco consentirebbe anche l'apertura di canali per garantire il rilascio degli ostaggi detenuti a Gaza, hanno affermato in una nota. Hanno invitato tutte le parti a rispettare i loro obblighi ai sensi del diritto internazionale umanitario e dei diritti umani, aggiungendo: Il popolo palestinese a Gaza, in particolare donne, bambini, persone con disabilità, giovani e anziani, ha sopportato decenni di difficoltà e privazioni. Chiediamo a Israele e ai suoi alleati di accettare un cessate il fuoco immediato. Non abbiamo molto tempo. Hanno espresso preoccupazione per la sicurezza degli operatori umanitari e delle Nazioni Unite, degli ospedali e delle scuole a Gaza, nonché per la sicurezza dei giornalisti, degli operatori dei media e dei loro familiari.

Oggi Blinken arriva in Israele, poi in Giordania

Il Segretario di Stato americano Antony Blinken si recherà in Israele e Giordania per discutere di "concrete iniziative" per minimizzare le perdite civili nella Striscia di Gaza, così come per arrivare ad una pace durevole fra israeliani e palestinesi una volta terminato il conflitto attuale. "Parleremo di come creare le condizioni di una pace sostenibile e durevole e di una sicurezza durevole e sostenibile sia per i palestinesi che per gli isreeliani", ha detto.

Hezbollah annuncia attacchi simultanei contro 19 postazioni di Israele

Il gruppo armato sciita libanese Hezbollah ha dichiarato che i suoi combattenti hanno effettuato un attacco simultaneo ieri contro 19 postazioni militari israeliane lungo il confine tra Libano e Israele. Gli attacchi, in cui sono stati utilizzati colpi di mortaio e missili anticarro, sono giunti dopo che due droni kamikaze di Hezbollah hanno preso di mira una postazione israeliana nella zona contesa delle fattorie di Sheb'a. L'esercito israeliano ha poi dichiarato che aerei da guerra ed elicotteri hanno risposto colpendo centri di comando di Hezbollah, depositi di armi e siti da cui sono stati lanciati i razzi.

Libano, attesa oggi per il discorso di Nasrallah, il primo dal 7 ottobre

Oggi, alle 15 ora di Beirut, il leader di Hezbollah Hassan Nasrallah terrà un discorso in tv per commemorare le vittime di Gaza. Si tratta del primo intervento pubblico dall'inizio della nuova guerra di Israele contro Hamas.

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Unrwa: ieri più di 20 uccisi dai raid israeliani sulle scuole di Gaza

Attacchi aerei israeliani hanno ucciso ieri più di 20 persone che si rifugiavano nelle scuole delle Nazioni Unite a Gaza. Lo ha detto alla Cnn Philippe Lazzarini, capo dell'agenzia Onu per i rifugiati palestinesi Unrwa. L'agenzia ha ricevuto “notizie straordinarie e difficili” sulle scuole nel campo profughi di Jabalya e quello di Al Shati, a volte definito ‘Beach camp’. “Nelle ultime ore ho ricevuto notizie secondo cui 3 delle nostre scuole che ospitavano circa 20mila persone sono state colpite”, ha detto Lazzarini. “Secondo quanto riferito, ciò ha portato alla morte di più di 20 persone a Jabalya e di una persona nel Beach camp”.