La guerra in Ucraina

Esplosioni a Kerch, bloccato il ponte di Crimea. Mosca: "Distrutti 22 droni ucraini"

Attacco di droni russi nella regione ucraina di Leopoli. Zelensky parlerà ai senatori americani in un video, mentre la Casa Bianca spinge il Congresso a sostenere gli aiuti all'Ucraina. L'invasione russa, giorno 650
Esplosioni a Kerch, bloccato il ponte di Crimea. Mosca: "Distrutti 22 droni ucraini"
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Ponte di Kerch , Crimea

Capo staff di Zelensky negli Usa: grazie a quelli che aiutano

"Stiamo lottando per la libertà da 649 giorni, abbiamo sconfitto la blitzkrieg ("guerra lampo" ndr) russa. Gli ucraini sono davvero grati a tutti coloro che ci hanno aiutato a rimanere uno stato sovrano e indipendente". Lo ha detto il capo staff del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, Andriy Yermak, intervenendo a un incontro dello "Us institute of peace". 

Zelensky annulla a sorpresa il discorso al Congresso Usa

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha cancellato il suo intervento previsto per oggi davanti al Congresso degli Stati Uniti, ha dichiarato il leader democratico del Senato Chuck Schumer. "Zelensky non può partecipare al nostro briefing delle 15, è successo qualcosa all'ultimo minuto", ha detto il deputato statunitense ai giornalisti.

Delegazione baltica negli Usa: rafforzare impegno per Ucraina

I presidenti delle commissioni esteri dei parlamenti estone e lettone sono giunti oggi negli Stati Uniti per una visita di lavoro. "Durante gli incontri dei prossimi giorni - ha detto il rappresentante estone - riaffermiamo il nostro impegno a mantenere e sviluppare buone relazioni con gli Stati Uniti, nonché la necessità di rafforzare il nostro comune impegno in favore dell'Ucraina".

Usa: Mosca ha rifiutato una proposta per il rilascio di due americani

La Russia ha rifiutato una proposta degli Stati Uniti per il rilascio di due americani detenuti a Mosca, Paul Whelan e il reporter del Wall Street Journal Evan Gershkovich. Lo ha detto il portavoce del Dipartimento di stato Usa, Matthew Miller, precisando di "non poter fornire altri dettagli".

Da Stati Uniti sanzioni al capo della Croce rossa di Minsk

Gli Usa hanno annunciato sanzioni contro 19 persone ed entità che generano entrate per il regime di Lukashenko, operano nel settore della difesa bielorusso e facilitano la guerra di aggressione della Russia contro l'Ucraina. Nella lista nera del Tesoro Usa anche Dzmitry Shautsou, capo della Croce rossa bielorussa, accusato di essere complice nella deportazione di bambini ucraini in Russia, collaborando con la commissaria presidenziale russa per i diritti dei bambini, Maria Lvova-Belova. Quest'ultima è oggetto di un recente mandato d'arresto da parte della corte penale internazionale per "crimine di guerra", ossia per la deportazione e il trasferimento illegali di bambini dall'Ucraina alla Russia. La Croce rossa bielorussa è stata sospesa dalla Croce rossa internazionale per non aver sospeso Shautsou.
 

Taglia di 7 milioni degli Stati Uniti per la cattura di Artem Uss

Il dipartimento di Stato ha annunciato una taglia da 7 milioni di dollari su Artem Aleksandrovich Uss, imprenditore russo e figlio del governatore di Krasmojarsk che lo scorso marzo è evaso da Basiglio, nei pressi di Milano, dove era agli arresti domiciliari in attesa dell'estradizione negli Stati Uniti. In un comunicato, si specifica che la somma viene offerta "per informazioni che possano portare all'arresto e alla condanna per aver partecipato ad attività criminali organizzate transnazionali". L'incriminazione di Uss era stata annunciata nell'ottobre del 2022 da un grand jury di New York.

Cameron: nel 2024 non ci sarà una riduzione degli aiuti

Il ministro degli Esteri britannico David Cameron assicura che il prossimo anno Londra non ridurrà gli aiuti nel settore della difesa per l'Ucraina. Nel suo intervento alla Camera dei Lord, dove è appena stato ammesso come ex Premier, Cameron non ha voluto precisare la cifra, ma ha sottolineato che l'importo degli stanziamenti sarà dello stesso ordine del passato, o oltre. La Gran Bretagna si concentrerà su quello di cui ha bisogno l'Ucraina.

Sei bambini rimpatriati dalla Russia in Ucraina grazie alla mediazione di Doha

Sei bambini ucraini, rapiti dai russi in seguito all'invasione di Mosca, saranno riuniti alla famiglia grazie alla mediazione del Qatar. Lo ha riferito Doha che già a ottobre aveva facilitato un accordo tra Mosca e Kiev per il rimpatrio di quattro minori. I sei bambini ucraini che ritorneranno alle famiglie hanno un'età compresa tra gli otto e i 15 anni. 

 

Media Usa: Putin ha reclutato 100mila detenuti per la guerra contro l'Ucraina

La Russia ha reclutato oltre 100.000 detenuti dalle colonie penali per combattere in Ucraina dall'inizio della guerra nel febbraio 2022: lo scrive Newsweek, citando cifre fornite dal dissidente russo in esilio Vladimir Osechkin, che è a capo del progetto anti-corruzione Gulagu.net (un gruppo per i diritti dei prigionieri) e che si ritiene abbia una vasta rete di informatori all'interno del sistema carcerario russo. Osechkin ha condiviso con Newsweek un elenco di alcuni dei prigionieri reclutati, che sostiene di aver ottenuto da una fonte del Servizio penitenziario federale russo (Fsin), nonché immagini di filmati di sicurezza all'interno di una prigione. Le cifre complessive sono state confermate dal capo di un altro gruppo che difende i diritti dei prigionieri in Russia. La portata del reclutamento di prigionieri evidenzia la grave carenza di soldati che il Cremlino sta affrontando, secondo alcuni esperti. Ciò dimostra anche la preferenza di Putin per il personale "usa e getta" piuttosto che per la mobilitazione della popolazione giovane e urbana, che potrebbe comportare ripercussioni politiche. I prigionieri reclutati includono assassini e persino un satanista condannato per l'uccisione rituale di quattro adolescenti.

Lukoil valuta la vendita della sua raffineria in Bulgaria dopo piani governo per porre fine a importazioni dalla Russia

Il colosso petrolifero russo Lukoil ha dichiarato che prenderà in considerazione la vendita della sua raffineria di petrolio in Bulgaria, a seguito di un piano del governo di Sofia per porre fine alle importazioni di petrolio greggio russo, definito discriminatorio da Lukoil. "In considerazione del significativo cambiamento nelle condizioni operative delle società del Gruppo Lukoil in Bulgaria, la società ha iniziato a lavorare per rivedere la propria strategia rispetto a questo asset. Verranno analizzate varie opzioni inclusa la vendita dell'attività," ha specificato Lukoil in una dichiarazione postata sul suo sito web.

Kiev: due morti in raid russi a Kherson

Due persone sono rimaste uccise in attacchi contro la città ucraina di Kherson condotti dall'artiglieria russa. Lo ha riferito il capo dell'amministrazione militare regionale, Oleksandr Prokudin, che ha pubblicato su Telegram un video nel quale si vedono i due corpi su una strada e sangue vicino alle voragini provocate dal bombardamento. "I medici sono arrivati subito sul posto ma non hanno potuto fare altro se non costatarne la morte", ha scritto Prokudin. Il capo dell'amministrazione cittadina di Kherson, Roman Mrochko, ha aggiunto che nel bombardamento è stata colpita anche una struttura provocando il ferimento di quattro medici.

Regno Unito: Mosca vuole controllare l'intera regione del Donetsk

"Mosca vuole estendere il proprio controllo sull'intera oblast di Donetsk, che probabilmente resta ancora uno degli obiettivi principali della guerra del Cremlino". Lo sostiene l'intelligence britannica, citando, a supporto della propria tesi, "i rinnovati sforzi della Russia nell'offensiva autunnale della Russia contro la città di Marinka". "Nelle ultime settimane - scrive su X il ministero della Difesa di Londra - le forze russe hanno compiuto avanzamenti tra le rovine di Marinka, una città nell'oblast di Donetsk quasi completamente distrutta. La Russia probabilmente ne controlla la maggior parte delle aree edificate. Tuttavia, le forze ucraine mantengono il controllo di sacche di territorio all'estremità occidentale della città". "Marinka è in prima linea dal 2014 - si legge nel rapporto d'intelligence - Con una popolazione prebellica di 9.000 abitanti, è completamente in rovina: le riprese dei droni suggeriscono che la stragrande maggioranza degli edifici è stata ridotta in macerie".

Russia disponibile a negoziati con Ucraina in Ungheria

Peskov: Russia pronta a negoziati, preferiamo mezzi diplomatici

La Russia è pronta ad avviare negoziati con l'Ucraina per mettere fine alla crisi in corso perché ''preferisce i mezzi diplomatici e politici''. Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, a Rtvi. Putin, ha detto Peskov, ''ha ripetutamente affermato che la cosa più importante per noi è raggiungere i nostri obiettivi. E, naturalmente, preferiremmo farlo principalmente attraverso mezzi politici e diplomatici. Ecco perché rimaniamo pronti ai negoziati''. Peskov ha quindi sostenuto che il processo negoziale è stato interrotto da Kiev. "Loro stessi hanno ammesso che ciò è stato fatto per volere della Gran Bretagna, degli inglesi. Pertanto, la situazione è abbastanza ovvia", ha osservato. 

La Russia sarebbe pronta a tenere negoziati con l'Ucraina anche in un Paese occidentale, per esempio l'Ungheria. È quanto scrive il quotidiano governativo russo Izvestia citando "una fonte di alto grado". In precedenza, il ministro degli Esteri ungherese, Peter Szijjártó, aveva detto allo stesso giornale che Budapest potrebbe fare da mediatore tra Mosca e Kiev, e aveva ricordato che nel febbraio del 2022 ne aveva parlato lui stesso con il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov e il capo di gabinetto della presidenza ucraina Andrei Ermak. È commentando quanto scritto da Izvestia, che il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha detto che la Russia rimane pronta a negoziati", ma ha definito "una conclusione teorica" quella che essi possano svolgersi in Ungheria. 

Stoltenberg: prepararsi anche a "cattive notizie", ma l'Ucraina va sostenuta anche in momenti difficili

"Le guerre si sviluppano per fasi. Dobbiamo sostenere l'Ucraina sia nei momenti buoni che in quelli cattivi", ha dichiarato il capo della NATO Jens Stoltenberg al canale tedesco ARD. "Dobbiamo prepararci anche alle cattive notizie", ha aggiunto senza ulteriori dettagli. I suoi commenti arrivano mentre gli alleati occidentali discutono sulle munizioni e sugli aiuti finanziari concessi all'Ucraina, mentre da parte sua Mosca ha annunciato un aumento del volume delle sue forze armate. Il presidente russo Vladimir Putin ha firmato venerdì un decreto volto ad aumentare il numero dei soldati russi di circa 170.000 unità, per raggiungere un totale di 1,3 milioni. Nonostante i deboli sviluppi in prima linea negli ultimi mesi, Jens Stoltenberg sottolinea la resistenza ucraina alla flotta russa nel Mar Nero. "Queste sono grandi vittorie, anche se non sono riusciti a spostare la linea del fronte". Il Segretario generale della NATO ha colto l'occasione per fare appello agli Stati membri dell'organizzazione militare affinché aumentino la produzione di munizioni, deplorando lo stato frammentato dell'industria europea della difesa. "Non siamo in grado di lavorare insieme così strettamente come dovremmo", ha affermato, esortando i governi a guardare oltre i loro interessi nazionali e a vedere il quadro più ampio. Una vittoria di Putin non sarebbe solo una tragedia per l'Ucraina, ma rappresenterebbe anche un pericolo per il resto degli alleati, ha affermato Stoltenberg. "Più sosteniamo l'Ucraina, prima finirà la guerra". Il fallimento della controffensiva ucraina lanciata lo scorso giugno è stato riconosciuto dallo stesso presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, che all'inizio di dicembre ha ammesso che essa non aveva permesso di "raggiungere i risultati desiderati", anche solo dal comandante in capo - il capo dell'esercito ucraino, generale Zaluzhny, che a novembre parlò di "impasse". In questo contesto, l'ipotesi di una lunga guerra in Ucraina è sempre più menzionata dai leader dell'Alleanza Atlantica che stanno studiando una possibile integrazione dell'Ucraina nella NATO.

Il Cremlino non esclude la partecipazione di Putin al G20 in Brasile

Il Cremlino non esclude la partecipazione di Vladimir Putin, sempre che si presenti effettivamente, come si dà ora per scontato, alle elezioni presidenziali di marzo, al Vertice G20 che si terrà in Brasile il prossimo novembre. Non è ancora stata presa una decisione su quale forma prenderà l'intervento del Presidente, ha affermato il portavoce, Dmitry Peskov. Il Brasile ha aderito alla Corte penale internazionale che ha spiccato nei confronti di Putin un mandato d'arresto in relazione alla deportazione dei minori ucraini in Russia. Ma il Presidente Luiz Inacio Lula da Silva ha già precisato che l'invito nei confronti di Putin sarà comunque formalizzato. L'ultima volta che Putin ha partecipato in presenza a un vertice G20 è stato nel 2019 in Giappone. Il mese scorso è intervenuto al vertice straordinario del G20 convocato in video collegamento dalla presidenza indiana. Da marzo, quando è stato spiccato il mandato d'arresto, Putin si è recato solo in Kirghizistan, in Kazakistan, in Cina e in Bielorussia, e domani partirà per gli Emirati arabi uniti e per l'Arabia saudita.

Kiev: oltre 330mila soldati russi uccisi da inizio guerra. 1.030 nella giornata di ieri

Sono oltre 330.000 i soldati russi uccisi dalle forze ucraine dall'inizio dell'invasione del Paese da parte di Mosca: lo annuncia lo Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine, come riporta Ukrinform. Dal 24 febbraio 2022 sono morti 333.840 uomini, inclusi 1.030 nella giornata di ieri. Nel suo aggiornamento sulle perdite subite finora da Mosca, l'esercito indica che si registrano anche 323 caccia, 324 elicotteri e 6.032 droni abbattuti. Inoltre le forze di Kiev affermano di aver distrutto 5.587 carri armati russi, 7.987 sistemi di artiglieria, oltre a 22 navi e 1.570 missili da crociera e un sottomarino.

Von der Leyen: "La Cina usi la sua influenza su Mosca, ha un ruolo"

"Ho accolto molto favorevolmente l'impegno della Cina sulle questioni globali, avendo Pechino un ruolo molto importante. Sull'Ucraina, la Cina è membro del Consiglio di sicurezza e ha delle responsabilità specifiche. E' importante che usi la sua influenza sulla Russia, anche per difendere la Carta dell'Onu, è quello che chiederemo". Lo ha detto la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen in un'intervista alle testate della European Newsroom, di cui Ansa è parte, alla vigilia della sua missione in Cina. "L'aggiramento delle sanzioni è una cosa che ci preoccupa. Chiederemo che la Cina agisca, vedremo quale sarà la loro risposta", ha spiegato ancora von der Leyen che poi si è soffermata sul ruolo di Pechino nella lotta ai cambiamenti climatici. "E' molto importante che abbiamo preso gli stessi impegni. Ed è anche importante che abbia annunciato di essere determinata a nuovi impegni a livello nazionale", ha osservato. A Pechino, infine, i vertici dell'Ue parleranno che delle sanzioni di Pechino contro i membri del Pe. "Ho sempre considerato queste sanzioni non giustificabili, e incoraggerò la Cina a rivalutarle", ha sottolineato von der Leyen che, sulla questione dei diritti umani in Cina, ha spiegato come il "tema va sollevato anche se viene affrontato in maniera più generale nel dialogo sui diritti umani ed è competenza dei ministri degli Esteri".

Cremlino: domani Putin in Arabia ed Emirati. Il giorno successivo il presidente dell'Iran arriverà in Russia

Domani il leader russo Vladimir Putin si recherà in visita di lavoro negli Emirati Arabi Uniti e in Arabia Saudita, ha annunciato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, sottolineando che "tutto ciò avverrà praticamente in un giorno". Il giorno successivo il presidente dell'Iran arriverà in Russia. Putin dovrà "discutere delle relazioni bilaterali" e parlare della situazione in Medio Oriente. "Naturalmente si tratta anche del conflitto israelo-palestinese. Ma si tratta soprattutto di relazioni bilaterali", ha osservato Peskov. L'interazione all'interno dell'OPEC+ sarà all'ordine del giorno secondo Peskov. "A volte l'effetto del coordinamento all'interno dell'OPEC+ ha un effetto ritardato, poiché ci sono alcuni processi inerziali nel mercato", ha affermato il portavoce presidenziale. Il giorno successivo, 7 dicembre, si svolgeranno i negoziati russo-iraniani; il presidente iraniano Ibrahim Raisi arriverà in Russia, ha riferito il Cremlino. Nel marzo 2023 la Corte penale internazionale dell'Aja (CPI) ha emesso un mandato d'arresto nei confronti di Vladimir Putin perché sospettato di deportare illegalmente bambini dai territori occupati dell'Ucraina verso la Russia.

Orban a Michel: su Kiev non c'è consenso, si eviti un fallimento. L’avvio di colloqui per l'adesione pone fine a processo basato su merito

Il premier ungherese, Viktor Orban, scrive nuovamente al presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, per chiedere di non inserire nell'agenda del prossimo vertice del 14-15 dicembre la discussione sull'avvio dei negoziati all'Ue dell'Ucraina e la revisione di bilancio proposta dalla Commissione che prevede, tra l'altro, un pacchetto di aiuti a Kiev fino a 50 miliardi di euro, "poiché l'ovvia mancanza di consenso porterebbe inevitabilmente a un fallimento". "Il Consiglio europeo - spiega Orban - deve evitare questo scenario controproducente per il bene dell'unità, la nostra risorsa più importante". Il premier magiaro punta il dito contro la raccomandazione dell'esecutivo comunitario di aprire i colloqui di adesione all'Ue di Kiev, sottolineando come ciò segni "la fine della politica di allargamento dell'Ue come strumento oggettivo e basato sul merito". Orban insiste quindi sulla necessità di elaborare "nuove opzioni" e di tenere "una discussione strategica sul nostro approccio generale e sulle politiche nei confronti dell'Ucraina". Quanto alla revisione di bilancio, Orban lamenta il fatto che finora le discussioni si siano "concentrate troppo sulla proposta della Commissione, che non è fondata, non è equilibrata e non è realistica". "È necessario - aggiunge - un nuovo approccio creativo e a prova di futuro, basato sulle realtà politiche e finanziarie degli Stati membri".

Mosca: respinti gli attacchi ucraini nel Donetsk. Kiev: feroci battaglie in direzione di Bakhmut (Video)

Mosca: 22 droni ucraini distrutti su Crimea e Mar d'Azov

Il Ministero della Difesa russo afferma che le sue unità di difesa aerea hanno distrutto stanotte 22 droni ucraini e ne hanno intercettati altri 13 sul Mar d'Azov e nello spazio aereo sopra la Crimea. Lo riporta l'agenzia Tass. 

Leopoli e altre regioni dell'Ucraina occidentale attaccate con droni suicidi

Alle 4.40 si sono sentite esplosioni nella regione di Leopoli, sarebbero dovute alla difesa aerea. Alle cinque del mattino l'allerta aerea rimane solo in questa regione, nella regione di Ivano-Frankivsk è stata cancellata alle 4.37. Il raid aereo russo è durato più di due ore. Nella notte i russi hanno attaccato l’Ucraina con i droni per più di otto ore.

Migliorano le condizioni della moglie di Budanov dopo l'avvelenamento

La direzione principale dell'intelligence del ministero della Difesa ha commentato lo stato di salute della moglie del capo del dipartimento, Kirill Budanov, Marianna, e degli ufficiali dell'intelligence colpiti dall'avvelenamento. Finora sono tutti in condizioni soddisfacenti, ha detto il rappresentante della GUR Andrei Yusov al Telethon nazionale. Marianna Budanova è stata ricoverata in ospedale dopo un grave peggioramento della sua salute a seguito di avvelenamento da metalli pesanti. Il generale Valery Kondratyuk, che era a capo dei servizi segreti esteri, ha detto che i servizi speciali russi hanno usato arsenico e mercurio per avvelenarla . Probabilmente erano piantati nel cibo.

Esplosioni a Kerch e Feodosia, bloccato il ponte di Crimea

Secondo le prime informazioni si è trattato di un attacco da parte di droni ucraini contro installazioni militari degli occupanti. I residenti locali hanno contato circa 30 esplosioni, riferisce la pubblicazione dell'opposizione russa ASTRA. Le autorità occupanti hanno bloccato il ponte di Crimea. Lo riferisce RBC-Ucraina con riferimento al canale russo Telegram Shot . Le autorità russe affermano che nella regione stia operando la difesa aerea. Le autorità occupanti della Crimea hanno temporaneamente sospeso il passaggio del Ponte di Crimea. Nei social network da parte russa segnalano esplosioni anche a Feodosia e problemi con la fornitura di elettricità nel distretto di Kerch. "Non c'è luce nella zona del ponte Kerch, tutto è buio", si legge in un messaggio.

Zelensky parlerà ai senatori americani in video, mentre la Casa Bianca spinge il congresso a sostenere gli aiuti all'Ucraina

Gli Stati Uniti hanno invitato Vladimir Zelensky a parlare in collegamento video a un briefing a porte chiuse per i senatori. Lo ha annunciato il leader della maggioranza democratica al Senato del Congresso, Chuck Schumer, mentre l'amministrazione Biden sollecita il Congresso ad approvare la richiesta della Casa Bianca di quasi 106 miliardi di dollari di fondi per le guerre in Ucraina, Israele e altre esigenze di sicurezza. Schumer ha precisato che i legislatori si aspettano di sentire direttamente dal presidente ucraino "cosa c'è esattamente in gioco" quando si voterà su ulteriori aiuti a Kiev.