La guerra di Gaza, giorno 203

Jerusalem Post: "Israele propone tregua in cambio del rilascio di 33 ostaggi"

L'Egitto teme una catastrofe, oggi una delegazione in Israele per rilanciare i negoziati. Media: atteso l'arrivo Blinken martedì. Non si fermano le proteste nei campus americani e europei. Onu: serviranno 14 anni per ripulire Gaza
Jerusalem Post: "Israele propone tregua in cambio del rilascio di 33 ostaggi"
Afp
Conflitto lungo la Striscia di Gaza, attacco aereo israeliano nel villaggio di Shebaa, sud del Libano, 26/04/2024

Il portavoce di Antonio Guterres: "Il segretario generale dell'Onu crede fermamente nella libertà d'espressione ma no ai messaggi d'odio"

"Il segretario generale dell'Onu crede fermamente nella libertà d'espressione, incluso nelle strutture accademiche, e crede anche nel diritto delle persone di manifestare in modo pacifico. Ma è stato anche chiaro che non dobbiamo vedere una diffusione dilagante dei messaggi d'odio". Lo ha detto il portavoce del segretario generale Antonio Guterres, rispondendo alle domande dei giornalisti, che chiedevano un commento sulle proteste pro-Gaza e anti-Israele che stanno coinvolgendo molte università americane.

Il portavoce dell'Onu: " A Rafah con il caldo la crisi sanitaria peggiorerà"

La crisi igienico-sanitaria a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, e' destinata ad aggravarsi con l'aumento della temperatura atteso nelle prossime settimane. Lo ha detto il portavoce dell'Onu nel corso dell'incontro con i media internazionali. La temperatura di oggi ha raggiunto i 40 gradi. "E siamo solo alla fine di aprile - ha sottolineato il portavoce, Stephane Dujarric - I nostri colleghi umanitari ci ricordano che più di un milione di persone, tra uomini, donne e bambini, è rifugiato nell'area".

Sciences Po Parigi: raggiunto un accordo con gli studenti filo-palestinesi (Video)

La direzione dell'Institute of political studies di Parigi ha annunciato che è stato raggiunto un accordo con gli studenti filo-palestinesi in protesta

La direzione dell'Institute of political studies (Sciences Po) di Parigi ha annunciato che è stato raggiunto un accordo con gli studenti filo-palestinesi in protesta. La direzione, venuta a conoscenza delle richieste del comitato Sciences Po Palestine, ha annunciato la sospensione dei procedimenti disciplinari nei confronti degli studenti filo-palestinesi e ha promesso di organizzare entro giovedì prossimo un incontro pubblico aperto “a tutte le comunità di Sciences Po”. "Considerando queste decisioni, gli studenti si sono impegnati a non interrompere più le lezioni, gli esami e l'insieme delle attività dell'istituto", aggiunge il comunicato della direzione dell'istituto. Pochi minuti prima della diffusione del comunicato stampa, gli studenti che guidavano il sit-in hanno lasciato l'istituto.

Parla Michael Levy, fratello di Or: "Voglio riportare mio fratello a casa" (Video)

Il ministro degli Esteri Israel Katz al presidente turco Erdogan: "Smetti di sognare di ricreare Impero Ottomano"

"Erdogan sogna di ristabilire l’Impero Ottomano e continua ad attaccare e diffamare Israele oggi al Forum di Gerusalemme". Così in un post sul social X il ministro degli Esteri israeliano, Israel Katz, risponde alle parole pronunciate dal presidente turco Recep Tayyip Erdogan durante un evento televisivo pro-Palestina. "L'uomo dei Fratelli Musulmani sogna di rovesciare Israele, conquistare Gerusalemme e guidare il mondo musulmano", aggiunge Katz, "Erdogan, puoi continuare a guardare le serie tv 'Kurulus Dizisi' e 'Dirilis Ertugrul' e solo sognare". E conclude: "Israele non è l’impero crociato e Gerusalemme, la capitale di Israele, non è Costantinopoli. Gerusalemme rimarrà per sempre la capitale del popolo ebraico. Torna alla realtà e smettila di trascinare la Turchia in luoghi oscuri: state svergognando l'eredità di Atatürk e il popolo turco!".

Ministro degli Affari Esteri israeliano, membro del Movimento Nazionale Liberale Likud, Israel Katz ApPhoto
Ministro degli Affari Esteri israeliano, membro del Movimento Nazionale Liberale Likud, Israel Katz

Il Segretario di Stato Blinken alla CNN: "L'sscalation regionale in Medio Oriente sembra essersi allentata"

Le tensioni regionali in Medio Oriente sembrano essersi allentate dopo gli apparenti attacchi aerei tra Iran e Israele all'inizio di questo mese che hanno alimentato i timori che la guerra a Gaza potesse estendersi in una conflagrazione più ampia. Lo ha detto il segretario di Stato Usa Antony Blinken alla Cnn."Penso che ora, si spera, non stiamo assistendo a quel tipo di escalation", ha detto Blinken, spiegando che Hamas avrebbe potuto guardare a quell'escalation quando ha rifiutato la proposta di Israele di accordo sugli ostaggi.

L'Idf rende noto di aver ucciso in Libano un membro anziano del estremista al-Jama'a al-Islamiyya, legato ad Hamas

Un membro anziano del gruppo estremista al-Jama'a al-Islamiyya è stato ucciso oggi in un attacco di droni israeliani nel sud del Libano. Lo ha comunicato l'Idf parlando dell'uccisione di Mosab Khalaf che "ha guidato e organizzato numerosi attacchi" dal Libano contro obiettivi israeliani, soprattutto nell'area del Monte Dov.Secondo le Forze di difesa israeliane Khalaf stava anche coordinando gli attacchi con la filiale libanese di Hamas. Khalaf è stato colpito mentre guidava su un'autostrada vicino alla città di Meidoun, a circa 20 chilometri dal confine israeliano. La sua "eliminazione è stata effettuata per colpire la capacità dell'organizzazione terroristica di avanzare e portare a termine gli atti terroristici pianificati di recente contro lo Stato di Israele nella zona di confine settentrionale"

Il Premier israeliano Benjamin Netanyahu afferma che "mai" accetterà l'autorità della Corte penale internazionale

Il Premier israeliano Benjamin  Netanyahu afferma che "mai" accetterà l'autorità della Corte penale internazionale che ha anzi accusato di cercare di minare e il diritto  alla difesa del suo Paese. "La minaccia contro i soldati e gli  ufficiali delle forze di Israele, l'unica democrazia in Medio Oriente e l'unico stato ebraico al mondo, è scandalosa", ha protestato  Netanyahu in un messaggio pubblicato sul suo account Telegram.        

"Non ci arrenderemo. Israele continuerà fino alla vittoria nella  nostra giusta guerra contro i terroristi che cercano di distruggerci.  Non smetteremo mai di difenderci", ha sottolineato il primo ministro  israeliano. Netanyahu ha anche precisato che, sebbene nessuna decisione della  Corte potrà influenza le azioni di Israele, queste "costituiranno un  pericoloso precedente che minaccia i soldati e le figure pubbliche di  tutte le democrazie che lottano contro il terrorismo criminale e le  aggressioni pericolose". Il governo di Netanyahu avrebbe tenuto una  riunione di emergenza per discutere della possibilità che la Corte penale internazionale avvii una indagine ed emetta mandati di arresto contro soldati e ministri israeliani per presunte violazioni del  diritto internazionale a Gaza. Il Sudafrica ha presentato una causa,  con l'accusa di genocidio dei palestinesi a Gaza, contro Israele  presso la Corte penale internazionale.

L'Onu, su accuse all'Unrwa: chiuso 1 caso per mancanza prove e 3 sospesi

I funzionari delle Nazioni Unite che esaminano le accuse israeliane secondo cui 12 membri dell'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (UNRWA) avrebbero preso parte agli attacchi di Hamas del 7 ottobre, hanno chiuso un caso per mancanza di prove da parte di Israele e ne hanno sospesi altri tre. Lo ha detto il portavoce delle Nazioni Unite Stephane Dujarric, secondo cui l'indagine dell'Ufficio per i servizi di supervisione interna continua sui restanti otto casi.  Nel caso chiuso, Dujarric ha affermato che "nessuna prova è stata fornita da Israele a sostegno delle accuse contro il membro dello staff" e che le Nazioni Unite stanno "esplorando azioni amministrative correttive da intraprendere nel caso di quella persona".

Proteste nei campus universitari in Francia ap
Proteste nei campus universitari in Francia

Parigi: Sale la tensione al Pars Institute of political studies.La polizia verso lo sgombero degli studenti

Sale la tensione a Sciences Po, occupata a più riprese da studentifilo-palestinesi. Nel pomeriggio, davanti ai locali della celebre facoltà, gli studenti occupanti e altri studenti che manifestavano a favore di Israele sono venuti a contatto con momenti di forte tensione. I pro-Israele - una cinquantina -gridavano 'Liberate Sciences Po' e 'Liberate Gaza da Hamas'.  La polizia - secondo la decisione comunicata dalla prefettura- evacuerà la strada antistante la facoltà nelle prossime ore visto il rischio che la situazione possa sfociare in scontri violenti.

L'amministrazione del Paris institute of political studies (Sciences Po), occupata da alcuni studenti in segno di protesta contro la guerra di Israele nella Striscia di Gaza, ha chiuso tutti gli edifici universitari e ha spostato le lezioni online. In una dichiarazione l'Università ha affermato di "condannare fermamente queste azioni studentesche che impediscono il corretto funzionamento dell'istituzione e penalizzano gli studenti, gli insegnanti e i dipendenti di Sciences Po". La nota ha inoltre sottolineato che circa 60 manifestanti si trovavano all'interno dell'edificio occupato e che gli amministratori stavano incontrando una delegazione di studenti "per cercare di trovare una via d'uscita da questa situazione attraverso il dialogo".

Erdogan: "Netanyahu è come Hitler, uccisi 15mila bambini a Gaza"

"Guardiamo a coloro che hanno brutalmente assassinato 35 mila palestinesi, Hitler e i nazisti di oggi sono assassini che hanno ucciso più di 15 mila bambini a Gaza".  È quanto ha affermato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, come riporta il sito Cumhuriyet, attaccando il primo ministro di Israele Benjamin Netanyahu. "Questa macchia scura non andrà via, qualunque cosa tu faccia". ha aggiunto Erdogan attaccando il premier dello Stato ebraico, "come ogni criminale il cui crimine viene raccontato in faccia, l’amministrazione israeliana pensa di poterci mettere a tacere. Pensano di poter coprire gli omicidi con la stampa e il potere di lobbying di cui dispongono, ma qualunque cosa facciano è inutile".

Israele: "Si all'accordo con la liberazione di almeno 33 ostaggi" e accetterbbe il ritiro delle truppe dal Corridoio Netzarimche tagli ain due la Striscia

Israele accetterà un accordo che preveda il rilascio di almeno 33 ostaggi, tra donne, anziani e feriti , come riferisce il Jerusalem Post. Lo riferisce un alto funzionario israeliano ai media al termine dei colloqui tra Israele e la delegazione egiziana. "Non permetteremo ad Hamas di parlare di 20 ostaggi come ha fatto" in precedenza, ha sottolineato la fonte a Channel 12. Il funzionario ha poi aggiunto che lo Stato ebraico è disposto afare importanti concessioni come il ritorno dei palestinesi nel nord di Gaza e il ritiro dell'esercito dal Corridoio Netzarim che taglia in due la Striscia.

Si sono conclusi i colloqui tra Israele e la delegazione egiziana per un accordo sugli ostaggi e la tregua a Gaza

Si sono conclusi i colloqui tra Israele e la delegazione egiziana per un accordo sugli ostaggi e la tregua a Gaza. Parlando ai media, fonti israeliane hanno definito "molto buoni" i colloqui, che hanno portato a"progressi". Un alto funzionario israeliano ha detto a Channel12 che "si tratta dell'ultima opportunità" di raggiungere unaccordo "prima che l'esercito entri a Rafah". Israele ha quindi chiarito agli egiziani che non permetterà a Hamas di perdere tempo o di "trascinare i piedi" per impedire l'operazione militare a Rafah.

La polizia conferma: il ministro Ben Gvir lievemente ferito in un incidente stradale

L'auto su cui viaggiava il ministro Ben Gvir si è ribaltata, il ministro della Sicurezza Nazionale è rimasto lievemente ferito ed è stato trasportato in ospedale.

Il veicolo del ministro per la  Sicurezza Nazionale di Israele, Itamar Ben Gvir è rimasto coinvolto in un incidente stradale mentre lasciava oggi Ramle, teatro di un attacco terroristico con il coltello. Secondo la polizia l'auto si è ribaltata dopo che - secondo alcuni testimoni - era passata con il rosso. La  polizia ha dichiarato che due veicoli sono stati coinvolti  nell'incidente e che tre persone sono state portate in ospedale con  ferite leggere. Secondo l'ufficio di Ben Gvir il ministro è in buone  condizioni e cosciente, ma è stato portato al vicino Shamir Medical  Center per ulteriori cure. Le immagini mostrano il suo veicolo ufficiale ribaltato, mentre  un'altra auto ha la parte anteriore distrutta. La polizia sta  indagando sulle cause dell'incidente. Amit Segal, giornalista di  Canale 12, cita un testimone secondo il quale il veicolo di Ben Gvir  sarebbe passato con il semaforo rosso e afferma che negli ultimi mesi  ci sarebbero state numerose segnalazioni di violazioni del codice  della strada da parte del suo veicolo ufficiale. Ad agosto, Ben Gvir è rimasto coinvolto in un altro incidente quando il suo veicolo è  passato con il semaforo rosso mentre andava a fare un'intervista. Lo  riporta il Times of Israel.

Il ministro delle Sicurezza israeliano Ben Gvir potrebbe essere stato ferito in un incidente d'auto

La notizia è riportata da alcune fonti sui social, con foto e video a supporto, e anche dal giornalista statunitense Barak Ravid, analista della CNN. Non c'è ancora una conferma da parte delle autorità israeliane.

Il ministro della sicurezza nazionale israeliana Itamar Ben Gvir è stato portato in ospedale dopo che il suo veicolo si è ribaltato Noga Tarnopolsky
Il ministro della sicurezza nazionale israeliana Itamar Ben Gvir è stato portato in ospedale dopo che il suo veicolo si è ribaltato

18enne accoltellata in Israele, ucciso sospetto terrorista

Una ragazza di 18 anni è stata  accoltellata a Ramle, nel centro di Israele, in quello che la polizia  israeliana ha definito un sospetto attacco terroristico. Il servizio  di primo soccorso Magen David Adom ha spiegato che l'aggressore è  stato ucciso a colpi d'arma da fuoco, mentre la ragazza è stata  trasportata al Shamir Medical Center. La polizia ha aperto  un'indagine, scrive il Times of Israel.

Erdogan: "Netanyahu come Hitler ha massacrato 15 mila bambini"

"I nazisti dei nostri giorni, guidati dal nuovo Hitler, hanno massacrato più di 15 mila bambini". E' l'ultima durissima invettiva pronunciata dal presidente turco Recep Tayyip Erdogan nei confronti del premier israeliano Benjamin Netanyahu e del suo governo. Erdogan ha più volte paragonato il durissimo intervento israeliano su Gaza alle azioni naziste e oggi, in occasione di una conferenza per Gerusalemme, ha ribadito il concetto. "In 203 giorni sono stati massacrati senza pietà 35 mila palestinesi. I nazisti di quest'epoca, guidati dal nuovo Hitler, sono gli assassini di più di 15 mila bambini. Netanyahu è ormai destinato a passare alla storia come il macellaio di Gaza. Una macchia che rimarrà per sempre", ha detto Erdogan, che ha poi respinto qualsiasi accusa di antisemitismo.   "Il governo israeliano pensa di poter mettere a tacere qualsiasi critica con l'accusa di antisemitismo. Controllano stampa e lobby e credono di poter cancellare i loro delitti. Conviene ricordargli che il qui presente Recep Tayyip Erdogan non dimenticherà nulla", ha attaccato il presidente turco.  

Parroco di Gaza: "Morti 33 cristiani dal 7 ottobre"

Sono 33 i cristiani che sono morti  nella Striscia di Gaza dal 7 ottobre. Lo ha annunciato il parroco  dell'enclave palestinese, Gabriel Romanelli, nel corso di  un'intervista a Sky News. Il parroco ha spiegato che 20 cristiani  hanno perso la vita nel corso delle operazioni delle Idf e 13 per  "varie cause, inclusa la mancanza di medicinali e di accesso alle cure mediche". Le vittime, ha aggiunto Romanelli, rappresentano il 3% dell'intera comunità cristiana a Gaza. 

Atlanta, arrestata preside del dipartimento di Filosofia

La professoressa di Emory (Università di Atlanta) Nicole McAfee, presidente del dipartimento di filosofia dell'università, è tra le persone arrestate durante la repressione delle manifestazioni pro-Palestina.

Jerusalem Post: "Egitto propone rilascio di 33 ostaggi"

L'Egitto ha messo sul tavolo dei  colloqui con Israele una proposta per il rilascio di 33 ostaggi  detenuti a Gaza - donne, malati e anziani - che si ritiene siano gli  unici rimasti in vita dei 133 che erano ancora nelle mani di Hamas. Lo scrive il Jerusalem Post, che cita una fonte israeliana al corrente  dell'incontro di oggi tra una delegazione egiziana e una di Tel Aviv,  secondo cui "al momento non ci sono colliqui sugli ostaggi tra Israele e Hamas, né c'è una nuova offerta israeliana al riguardo".        

"Quello che c'è - ha continuato - è un tentativo dell'Egitto di  riavviare colloqui con una proposta egiziana che prevede il rilascio  di 33 ostaggi, donne, anziani e malati". 

Erdogan: "Netanyahu assassino, è il macellaio di Gaza"

"Come gli assassini prima di lui, Netanyahu ha vergognosamente scritto il suo nome nella storia come il macellaio di Gaza". Lo ha detto il presidente turco Recep Erdogan durante una conferenza inter parlamentare sulla Palestina a Istanbul, trasmessa dalla tv di Stato turca Trt. "Dobbiamo intensificare i nostri sforzi affinché Netanyahu, il macellaio, sia ritenuto responsabile davanti alla legge", ha aggiunto il presidente turco.

Farnesina: "Iniziative dei civili per aiuti non coordinate con Italia"

"Sono attualmente segnalate iniziative promosse da singoli o gruppi volte a portare aiuti via mare direttamente nella Striscia di Gaza, forzando l'attuale blocco navale esercitato da Israele", comunica la Farnesina in una nota. "Tali iniziative non sono coordinate né con le agenzie ONU, né con Israele, né con il governo italiano o - a quanto risulta - altri governi ed organizzazioni internazionali"."Il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale non ha alcun collegamento con tali iniziative, né è coinvolto o sostiene alcuna raccolta fondi in tale ambito - prosegue la nota - . La partecipazione è del tutto sconsigliata né può essere garantita assistenza diretta, poiché l'avvicinamento all'area bellica presenta un concreto rischio di coinvolgimento in azioni militari".

La Farnesina ha lanciato il Tavolo "Food for Gaza" in coordinamento con FAO, Programma Alimentare Mondiale (PAM) e Federazione Internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa per portare aiuti a Gaza in modo concordato e protetto. 

La contro-protesta degli attivisti israeliani all'Università della California

Le immagini da Parigi, dove studenti filo-palestinesi occupano la prestigiosa Science Po, la facoltà di Science Politiche della Sorbona

Al Jazeera: arrestati rabbini israeliani che portavano aiuti verso il valico di Erez

Diversi rabbini israeliani e  statunitensi sono stati arrestati mentre si dirigevano verso il valico di Erez, che collega Israele con il nord della Striscia di Gaza,  trasportando generi alimentari per la popolazione dell'enclave e  chiedendo la fine della guerra. Lo scrive al Jazeera, riferendosi a  filmati pubblicati online, che mostrano gli arresti delle forze  israeliane.

Joe Biden non sanzionerà il battaglione israeliano Netzah Yehuda

Joe Biden non imporrà sanzioni al  battaglione Netzah Yehuda, secondo quanto riferito da Abc News, che  cita una lettera scritta dal segretario di Stato americano Antony  Blinken. L'amministrazione Biden ha stabilito che tre battaglioni  delle forze di difesa israeliane hanno commesso "gravi violazioni dei  diritti umani" contro i civili palestinesi in Cisgiordania, ma  rimarranno idonei per gli aiuti militari statunitensi,  indipendentemente dalle misure che Israele afferma di voler  intraprendere per affrontare il problema.       

La valutazione dell'amministrazione, che non è stata ancora resa  pubblica, è stata delineata in una lettera di Blinken al presidente  della Camera Mike Johnson e ottenuta da Abc News, nella quale il  segretario di Stato afferma che la decisione degli Stati Uniti "non  ritarderà la fornitura di alcuna assistenza americana e Israele sarà  in grado di ricevere l'intero importo stanziato dal Congresso". Le  accuse che coinvolgono ciascuna delle unità sono avvenute prima che  iniziasse la guerra del 7 ottobre. Nessuno dei casi riguarda  operazioni contro Hamas a Gaza o contro l'Iran o i suoi proxy.  Tuttavia, la decisione rischia di irritare i critici  dell'amministrazione Biden che sostengono che non si sta facendo  abbastanza per ritenere Israele responsabile delle operazioni militari a Gaza che hanno spinto la popolazione civile verso la carestia.   

Morta la bimba nata a Gaza col cesareo dalla mamma uccisa

E' morta la piccola Sabreen, la neonata venuta alla luce con un parto cesareo dopo che la mamma era stata colpita mortalmente in un raid israeliano nel sud di Gaza. Lo rende noto la Bbc precisando che la piccola è sopravvissuta solo 5 giorni, dopo essere stata ricoverata in un'unità di terapia intensiva neonatale. E' stata sepolta, riferiscono alcuni media internazionali, accanto alla mamma.

Onu: 14 anni per bonificare Gaza da detriti e ordigni

L'enorme quantità di macerie e di ordigni inesplosi lasciati dalla devastante guerra di Israele nella Striscia di Gaza potrebbe richiedere circa 14 anni per essere rimossa. È il monito lanciato da un funzionario delle Nazioni Unite. Secondo quanto riportato dalla Reuters, Pehr Lodhammar, importante funzionario dell'Unmas (Servizio di azione contro le mine delle Nazioni Unite), ha dichiarato in un briefing a Ginevra che la guerra ha lasciato circa 37 milioni di tonnellate di detriti nel territorio densamente popolato e ampiamente urbanizzato. Ha aggiunto che, sebbene sia impossibile determinare il numero esatto di ordigni inesplosi trovati a Gaza, si prevede che, in determinate condizioni, potrebbero essere necessari 14 anni per rimuovere i detriti, comprese le macerie degli edifici distrutti. 

Ministero della Sanità di Gaza: bilancio guerra si aggrava ancora, 34.356 morti

Almeno 34.356 palestinesi sono stati uccisi e 77.368 feriti negli attacchi israeliani a Gaza dal 7 ottobre, secondo il ministero della Sanità che è gestito da Hamas. Il ministero ha aggiunto che 51 persone sono state uccise e 75 ferite nelle ultime 24 ore.

L'Ue intensifica l'assistenza umanitaria per i palestinesi

Alla luce del continuo deterioramento della grave crisi umanitaria a Gaza e del costante aumento dei bisogni sul campo, la Commissione europea ha deciso di aumentare i finanziamenti a sostegno dei palestinesi colpiti dalla guerra in corso, stanziando altri 68 milioni di euro sotto forma di aiuti umanitari. Lo comunica l'esecutivo comunitario in una nota, specificando che gli aiuti saranno convogliati attraverso le organizzazioni partner che già assistono i palestinesi a Gaza e in tutta la regione. Il sostegno mira a incrementare l'assistenza alimentare, nutrizionale, sanitaria, idrica e igienico-sanitaria e gli alloggi. Questo sostegno porta il totale dell'assistenza umanitaria dell'Ue a 193 milioni di euro per i palestinesi a Gaza e in tutta la regione nel 2024.

Blinken: "La Cina può favorire il calo delle tensioni in Medio Oriente"

La Cina "può aiutare a far calmare le tensioni in Medio Oriente". E' quanto ha detto il segretario di Stato americano Antony Blinken, in merito al dossier sul conflitti intorno a Israele e Hamas trattati nei suoi incontri in Cina.  

Parigi, studenti bloccano l'accesso all'Università Science Po

A Parigi gli studenti hanno bloccato l'accesso alla prestigiosa università Sciences Po a causa della guerra a Gaza, chiedendo all'istituzione di condannare le azioni di Israele. Una protesta che ha fatto eco a manifestazioni simili nei campus statunitensi. Inneggiando al loro sostegno ai palestinesi, gli studenti hanno esposto bandiere palestinesi alle finestre e all'ingresso dell'edificio. Molti indossavano la kefiah bianca e nera che è diventata un emblema di solidarietà con Gaza.
 

Manifestazioni pro-Palestina all'università Sciences-Po di Parigi - 26 aprile 2024 Ap Photo
Manifestazioni pro-Palestina all'università Sciences-Po di Parigi - 26 aprile 2024

Manifestanti davanti alla casa del ministro Gantz, chiedono le dimissioni

Decine di manifestanti si sono radunati davanti alla casa del ministro della guerra Benny Gantz, nella città di Rosh HaAyin, invocando le sue dimissioni per il mancato accordo sugli ostaggi. Lo riporta Haaretz.  Venerdì scorso si era svolta una manifestazione simile vicino alla casa del ministro Chili Tropper, membro del partito di Gantz, a Nes Harim vicino a Gerusalemme.

Media Qatar: capo dell'intelligence egiziana atteso in Israele

Il capo dell'intelligenze egiziana Abbas Kamel dovrebbe fare parte della delegazione del Cairo attesa oggi in Israele. Lo riporta il quotidiano del QatarAl-Araby Al-Jadeed, citato dai media israeliani. 

Raid Israele su struttura Croce Rossa Internazionale, tre morti a Gaza City

Sono almeno tre le persone che hanno  perso la vita in seguito a un raid aereo israeliano su una struttura  del Comitato internazionale della Croce Rossa a Gaza City. Lo hanno  riferito fonti mediche palestinesi citate dall'agenzia di stampa  Xinhua. La Wafa riferisce di un raid aereo israeliano contro una casa nel  quartiere di Remal a ovest di Gaza City. Tra le vittime si contano  anche una donna e un bambino, aggiunge. 

Media: intensi bombardamenti israeliani nel sud del Libano

Intensi e prolungati bombardamenti israeliani si sono verificati nelle ultime ore nel sud del Libano, nel settore delle Fattorie di Shebaa, nella parte orientale del fronte di guerra tra Hezbollah e Israele. Lo riferiscono media libanesi, dando conto di diverse abitazioni danneggiate nella regione di Shebaa. Non si registrano al momento vittime.

Video. Razzi e droni esposti come in un museo: l'Iran mostra le armi usate contro Israele

Iran: "I Brics fermino la brutalità dei sionisti a Gaza"

Secondo l'Iran, i Paesi membri dei Brics (Brasile, India, Russia, Cina, Sudafrica, Egitto, Etiopia, Iran ed Emirati Arabi) dovrebbero impegnarsi per "aiutare a porre fine alle brutalità dei sionisti nella Striscia di Gaza". Lo ha affermato il vice ministro degli Esteri iraniano, Ali Bagheri, durante un incontro tra i ministri degli Esteri dei Brics a Mosca, come riporta Irna. Durante il suo intervento, Bagheri ha anche ribadito l'apprezzamento di Teheran per la decisione del Sudafrica di portare Israele davanti alla Corte internazionale di Giustizia e ha invitato gli altri membri dei Brics ha sostenere Pretoria in questo. L'Iran è entrato ufficialmente a fare parte dei Brics nel gennaio del 2024.

Perego, sottosegretario di Stato alla Difesa: "Dal Mar Rosso difendiamo i porti italiani"

"L'Italia è protagonista contro le minacce degli Houti al traffico navale. La nave Duilio, avvicendata dalla Fasan, ha avuto un ruolo rilevante, ha condotto operazioni di scorta a favore di 39 navi commerciali, accompagnandole nello stretto di Bab El Mandeb, il passaggio fra Mar Rosso e Oceano Indiano. Ha contrastato attacchi nemici in diverse occasioni. ll pericolo Houthi spinge molti mercantili a circumnavigare l'Africa, bypassando il canale di Suez con il conseguente impatto negativo verso i porti italiani. Lo vediamo dal caso della nave MSC sequestrata dai Pasdaran nello stretto di Hormuz: c'è una strategia dell'Iran e delle sue Proxies. Altrettanto rilevante la missione navale Atalanta, a cui pure partecipa la nostra Marina militare, contro la pirateria somala”. Così Matteo Perego di Cremnago, sottosegretario di Stato alla Difesa, in una intervista a Libero, di rientro dal Mar Rosso dove ha visitato la base italiana di Gibuti e il cacciatorpediniere Caio Duilio, spiega l'importanza della missione Aspides per l'Italia. "La Caio Duilio ha grande esperienza in addestramento ed operativa, la nave era precedentemente dislocata nel Mar Baltico a supporto della difesa aerea della regione. A Gibuti presso la BMIS, Base Militare Italiana di Supporto, i nostri militari addestrano le forze di polizia locali con i Carabinieri, sostengono logisticamente le missioni Aspides e Atalanta e sono stati l’hub per l’evacuazione dei nostri concittadini dal Sudan quando nel 2023 è scoppiata la guerra civile", aggiunge.

Yemen, inviato Usa Lenderking: "Non sprecare progressi di pace"

L'inviato degli Stati Uniti in Yemen, Tim Lenderking, ha lanciato l'allarme sulla situazione nel Paese, affermando che sarebbe una "terribile tragedia" sprecare i progressi nel processo di pace nello Yemen in mezzo a "crisi concorrenti". Intervistato dal sito saudita "Arab News", l'inviato americano chiede all'Iran di smettere di alimentare il conflitto nello Yemen e di fermare il contrabbando di armi alla milizia Houthi Gli attacchi Houthi alle navi internazionali nel Mar Rosso e nel Golfo di Aden in risposta all'offensiva militare di Israele contro Hamas a Gaza non devono far deragliare il processo di pace nello Yemen, ha detto Lenderking. Da quando è iniziata la guerra a Gaza nell'ottobre dello scorso anno, gli attacchi degli Houthi contro navi commerciali e militari nelle vie navigabili strategiche hanno causato notevoli perturbazioni al commercio globale. Il gruppo politico e religioso armato sostenuto dall'Iran, formalmente noto come Ansar Allah, si considera parte dell'"Asse di Resistenza" guidato dall'Iran contro Israele, gli Stati Uniti e l'Occidente in generale. Ha minacciato di continuare i suoi attacchi alle navi fino a quando Israele non porrà fine al suo attacco a Gaza. Da gennaio, il Regno Unito e gli Stati Uniti, in coalizione con altri cinque paesi, hanno risposto con attacchi di ritorsione contro obiettivi Houthi nello Yemen. Gli Stati Uniti fermeranno questi attacchi di ritorsione quando la milizia Houthi fermerà i suoi attacchi alle navi", ha detto Lenderking.

“L'onere è sugli Houthi di fermare gli attacchi nel Mar Rosso. Ciò  può spingerci tutti a iniziare a fare marcia indietro, a ridurre l'escalation, a riportare la situazione nello Yemen al punto in cui era il 6 ottobre, che aveva molte più possibilità di arrivare alla pace di quanto non esistano ora, ed è lì che vogliamo tornare". Lenderking ha invitato l'Iran a "smettere di alimentare il conflitto e di fermare il contrabbando di armi e materiale letale nello Yemen, contro le risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite". Lo Yemen non era mai stato così vicino alla pace prima che il processo venisse deragliato dagli ultimi disordini regionali, ha affermato Lenderking. La guerra civile yemenita è andata avanti troppo a lungo, ha detto: "Deve finire".

Media: Blinken in Israele martedì, discuterà di operazione Rafah e accordo ostaggi

Antony Blinken dovrebbe andare in Israele martedì. Lo ha riferito l'emittente israeliana Kan,  aggiungendo che il segretario di Stato americano dovrebbe discutere dell'imminente operazione dell'Idf a Rafah e delle trattative per  sospendere i combattimenti e liberare oltre 100 ostaggi detenuti da  Hamas a Gaza dal 7 ottobre. Sarebbe il settimo viaggio di Blinken  nella regione da quando è scoppiata la guerra a Gaza.

Morto civile ferito ieri sera da attacco Hezbollah

Un civile israeliano è morto oggi a causa delle ferite riportate in un attacco missilistico anticarro di Hezbollah nella zona del Monte Dov, vicino al confine con il Libano, la scorsa notte, secondo quanto riportato dai media israeliani. L'uomo si chiama Sharif Suad. Il sito israeliano "Walla News" riporta che Suad era un camionista del villaggio arabo di Ras al-Ein, vicino al confine con il Libano. L'IDF ha detto poco fa di aver bombardato durante la notte i siti di lancio con l'artiglieria e il fuoco dei carri armati in risposta all'attacco. Dall'8 ottobre, le forze guidate da Hezbollah hanno attaccato quasi quotidianamente le comunità israeliane e le postazioni militari lungo il confine, con il gruppo che afferma di farlo per sostenere Gaza nel mezzo della guerra che infuria lì dal massacro di Hamas del 7 ottobre. Finora, le scaramucce al confine hanno provocato la morte di otto civili da parte israeliana - esclusa la morte di questa mattina - nonché la morte di 11 soldati e riservisti dell'IDF.

Idf: "Raid contro Hezbollah nel sud del Libano"

Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno condotto raid aerei contro obiettivi di Hezbollah nel sud del Libano. Lo riferiscono le Idf spiegando di aver colpito infrastrutture del  gruppo sciita a Kfarchouba e a Markaba. Si tratta di un'azione in risposta al lancio di due missili anticarro dal sud del Libano verso il Monte Dov al confine tra Libano e Israele.

College Los Angeles annulla cerimonia laurea per motivi di sicurezza

L'Università della California del Sud (Usc) di Los Angeles ha annullato la cerimonia di laurea del 10  maggio, per motivi di sicurezza, a seguito delle proteste scoppiate in decine di campus negli Stati Uniti per la guerra Israele-Gaza. In una dichiarazione, l'Usc ha affermato che "non sarà in grado di ospitare  la cerimonia sul palco principale che tradizionalmente porta 65.000  studenti, famiglie e amici" nel suo campus. 

Mercoledì la polizia ha arrestato almeno 93 persone nel campus per  violazione di domicilio e ha ordinato lo smantellamento di un  accampamento. L'Usc ha annunciato all'inizio del mese che alla  studentessa musulmana Asna Tabassum non sarebbe più stato permesso di  tenere un discorso di commiato a causa di non specificate minacce alla sicurezza. 

Alla Emory University di Atlanta, 28 manifestanti sono stati arrestati ieri dopo essersi rifiutati di andarsene. A New York, la Columbia  University non ha rispettato la scadenza di ieri sera per porre fine  all'accampamento nel suo campus.

Gaza, Khan Yunis distrutta dal bombardamento israeliano

Gaza, Khan Yunis distrutta dal bombardamento israeliano AFP
Gaza, Khan Yunis distrutta dal bombardamento israeliano

Molo galleggiante Usa dinanzi Gaza pronto a inizio maggio

Le truppe statunitensi, che hanno cominciato a costruire il molo galleggiante dinanzi le coste di Gaza, per aumentare il flusso di aiuti umanitari che entra dal mare nell'enclave assediata da Israele, contano di renderlo operativo entro l'inizio di maggio. Lo hanno reso noto fonti dell'esercito israeliano. Il molo temporaneo, una sorta di isola artificiale battezzato Jlots, Joint Logistics Over the Shore, è in lavorazione da quando è stato annunciato dal presidente degli Stati Uniti Joe Biden nel suo discorso sullo stato dell'Unione il 7 marzo; ed è il tentativo degli Stati Uniti di intervenire con più forza nella situazione umanitaria a Gaza.

Manifestazione pro Palestina nelle università americane

Manifestazione pro Palestina nelle università americane AFP
Manifestazione pro Palestina nelle università americane

Delegazione Egitto in Israele, la guida il capo intelligence

E' attesa una delegazione egiziana oggi in Israele per riprendere i colloqui volti a raggiungere un cessate il fuoco temporaneo tra Israele e Hamas e il rilascio degli ostaggi; sarà guidata da Abbas Kamel, il potente capo dell'intelligence egiziana.   Secondo il quotidiano qatarino Al-Arabi Al-Jadid, Kamel incontrerà il capo del Mossad David Barnea e il consigliere per la sicurezza nazionale Tzachi Hanegbi. Secondo una fonte egiziana, Il Cairo sta lavorando per impedire l'operazione israeliana a Rafah.

Accampati nelle tende, pacificamente e senza timore: "Pensiamo alla Palestina, non siamo preoccupati per noi"

Alle proteste pro-Gaza continuano ad unirsi altri studenti come i giovani della Ucla: non si fermano di fronte all'ondata di arresti che hanno visto portare via in manette centinaia di dimostranti in questi ultimi giorni.

Palestinesi piangono sul corpo dell'operatore umanitario belga, Abdallah Nabhan

Assieme al figlio di sette anni è stato tra le vittime dell'ultimo attacco aereo a Rafah

Palestinesi piangono sul corpo dell'Operatore umanitario belga, Abdallah Nabhan, e del figlio tra le vittime dell'attacco aereo a Rafah Frame VIDEO OBTAINED BY REUTERS
Palestinesi piangono sul corpo dell'Operatore umanitario belga, Abdallah Nabhan, e del figlio tra le vittime dell'attacco aereo a Rafah

Columbia University, annullato smantellamento presidio filo-Gaza

La Columbia University ha fatto marcia indietro rispetto alla scadenza fissata a mezzanotte (04:00 GMT di venerdì) per i manifestanti di smantellare un accampamento filo-palestinese di protesta, mentre altri campus universitari negli Stati Uniti si battono per impedire che le occupazioni prendano piede.   "I colloqui - ha detto Minouche Shafik, presidente dell'ufficio della Columbia University - hanno mostrato progressi e stanno continuando come previsto; noi abbiamo le nostre richieste, gli studenti hanno le loro".

"Bersagliata con missili e droni nave container israeliana". Parla il portavoce militare Houthi

L'Egitto tenta di rilanciare i negoziati, oggi delegazione del Cairo in Israele

Secondo funzionari israeliani, citati da Ynet, l'Egitto teme i "profughi di guerra" palestinesi che potrebbero entrare nel Sinai in seguito all'assalto israeliano a Rafah: quindi ha fretta di proporre un accordo a Hamas nella speranza di ottenere il rinvio dell'attacco. Intanto, la squadra negoziale israeliana ha ricevuto il "via libera" dal gabinetto di guerra con un mandato preciso: flessibilità nella posizione di Israele in modo che, se ci fosse un cambiamento nei negoziati dovuto all'accresciuta pressione militare, sia possibile andare avanti rapidamente con un accordo. 

Una delegazione dei servizi segreti egiziani arriva oggi in Israele nel tentativo di rilanciare i negoziati di tregua da tempo in stallo.
Il Cairo ipotizza uno scambio su larga scala di ostaggi israeliani in cambio di prigionieri palestinesi nelle carceri israeliane oltre a una tregua di diverse settimane, proposta che la squadra di mediazione egiziana ha trasmesso ad Hamas prima di informare Tel Aviv. Oltre allo scambio di prigionieri e ostaggi, la proposta egiziana prevede che durante il cessate il fuoco le truppe israeliane si ritirino da vari punti della Striscia e permettano ai palestinesi sfollati di tornare alle loro case nel Nord di Gaza, cosa che Israele ha finora rifiutato. Secondo le fonti, una volta tornata da Tel Aviv la delegazione egiziana incontrerà una delegazione di Hamas. La nuova offensiva diplomatica dell'Egitto arriva nell'imminenza di un attacco israeliano contro Rafah, nell'estremo Sud della Striscia, dove vivono ammassati quasi due milioni di persone sfollate in carenza di acqua, cibo e medicinali.

Gli Houthi: "Attaccata una nave nel Golfo di Aden"

Gli Houthi dello Yemen hanno preso di mira la nave MSC Darwin nel Golfo di Aden, ha detto il portavoce militare del gruppo allineato all'Iran Yahya Sarea in un discorso televisivo. Le forze Houthi hanno organizzato attacchi contro le navi in transito nella regione del Mar Rosso da mesi in solidarietà con i palestinesi.

Proteste nei campus, l'Università della California meridionale cancella la consegna delle lauree

Dilaga la protesta nelle università americane contro la guerra di Israele a Gaza. L'Università della California meridionale ha cancellato la cerimonia ufficiale di consegna delle lauree in programma a maggio, citando "nuove misure di sicurezza". 

"Noi - ha dichiarato l'Università in un comunicato - sappiamo che questo possa provocare delusione". L'annuncio arriva giorni dopo la decisione di cancellare il discorso d'onore di una studentessa musulmana, Asna Tabassum, giustificato con il fatto che la ragazza nel suo account aveva condiviso un link che invocava l'eliminazione di Israele. La cerimonia, in programma dall'8 all'11 maggio, avrebbe portato nel campus circa 65mila studenti e le loro famiglie. 

La portavoce in lingua araba del Dipartimento di Stato Usa si dimette in dissenso con la politica del governo

Si è dimessa la portavoce in lingua araba del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti per protesta con la politica di Washington sulla guerra a Gaza. Ed è la terza dimissione dal dipartimento sulla questione. Hala Rharrit era entrata a far parte del Dipartimento di Stato quasi vent'anni fa. Un portavoce del Dipartimento di Stato, interrogato sulle dimissioni in conferenza stampa, ha fatto notare che il ministero ha canali di comunicazione per i suoi dipendenti quando sono in disaccordo con le politiche del governo.

Proteste pacifiste all'università di Emory, in Georgia, più di 20 arresti

Sono saliti a più di venti gli arresti condotti dalla polizia nel campus dell'università di Emory, in Georgia, occupato da centinaia di manifestanti che invocano il cessate il fuoco a Gaza e condannano Israele. Gli studenti si sono scontrati con la polizia. Gli agenti fatto ricorso a spray urticanti per sgomberare l'area.

La proposta di Israele a Hamas: "20 ostaggi liberi, ritorno dei profughi, niente tregua"

Secondo la tv israeliana Channel 12 news, funzionari israeliani hanno valutato ieri durante il gabinetto di guerra una proposta più limitata da inoltrare ad Hamas. 
Channel 12 news parla di un "nuovo schema di accordo" che prevede il rilascio di 20 ostaggi: donne, soldatesse, anziani e persone in gravi condizioni. Israele consentirebbe ai palestinesi di tornare nel nord di Gaza, ma non dichiarerebbe la fine della guerra. La proposta dovrebbe essere trasmessa ai mediatori a breve.

L'esercito israeliano ha completato i preparativi per l'attacco a Rafah

L'esercito israeliano ha informato il governo che le sue forze hanno completato i preparativi per una invasione di Rafah e che la data ora dipende dal gabinetto di guerra. Lo riferisce Haaretz. L'esercito aggiunge che come parte dei preparativi, la brigata 162, che era stata posizionata nel nord e nel centro della Striscia dall'inizio dell'operazione di terra, si è avvicinata alla città meridionale di Rafah.

La Nobel per la Pace Malala: “Sostegno a Gaza, condanna di Israele”

La premio Nobel per la Pace Malala Yousafzai ha condannato Israele e ha ribadito il suo sostegno ai palestinesi a Gaza, dopo le reazioni negative nel suo natio Pakistan per il musical di Broadway che ha co-prodotto con l'ex segretario di Usa Hillary Clinton.

Yousafzai, premiata con il Nobel nel 2014, è stata criticata in patria per aver collaborato con Clinton, ferma sostenitrice della guerra di Israele contro Hamas. Il musical, intitolato "Suffs", racconta la campagna delle donne americane per il diritto al voto nel Xx secolo ed è in scena a New York dalla scorsa settimana. 

"Voglio che non ci sia confusione sul mio sostegno al popolo di Gaza", ha scritto Yousafzai su X. "Non abbiamo bisogno di vedere altri cadaveri, scuole bombardate e bambini che muoiono di fame per capire che è urgente e necessario un cessate il fuoco". E ha aggiunto: "ho condannato e continuerò a condannare il governo israeliano per le sue violazioni del diritto internazionale e i crimini di guerra". "La collaborazione teatrale di Yusafzai con Hillary Clinton, che sostiene l'appoggio dell' America al genocidio dei palestinesi, è un colpo enorme alla sua credibilità come attivista per i diritti umani", ha scritto la popolare commentatrice pachistana Mehr Tarar su X. "Lo considero assolutamente tragico". Il New York Times ha riferito che Malala ha indossato un distintivo rosso e nero alla prima di "suffs" lo scorso giovedì, a significare il suo sostegno per un cessate il fuoco.  

Malala Yousafzai


 

Israele: "150-200.000 palestinesi hanno già lasciato Rafah"

Secondo l'esercito israeliano, circa 150.000-200.000 civili palestinesi hanno già lasciato Rafah dal 7 aprile, mentre i militari si preparano per un'invasione a lungo discussa, scrive il Jerusalem Post. 

A un certo punto a Rafah c'erano circa 1,4 milioni di civili palestinesi. Dopo che l'Idf si è ritirato da Khan Yunis il 7 aprile, tuttavia, una significativa minoranza di civili ha iniziato a fuggire da Rafah e tornare a Khan Yunis o ad al-Muwasi, sulla costa meridionale di Gaza. L'esercito israeliano, che da giorni prepara il modo di far uscire i civili da Rafah, spera che più civili seguano questo esempio mentre vengono allestite nuove tendopoli per consentire ai civili di evacuare Rafah verso Khan Yunis, al-Muwasi e il centro di Gaza. 

Raid israeliano a Rafah uccide un cooperante belga e suo figlio di 7 anni

Un operatore umanitario che lavorava a Gaza per l'agenzia belga Enabel di supporto alla piccole imprese è morto in un attacco israeliano a Rafah, ha detto la ministra dello sviluppo di Bruxelles, Caroline Gennez, riporta la belga. "È con profonda tristezza e orrore che apprendiamo della morte del nostro collega Abdallah Nabhan (33 anni) e di suo figlio Jamal, di sette anni, avvenuta ieri notte, a seguito di un bombardamento da parte dell'esercito israeliano nella parte orientale della città di Rafah", ha affermato la ministra in una nota. 

La nazionalità di Nabhan non è stata rivelata. L'esercito israeliano non ha risposto alla richiesta di spiegazioni. Gennez ha condannato "l'attacco contro civili innocenti", mentre la collega degli esteri, Hadja Lahbib, ha annunciato che convocherà l'ambasciatrice di Israele in Belgio "per condannare questo atto inaccettabile ed esigere delle spiegazioni". 

Hamas a Israele: "Stop agli attacchi in cambio di una tregua di un anno"

I media sauditi Al-Arabiya e Al-Hadath hanno riferito, citando fonti informate, che l'Egitto ha trasmesso a Israele una proposta di Hamas per un cessate il fuoco completo per almeno un anno, in cambio del congelamento di qualsiasi operazione militare contro Israele. Le fonti hanno confermato poi che l'Egitto ha presentato un'iniziativa al Capo di Stato maggiore israeliano e al capo dello Shin Bet durante la loro visita al Cairo mercoledì, che prevede un congelamento completo e definitivo dell'assalto alla città di Rafah in cambio del riavvio dei negoziati sui prigionieri. 

Proteste contro la guerra a Gaza, 93 arresti in California, il campus resta chiuso "fino a nuovo avviso"

Il campus dell'Università californiana Usc, dove le manifestazioni contro la guerra a Gaza sono finite con 93 arresti, resterà chiuso "fino a nuovo avviso". La polizia ha riferito su X che non "c'è stato alcun ferito" e che le "pattuglie della polizia continueranno a sorvegliare la zona". 

Manifestanti a sostegno di Gaza presso l'Università della California del Sud il 24 aprile 2024 a Los AngelesAfp

Manifestanti a sostegno di Gaza presso l'Università della California del Sud il 24 aprile 2024 a Los Angeles