Medioriente in fiamme

Scoperte fosse comuni a Gaza, media: 180 corpi. Katz: Colosseo nel mirino dei missili iraniani

Secondo fonti Usa, Washington prossima a sanzionare battaglione Idf. Netanyahu: "Assurdità". Raid israeliano su Rafah: 22 morti tra cui 18 minori. Oggi in un post del ministro israeliano Katz, missili sulla Torre Eiffel. Tajani: "Evitiamo il panico"
Scoperte fosse comuni a Gaza, media: 180 corpi. Katz: Colosseo nel mirino dei missili iraniani
@Israel_katz
La foto postata su X da Israel Katz, col Colosseo puntato da missili iraniani

Dopo mesi di scontri tra democratici e repubblicani, in particolare rispetto al supporto a Kiev, la Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti ha approvato, con un'ampia maggioranza, sostegni perlopiù militari all'Ucraina per 61 miliardi di dollari, a Israele per 26 e a Taiwan e alla regione dell'Indo-pacifico per otto. È atteso il voto del Senato.

Cinque razzi da Iraq contro base Usa in Siria

Almeno cinque razzi sono stati lanciati dalla città irachena di Zummar verso una base militare americana nel nord-est della Siria. Lo riferisce il Times of Israel. L'attacco contro le forze americane è il primo dall'inizio di febbraio, quando i gruppi sostenuti dall'Iran in Iraq hanno fermato i loro attacchi contro le truppe americane.

 

Cronache da Rafah: nuovo raid israeliano uccide 22 persone di cui 18 minori

Il drone mostra la distruzione a Tulkarm in Cisgiordania dopo il raid israeliano

Le riprese dei droni mostrano le case e le strade distrutte dopo il raid israeliano durato due giorni nell'area della città palestinese di Tulkarm. La sicurezza palestinese e i residenti si sono riuniti per valutare i danni mentre gli scavatori stavano rimuovendo le macerie e i detriti. Le forze israeliane hanno ucciso 14 palestinesi durante il raid israeliano nella Cisgiordania occupata, mentre un autista di ambulanza è stato ucciso mentre andava a raccogliere i feriti di un attacco separato da parte di coloni ebrei violenti, hanno riferito le autorità palestinesi ieri sabato 20 aprile. Le forze israeliane hanno iniziato il raid nelle prime ore di venerdì 19 aprile nell'area di Nur Shams a Tulkarm scambiando fuoco con combattenti armati palestinesi fino al giorno dopo.

3 morti in Cisgiordania, per l'Idf erano "terroristi"

Due adolescenti palestinesi e una donna sono stati uccisi dalle forze israeliane in diversi momenti in Cisgiordania. Secondo il ministero della Sanità palestinese a Ramallah  Muhammad Majid Musa Jabareen, 19 anni, e Musa Mahmud Musa Jabareen, 18 anni, sono stati uccisi all'ingresso del villaggio di Beit Einun vicino alla città di Hebron. Citando due fonti della sicurezza palestinese, l'agenzia Wafa ha riferito che dopo averli uccisi le truppe israeliane hanno preso d'assalto Beit Einun e fatto irruzione in diverse case. L'Idf, da parte sua, ha detto che i due hanno tentato di pugnalare e sparare ai soldati vicino al villaggio. "Uno dei terroristi ha tentato di pugnalare i soldati che si trovavano nella zona, che hanno risposto sparando", si legge in un comunicato, "Contemporaneamente, l'altro terrorista ha aperto il fuoco contro i soldati e anche lui è stato neutralizzato".
In un altro episodio, riportato dal ministero della Sanità palestinese, una donna di 43 anni, Labiba Faza Sidqi Ghannam, è stata uccisa al checkpoint di Hamra. L'esercito israeliano ha detto che aveva "tentato di pugnalare i soldati dell'Idf che erano nella postazione e che hanno risposto sparando e  neutralizzandola".

 

Fonti a media iraniano: ripresi colloqui Iran-Usa sul nucleare

Alcune fonti hanno riferito a un giornale iraniano, il quotidiano riformista Shargh, che l'Iran sarebbe in contatto con gli Stati Uniti per nuovi negoziati sul nucleare. Il quotidiano Shargh, ripreso da Haaretz, ha citato fonti informate secondo cui la missione iraniana dell'Onu a New York sta coordinando i colloqui e a condurre i negoziati non sarebbe più il viceministro degli Esteri iraniano Ali Bagheri, ma l'ambasciatore iraniano all'Onu Amir Saeid Iravani. Il ministro degli Esteri iraniano Hossein Amirabdollahian ha confermato sabato che durante la sua permanenza a New York si sono svolti colloqui sull'accordo nucleare, ma non ha fornito ulteriori dettagli. Tuttavia, ha affermato che l'Iran è interessato ad una "soluzione diplomatica" ai conflitti in Medio Oriente. Secondo gli analisti la leadership di Teheran vuole utilizzare il recente conflitto militare con Israele come leva per rilanciare l'accordo nucleare del Piano d'azione globale congiunto (JCPOA) del 2015, negoziato attuato sotto l'amministrazione dell'ex presidente degli Stati Uniti Barack Obama. In cambio della riduzione della tensione richiesta dall'Occidente, dovrebbero quindi ripartire i negoziati sul nucleare. L'obiettivo è revocare le sanzioni che paralizzano l'Iran.

 

Al Jazeera: 180 corpi in fossa comune a Khan Yunis

La protezione civile palestinese sostiene di aver recuperato 180 corpi da una fossa comune all'interno dell'ospedale Nasser a Khan Younis, a Gaza, a due settimane dal ritiro delle forze israeliane dall'area. Lo riporta Al Jazeera. 

 

Fonti a media polacco, ripresi colloqui Iran-Usa sul nucleare

Alcune fonti hanno riferito a un media polacco, il quotidiano Shargh, che l'Iran sarebbe in contatto con gli Stati Uniti per nuovi negoziati sul nucleare.
Il quotidiano Shargh, ripreso da Haaretz, ha citato fonti informate secondo cui la missione iraniana dell'Onu a New York sta coordinando i colloqui e a condurre i negoziati non sarebbe più il viceministro degli Esteri iraniano Ali Bagheri, ma l'ambasciatore iraniano all'Onu Amir Saeid Iravani.
Il ministro degli Esteri iraniano Hossein Amirabdollahian ha confermato sabato che durante la sua permanenza a New York si sono svolti colloqui sull'accordo nucleare, ma non ha fornito ulteriori dettagli. Tuttavia, ha affermato che l'Iran è interessato ad una "soluzione diplomatica" ai conflitti in Medio Oriente.
Secondo gli analisti la leadership di Teheran vuole utilizzare il recente conflitto militare con Israele come leva per rilanciare l'accordo nucleare del Piano d'azione globale congiunto (JCPOA) del 2015, negoziato attuato sotto l'amministrazione dell'ex presidente degli Stati Uniti Barack Obama. In cambio della riduzione della tensione richiesta dall'Occidente, dovrebbero quindi ripartire i negoziati sul nucleare. L'obiettivo è revocare le sanzioni che paralizzano l'Iran.

 

La fossa comune nell'ospedale Nasser di Khan Younis


Le autorità della Striscia di Gaza hanno scoperto una nuova fossa comune nel cortile di un ospedale di Khan Younis. I 60 corpi recuperati portano a quasi 34.100 il bilancio delle vittime palestinesi dall'inizio dell'offensiva dell'esercito israeliano, poco più di sei mesi fa. Da venerdì scorso, nell'ospedale Nasser sono stati ritrovati 210 corpi, mentre nella zona ci sono ancora circa 2.000 dispersi, ha detto all'agenzia Efe un portavoce della protezione civile dell'enclave. L'esercito israeliano si è ritirato da Khan Yunis nelle prime ore del 7 aprile, dopo quattro mesi di combattimenti e bombardamenti. I due principali ospedali della zona, Amal e Nasser, sono stati rasi al suolo e sono completamente inattivi dopo aver subito un assedio da parte delle truppe israeliane, che hanno attaccato entrambi i centri per il sospetto che nascondessero miliziani di Hamas e della Jihad islamica. Secondo Hamas, la scoperta della fossa comune presso l'ospedale Naser "riafferma la portata dei crimini e delle atrocità commesse dall'esercito di occupazione sionista". L'episodio ricorda quanto accaduto all'ospedale Al Shifa, il più importante e situato nel nord dell'enclave, completamente fuori servizio dopo un assedio israeliano durato due settimane a fine marzo. Dopo la partenza delle truppe israeliane dall'ospedale il 1 aprile, le autorità di Gaza scoprirono una fossa comune con una dozzina di corpi sepolti, tra cui pazienti, donne e anziani. In totale, nei giorni successivi, furono recuperati circa 400 corpi dentro e intorno all'ospedale.

Hanyeh: “Pronti a un accordo se Israele soddisferà nostre tre richieste”

Qualsiasi negoziato con Israele per la restituzione degli ostaggi detenuti dalle milizie palestinesi deve includere la triplice condizione della "fine degli attacchi contro la popolazione palestinese", il ritiro delle truppe israeliane da Gaza e la restituzione dei prigionieri detenuti nelle carceri israeliane. A dichiararlo è stato il capo dell'ufficio politico di Hamas, Ismail Haniyeh. In visita in Turchia per incontrare il presidente Recep Tayyip Erdogan, ha insistito che "nel momento in cui Israele accetterà queste richieste", Hamas "sarà pronto a raggiungere un accordo".
Il leader politico di Hamas ha anche fatto riferimento all'ipotetico status politico della Striscia di Gaza al termine della guerra, affermando che non permetterà agli "occupanti" di decidere "chi governa". "Gaza è governata dai palestinesi e la questione è di interesse nazionale", ha dichiarato all'Agenzia Anadolu, prima di sottolineare il suo piano in "due fasi" per "regolare la politica nazionale palestinese".
Prima una "riorganizzazione dell'Organizzazione per la Liberazione della Palestina per includere tutti i gruppi palestinesi" e poi "un governo di unità nazionale per ricostruire Gaza e unificare le istituzioni con la Cisgiordania prima di indire elezioni generali".

 

Unicef: 3 bimbi palestinesi uccisi in Cisgiordania e 14 a Rafah

"Nelle ultime 72 ore, tre bambini palestinesi sono stati uccisi nell'ultima operazione militare a Tulkarem in Cisgiordania, e, secondo le notizie, almeno altri 14 bambini sono stati uccisi e Rafah, Gaza. I bambini nello Stato di Palestina sono stati intrappolati in un tragico e vizioso ciclo di violenza da troppo tempo. Questa è una guerra che colpisce in modo sproporzionato i bambini. L'uccisione dei bambini deve finire. E' necessario un cessate il fuoco. Ora". Lo scrive su X l'ufficio regionale Unicef per il Medio Oriente e il Nord Africa.

 

Il Cairo: con escalation a Gaza pericolo di nuovi focolai

"Il ritmo crescente degli attacchi israeliani e delle pratiche di insediamento illegale in Cisgiordania aumentano il rischio che la situazione esploda nel complesso dei territori palestinesi occupati": lo ha detto il ministro degli Esteri egiziano Sameh Shoukry incontrando la relatrice speciale delle Nazioni Unite sulla situazione dei diritti umani nei territori palestinesi occupati, Francesca Abanese oggi al Cairo.
Il Ministro Shoukry e il relatore delle Nazioni Unite - riferisce il portavoce del ministero Ahmed Abu Zeid - "hanno discusso le pratiche e le politiche israeliane nei territori palestinesi occupati, sottolineando la necessità di porre fine agli attacchi israeliani sulla Striscia di Gaza, in conformità con le disposizioni del diritto internazionale sui diritti umani e del diritto umanitario internazionale, e di garantire la consegna completa e sicura degli aiuti umanitari, nonché la necessità di porre fine alla crescente violenza dei coloni sotto la protezione delle forze israeliane in Cisgiordania e di ritenere responsabili gli autori di queste violazioni".
Shoukry ha osservato che "la continuazione della guerra israeliana contro la Striscia di Gaza e il ritmo crescente degli attacchi israeliani e delle pratiche di insediamento illegale in Cisgiordania aumentano il rischio che la situazione esploda nel complesso dei territori palestinesi occupati" e ha messo in guardia "dalle conseguenze del protrarsi della situazione attuale che rischia di peggiorare la crisi umanitaria a Gaza e le sue ripercussioni sulla sicurezza che minacciano di prolungare il ciclo di violenza".

 

Gantz a Blinken: grazie per gli aiuti, rivedere idea sulle sanzioni

Benny Gantz, ex capo di Stato maggiore e membro del gabinetto di guerra israeliano, ha ringraziato il segretario di Stato americano Antony Blinken per il sostegno di Washington contro l'attacco iraniano e per gli aiuti militari approvati dalla Camera dei Rappresentanti Usa, ma ha chiesto di riconsiderare i piani di sanzionare il battaglione Netzah Yehuda delle forze armate israeliane (Idf).
Le misure punitive, il cui annuncio e' atteso nei prossimi giorni, non solo danneggerebbero la legittimità internazionale di Israele mentre combatte Hamas a Gaza, ma non c'e' alcuna giustificazione per farlo, ha sostenuto Gantz, secondo quanto riferito dal suo ufficio. Secondo l'esponente del gabinetto di guerra, il sistema giudiziario israeliano e' forte e indipendente, e tutte le unita' dell'Idf sono soggette al codice di condotta in conformità con il diritto internazionale.
I due hanno anche discusso dell'urgente necessita' di collaborare con i partner regionali e di elaborare un piano per il post-guerra a Gaza. 

 

Il nostro approfondimento: Netzah Yehuda, cos'è e come opera il battaglione israeliano nel mirino delle sanzioni Usa

 

Tajani: “Momento di grande tensione, al G7 è stato deciso di lavorare a de-escalation”

"C'è un momento di grande tensione in tutto il Medio Oriente, c'è un tentativo di sovvertire anche un po' l'ordine mondiale da parte di qualcuno che pensa che sia giunto il momento di non avere più troppo Occidente - che comunque ha garantito libertà, democrazia e stabilità nel mondo". A dichiararlo, ospite di Paolo de Debbio a Dritto e rovescio, è stato il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, sottolineando la necessità di lavorare ad una de-escalation.
"C'è un attacco ovviamente contro Israele e nessuno può pensare che Israele debba essere cancellato dalla carta geografica", ha proseguito. "Hamas, nel momento in cui Israele stava per chiudere un accordo con l''Arabia Saudita, quindi mondo arabo e mondo ebraico si incrociavano per creare una stagione di pace, Hamas ha scatenato un'offensiva contro i civili israeliani, non un'offensiva militare, che ha provocato una reazione durissima e violentissima da parte di Israele". "Si è quindi creata una situazione di grande instabilità. Poi c'è stato uno scontro con l'Iran: decine e decine di missili e droni dall'Iran contro Israele e questo ha provocato la reazione di Israele. Tutti quanti stiamo lavorando per una de-escalation: alla riunione del G7 abbiamo detto che siamo per la calma, per la de-escalation. Non bisogna drammatizzare, bisogna tranquillizzare i concittadini, ma nello stesso tempo bisogna operare: occuparsi ma non preoccuparsi".

Anp: soldati israeliani hanno ucciso due ragazzi vicino Hebron. Idf: “Avevano attaccato militari israeliani”

Due adolescenti palestinesi sono stati uccisi da soldati israeliani nella Cisgiordania occupata, ha annunciato il ministero della Sanità dell'Autorità nazionale palestinese, mentre l'esercito israeliano ha affermato che i due ragazzi avevano attaccato i soldati. Mohamed Madjid Moussa Jabarine, 19 anni, e Moussa Mahmoud Moussa Jabarine, 18 anni, "sono stati uccisi da proiettili sparati dalle forze di occupazione a nord di Hebron", ha dichiarato il ministero.
L'esercito israeliano ha confermato di aver "neutralizzato" due persone, sostenendo che avevano tentato di accoltellare e aprire il fuoco contro i soldati vicino al villaggio di Beit Einoun, nel sud della Cisgiordania, territorio occupato da Israele dal 1967.
Secondo l'agenzia di stampa ufficiale palestinese, i due palestinesi sono stati uccisi all'ingresso del villaggio di Beit Einoun, vicino alla città di Hebron.

 

Tajani: missili sul Colosseo? No ad allarmismi

"Non bisogna creare allarmismo. Mi rendo conto che Israele è sotto attacco e chiama a raccolta tutti i paesi occidentali perché ci sia sostegno alla sopravvivenza dello Stato di Israele, ma noi non siamo in questo momento sotto tiro. Siamo in massima allerta per quanto riguarda possibili attentati, ma non abbiamo neanche segnali di attentati di gruppi organizzati". Lo ha assicurato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, intervenendo a "Dritto e rovescio" su Retequattro, commentando il post del ministro degli Esteri israeliano, Yisrael Katz, che ha pubblicato una foto di missili sul Colosseo e la scritta "Nessuno è al sicuro".
"Ci può essere qualche lupo solitario che si autoradicalizza - ha aggiunto Tajani - ma le nostre forze dell'ordine vigilano e anche la nostra intelligence svolge una grande azione di prevenzione. Ho fiducia nelle nostre forze dell'ordine e nei nostri servizi segreti".

 

Trovate fosse comuni con almeno 50 cadaveri di palestinesi nell'ospedale Nasser di Khan Younis

Almeno 50 cadaveri di palestinesi, uccisi dalle forze israeliane, sono stati ritrovati ieri all'interno dell'ospedale di Khan Younis, a sud di Gaza. Lo comunica la Protezione civile della Striscia che, attraverso un suo portavoce, Mahmoud Bassal, fa sapere di aver constatato la “presenza di fosse comuni all'interno del Complesso medico Nasser”. La scoperta di “50 martiri” è stata possibile grazie ad operazioni di scavo nell'area dell'ospedale, prosegue Bassal. Che aggiunge: “Gli scavi continuano anche oggi, ci sono altri corpi, attendiamo la fine delle operazioni per attribuire un nome e un'identità ai cadaveri”.

Netanyahu: "Aumenteremo a breve la pressione su Hamas"

“Nei prossimi giorni aumenteremo la pressione militare e politica su Hamas perché questo è l'unico modo per liberare i nostri ostaggi e ottenere la vittoria”. Lo ha detto il premier Benyamin Netanyahu in un messaggio alla vigilia della Pasqua ebraica, denunciando che “purtroppo, fino ad ora, tutte le proposte per il rilascio dei nostri rapiti sono state completamente respinte da Hamas”. A questo proposito ha ricordato “che Blinken ha detto che l'unico ostacolo ad un accordo per la liberazione dei sequestrati è Hamas. In questa notte del Seder pasquale i nostri rapiti prigionieri di Hamas sono davanti ai nostri occhi”.

“La loro sofferenza e quella delle loro famiglie - ha aggiunto il premier - ci spezza il cuore e non fa altro che rafforzare la nostra determinazione a restituirli. Non rinunciamo nemmeno per un attimo al sacro compito di riportarli a casa”. Netanyahu ha quindi affermato che Israele “assesterà” ad Hamas “ulteriori e dolorosi colpi e ciò accadrà presto”. Il premier ha quindi confermato che difenderà “ferocemente l'Idf, il nostro esercito e i nostri combattenti. Se qualcuno pensa di poter imporre sanzioni a un'unità dell'Idf, lo combatterò con tutte le mie forze”.

L'esercito di Israele, "Ignari delle sanzioni Usa sul nostro battaglione"

L'esercito israeliano “non è al corrente della decisione degli Usa di voler imporre sanzioni al Battaglione Netzach Yehuda” dice il portavoce militare, secondo cui “se una decisione in tal senso sarà presa, sarà esaminata” e l'Idf “sta lavorando per indagare ogni incidente inusuale, basato su fatti, in accordo con la legge. I soldati del Battaglione stanno ora prendendo parte alla guerra a Gaza con coraggio e professionalità mantenendo i valori”.

Cisgiordania: tenta di accoltellare dei soldati a un posto di blocco, viene neutralizzata

L'esercito israeliano ha annunciato che “una terrorista poco fa ha tentato di accoltellare dei soldati al posto di controllo di Beka'ot” in Cisgiordania, nella Valle del Giordano. Lo ha detto il portavoce militare aggiungendo che “è stata neutralizzata dal fuoco dei soldati”. Non si hanno al momento altri particolari sulle condizioni della donna.

Khamenei ringrazia le forze armate dell'Iran e le invita ad "apprendere le tattiche del nemico"

Il leader supremo dell'Iran, Ali Khamenei, ha ringraziato le forze armate del Paese per l'operazione del 13 aprile contro Israele, ha riferito domenica l'agenzia di stampa ufficiale iraniana citata dal Guardian, invitandole a “perseguire incessantemente l'innovazione militare e ad apprendere le tattiche del nemico”.

Tajani: "Non escluse le sanzioni all'Iran ma allentiamo la tensione"

“Non escludiamo che dopo l'attacco grave dell'Iran a Israele, per i numeri dei missili lanciati, possano esserci delle scelte che possono essere sanzioni o di altro tipo; però continueremo a parlarne” lo dice il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ai giornalisti, a margine della sua visita al Salone del Mobile a Milano.

“Io ho parlato con il ministro degli Esteri iraniano prima del loro attacco. Non escludiamo di poter parlare nei prossimi giorni perché, pur avendo posizioni e idee diverse, bisogna cercare di disinnescare la tensione” ha aggiunto il titolare della Farnesina.

Hamas: "Gli aiuti degli Stati Uniti a Israele sono una luce verde per l'attacco a Gaza"

Gli aiuti militari degli Stati Uniti a Israele sono "la luce verde per l'aggressione" a Gaza. Lo afferma Hamas condannando l'approvazione, da parte della Camera dei Rappresentanti americana, di miliardi di dollari in nuovi aiuti militari a Israele, gran parte dei quali sono destinati a rafforzare le difese aeree israeliane. “Questo sostegno, che viola il diritto internazionale, è una licenza e un via libera al governo estremista sionista (Israele) per continuare la brutale aggressione contro il nostro popolo” ha affermato Hamas in una nota.

Tajani, missili sul Colosseo? Evitiamo il panico

"Non credo che ci sia un'ipotesi di attacco all'Occidente" da parte dell'Iran "che pure commette errori gravi, dare droni alla Russia, dare droni e armi a Hezbollah non va bene. Dobbiamo evitare di creare il panico": così il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha commentato la foto postata su X dal suo collega israeliano Israel Katz con missili lanciati sul Colosseo. "Ci sono anche altri obiettivi europei - afferma il ministro riferendosi al secondo post con la torre Eiffel - Più che preoccuparsi bisogna occuparsi". L'impegno è per la de-escalation, ha detto non escludendo un colloquio con il ministro iraniano "nei prossimi giorni".

Nuovo post di Katz sulle minacce iraniane, stavolta sceglie Parigi e la Tour Eiffel

Dopo il post su X di ieri, con la minaccia dei missili dell'Iran contro il Colosseo di Roma, oggi il ministro degli Esteri di Israele, Katz, pubblica un nuovo post con un breve video, in cui si vede Parigi e il suo simbolo per eccellenza, la Tour Eiffel. Il titolare della diplomazia di Tel Aviv scrive in francese, in israeliano e in inglese: “Fermate l'Iran prima che sia troppo tardi”, la stessa frase scelta per il messaggio di ieri. Israel Katz tagga di nuovo i ministri degli Esteri di Francia, Regno Unito, Usa, Italia e Germania.

Il battaglione Netzah Yehuda

Il battaglione Netzah Yehuda è stato formato come unità speciale per soldati ultraortodossi e tutti i suoi membri sono uomini. Nel corso degli anni, l'unità di stanza in Cisgiordania è diventata una destinazione per molti giovani coloni radicali di destra. Il Dipartimento di Stato americano ha iniziato a indagare sul battaglione Netzah Yehuda alla fine del 2022, dopo che i suoi soldati erano stati coinvolti in diversi episodi di violenza contro civili palestinesi. 
 

Netanyahu: "Basso livello morale voler sanzionare i nostri militari"

"Nessuna sanzione deve essere imposta alle forze di difesa israeliane". Lo ha ribadito il premier, Benyamin Netanyahu, riferendosi alle intenzioni Usa nei confronti del battaglione 'Netzach Yehuda', accusato di violazione dei diritti umani in Cisgiordania. "Nelle ultime settimane - ha scritto su X - ho lavorato contro sanzioni ai cittadini israeliani, anche nelle mie conversazioni con alti funzionari del governo americano. In un momento in cui i nostri soldati combattono i mostri del terrore, l'intenzione di sanzioni a un'unità dell'Idf è il massimo dell'assurdità e un basso livello morale". “Il governo da me guidato agirà con tutti i mezzi contro queste mosse”. 

Le sanzioni vieterebbero al battaglione e ai suoi membri di ricevere qualsiasi tipo di assistenza o addestramento militare statunitense.

 

Il Papa: “Nel Medio Oriente prevalgano le vie della pace della diplomazia

“Nel Medio Oriente prevalgano le vie della pace della diplomazia”, ha detto il Papa durante il Regina Caeli . "Continuo a seguire con preoccupazione, e dolore anche, la situazione in Medio Oriente. Rinnovo l'appello a non cedere alla logica della rivendicazione della guerra. Prevalgano invece le vie del dialogo, della diplomazia, che può fare tanto. Prego ogni giorno per la pace in Palestina, in Israele - ha proseguito - e spero che quei due popoli possano presto smettere di soffrire".

Il monito del ministro degli Esteri israeliano Katz

Su X, il ministro degli Esteri israeliano, Israel Katz, pubblica una foto del Colosseo con scritto: “Il recente attacco dell'Iran a Israele è solo un'anteprima di ciò che le città di tutto il mondo possono aspettarsi se il regime iraniano non verrà fermato. Il mondo deve designare l’IRGC (l'esercito iraniano) come organizzazione terroristica e sanzionare il programma iraniano di missili balistici, prima che sia troppo tardi”.

Il post di Israel Katz con il Colosseo minacciato dall'Iran

Iran e Oman chiedono l'immediato cessate il fuoco a Gaza

Il ministro degli esteri iraniano Hossein Amir-Abdollahian e il suo omologo dell'Oman, Sayyid Badr Al-Busaidi, hanno chiesto sforzi internazionali per stabilire un cessate il fuoco immediato a Gaza e inviare aiuti umanitari all'enclave: lo riporta l'agenzia Irna. Durante una conversazione telefonica, Al-Busaidi ha condannato israele “per i suoi atti destabilizzanti nella regione. Porre fine ai crimini di guerra del regime sionista a Gaza è l'unico modo per ripristinare la sicurezza nell'asia occidentale”, ha aggiunto. Le autorità dell'Oman hanno agito come mediatori tra Iran e Stati Uniti, soprattutto durante il recente conflitto Iran-Israele.

Israele: “Due lanci dal Libano nel nord del Paese”

Due razzi dal Libano sono caduti nella zona aperta vicino la cittadina di Shlomi, nel nord di Israele, in prossimità del confine con il Libano dove dapprima erano risuonate le sirene di allarme. Non ci sono vittime. Lo ha fatto sapere il portavoce militare.

Cisgiordania, l'assalto dei coloni israeliani al villaggio Al-Mughayyir (Video)

Ministro israeliano Gadi Eisenkot: “Sbagliata l'idea Usa di sanzionare il battaglione Yehuda”

Il ministro del gabinetto di guerra - il centrista Gadi Eisenkot - ha attaccato l'intenzione degli Usa di sanzionare il battaglione Netzah Yehuda dell'esercito israeliano. “Un'idea - ha accusato - fondamentalmente sbagliata. Lavoreremo insieme per impedire la decisione, perché se ci sono denunce, queste devono essere indirizzate alla leadership politica e militare e non ai comandanti. Questa - ha spiegato, riferendosi con tutta probabilità alla riforma giudiziaria presentata l'anno scorso dal governo di Benyamin Netanyahu, è anche un'ulteriore prova dell'importanza di indagini complete e dettagliate e di sistemi legali e di applicazione della legge indipendenti in Israele”.

Le immagini satellitari dell'attacco israeliano alla base iraniana di Isfahan

Sono state pubblicate le immagini satellitari, prima e dopo, che rivelano i danni causati dall'attacco di venerdì legato ad Israele alla base aeronautica di Shikari, vicino Isfahan (Iran). Il filmato, condiviso in rete da Fardad Farhzad, corrispondente del sito di notizie dell'opposizione Iran International, rivela danni ai sistemi di difesa aerea del sito.
 

Erdogan incontra il leader di Hamas Haniyeh: “Israele pagherà il prezzo della sua oppressione” (Video)

Accordo Tel Aviv-Hamas. Haniyeh: “Israele rifiuta la garanzia di Turchia e Russia”

Il capo dell'ufficio politico di Hamas, Ismail Haniyeh, ha affermato che Israele rifiuta di accettare la Turchia e la Russia come garanti di qualsiasi accordo tra israeliani e Hamas. “Ogni bozza presentata da Hamas dimostra che Egitto, Qatar, Turchia e Russia, insieme all'Onu e agli Stati Uniti, sono i garanti dell'accordo, ma ogni volta gli israeliani rifiutano di includere Turchia e Russia come Paesi garanti”, ha detto in un'intervista all'agenzia di stampa turca Anadolu. Hamas insiste sull'inclusione della Turchia e della Russia come garanti “malgrado il rifiuto di Israele”.

Raid israeliano a Rafah: 16 morti, tra cui 9 bambini

Nuovo tragico bilancio dei raid israeliani a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza. Secondo l'agenzia palestinese Wafa, almeno 16 persone - tra cui nove bambini - sono rimaste uccise in una serie di attacchi aerei e di artiglieria condotti nella notte e all'alba. Otto palestinesi, tra cui due donne e cinque bambini, hanno perso la vita nel raid che ha colpito due abitazioni. Altri cinque, di cui quattro bambini, sono morti in un altro attacco contro una casa nella parte orientale della città. Nella notte tre civili erano rimasti uccisi in un raid contro un'abitazione nel campo profughi di Shaboura.

Israele: “Colpiti obiettivi degli Hezbollah nel sud del Libano”

Israele durante la notte ha colpito numerosi obiettivi degli Hezbollah in tre aree del Libano del sud. Lo ha fatto sapere il portavoce militare secondo cui “uno dei raid ha centrato un operativo in uno dei siti del gruppo a Tayrharfa”. Sarebbero stati colpiti anche “posti di osservazione degli Hezbollah a Odaisseh ed edifici usati dal gruppo terroristico a Khiam”.

Attaccata coi droni una base militare di Isfahan (Video)

Il recente attacco israeliano a una base militare di Isfahan (Iran).

Attacco israeliano a Isfahan (Iran). La Tv iraniana diffonde le immagini satellitari

International, tv iraniana con sede a Londra, ha diffuso immagini satellitari di quello che sostiene essere il sito colpito nell'attacco israeliano avvenuto nella notte tra giovedì e venerdì. Le analisi delle immagini - che mostrano il sito prima e dopo il raid - “confermano le notizie secondo cui la parte centrale di un sistema di difesa aerea S-300 alla base aerea di Isfahan è stato colpito in un presunto attacco israeliano”.

Indetto sciopero generale in Cisgiordania dopo il raid israeliano (14 vittime)

Uno sciopero dei lavoratori in tutta la Cisgiordania è stato indetto in protesta per le morti di palestinesi a Tulkarem in Cisgiordania e a Gaza. Lo sciopero è stato promosso da Fatah, l'organizzazione politica palestinese, secondo l'agenzia di stampa ufficiale palestinese WAFA: “Fatah ha invitato le persone a unirsi a sostegno del nostro popolo”. Il sindacato degli insegnanti palestinesi ha affermato che sarà indetto uno sciopero generale in tutte le scuole, le strutture educative e il ministero, aggiungendo che anche il sindacato dei lavoratori dei trasporti si è impegnato ad aderire. Lo sciopero generale è stato annunciato dopo la morte di 14 palestinesi uccisi in un'operazione militare israeliana nel campo profughi di Nur Shams vicino a Tulkarem, in Cisgiordania.

Dirigente Hezbollah: “Scandaloso silenzio degli Occidentali sul raid israeliano sul consolato iraniano a Damasco”

Hezbollah non riconoscerà mai Israele, neppure se lo dovessero fare i palestinesi in terra di Palestina”. Lo dice in un'intervista al Corriere della Sera Houssein Hajj Hassan, dirigente di Hezbollah. Per quanto riguarda l'attacco contro l'Iran “sono i suoi leader che decideranno come reagire. Per quanto concerne invece il Libano, posso ribadire che noi risponderemo puntuali a ogni loro radi con le armi e le strategie decise dalla nostra Resistenza. Perché nessun governo occidentale ha condannato il raid israeliano sul consolato iraniano a Damasco? Se una pietra viene lanciata contro una ambasciata europea a Beirut, subito tutti puntano il dito contro l'Iran. Ma il vostro silenzio è scandaloso, due pesi e due misure”, afferma.

Manifestazione a Tel Aviv per chiedere le dimissioni del governo Netanyahu (Video)

La rabbia di Netanyahu contro gli Usa: “Le forze armate non devono essere sanzionate”. Gantz: “Pericoloso precedente”

Le sanzioni che gli Usa si appresterebbero a decretare contro un battaglione delle forze armate israeliane (Idf) per presunte violazioni dei diritti umani in Cisgiordania hanno scatenato l'ira del governo israeliano. A cominciare dal premier Benjamin Netanyahu secondo il quale “le forze armate non devono essere sanzionate. È il massimo dell'assurdità e il punto più basso dal punto di vista morale”, ha continuato, assicurando che l'esecutivo “agirà con tutti i mezzi contro queste mosse”. Contro la possibilità di sanzioni Usa nei confronti di militari israeliani hanno tuonato anche Itamar Ben-Gvir e Bezalel Smotrich, leader di estrema destra e ministri rispettivamente della Sicurezza nazionale e delle Finanze: “imporre sanzioni ai nostri soldati è una linea rossa”, ha avvertito il leader di Otzma Yehudit, affermando che i militari del battaglione Netzah Yehuda “devono essere pienamente sostenuti” e di aspettarsi che “il ministro della Difesa Yoav Gallant non si sottometta ai dettami americani”. Benny Gantz, ex capo di Stato maggiore e volto dell'opposizione, ha parlato di “un pericoloso precedente” che “trasmette il messaggio sbagliato ai nostri comuni nemici in tempo di guerra”.

Israele: “Sventato attacco terroristico a nord di Hebron”

Un tentativo terroristico di sparatoria è stato sventato a Beit Einun, a nord di Hebron. Lo ha reso noto l'esercito israeliano: “I due palestinesi sono stati ‘netrualizzati’, uno di loro è morto”.

La Camera Usa approva un pacchetto di aiuti a Ucraina, Israele e Taiwan (Video)

S&P taglia il rating di Israele da AA- ad A+

A causa del conflitto con l'Iran, della guerra in corso a Gaza e dell'escalation al confine settentrionale, l'agenzia di rating internazionale S&P ha annunciato di aver tagliato il rating di Israele da AA- ad A+. Inoltre le prospettive creditizie di Israele sono state declassate da “stabile” a “negativo”. L'annuncio è arrivato inaspettato, dato che la decisione ufficiale di S&P sul rating creditizio di Israele non era prevista prima del 10 maggio. Nell'annuncio l'agenzia stima che il recente inasprimento del conflitto tra Israele e Iran aumenti i rischi geopolitici che erano comunque elevati per Israele. Sebbene S&P non veda un conflitto regionale su larga scala, la guerra tra Israele e Hamas e il confronto con Hezbollah continueranno per tutto il 2024, contrariamente alla precedente stima secondo cui i combattimenti sarebbero finiti in non più di sei mesi. Inoltre, l'agenzia di rating prevede che il deficit fiscale del Governo salirà all'8%, superiore all'obiettivo del governo del 6,6%.

Anp: “Gli aiuti degli Stati Uniti a Israele sono un atto di aggressione”

Il pacchetto di aiuti approvato dalla Camera degli Stati Uniti per Israele “costituiscono una pericolosa escalation e aggressione contro il popolo palestinese, dando a Israele il via libera per espandere la portata della guerra per includere tutti i Paesi della regione”. Lo ha affermato, tramite l'agenzia Wafa, Nabil Abu Rudeineh, portavoce del presidente dell'Anp, Mahmoud Abbas.

The Times of Israel: Raid dell'IDF in Cisgiordania uccide almeno 14 persone 

La Mezzaluna Rossa Palestinese ha riferito che almeno 14 persone sono state uccise durante un raid dell'IDF nel campo profughi di Noor Shams, nel nord della Cisgiordania. Lo scrive il Times of Israel. L'IDF ha dichiarato ieri che le truppe hanno ucciso 10 persone durante l'operazione antiterrorismo, iniziata giovedì. 
 

"Le sanzioni all'Idf sono la linea rossa", Israele contro i piani statunitensi

Le sanzioni che gli Usa si appresterebbero a decretare contro un battaglione delle forze armate israeliane (Idf) per presunte violazioni dei diritti umani in Cisgiordania hanno scatenato l'ira del governo israeliano. A cominciare dal premier Benjamin Netanyahu secondo il quale "le forze armate non devono essere sanzionate". "È il massimo dell'assurdità e il punto più basso dal punto di vista morale", ha continuato, assicurando che l'esecutivo "agirà con tutti i mezzi contro queste mosse". 

Contro la possibilità di sanzioni Usa nei confronti di militari israeliani hanno tuonato anche Itamar Ben-Gvir e Bezalel Smotrich, leader di estrema destra e ministri rispettivamente della Sicurezza nazionale e delle Finanze: imporre "sanzioni ai nostri soldati è una linea rossa", ha avvertito il leader di Otzma Yehudit, affermando che i militari del battaglione Netzah Yehuda "devono essere pienamente sostenuti" e di aspettarsi che "il ministro della Difesa Yoav Gallant non si sottometta ai dettami americani". "Mentre Israele sta lottando per la sua esistenza, (questa) è una totale follia", gli ha fatto eco Smotrich, sostenendo che si tratti di "una mossa pianificata per costringere Israele ad accettare la creazione di uno Stato palestinese e ad abbandonare la sicurezza di Israele". 

Sul tema si è fatto sentire anche Benny Gantz: l'ex capo di Stato maggiore e volto dell'opposizione, entrato al governo solo dopo lo scoppio della guerra contro Hamas per sostenere lo sforzo bellico, ha parlato di "un pericoloso precedente" che "trasmette il messaggio sbagliato ai nostri comuni nemici in tempo di guerra". "Lo Stato di Israele ha un sistema giudiziario forte e indipendente che valuta meticolosamente qualsiasi accusa di violazione o deviazione dagli ordini e dal codice di condotta dell'Idf, e continuerà a farlo", ha sostenuto il leader di Blu e Bianco, assicurando di avere "intenzione di agire affinché questa decisione venga cambiata"

Violazioni dei diritti umani in Cisgiordania, Axios: Attese sanzioni Usa contro un battaglione israeliano


Sanzioni americane verranno annunciate nei prossimi giorni nei confronti del battaglione Netzah Yehuda delle forze armate israeliane per violazioni dei diritti umani in Cisgiordania. È quanto ha rivelato il giornalista Barak Ravid di Axios, citando tre fonti americane a conoscenza della questione. Sarebbe la prima volta che Washington impone misure punitive contro un'unità militare israeliana. Ai militari in questione verrebbe vietato di ricevere qualsiasi tipo di assistenza o addestramento militare americano. 

Il battaglione Netzah Yehuda venne costituito come unità speciale per i soldati ultraortodossi. Tutti i suoi membri sono uomini. Nel corso degli anni, l'unità di stanza in Cisgiordania è diventata meta di molti giovani coloni della destra radicale che non sono stati accettati in nessun'altra unità di combattimento dell'IDF.