Immagini dal fronte

In fuga dalla guerra: le lacrime e gli abbracci alla stazione di Kiev tra chi parte e chi resta

Le immagini toccanti scattate dai fotografi di Associated Press alla stazione ferroviaria della capitale in guerra

La porta del treno si chiude, la donna solleva il figlio che sorride e preme la manina contro il finestrino per salutare il padre, lui rimane a Kiev a combattere contro i russi che da più di una settimana hanno attaccato l'Ucraina. Un'altra donna si protende dalla porta di un vagone su un treno in partenza e accarezza il volto di un uomo che in piedi sulla piattaforma allunga il collo per gettarle un bacio.

Scene come queste si ripetono da giorni in tutta l'Ucraina. Secondo le cifre in continuo aggiornamento fornite dall'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati ha già superato il milione il numero delle persone in fuga dal Paese.

A pochi metri di distanza, una nonna allunga la mano per salutare sua figlia e suo nipote, anche loro sono sul treno diretto verso il confine con la Polonia. Poi indietreggia verso un muro della stazione ferroviaria e scoppia in lacrime. Sono soprattutto donne, bambini a partire. Gli uomini ucraini devono rimanere per combattere.

Un'anziana donna cade sui binari mentre tenta di salire su un treno verso Leopoli. Un'altra con le stampelle viene aiutata a raggiungere il suo vagone su un carrello per i bagagli. Lungo i binari tanti si abbracciano, in lacrime, prima della partenza.

Le immagini toccanti scattate dai fotografi di Associated Press alla stazione ferroviaria di Kiev raccontano una prospettiva del dramma della guerra tra chi, bagaglio in mano, aspetta il primo treno che li porti più lontano possibile dal conflitto. Una volta sopra, chi parte preme il viso contro il finestrino per dare un ultimo sguardo a chi resta.