"Passato il check point è iniziata la sparatoria"

Irpin, la morte del giornalista americano Brent Renaud nel drammatico racconto del collega ferito

La testimonianza è stata raccolta dall'inviata di "Internazionale" Annalisa Camilli

All'ospedale di Kiev, Annalisa Camilli di “Internazionale”, ha raccolto la testimonianza  del collega di Brent Renaud, giornalista e documentarista americano, che ha perso la vita a Irpin in uno scontro a fuoco.

Posso sapere qual è il tuo nome?

Sono Juan (Juan Arredondo ndr.)

Da dove vieni?

Dagli Stati Uniti

Cosa è successo?

Abbiamo passato un primo ponte a Irpin e siamo andati a riprendere altri rifugiati che stavano andando via. Eravamo con una macchina e ci hanno offerto di portarci ad un altro ponte. Abbiamo superato il check point e hanno iniziato a spararci.  L'autista ha fatto retromarcia ma loro hanno continuato a sparare e hanno colpito due di noi. Il mio amico Brent Renaud è stato colpito dietro nella parte sinistra.

E come sta lui?

Non lo so

Non sai cosa gli è successo?

So che è stato colpito al collo e poi siamo stati divisi e io sono stato portato qui 

Chi ti ha portato?

Un'ambulanza, non so

 

Sentita al telefono Annalisa Camilli ci ha raccontato che i due giornalisti avevano tutti e due il giubbotto antiproiettile con la scritta “PRESS". Il giornalista ferito è stato sottoposto ad un intervento chirurgico ed è andato tutto bene come le è stato confermato dai medici ma ancora non sa che il suo amico è stato ucciso. Ieri si era avuta l'impressione che l'esercito ucraino avesse riconquistato un pò di terreno nell'area del ponte di Irpin ma i fatti di stamattina dicono il contrario.