Caso Salis, il padre ribadisce: "Mi rivolgerò a Mattarella"

Ieri il tribunale di Budapest ha negato i domiciliari alla 39enne accusata di aggressione. Gli avvocati hanno annunciato ricorso

Roberto Salis, il padre della cittadina italiana in carcerazione preventiva da 13 mesi in Ungheria, ha ribadito in un'intervista oggi ad Agorà su Rai3 che intende rivolgersi al presidente della Repubblica Sergio Mattarella quale garante della Costituzione perché rileva una disparità di trattamento nei confronti della figlia, Ilaria. Alla 39enne ieri sono stati negati gli arresti domiciliari a Budapest.

"Alla luce anche di quanto emerso ieri nella Corte d'appello di Milano, con il cittadino italiano Gabriele Marchesi per il quale è stata presa la decisione di non estradarlo ed è stato deciso ovviamente di liberarlo perché non sussistono presupposti per mantenerlo ancora in detenzione, per cui abbiamo una condizione di grave disparità", ha detto Salis.

"L'articolo 3 della Costituzione - ha detto ancora il padre di Ilaria Salis - dice che tutti i cittadini italiani sono uguali davanti alla giustizia, qui abbiamo due cittadini italiani accusati dello stesso reato, uno già in galera da 13 mesi e rischia una pena di 24 anni e l'altro è libero. Per cui chiaramente qui la distinzione sta nel fatto che una parte è stata gestita dal potere esecutivo, mia figlia, e una parte dal potere giudiziario e per cui ci vuole un intervento del garante della Costituzione che mi risulta essere il Presidente della Repubblica perché c'è una totale incongruenza costituzionale".

Qui la puntata di Agorà con l'intervista integrale