La guerra in Ucraina

Putin: da domani il gas si paga in rubli "o saltano i contratti"

La decisione nero su bianco in un decreto firmato oggi. Immediato il no di Francia e Germania, che prevedono un nuovo pacchetto di sanzioni. Draghi sente Scholz: avanti uniti sul gas e sulle sanzioni a Mosca

Putin: da domani il gas si paga in rubli "o saltano i contratti"
( MIKHAIL KLIMENTYEV/SPUTNIK/AFP via Getty Images)
Il presidente della Federazione Russa Vladimir Putin

Vladimir Putin ha firmato il decreto presidenziale, in vigore da domani 1 aprile, che impone il pagamento in rubli nel commercio di gas naturale russo con i cosiddetti paesi ostili: "Il rifiuto di pagare il gas in rubli sarà considerato un mancato adempimento degli obblighi e che, in questo caso, i contratti esistenti saranno interrotti. Nessuno ci vende nulla gratis e neanche noi facciamo beneficenza", ha aggiunto ripetendo una formula già usata negli scorsi giorni. Se gli europei vorranno invece ricorrere al gas statunitense “lo pagheranno di più”, perché Washington cerca di “trarre profitto dall'instabillità mondiale”.

Ha poi definito “illegittime” le sanzioni inflitte da molti stati a Mosca, sostenendo che siano state “introdotte ormai da molti anni per indebolire il potenziale produttivo e finanziario del nostro paese, sono sanzioni preparate precedentemente e che sarebbero state introdotte in ogni caso, sono sanzioni contro il nostro diritto alla libertà e all'indipendenza, contro il diritto a essere Russia. La guerra economica contro la Russia è iniziata”.

Draghi sente Scholz: sul gas e le sanzioni alla Russia “andiamo avanti uniti”

Telefonata in serata tra il presidente del Consiglio, Mario Draghi, e il cancelliere tedesco, Olaf Scholz. I due leader si sono confrontati sul tema delle sanzioni alla Federazione Russa e sui recenti sviluppi in merito alle importazioni di gas dalla Russia. Draghi e Scholz hanno concordato circa l'importanza di mantenere in vigore l'impianto sanzionatorio verso la Russia, che si sta dimostrando molto efficace. Draghi e Scholz si sono inoltre detti d'accordo sull'importanza di mantenere un approccio unitario a livello europeo. Lo riferisce una nota di Palazzo Chigi.
 

Il no di Francia e Germania al diktat di Putin

Il ministro dell'economia francese Bruno La Maire e il collega tedesco Robert Habeck in una conferenza stampa congiunta a Berlino si sono detti pronti a ogni evenienza: i due governi “si preparano nel caso in cui la Russia bloccasse le forniture di gas”, ha detto Le Maire, “potrebbe esserci una situazione in cui domani, in circostanze particolari, non ci sarà più il gas russo. Sta a noi preparare questi scenari e ci stiamo preparando”. Habeck ha aggiunto che "l'ultimo pacchetto di sanzioni non deve restare l'ultimo". “Abbiamo guardato i contratti, c'è scritto che si paga in euro. E ho chiarito nella telefonata che rimarrà così. Le imprese potranno pagare, vorranno pagare e pagheranno in euro”, ha ribadito il cancelliere tedesco Olaf Scholz.

(video in pagina: Associated Press)