Medio Oriente

Ancora scontri con polizia sulla Spianata delle Moschee, nel giorno dell'indipendenza d'Israele

Nel giorno della commemorazione dell'indipendenza di Israele, ancora scontri a Gerusalemme, dopo la fine del Ramadan e il ritorno degli ebrei al Monte del Tempio

Ancora scontri con polizia sulla Spianata delle Moschee, nel giorno dell'indipendenza d'Israele
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Mosche Al Asqa, scontri del 5 maggio

Nuovi scontri questa mattina tra manifestanti palestinesi e polizia sulla Spianata delle Moschee (Monte del Tempio per gli ebrei) a Gerusalemme. Il sito - terzo luogo santo per l'Islam e primo per l'Ebraismo - è stato riaperto oggi alle visite degli ebrei dopo che queste sono state impedite dalla polizia per diversi giorni a causa della festa del Ramadan e dei violenti scontri verificatisi sul posto nelle ultime settimane specialmente durante le preghiere musulmane del venerdì. 

Gli agenti israeliani affermano di aver "respinto dei rivoltosi che avevano lanciato oggetti sulla Spianata delle Moschee", ferendo "leggermente" almeno un poliziotto, hanno poi sparato proiettili di gomma sulla Spianata, mentre alcuni palestinesi si sono rifugiati all'interno della moschea, da cui hanno lanciato pietre e oggetti. Da metà aprile a oggi sono stati registrati almeno 300 feriti negli scontri fra polizia israeliana e manifestanti palestinesi sulla Spianata delle Moschee, controllata da Israele dalla fine della Guerra dei sei giorni, nel 1967. 

I leader religiosi musulmani della Spianata hanno aggiunto che la polizia ha fermato circa 50 palestinesi, mentre sono stati circa 600 gli ebrei che hanno visitato il complesso. La situazione si è calmata alla fine della mattinata. L'agenzia palestinese Wafa dando notizia degli eventi ha parlato di "decine di coloni che assaltano Al Aqsa". Da Gaza, al centro anche di recenti bombardamenti, Hamas ha chiamato i palestinesi ad opporsi alle visite minacciando Israele se questo le avesse consentite. 

Secondo gli accordi informali dello status quo, gli ebrei possono visitare il luogo ma non posso pregarvi. Tuttavia, negli ultimi anni vi si sono recati in numero sempre maggiore e accompagnati dalla polizia, in parte per pregare in modo discreto. Questo ha alzato la tensione con i palestinesi e con la Giordania, custode del sito. 

Oggi Israele festeggia il 74esimo anniversario per l'indipendenza dello Stato ebraico. Nei giorni scorsi organizzazioni marginali hanno spinto i fedeli ebrei a celebrare sventolando bandiere israeliane nel luogo sacro. Gli appelli sono circolati sui social media, mettendo in allarme i musulmani. Per l'occasione il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha sentito il premier israeliano Naftali Bennett. Nella telefonata i due hanno parlato della guerra in Ucraina promettendosi vicendevolmente "proficui negoziati". 

Ieri Bennet è stato contestato durante il discorso per il Giorno della memoria, ricorrenza in onore degli oltre 24mila soldati e civili israeliani uccisi in guerre e attacchi. Il suo discorso è stato interrotto da almeno due persone che hanno gridato "imbroglione" e "vergogna". Bennett, che recentemente ha perso la maggioranza alla Knesset, è stato al centro di pesanti minacce di morte nelle ultime settimane.

Scontri alla Moschea Al Aqsa nel giorno della commemorazione dell'indipendenza d'Israele Getty
Scontri alla Moschea Al Aqsa nel giorno della commemorazione dell'indipendenza d'Israele

Ieri sera una delegazione di Hamas, composta da esponenti che vivono fuori dalla Striscia di Gaza, è arrivata a Mosca per colloqui con funzionari del ministero degli Esteri russo alla luce della telefonata avvenuta il 21 aprile tra il leader di Hamas, Ismail Haniyeh, e il capo della diplomazia russo, Sergei Lavrov. Nel corso della conversazione, inusuale, il ministro degli Esteri ha ribadito l'appoggio al diritto palestinese all'autodeterminazione e ha denunciato l'uso eccessivo della forza da parte degli israeliani contro i civili a Gerusalemme. 

Solidarietà era stata espressa pochi giorni prima anche dal presidente russo Vladimir Putin al leader dell'Autorità nazionale palestinese Abu Mazen. I rapporti tra Russia e Hamas sono migliorati in anni recenti; parallelamente, negli ultimi tempi si sono moltiplicati gli attacchi di Mosca alle autorità israeliane dopo che lo Stato ebraico ha progressivamente abbandonato l'iniziale equidistanza rispetto al conflitto in Ucraina. Le relazioni hanno registrato un picco di tensione nei giorni scorsi dopo le parole di Lavrov in un'intervista tv sulle origini ebraiche di Adolf Hitler.