Uscita con il collega russo Artemyev

Interrotta con un'ora di anticipo la passeggiata spaziale di Samantha Cristoforetti

La decisione è stata presa per motivi di sicurezza, legati all'autonomia delle batterie che alimentano i sistemi di sostentamento delle tute dei due astronauti

Il Centro di controllo di Mosca ha deciso di interrompere con un'ora di anticipo la passeggiata spaziale (che è durata sette ore) di Samantha Cristoforetti e Oleg Artemyev. La decisione è stata presa per motivi di sicurezza, legati all'autonomia delle batterie che alimentano i sistemi di sostentamento delle tute dei due astronauti.

Si è preferito così rinunciare all'ultima delle operazioni in programma per garantire ai due protagonisti dell'attività extra-veicolare il tempo necessario per rientrare in sicurezza all'interno della stazione spaziale.  

La tuta Orlan è l'unica tuta per le passeggiate spaziali attualmente in uso, dopo che Nasa ed Esa avevano deciso di sospendere l'utilizzo delle tute americane Emu (Extra-Vehicular Mobility Unit) in attesa di conoscere l'esito delle indagini sulle cause della perdita d'acqua avvenuta il 23 marzo scorso nella tuta dell'astronauta europeo Matthias Maurer. Un incidente simile a quello capitato a Luca Parmitano nel 2013. La tuta Orlan è diversa dalla Emu perché ha un livello di pressurizzazione maggiore ; la Emu richiede invece una preparazione più lunga per evitare l'embolia ma più confortevole nelle operazioni. 

Dopo essersi assicurata alla Stazione Spaziale, Cristoforetti (la prima donna europea a passeggiare nello spazio) ha installato una telecamera e quindi, con il collega Artemyev ha iniziato a lavorare alle operazioni per il rilascio dei dieci nanosatelliti. Questo è il primo compito nel lungo programma di lavoro dei due astronauti. Quella di Cristoforetti e Artemyev è un'attività extra-veicolare pianificata attorno al segmento russo della Stazione Spaziale Internazionale (Iss). 

Tutte le attività riguardano infatti strutture che si trovano nella parte russa della Iss: il Braccio Robotico Europeo (Era) al quale i due astronauti hanno lavorato si trova sul modulo russo Nauka; sono state effettuate inoltre le operazioni nella camera di compensazione del modulo russo Nauka (o Mlm, Multipurpose Laboratory Module), agganciato alla Stazione Spaziale nel luglio 2021 per servire sia come laboratorio sia come punto di attracco delle navette.